Prime Esperienze
La vicina
di Cazzone76
28.06.2024 |
343 |
1
"Così lo tolsi e glielo appoggiai al culo..."
La casa nella quale ho abitato per anni aveva una corte interna. Il mio condominio confinava con un altro e le rispettive terrazze si guardavano, come si dice in gergo. Io stavo al quarto piano e, un giorno, vidi che nell'appartamento del quarto piano del condominio confinante col mio c'era una nuova proprietaria. Una donna con un bimbo, di cinque, sei anni ad occhio. Sapevo che era in vendita e quel giorno ebbi la conferma dell'arrivo di un nuovo inquilino. Non avevo prestato molta attenzione a lei, ma mi parsa carina. Un giorno, mentre stendevo i miei panni, notai i perizomi molto hot usati dalla mammina. Stesi, ad asciugare, a loro volta. "Chi lo avrebbe mai detto". Io ho l'abitudine di fare la lavatrice di notte e di stendere la mattina seguente. Era estate, saranno state le sette del mattino ed io avevo indosso una canotta e un paio di boxer. Mentre stendevo, quasi avesse percepito il mio pensiero, la mammina andò in terrazza. Mi guardo' in modo famelico, ostentato, come per non lasciare nulla al caso. "Belli eh. E sapessi come mi stanno indosso....". Rientro in casa, senza darmi modo di replicare. La mia compagna per fortuna dormiva e non si accorse di nulla. Un paio di giorni più tardi la trovai al supermercato. "Casualmente" colpì il mio carrello. "Oh che sbadata". A quel punto non potevo fare la parte del pollo e così la invitai a prendere un caffè. "A casa mia domani mattina alle 10?". Quella donna era un diavolo. L'orario mi tornava e così le dissi che andava bene. Le chiesi il cognome ("per il campanello"), conclusi i miei acquisti e andai a casa. Quell'incontro, ma soprattutto quello che avrei avuto il giorno seguente, mi aveva messo addosso un brio nuovo, adolescenziale. Suonai con disinvoltura (avevo già pronta una scusa, in quel condominio abita un tipo anziano al quale, ogni tanto, porto fuori il cane) e salii al quarto piano. Trovai la porta aperta, lei era nascosta dietro. Mi buttò le braccia al collo e mi bacio. Con passione. Aveva indosso quel famoso perizoma che avevo visto steso. Le infilai due dita nella fica, era completamente fradicia. Anche io ero eccitato, avevo il cazzo durissimo. La girai, con la faccia rivolta verso il muro, e, senza chiederle il permesso, glielo misi tutto dentro. "Sei un maiale". Mi disse. Inizia a scoparla con un ritmo notevole, come non ci fosse un domani. Non le volevo sborrare in fica, non sapevo in fin dei conti nulla di lei. Così lo tolsi e glielo appoggiai al culo. "No, troppo grosso per il mio culo e poi così ti perdi la specialità della casa". Si piegò ed iniziò a spompinarmi. Sempre più veloce. Poi, senza chiedermi il permesso, mi mise un dito in culo. Ed io la inondai di sborra. Che lei, non senza difficoltà, bevve. Tutta. "Tra due giorni parto per le ferie", le dissi. "Non importa, tanto tornerai. E sono certa quel campanello lo suonerai ancora".
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.