tradimenti
Una settimana da cuck, venerdì

04.08.2024 |
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"Preparandomi a ciò, mi concedessi ogni tanto di guardare le sue foto, anche se, da qualche ora non ne era arrivata di nuova..."
Venerdì :La giornata iniziò lenta, era ancora estate e le temperature erano molto alte, le notti in gabbia erano complicate. Ci svegliammo assieme io e la Dea e dopo il suo solito controllo mattutino delle condizioni del membro, ormai imprigionato da mesi, mi spedì a lavoro.
Quella mattina, la Dea si era concessa un giorno di meritato riposo, dopo una settimana dura al lavoro.
Dirigendomi al lavoro, ripensavo a tutte le mie corna e il pene esplodeva nella sua prigione di metallo.
La Dea mi concedeva poche volte di essere libero e io ne ero felice, tra di noi il legame della vita si legava a un profondo legame dei nostri corpi. Sentirmi suo, in suo potere mi e ci rendeva felice, sia nella vita "normale" che in quella sessuale. Nella mia quotidianità, il mio cuore e il mio pene erano devoti a lei e, anche se, mai avrei anche solo pensato a un altra donna, la gabbia rappresentava, sia un simbolo materiale di sottomissione che, un costante continuo pensiero obbligato verso la Dea, per alcuni è considerata una seconda fede nuziale.
Il telefonò vibrò sulla scrivania, era un suo messaggio, il mio primo pensiero fu di un suo atto masturbatorio, ma appena aprii il messaggio, mi stupì il fatto di ricevere una foto di lei in lingerie.
-ti piace cornuto? - scrisse.
-sempre mia regina - risposi.
-stamattina in casa avremo una visita e volevo essere molto erotica- scrisse Lei.
Susseguirono altre foto con dei completini sempre più sexy, il pene scoppiava dalla voglia di sapere, ma la mia sottomissione a Lei mi impediva di fare domande.
Le foto, iniziarono a essere sempre più focose passando dal suo magnifico seno nudo, arrivando fino a una piccola masturbazione di dita.
Il lavoro mi richiamò all ordine, quel giorno avevo una riunione importante, le sorti di molti sarebbero state in bilico se fosse andata male.
Preparandomi a ciò, mi concedessi ogni tanto di guardare le sue foto, anche se, da qualche ora non ne era arrivata di nuova.
Un gruppo di aziendalisti facoltosi arrivò in azienda, e seguendo il capo ci trovammo seduti nella sala riunioni.
Prese il via la lunga conversazione lavorativa, quando a un tratto vidi il telefono illuminarsi, ma ero in riunione, :"cazzo! " pensai quando vidi la notifica di un suo messaggio.
La Dea mi aveva mandato un messaggio, chissà cosa era....
Resistei qualche minuto ma alla fine dovetti cedere alla tentazione e aperta la foto rimasi colpito, due omoni uno alla destra e uno alla sinistra tenevano la Dea vestita con il completino sexy nel loro mezzo.
Iniziai a sudare e l'eccitazione crebbe nelle mutande, sentivo il membro stritolarsi nel metallo.
Un altra notifica comparve sullo schermo, un suo messaggio
- se vuoi vedere rispondi alla videochiamata- .
Ero in una situazione impensabile, la non risposta sarebbe stata per Lei una grande offesa.
:" esco un attimo che ho una telefonata importante " dissi io guardando il mio capo.
:" sbrigati non siamo qui a giocare" rispose con tono acceso.
E mentre uscivo dalla sala iniziò a squillare il telefono, mi trovavo in corridoio, ma di certo non in una situazione dove potevo parlare tranquillamente. Mi infilai in bagno e rispondendo mi sedetti sul water.
Dall altra parte del telefono la Dea , con due enormi membri appoggiati sulle spalle.
:" cornuto oggi mi riposo così, " disse.
Tentennai, ma risposi
:" è lei che decide mia regina"
Muovendosi verso il mobile in camera disse
:" Ora appoggio qui il telefono così vedi tutto"
Non sapevo che fare, sicuramente mi avrebbe intrattenuto più del dovuto in bagno e sarei incorso in problemi lavorativi.
Ma perdermi quello spettacolo non era il mio primo pensiero e decisi di stare seduto a guardare.
La Dea si mise in ginocchio, davanti alla camera e i due avvicinarono i membri alla sua faccia e iniziò un fellatio a uno e una masturbazione all altro, alternando i due piaceri a entrambi.
I membri erano davvero notevoli e spiccava la loro erezione prosperosa.
La Dea si stese sul letto e ne accolse uno in bocca e uno nella vulva, ansimava dal piacere, sicuramente stava godendo per bene.
Le spinte delle penetrazioni erano violente, e il corpo di Lei veniva spinto da uno all altro, prendendo prima tutta la grossa verga nella vagina e poi tutta l altra in gola.
Uno la teneva per bene dai capelli e l altro la tratteneva per le maniglie dell amore.
Si scambiarono i ruoli, la Dea si mise sdraiata a pancia in su, con le gambe sollevate e iniziò a essere penetrata da uno e a praticare un fellazio all altro.
I gemiti rieccheggiavano nel bagno, rischiavo di essere sentito, ma in quella situazione l eccitazione prevaricava il buon senso, me ne fregai e non tolsi il volume, i gemiti della Dea erano per me un canto divino.
A un tratto sentii qualcuno bussare alla porta
:" tutto bene là dentro?" Chiese una voce
Accampai la prima scusa che mi venne in mente
:" si non sto tanto bene di stomaco ma non si preoccupi " dissi
:" ok la attendiamo in sala riunioni" disse la voce e capii che l'interlocutore era il capo.
Dal telefono, parti un urlo di piacere della Dea, che tentai invano di coprire con un colpo di tosse.
Mi rimisi a guardare il telefono.
La Dea si era spostata sopra a uno dei suoi dildi umani e saltava sopra di esso facendo sobbalzare su e giù il suo seno prosperoso, con un cenno invitò l altro uomo a entrare anche lui dentro di Lei .
Le immagini, essendo lontane non mi permettevano di vedere i dettagli, ma capii che stavano penetrando entrambi la vulva della Dea.
Dopo qualche colpo Lei prese uno dei due e si infilò il membro nel suo lato b, e iniziarono a penetrarla in tutti i suoi accessi. I grossi membri entravano alternati facendo visivamente godere la Dea, che iniziò a squirtare copiosamente.
Il suo orgasmo riecheggiò in tutto il piccolo bagno.
La Dea si tolse da sopra, si mise in ginocchio davanti a loro, che iniziarono a masturbarsi violentemente, fino a riempire la faccia e il petto di Lei con un abbondante eiaculazione.
In quelle condizioni piena dei loro spermi si avvicinò allo schermo e disse
:" buon venerdì cornuto, vai a lavorare adesso, ci vediamo a casa" e fermò la videochiamata.
Ancora intontito, mi alzai e mi accorsi di aver completamente i pantaloni bagnati di precumm.
Tentai vano di asciugarli, sia con la carta igienica che con l asciugamani elettrico, ma la sagoma di umido non si tolse.
- a sto punto ci provo- pensai, uscendo dal bagno, dirigendomi in sala riunioni.
Mi infilai nella porta della sala, con uno scatto mi sedetti sulla sedia, nella speranza che nessuno notasse il problema.
Fortunatamente fù cosi, riuscii a finire la riunione che terminò con esiti positivi, a termine della quale mi diressi dritto a casa, dove trovai la Dea tranquilla e rilassata sul divano .
:" Buonasera amore, ti sei rilassata oggi" dissi entrando.
:" certo oggi mi sono proprio rilassata" rispose Lei " Ora va a cucinare che ho fame".
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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