Prime Esperienze
Giorgia, la donna delle pulizie
di marco77_77
24.03.2022 |
5.757 |
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"Se volete posso raccontare come prosegue..."
Sono un geometra di provincia, sommerso dalla burocrazia legata al superbonus e soprattutto dalla mentalità chiusa della mia città.Decido di concedermi una distrazione, forte del tanto tempo trascorso in isolamento causa pandemia, pubblico un annuncio alla ricerca di una donna per svolgere le pulizie presso il mio studio ma, l’articolo è su “bacheca incontri” nella categoria “uomo cerca donna”, magari trovo una ragazza intraprendente!
I primi tentativi sono stati vani poi, una timida risposta si fa strada, riempiendomi di curiosità.
Rispondo educatamente e ci diamo appuntamento in ufficio, tutto via e-mail e molto formale.
Quel giorno, affrontai il lavoro in modo diverso, come se la primavera fosse già arrivata dentro di me, anche se, non avevo la minima idea della persona che avrei incontrato, la speranza è l’ultima a morire!
Si presenta intorno alle ore 18, mi butto alle spalle il progetto su cui stavo lavorando, apro la porta del mio studio e mi trovo di fronte una donna sui quaranta, semplice ma curata, capelli ricci e pelle leggermente olivastra.
Soliti convenevoli quindi, dopo esserci seduti, discutiamo del lavoro che svolgerà e del tempo che potrà dedicarmi. Sorprendendomi, mi chiede se avessi sbagliato nel pubblicare l’annuncio in quel tipo di sito, le rispondo:
“veramente, ho pubblicato lì proprio per dare l’incarico a una persona che solitamente legge quel tipo di sito”.
Sorride, non si sbilancia e non voglio farlo nemmeno io, per ora.
Primo giorno di lavoro! (In realtà svolge due ore per due volte a settimana, perfetto!)
Arriva alle ore 17, dopo aver terminato il lavoro che la occupa per tutto il giorno, si cambia velocemente in bagno quindi, inizia a darsi da fare con le pulizie.
Io sono alla mia scrivania, la osservo ma senza invadenza.
Il riscaldamento dello studio è alto, considerando il lavoro che sta svolgendo, inevitabilmente, Giorgia ha caldo, si spoglia rimanendo in t-shirt senza maniche, indossa un pantalone.
Subito il mio sguardo viene catturato da una peluria ascellare, molto folta e corta.
Le prime settimane scorrono così, provo a entrare più in confidenza ma senza esagerare.
Ogni tanto la mia mente torna alle ascelle di Giorgia, m’incuriosiscono, mi portano a fantasticare sulla sua zona pelvica.
Il tempo passo, arriva la primavera, abbiamo un buon feeling.
Giorgia quest’oggi indossa un abbigliamento molto più leggero, una casacca generosa, riesco ad intravedere il reggiseno. Solito leggins e sandalo con tacco alto.
Le lancio qualche sorriso lei risponde ma non percepisco nessun segnale incoraggiante fino a quando arriva il momento di spolverare i lampadari.
Giorgia posiziona la scala al centro della stanza, ci sale sopra ed io approfitto, mi avvicino a lei chiedendole di fare attenzione e così facendo con una mano tengo la scala e con l’altra le sfioro i polpacci, Giorgia mi sorride e ringrazia. (Come sono premuroso!)
Giorgia termina di pulire sta per scendere ma qui arriva il tanto atteso segnale!
Mette il braccio intorno al mio collo e mi dice:
“forza! non ce la fai a farmi scendere prendendomi in braccio?!”
Nel dirmi questo sposta il suo peso dalla scala alle mie braccia.
In quel momento avrei sollevato tutto il palazzo!
La faccio scendere avendo cura di farla strusciare al mio corpo.
“Sei molto leggera! Ed hai un bel fisico! Complimenti!”
Lei sorride, risponde:
“forza forza, devo pulire gli altri!”
Il suo sorriso mi fa ben sperare.
La seguo con la scusa di portarle la scala, lei sale nuovamente, sento il suo profumo, il suo seno mi delizia lo sguardo, ne sono inebriato, per quanto tempo mi vorrà tenere sulle spine!
E’ di nuovo sulla scala, sta per scendere, questa volta sono più deciso, con la scusa di farla scendere l’abbraccio facendo attenzione nel toccarle il suo bel sederino, Lei mi guarda negli occhi, nascondo a stento il mio imbarazzo, provo a venirne fuori dicendo:
“Cosa c’è?, ormai abbiamo una certa sintonia, non credevo di metterti a disagio”
Lei: “a disagio?, no assolutamente, io non sono a disagio. Forse tu sei un pochino turbato? O sbaglio”
Abbassa lo sguardo, mi fissa le parti basse, in questo momento mi sento nudo di fronte a lei.
Porto le mie mani alle sue braccia, la guardo negli occhi:
“Giorgia, sei una donna molto affascinante, sei molto più interessante tu, di tante ragazze più giovani”
In quel momento lei sorride, alza un braccio portando la mano tra i capelli, gira la testa gustandosi i miei complimenti con un sorriso molto malizioso.
Non posso più resistere, mi avvicino e le bacio una guancia, Lei non si sottrae, continuo avvicinandomi alla bocca, metto tutta la mia passione maturata in questi mesi, la stringo a me facendole sentire la mia “presenza”, sembra essere interessata!
Continuo togliendole la casacca, le bacio i seni, tolgo il reggiseno e delicatamente sfioro i capezzoli con le labbra, alito intorno al capezzolo, inizio timidamente a toccarli con la lingua, Lei piega la testa all’indietro, le piace, continuo la mia opera di seduzione.
Ora mi inginocchio di fronte a lei, afferro i leggins e li abbasso, un bel perizoma a stento riesce a coprire la folto e curatissima peluria.
Il pelo ascellare, tanto interessante in questi mesi, ha offerto un chiaro anticipo su ciò che vedo ora, e trovo così invitante.
Le bacio le cosce, mi avvicino alla vulva, alito sopra al perizoma e passo all’altra coscia, poi torno indietro sposto leggermente l’elastico facendo arrivare il mio respiro.
Sento i suoi muscoli pulsare.
La prendo per mano e la porta su un divano accanto la mia scrivania, si stende ed io le tolgo leggins e perizoma, allarga divinamente le gambe, le solleva verso l’alto offrendomi una visione meravigliosa, sono con la mia testa tra le sue cosce.
La bacio, la lecco delicatamente, con le dita allargo leggermente le labbra, mi avvicino al clitoride, lecco intorno poi lo mordicchio lei inarca la schiena, continuo a stuzzicarlo delicatamente.
Con un dito inizio a stuzzicare la vulva, inizio una timida penetrazione, diventa più audace, lei è molto bagnata, non parla, si gode il momento, forse anche lei ne aveva bisogno.
Le mie attenzioni al clitoride sembrano essere gradite, continuo a leccare e a mordicchiarlo, con il dito massaggio penetrando delicatamente, il ritmo diventa più veloce e sempre costante.
Gli umori di Giorgia mi riempiono la bocca, la sua peluria mi appaga, mi sento desiderato da lei.
Mi prende la testa e mi tiene tra le sue gambe, ci siamo, la sento gemere, continuo, lei mi stringe e mi trattiene, mi costringe a fermarmi e resto serrato a lei, sento il suo cuore “galoppare”.
Si rilassa e su di lei compare un sorriso, la vedo serena, direi appagata ma non voglio sembrare presuntuoso.
Se volete posso raccontare come prosegue.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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