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La bidella quarta parte


di abranot
07.03.2012    |    4.631    |    0 9.7
"A questo punto uscii le alzai le gambe le puntai la cappella al culetto e mi feci strada anche in quel bel pertugio stretto ma molto gustoso e le dissi..."
Il nostri incontri sono andati avanti con tante sfumature molto eccitanti ma l'ultimo incontro di cui vi voglio parlare e vi giuro è stato molto eccitante è quando un giorno mi è venuto in mente di farlo nella stanza dove, molto tempo prima avevo fatto gli essami di terza media.Quel giorno ero negli spogliatoi a cambiarmi dopo aver fatto la doccia, quando vidi far capolino lei con la solita vestaglia e il piumino per spolverare. Mi chiese se avessi bisogno di una spolveratina, ma io le dissi"mi sembra che la polvere non abbia vita facile di questi tempi " Li rise siccome ero a sedere sulla panca nel mezzo degli spogliatoi mi fece sdraiare in cima e cominciò a risalire la panca con una gamba da una parte e una dall'altra passandomi il piumino dalle gambe a risalire fino al torace. Quando con il suo corpo fù all'altezza del basso ventre si abbassò a sfiorarmi il cazzo che ormai stava facendo scoppiare le mutande da quanto era duro, si strusciò un poco poi si rialzo e continuò la sua salita verso la mia testa. Mano a mano che risaliva il mio corpo le sue cosce i aprivano alla mia vista sempre più in alto fin ad arrivare all'attaccatura, naturalmente le mutandine erano diventate una cosa ingombrante tanto da levarsele prima di venire da me. Potevo vedere da sotto la vestaglia le sue labbra leggermente aperte, data la posizione allargata delle sue gambe, e già lucide di umori,continuò a salire fino ad arrivare all'altezza della faccia, quindi si abbassò fino a mettermi quella ficona bagnata sulla mia bocca e cominciò a oscillare passando dalla bocca al naso e quando arrivava a su questo si abbassava ancora per farlo entrare più possibile. Dopo un pò sigirò si distese su di me dopo che si era aperta la vestaglia e demmo vita a un 69 interminabile.Potevo vedere la fica meravigliosa e quel buchino tondo sopra la mia testa mi alzai un po' e comincia a leccarla dal clitoride al culo nel quale tentavo di far penetrare la mia lingua, e lei dal anto suo inghiottiva voracemente il mio cazzo. A quel punto mi venne il lampo di genio: la feci alzare la presi tra le braccia incollai la mia bocca alla sua e la portai nell'aula dove avevo fatto gli esami di terza media, la distesi sulla cattedra, girai di lato fino ad arrivare alla sua testa gli piantai il cazzo in bocca e dissi "bene, cominciamo gli esami orali ". Lei cominciò a spompinarmi inghiottendo il mio cazzo fino alle palle mentre io le avevo caccciatoto due dita nella fica le frizionavo il clitoride. Immaginavo la mia prof di italiano, storia e geografia seduta li con la sua bella faccina a culo che mi guardava esterrefatta."Cominciamo con storia " dissi:le sfilai il cazzo di bocca mi misi tra le sue coscie le appoggiai il cazzo alla fica e piano piano lo feci scivolare dentro con la grande soddisfazione della mia patner che cominciò a dimenarsi sotto di me sbuffando sotto il mio andirivieni che potava le mie palle a sbattere contro il suo culo e la mia cappella a sbatterle in testa all'utero. A questo punto uscii le alzai le gambe le puntai la cappella al culetto e mi feci strada anche in quel bel pertugio stretto ma molto gustoso e le dissi "questo è l'esame di geografia": la penetrai fino in fodo e rimasi fermo così a sentire le contrazioni del suo ano che sembrava volesse imprigionarmi per sempre in quella posizione, cominciai a uscire fino all cappalla, lei avava contratto il buchino per non farmi uscire dopo rispinsi in avanti e lei rilassò il buchino per farmi entrare così fu per un pezzo poi dissi"passiamo a italiano". La girai facendola distendere sulla schiena con le game appoggiate a terra, presi dalla mensola un vasetto di quelli che servono per mettere un fiore a forma di cono allungato con in cima una piccola slabbratura era adatto al mio scopo:glielo abboccai al culo e glielo spinsi dentro dopo lo rilascia e quello riuscì tutto fino alla slabbratura, a quel punto gli piantai il cazzo nella fica e cominciai a spingerlo dentro e ottenni un doppio effetto con il cazzo gli penetravo la fica e con il vasetto, che appoggiava appena sopra il cazzo, gli penetravo il culo, come sfilavo il cazzo si sfilava anche il vasetto come una doppia penetrazione. Lei non capiva più nulla io la stantuffavo da dietro con colpi sempre più decisci fino a che non raggiungemmo un orgasmo tremendo e ci abbadonammo tutti e due sulla cattedra sfiniti. Le domandai quale materia le fosse piaciuta di più e le mi disse" non c'è preferenza queste materie mi hanno sempre entusiasmato!
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