Prime Esperienze
Il Privè che non ti aspetti
di ViverciSempre
19.01.2025 |
1.933 |
15
"La mia donna si eccita e io la lascio fare, mi infila ancora la lingua in bocca mentre lui le apre le gambe per penetrarla dopo aver indossato il..."
Ci trovavamo all'estero, avevamo iniziato da qualche mese a giocare con altre persone, e adesso, che eravamo via da casa, volevamo sfruttare questo momento per fare un ulteriore step... andare in un club privè.E' da tanto che volevamo farlo, soprattutto perchè Lei in passato aveva già vissuto questa esperienza, ma come spesso accade con i locali più comuni, anche questi, in Italia, sono quasi tutti inaccessibili, di solito su due piani senza ascensore e quindi altamente discriminanti nei confronti delle persone con disabilità, ma questo è un altro tema per cui ci vorrebbe un racconto a parte.
In quei giorni di vacanza eravamo alla ricerca di un club che potesse soddisfare le nostre esigenze e una volta trovato, organizzammo con grande trepidazione, e non nego un pò di timore (da parte mia), la nostra serata.
Arrivati alla porta di ingresso i titolari ci accolsero con grande semplicità e allegria, il locale era tutto su un piano dove oltre ad una saletta da ballo con annesso bancone bar e dj, c'erano delle stanze senza porte in cui si poteva guardare o partecipare. Non era il massimo, anche per come Lei mi descriveva i club in cui era stata, poca privacy, nessuna stanza particolare dove svolgere giochi di ruolo, tanto freddo a causa dell'aria condizionata a manetta, e una qualità mediamente scarsa tanto da risollevare la mia autostima, in pratica li dentro mi sentivo Brad Pitt in carrozzina.
Conosciamo una specie di coppia di amici al bancone del bar, di cui lei, carina, da li a poco non si vedrà più, lui un ebete (e forse è pure un complimento) di cui parleremo più avanti.
Ci spostiamo sulla pista da ballo, Lei è bellissima e qualche ragazza la mette a tiro, le si struscia un pò, e poi assieme ad una sua amica fanno lo stesso con me, il clima è molto amichevole ma io faccio fatica a sciogliermi.
Dopo poco, iniziamo a girare per le stanzette e ritroviamo le due amiche intente a farsi scopare su un lettino, una si fa penetrare e l'altra lecca, c'è pochissima luce e non si riesce a vedere granché, altra cosa negativa ahimè.
Nel frattempo, l'ebete, in un corridoio si abbassa le braghe e inizia a trastullarsi con fare disincantato davanti a tutti, che chiaramente lo evitano con sdegno, gironzolando per tutto il locale, compreso la pista da ballo, con movenze da pinguino e cazzo in mano.
Tutto ciò, unito alla scarsa qualità, non tanto di bellezza ma principalmente di “eleganza”, ci fa scoraggiare a tal punto che decidiamo di andare via, anche perché per rientrare in hotel dovevamo prendere il bus notturno e non volevamo rientrare nelle mattinate.
Ma potevamo andarcene senza aver in qualche maniera consumato e consapevoli di non sapere quando ci ricapiterà un’occasione simile?
Perciò decidiamo di sfruttare uno spazio minuscolo tra queste stanze, dove a fatica entravo io con la carrozzina assieme a Lei, che inginocchiata comincia a spompinarmi il cazzo. Alle mie spalle l’apertura che dava sul corridoio, quindi tutti i passanti potevano guardare, sulla parte destra invece non c’era muro ma delle sbarre di una specie di cancelletto che sembrava fisso.
Iniziano ad apparire delle mani da quelle sbarre, Lei smette di succhiare e si avvicina per farsi toccare, e come d’incanto un ragazzo di colore oltrepassa il cancelletto (evidentemente si poteva aprire) e si ritrova in mezzo a noi, anzi dietro di Lei, che stupita della sua iniziativa si abbassa per baciarmi mentre lui le alza il vestitino e comincia a toccarla ovunque, si insinua tra i suoi slip iniziandola a sditalinare mentre lei mi descrive a bassa voce tutto quello che sta provando.
La temperatura si alza, lui le fa capire che vuole uscire il cazzo, e Lei, dopo un cenno di intesa con me, gli apre i pantaloni e glielo tira fuori iniziando a masturbarlo. La mia donna si eccita e io la lascio fare, mi infila ancora la lingua in bocca mentre lui le apre le gambe per penetrarla dopo aver indossato il preservativo, nel frattempo arrivano altre mani di uomini e donne che la palpeggiano mentre il ragazzo comincia a scoparla da dietro.
Le da dei colpi decisi tanto da spingerla sopra di me, e in quel momento da dietro le sbarre arriva l’ebete che si masturba velocemente alla vista di quella scena e io non posso che esclamare “se sto cretino viene sulla mia carrozzina lo ammazzo!”. Per fortuna sparisce dopo qualche minuto forse perché allontanato da altri tizi che vogliono guardare, allora dico alla mia Lei di prenderlo in bocca perché voglio godere li, in quel posto, nonostante per arrivare all’orgasmo debba chiudere gli occhi e concentrami solo sulla sua bocca estraniandomi dalla baldoria intorno.
Lei messa a 90 inizia a succhiare il mio cazzo mentre lui la scopa da dietro, godiamo tutti e tre, lui la prende dai fianchi mentre io le inondo finalmente la sua bocca meravigliosa…
Decidiamo di ricomporci e andar via, il posto purtroppo non ci permetteva di fare altro, salutiamo il nostro Omar Sy e con il sorriso sulle labbra ci dirigiamo verso l’uscita, la serata non è stata bella come la immaginavamo ma è stata pur sempre un’esperienza da vivere, un ricordo che oggi abbiamo voluto condividere con voi con la speranza di essere riusciti a trasmettervi eccitazione, curiosità e magari qualche riflessione e risata in più che non guastano mai.
Alla prossima ;-)
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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