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tradimenti

la bidella


di abranot
07.02.2012    |    11.817    |    0 9.0
"Finii di sbottonarle la vestaglia e poi sempre da dietro mentre la baciavo sul collo scesi con la mano scesi alla pancia ed arravai al bordo delle mutandine di..."
In quel tempo insegnavo ginnastica e finivo alle ore 19,00 rimanevo a farmi farmi una doccia e poi mi capitava di rimanere a parlare con la custode che sbrigava le ultime faccende prima di chiudere la scuala. Era una signora sposata con un bambino non proprio una bellezza ma con quel chè particolare che mi alluzzava. Non pensavo però che ci potesse essere qualcosa trame e lei.Quel giorno avevo fineto la lezione e stavo facendo la doccia quando mi sembrò di avvertire qualcosa come una presenza mim detti un occhiata in giro ma non vidi niente, solo quando uscii dalla doccia notai che la porta dello spogliatoio era aperta e sentii dei rumori che venivano dalla sala dei professori che era lì vicino. mirivestii e andai nella sala prof dove trovai la custode intenta a spolverare soprpa un armadino;era sopra una sedia ed era tutta allungata per arrivare fino in fondo vicino al muro, quel mivento le avava fatto salire la vestaglia che portava fino all'attaccatura delle coscie che io potevo ammirare, era un bello spettecolo che mi mandò su di giri anche perchè aveva proprio delle belle gambe. Come mi vide mi apparse molto turbata ma continuò il suo lavoro, io capii chi avreva aperta la porta dello spogliatoio.Mi avvicinai e gli dissi che quel lavoro era pericoloso fatto quando nella scuola non c'era nessuno e lei malziosamente mi disse "ma se mi succede qualcosa ci sei tu a salvarmi" e io di rimando "e ora hai bisogno di essere salvata?" e lei "Quasi quasi ". Mi avvicinai alla sedia ele passai un braccio alla vita e con l'altro le circui le cosce sotto la sottoveste e la portai a terra.Aveva delle coscie molto morbide e calde e mentre la poggiavo a terra feci scivolare la mano per tutta la sua lunghezza fino ad arrivare al suo ricongiungimento.il mio cazzo si era indurito e lei se ne rese conto quando appoggiandola a terra il suo culo fi ci fini prorpio contro.Mi disse con la voce rotta dall'eccitazione "ma che fai sono sposata" e io di rimando "un tempo lo ero anch'io".Cominciai ad accarezzarle il seno da dietro con tutte u due le mani e devo dire che anche il seno era bellissimo bello tosto e ritto perchè non portava il reggiseno e quindi sentivo il contatto della sua pelle da sopra la veste che presto si aprì scoprendo un seno stupendo con due boccioli turgidi che si ergevano imperiosi.Lei butto la testa all'indietro e mi disse "era dall'inizio del'anno che sognavo questo momento ma nella sala dei professori è il massimo della libidine".Finii di sbottonarle la vestaglia e poi sempre da dietro mentre la baciavo sul collo scesi con la mano scesi alla pancia ed arravai al bordo delle mutandine di seta scesi ancora fino ad arrivare al suo fiore. Le mutandine erano bagnate come se avesse fatto la doccia con me,gliele abbassai le allargai un pò le coscie e intufolai la mia mano tra la sua peluria,subito le grandi labbrasi aprirono e come per magia mi ritroavi con l'indice e il medio dentro la sua fica affondati fino alla nocca, lei gemeva el la sua fica si stringeva ritmicamente sulle mie dita. la girai di fianco esempre mantenendo le dita al suo posto la baciai sulla bocca e con l'altra mano le stuzzicai il culettoche però era bello tosto e impenetrabile.Allora passai dal bechetto alla fica che era bagnatissima einfilai anche il dito della sinistra lo bagnai bene bene dei suoi umori e poi ritornai allattacco del culo. Gli girai un pò intorno i poi senza sforzo gli aprii anche quel buchetto ci infilai il dito eglielo torsi un poco dentro: a quel punto la senti gemere più forte, la fica sistrinse intorno alle mie dita come anche il culetto si irrigidì, le sue gambe si piegarono come a cercare ancor di più quel contatto quindi scoppiò uin un orgasmo terribile.Senza darle il tempo di riprendersi la misi con la schiena sul tavolone dei prof le allargai le gabe e bevvi quel succo che le usciva copioso dalla fica mi slacciai i pantaloni tirai fuori il mio cazzo e glielo appoggia alle grandi labbra girai un pò intorno faacendo dei piccoli affondi ma ad un tratto lei mi cinse con le gambe dietro la schiena e io mi ritrovai dentro di lei quasi anche con le palle cominciai a statuffarla fino a che non esplose in un orgasmo pazzesco fatto di contorsioni,strette di gambe,sussulti al quel punto aumentai le spinte a ritmo serrato e sputai dentro di lei grandi fiotti di sborra che la allagarono tutta. Quando estrassi il pene parte di quella sborra furiusci dalla vagina e finirono sul tavolo alchè lei disse "se lo vedesse la preside sverrebbe all'istante.
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