Racconti Erotici > Scambio di Coppia > settimana "bianca" cena molto bagnata 4 di 5
Scambio di Coppia

settimana "bianca" cena molto bagnata 4 di 5


di Membro VIP di Annunci69.it Eden_2020
03.06.2024    |    420    |    3 9.0
"Sono un uomo e una donna piuttosto piacenti..."
Un battito di mani attira l’attenzione di tutti noi: sono Geneviève ed Helga, le due hostess dell'albergo dove alloggiamo che, una volta ottenuto il silenzio, ci dicono: "Forza ragazzi andiamo tutti in piscina, abbiamo fatto sistemare il proiettore, ci vediamo un bel filmetto."
Seguiamo come scolaretti i due bei culi delle ragazze fino all’area wellness. Oramai siamo un gruppo affiatato: Gennaro e Nina di Napoli, timidi ma focosi, Andrea e Annalisa. Cugini tra loro, Carlotta con Francesca e Luca e io.
Troviamo gli accappatoi caldi appesi ai ganci, con sopra il numero delle nostre stanze. Lasciamo negli armadietti i vestiti, nella SPA si gira senza vestiti e senza costume. Lo staff dell’albergo resta in divisa, ma senza scarpe.
L’hotel ha preparato le sedie a sdraio e una parete su cui proiettare il film. Per fortuna, nonostante dal vetro vediamo la neve fuori che continua a scendere copiosa, fa molto caldo. Ci accomodiamo sulle sdraio a semicerchio.
Jeorge, il barman, prepara delle tisane calde e ce le porta.
Il film è ambientato in un centro dove si svolgono incontri di gruppo per insegnare massaggi e meditazione. I maestri iniziano la lezione. Sono un uomo e una donna piuttosto piacenti. Lei ha capelli lunghi neri che le scendono sulle spalle fino a coprirle i due seni piuttosto piccoli sormontati da capezzoli molto grandi e turgidi che si intravedono sotto al top di lino che li copre a malapena. Un piccolo pareo le circonda la vita e le copre il pube e la parte alta delle cosce. Corpo minuto e forme leggermente arrotondate, il ventre è scoperto e molto sensuale... Lui è un bel tipo con i capelli brizzolati corti, petto nudo, fisico asciutto e pantaloni bianchi di lino dal taglio ampio. Entrambi scalzi. Il gruppo al quale si rivolgono è costituito da una decina di persone, uomini e donne che, vestiti di poco o niente, sono seduti ai loro piedi.
Iniziano la spiegazione e chiedono di chiudere gli occhi, di rimanere in silenzio e ascoltare il respiro e di ascoltare e rifare tra noi le stesse cose proposte.
Jeorge passa tra noi, ci fa sdraiare sui teli a terra e ci benda gli occhi con una benda nera ben stretta. I due istruttori ci invitano a massaggiare la persona che si trova vicino a noi.
Si avvicina Carlotta, prende i piedi di Luca, li sfiora lentamente mentre sento Francesca che prende i miei. Le mani di Francesca sembrano piuttosto esperte nel massaggio, la pressione delle sue dita sui miei polpacci e poi sulle cosce è davvero piacevole. Quando le dita raggiungono l’inguine avverto un brivido di eccitazione molto intenso e quando le mani indugiano sul pube e sfiorano le labbra della fica, mi inizio a bagnare e spero che se ne accorga.
Carlotta appoggia il piede di Luca al suo seno, piccolo e turgido, poi risale con le mani sulle cosce e al petto, poi al viso e alla testa, infine riscende molto lentamente, preme al ritmo della musica i suoi polpastrelli sulla pelle di Luca, sfiora appena il suo sesso, e riscende lungo le gambe, fino ai piedi che di nuovo appoggia sul suo seno. Luca gioca con i piedi stringendo e stuzzicandole i capezzoli. Respiriamo a fondo, cercando di restare rilassati. Luca sceglie di mettersi in ginocchio alle spalle di Carlotta, appoggia il suo sesso sulla sua schiena, mentre le mani dal collo scendono lungo le braccia, fino alle mani. Carlotta gli prende la mani e le accompagna ad accarezzare il suo corpo. Se le porta al seno, con le dita pizzica i capezzoli e poi scende fino al sesso, completamente bagnato. Le dita girano attorno, senza entrare.
Annalisa si mette sopra Gennaro steso a pancia sotto, si slaccia l'accappatoio e gli appoggia i suoi seni enormi sulla schiena, strusciandoci i capezzoli, che diventano turgidi.
Io inizio a bagnarmi. Scelgo senza vergogna di far sentire la mia eccitazione a Francesca, stesa sotto di me, che sente la mia fica rasata e bagnata che risale lungo le sue gambe. Impercettibilmente spinge in alto le cosce, le piace? Non possiamo parlare, cerco di indovinare, risalgo lungo la schiena, la inarca, resto ferma e mi accorgo che è lei che si struscia su di me. Gocciolo…
Carlotta fa stendere Luca a pancia in giù e sceglie di accarezzarlo con la lingua. Lentamente risale dai talloni, si insinua nel sedere, affonda per un attimo la lingua dentro l’ano, ma il tempo di accorgersene e di godere è già risalita. Arriva all’orecchio, lo bagna con la saliva e riscende.
Sul più bello Jeorge ci interrompe. Ha preparato dei piccoli bicchierini con un liquido caldo e cremoso. Geneviève e Helga ce li porgono. Helga ha fatto scendere la pettorina della divisa fino al bordo del capezzolo, Geneviève ha arrotolato la gonna che ora è cortissima, si vedono i collant e le mutandine nere. A sorpresa Geneviève dà un bacio con la lingua a ciascuno di noi, la cosa mi eccita da morire. Ho in bocca la bevanda misteriosa e dolce e il sapore di Geneviève. Subito dopo Helga passa la sua lingua sul sesso di ognuno di noi e poi si va a sedere accanto a Luca e Carlotta.
Jeorge si siede accanto a me e Annalisa mentre Geneviève si sdraia accanto a Nina e Andrea.
Il cazzo di Jeorge è grosso e lungo ma ancora barzotto. Lo intravedo sotto i calzoni (ma perché cavolo non si spogliano anche loro, mi chiedo!) Io e Annalisa ci guardiamo maliziosamente e condividiamo senza parlarci la prossima missione: farglielo diventare durissimo. Annalisa gli tira giù i calzoni. Il porco era senza mutande! Iniziamo tirando fuori la lingua, proprio davanti al suo cazzo, senza toccarlo. Le nostre lingue si toccano e giocano, ci spostiamo di qualche centimetro per dare spazio a quel cazzo di crescere. Io lo impugno alla base con la mano destra e inizio a segarlo lievemente mentre lei con la bocca avvolge la cappella. Con la lingua lecco la parte di cazzo rimasta libera e lecco anche le labbra di Annalisa che con sempre maggiore impegno prosegue il pompino. È bravissima, ascolta il ritmo delle sue vene che pulsano, non so come faccia ma lo ingoia per intero, è lunghissimo ma soprattutto è enorme, ad altre entrerebbe a malapena in bocca per metà. Lo sputa fuori e lo lecchiamo assieme, lo ributta giù mentre lecco le sue labbra. Jeorge è al limite, pregusto di poter limonare Annalisa con la bocca piena di crema calda.
Ma lui si sfila e riavvia il film. I due protagonisti spiegano l'importanza di essere completamente rilassati, svuotati di tutti i pensieri. Nel mentre le due ragazze ci servono un bicchierone di succo di ananas con ghiaccio menta e rum (in effetti avevamo tutti tanta sete). Continua a parlare e tira fuori dai pantaloni di lino bianchi una verga enorme, non in tiro e inizia a fare una lunghissima pipì, chiedendo agli altri partecipanti chi volesse bagnarsi. In molti di loro, ancora vestiti, si fanno innaffiare, poi chiede a loro stessi di farlo l'un l'altro. Così a turno ciascuno inizia a pisciare, chi addosso, i più audaci in bocca, una di loro se la fa sotto restando tutta bagnata, chi sul seno, chi in testa, sui capelli.
Helga intanto si allontana e accende la fontana al centro della grande vasca. Jeorge abbassa il volume, lascia scorrere il film e ci dice: "Nel bicchierino c’era del diuretico." (Solo molte ore dopo scopriremo che era solo del Vov), suggestionati dal film, dal rumore della cascata, dal mezzo litro di succo appena trangugiato, e dalle sue parole, a tutti scappa una terribile pipì. Jeorge ci avvisa: se vi dovesse scappare, sappiate che è severamente vietato farla in piscina, e che ho chiuso a chiave la porta dei bagni e di ingresso qui alla zona SPA.
Nina è spaurita, timida e sgomenta, le sembra davvero troppo. Le vado incontro e assieme a me arriva Helga, che, attenta, si era accorta del suo disagio. Le dico: “vieni con noi, farai solo ciò che ti senti di fare, vedrai che sarà piacevole." Mi sdraio sull’asciugamano, mi scappa tanta pipì ma mi trattengo, le dico di accovacciarsi su di me e di sentirsi libera. Mi piace l’idea di sentire il suo calore. Nina si accovaccia all’altezza del pube, Helga si accovaccia davanti a lei, all’altezza delle mie tette. La bacia delicatamente, le tiene le mani, le dice di rilassarsi dopo pochi minuti sento un getto caldo sulla fica e un altro tra le tette. Si avvicina Luca, osserva la scena, tira fuori l’uccello e inizia anche lui a pisciare. La sua la bevo, mi piace, sa di ananas! Un po’ la indirizzo sulle tette di Helga, e poi le lecco. Continuo a trattenermi ma non ce la faccio più: sto scoppiando.
Prendo Jeorge per mano, lo faccio sedere su una sdraio, mi accovaccio sopra di lui: voglio pisciargli sul cazzo, mentre lo faccio gli diventa di nuovo duro, si ingrossa, si alza e mi sfiora il clitoride. Helga glielo lecca e mi chiede di avvicinarmi. Eseguo. La lingua di Helga passa dal cazzo di Jeorge alla mia fica e dalla mia fica al cazzo di Jeorge. Una sensazione meravigliosa. Sono eccitatissima. Mi lascio andare a una pisciata liberatoria, proprio sul cazzo di Jeorge diritto sotto di me, mentre piscio Helga mi lecca la fica e ne beve un po’ poi lecca il cazzo fradicio del mio piscio. Mi dice che è buona e le piace.
Jeorge si alza in piedi, Helga mi guarda e le faccio sì con la testa, allora Helga dirige il cazzo di Jeorge verso di me, inizia a pisciarmi sulle tette. Mi porto le mani sui capezzoli e li massaggio sotto il getto caldo e potente. I capezzoli diventano turgidi, sono bagnata ovunque, fuori e dentro. Jeorge è giovane e deve aver bevuto tantissimo, non si ferma, e più il getto titilla il capezzolo più mi piace. Mentre piscia Helga prende in bocca il cazzo di Jeorge, ne beve un po’, poi le guance si gonfiano, lui continua a pisciarle dentro e quando la bocca è piena continua in faccia e sui suoi capelli. Helga è estasiata e con la bocca piena si mette a leccarmi i capezzoli. Impazzisco. Sento la sua bocca bollente, piena. È bravissima, mi succhia senza farne uscire una goccia. Poi incrocia il mio sguardo e apre la bocca, il liquido caldo mi inonda il seno e con la lingua me lo lecca avidamente.
Geneviève si mette in piedi vicino a noi, sopra un asciugamano, da sotto le vedo i collant e le mutandine. Vedo che pian piano le si bagnano di pipì, vedo il liquido caldo colare dentro i collant fino ai piedi, e lei con uno sguardo perso nel vuoto si gode il calore della sua stessa piscia sulle gambe.
Jeorge allora le mette una mano tra le gambe, sulle calze bagnate, le massaggia la fica poi mi mette in bocca le dita bagnate, sono dita grosse, umide, Geneviève ha un buon sapore. Le succhio come fossero un cazzo, lui le toglie e le rimette tra le gambe di Geneviève e ancora in bocca, stavolta spinge fino in gola, ho un conato ma mi trattengo e il dito va giù.
Mentre sono sdraiata Carlotta viene verso di me, resta in piedi, apre le gambe e inizia a farmi pipì sui piedi. Sento il suo calore e mi piace, le dico di fare ancora due passi avanti, voglio sentire quel calore dappertutto. Mi giro e le chiedo di pisciarmi sul culo e sulla schiena.
Luca si sdraia vicino a me, mi impalo sopra di lui.
Francesca, che era rimasta in disparte finora, avvicina la sua fica alla mia bocca. Ha una fichetta depilata e profumata, la lecco, lei si contorce e si trattiene, ma non ce la fa, me ne accorgo e insisto a leccarla, con le mani le apro le natiche e le dico: “voglio vedere quanto resisti.” Lei si dimena, tra piacere e urgenza di pisciare, credo non voglia pisciarmi in faccia. Si scansa e si accovaccia per pisciare, non resiste più. Mentre lo fa le metto una mano tra le cosce, le infilo un dito dentro e si interrompe il flusso di piscio, allora lo tolgo e ricomincia, la tormento infilandolo dentro e bloccandola, più volte. Si contorce dal dolore, mi supplica di farla pisciare, la accontento, tolgo il dito e la lascio finire. Dopo aver fatto cadere le ultime gocce, sale su di me e me la sbatte in faccia affinché io la lecchi ben benino. La stronza aveva trattenuto un ultimo getto, e per vendicarsi della tortura subita, mentre sono a bocca aperta a gustarmi il suo clitoride mi fa uno schizzo in faccia e sulla lingua. Non mi aspettavo un sapore così dolce, a saperlo le avrei chiesti di farla mentre la leccavo! Mi rituffo nella sua fica e la lecco con gusto.
Sono eccitata da morire, ho bisogno di più cazzo. Finito di pisciare, Francesca mi prepara il culetto, con due dita dentro e un bel po’ di olio. Sono seduta sul cazzo di Luca, mi piego in avanti per facilitare il lavoretto di Francesca, le sue dita nel culo, così piene di olio, mi eccitano e il culo man mano si allarga.
Si avvicina Gennaro. Ha un cazzo lungo lungo, ma stretto. L’ideale per entrare nel culo. Non lo ho mai fatto, ma ne ho voglia, si avvicina dietro e lo spinge appena, mentre Luca continua a pomparmi. Gennaro mi infila tre dita nel buco già allargato e le muove su e giù provocandomi un brivido di goduria. Sente quanto mi sta piacendo, toglie le dita e inizia a infilare la punta del cazzo. Gli dico di scoparmi il culo, quasi non mi riconosco, ma ho voglia di provare! Spingo indietro per farlo entrare tutto. Entra bene, senza resistenza così, senza nessuno sforzo, mi ritrovo il suo cazzo che entra fino in fondo e inizia a stantuffarmi alternandosi con i movimenti di Luca nella fica. Quando mi sbatte sento i suoi testicoli che mi accarezzano per un istante la fica e anche questo mi eccita moltissimo. Luca è arrapatissimo e continua a ripetere che sono una gran troia e che devo fargli sentire quanto sto godendo. Gli dico che il cazzo mi piace molto, ma non mi basta.
Chiamo Andrea, a questo punto voglio anche la bocca piena di cazzo. Inizio a succhiarlo forte, quando sento che sta venendo succhio ancora più forte e mi esplode in bocca. Mi ritrovo con le guance piene, provo a inghiottirne un po’ poi mi accorgo che Jeorge è ancora in tiro, faccio un mugolio, non potendo parlare, per attirare la sua attenzione. Gli mostro la bocca piena di seme caldo e con gli occhi gli chiedo se vuole mettermelo anche lui in bocca. Non si fa pregare e mi scopa la bocca piena dello sperma di Andrea, mentre io continuo a godere dei cazzi di Luca e Gennaro. Francesca si avvicina alla mia bocca e mi aiuta, mentre Jeorge le trastulla le tette. Helga si dedica alle mie tette, e si lecca le goccioline di sborra che colano dalla mia bocca ma sa già che la aspetta una vera pioggia di crema. Jeorge, sapientemente succhiato infatti, non ci mette molto a riempirmi la bocca. Il primo schizzo arriva dritto in gola, con forza, il secondo lo voglio tenere in bocca, la sborrata continua: due schizzi e poi ancora e ancora, lascio colare tutto sulle mie grosse tette e Helga e Francesca fanno a gara per ripulirmi. Luca e Gennaro vengono assieme dentro di me, sento una tempesta dentro, tremo dal piacere estremo, si sfilano e mentre mi illudo di godermi un po’ di riposo si avvicina Nina, che sembrava timida timida, si intrufola sotto le mie gambe e si lecca tutto, finché non vengo ancora nella sua bocca.
Esausti e contenti andiamo a letto, anche domani ci aspetta una giornata “piena”.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.0
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per settimana "bianca" cena molto bagnata 4 di 5:

Altri Racconti Erotici in Scambio di Coppia:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni