Scambio di Coppia
settimana "bianca". Sborra e ghiaccio 5 di 5
di Eden_2020
04.07.2024 |
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"Hanno passato 5 minuti buoni a giocare tra loro..."
Al pomeriggio, al rientro dalle nostre escursioni sulla neve, ci ritroviamo in cerchio attorno al caminetto dell’hotel. Helga, una delle due ragazze che lavorano alla reception, inizia a raccontare: “Un pomeriggio in bassa stagione, quando c’erano pochi clienti in hotel, è arrivata un bella coppia, di quelli che ci tengono a ostentare il loro lato glamour. Ben vestiti, lei tutta in tiro, senza un capello fuori posto e lui un bel tipo, spalle larghe e un sorriso intrigante. Subito dopo il check-in è arrivata Veronica: una donna sola anche lei molto graziosa e con un look piuttosto malizioso. Le assegno una camera allo stesso piano.”
Helga poi ci ha raccontato che conosceva quei due clienti, si chiamavano Paolo e Marta, li aveva incontrati una sera in un club. Ma con discrezione aveva fatto finta di nulla. Poi prosegue il suo racconto: “Con Geneviève decidemmo di fare loro una bella e originale sorpresa: saremmo entrate in piena notte nella loro stanza con il passepartout. Io avrei dovuto occuparmi di Marta e la mia collega Geneviève avrebbe dovuto svegliare dolcemente Paolo. Ma le cose andarono diversamente.”
Prende la parola Geneviève e prosegue il racconto: “Decidemmo di iniziare leccandoci le tette a vicenda, in piedi di fronte al letto con loro che ancora dormivano.” Mentre lo racconta scansa di pochi centimetri il vestito della sua collega mettendo in mostra un capezzolo durissimo e titillandolo con le dita. “Ecco così”, ha detto, poi ha ripreso: “Subito dopo abbiamo alzato le lenzuola e sotto c’erano tre persone che dormivano! Abbiamo dovuto rapidamente riorganizzare il gioco.”
Si inserisce Jeorge, il barman di colore, e continua il racconto: “Volete sapere come si sono divertite le quattro signore?” Ovviamente abbiamo annuito tutti incuriositi. “Una di loro ha avuto un'idea geniale... Ha pensato di chiamare in reception e chiedere del Barman. Quando sono salito in camera le ho trovate molto eccitate: si stavano accarezzando a vicenda le loro fichette, passando ogni tanto a turno sul cazzo dell'unico uomo succhiandoglielo e leccandolo. Mi hanno chiesto di posare sul tavolo al centro della suite la bottiglia di vino bianco nel secchiello del ghiaccio. Appena posata Helga mi è venuta incontro mentre Geneviève mi ha preso le mani e me le ha legate dietro la schiena con la cinta dell'accappatoio, mi fa ha fatto sedere e ha legato la cinta alla sedia.”
Si ferma per servire i bicchieri di prosecco a tutti noi, che restiamo in silenzio curiosi.
“Helga mi ha slacciato la cinta dei pantaloni e li ha sfilati. Stessa cosa con gli slip. Al vedere il mio cazzo già abbastanza indurito, ha iniziato a carezzarlo e ha invitato Marta ad avvicinarsi e a prenderlo in bocca.”
“Marta così ha preso un ghiacciolo dal secchiello, lo ha messo in bocca e subito dopo ha avvicinato la lingua gelida alla punta del mio cazzo. Poi si è ritratta di pochi millimetri dicendo di volermi far impazzire, e che mi avrebbe fatto sborrare senza toccarmi. Aveva voglia di far salire la tensione erotica nella stanza ancora di più. Ha promesso che alla fine avrebbe leccato tutta la sborra, e che l’idea della sborra con ghiaccio la eccitava solo al pensiero. E mentre lo diceva è rimasta con la lingua a pochi millimetri dal mio cazzo pulsante e voglioso.”
Jeorge prosegue a raccontare: “Si è avvicinata a Marta anche la sua amica Veronica e, con uno sguardo di complicità, hanno iniziato ad accarezzarmi il petto. Le loro quattro mani si sono insinuate dappertutto, Marta mi ha infilato una mano sotto al sedere e ha infilato il suo dito medio nel mio buco del culo dopo averlo bagnato con la lingua di Veronica. Paolo, rimasto solo, ha iniziato a protestare e a richiedere attenzioni. Così anche lui è stato legato alla sedia, bendato e, per farlo tacere, gli hanno messo in bocca gli slip delle quattro ragazze. Helga si è avvicinata al suo viso e gli ha strusciato i capezzoli sul viso: due chiodi!”
Mentre Jeorge parla Geneviève lo interrompe, abbraccia da dietro Helga e le abbassa di nuovo un poco la pettorina, mostrandoci la punta del capezzolino della collega che spunta sopra la divisa, ci chiede: “Vi piacciono questi chiodini? A me fanno impazzire! Non resisto e non riesco a tenere le mani ferme, sapeste le volte in cui mentre non ci sono clienti faccio questo gioco alla reception!” E gli titilla di nuovo i due capezzoli che sormontano la divisa.
Il Barman riprende il suo racconto: “Helga si è poi seduta a cavalcioni sopra Paolo, la sua schiena contro il suo petto, il cazzo di Paolo svettava davanti alla sua figa, ma il compito, anche per lui, era farlo venire senza toccarlo. Marta ha iniziato a baciare Helga, tirando fuori la lingua, leccandole l'orecchio, il collo, la bocca, lasciando colare la sua saliva nella bocca di Helga, e sui suoi capezzoli turgidi. Con Helga seduta sopra Paolo, Geneviève ha poi messo la sua fica sulla faccia di Paolo per farsi dare una leccata da urlo, gli ha tolto di bocca, uno per uno, i quattro slip e ha sbrodolato sulla faccia di Paolo.”
Mentre racconta il Barman gira tra i tavoli offrendo stuzzichini e da bere, mi passa vicino e mentre è dietro al divano mi struscia il suo cazzo sulla nuca, lo sento gonfio dentro ai pantaloni mentre lui continua a raccontare quella notte bollente: “Poi Geneviève e Veronica si sono messe di fronte a me, in piedi, e hanno iniziato a masturbare le loro fighette davanti alla mia bocca. Provavo ad avvicinarmi o a tirare fuori la lingua ma potevo a malapena sentirle. Dovevo venire senza toccarle…”
Lo chiamo e gli chiedo: “E a me cosa offri da bere?” E nemmeno finisco di fare la domanda gli tiro fuori il cazzo dai pantaloni, inizio a segarlo e guardandolo dritto negli occhi glielo stringo e faccio: “Dai, raccontaci come sei venuto quella notte, ci stai lasciando tutti in sospeso…”
Jeorge, con la voce a tratti alterata dal godimento della sega che gli sto facendo, riprende il racconto: “Le due ragazze continuavano a stuzzicarsi la fica e io avevo il cazzo talmente gonfio e duro che mi sembrava potesse scoppiare da un momento all'altro. Le ho supplicate di prendermelo un po' in mano ma loro niente, molto dispettose.”
Continuo a segarlo, lo sento che è quasi al limite. Ha un cazzo gigantesco, mi piace farlo fremere. Lo incito a proseguire il racconto e lui con la voce che ansima racconta: “Queste due stronzette mi hanno risposto che volevano vederci venire, Marta si è inginocchiata e ha infilato un dito nel culo di Paolo e un dito nel culo di Helga, masturbandoli al medesimo ritmo. Ricordo che Helga aveva una voglia di cazzo pazzesca, lo voleva dentro, ovunque, ma doveva trattenersi… Veronica intanto li guardava arrapata e continuava a toccarsi la fica a un centimetro dalla mia bocca, regalandomi tutto il suo profumo.”
Helga, visto che Jeorge sta ansimando sotto i colpi della mia sega, prosegue il racconto: “Paolo non ha resistito oltre, e dopo pochi secondi mi ha sborrato in faccia. Siccome urlava di piacere, gli ho infilato di nuovo in bocca i nostri slip, mentre veniva. Poi Marta ha preso un cubetto di ghiaccio dal secchiello, mi si è avvicinata e ha iniziato a leccarmi la sborra calda sul viso, con la bocca piena di sborra e ghiaccio mi ha infilato la lingua in bocca. Un sapore superlativo e dissetante! Jeorge ha assistito alla scena eccitatissimo mentre Veronica gli toccava delicatamente i capezzoli.”
Il racconto di Jeorge, con la voce sempre più ansimante, prosegue così: “A un certo punto non ho resistito più, e mentre vedevo quelle due cagnette (Marta e Helga) sbavare e godere con la sborra ghiacciata che colava dalle loro bocche ho iniziato a godere e a venire. A quel punto Marta ha aperto la bocca davanti al mio cazzo, senza prenderlo dentro si è bevuta tutto il mio sperma, titillando con la punta della lingua la mia cappella che sborrava copiosamente…”
Mentre lo racconta mi viene in bocca. Una sborrata copiosa, calda, buona. Prende anche lui due cubetti di ghiaccio e me li infila in bocca, continuo a leccare quel cazzone che somiglia a un ghiacciolo mentre succhio le ultime goccioline di seme.
Jeorge conclude il racconto: “Veronica, Helga e Geneviève presero ciascuna un cubetto di ghiaccio: dopo aver visto Helga estasiata bere il cocktail di sborra e ghiaccio volevano la loro parte. Tolsero la benda dagli occhi di Paolo, per fargli godere la scena, poi Veronica si avvicinò a Marta e le chiese di riversarle in bocca tutto il seme caldo, per poi freddarlo con il cubetto di ghiaccio e passarlo nella bocca di Geneviève, di Helga e di nuovo di Marta e così a giro. Man mano che il ghiaccio si scioglieva prendevano un nuovo cubetto. Hanno passato 5 minuti buoni a giocare tra loro.”
Con lo sperma di Jeorge che mi cola e i due cubetti di ghiaccio in bocca inizio a baciare Geneviève, e proseguiamo a limonarci finché i due cubetti di ghiaccio non si sono sciolti del tutto. A quel punto ci siamo bevute tutto, dividendoci il cocktail di sborra e ghiaccio: che buono!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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