Prime Esperienze
Carletto e la milf - 4 -Tutto in un pomeriggio
di eiacul
18.02.2021 |
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"“Certo che mamma è proprio una bella donna…mmhh…”..."
Ormai sono amanti e lo sono in modo quasi totale e competo, da molti mesi.Il quasi rimane nella frase perché manca ancora un solo tassello al loro rapporto.
Si vedono nei giorni più disparati e un po’ a tutte le ore del giorno e anche più volte a settimana, complice la fine della scuola per Carlo che gli consente di muoversi sia di mattina che di pomeriggio. Addirittura anche la sera, dopocena approfittando di trasferte di lavoro del marito di Franca e millantando Carlo uscite con amici non controllabili dalla madre. La casa di Franca è la loro alcova.
I loro amplessi sono diventati naturali, Carlo non ha più freni inibitori o pudore a godere con questa femmina e a farla godere, mentre Franca non si fa remore di atteggiarsi a porca scatenata di fronte a questo maschietto che risponde perfettamente ai suoi desideri e alle fantasie del momento.
Bocca, mani, fica, tette…tutte le parti del corpo di entrambi sono buone per darsi piacere.
O meglio…quasi tutte. Infatti c’è una cosa che Franca ancora non ha concesso all’arrembante e inesauribile maschio. Il culo.
Franca non sa spiegarsi esattamente il perché, ma una sensazione interiore le impedisce di farsi aprire questo canale, quasi lo considerasse un punto di non ritorno. Non che sia vergine anzi dentro di sé la femmina reclama di essere sodomizzata, di sentire il cazzo e la crema di Carletto dentro lo sfintere, ma una vocina interiore la avverte di non farlo.
“Franchina…lo sai che se provi ti piacerà da impazzire e a quel punto non potrai più farne a meno. Potrebbe diventare pericoloso e farti commettere qualche imprudenza. Ricorda che state giocando sul filo del rasoio…”.
Carletto non è da meno nel dibattersi fra questi pensieri, ma nel senso opposto. Sta diventando una fissa il desiderio di inculare Franca. Finora lei si è opposta a tutti i suoi tentativi, sia che fossero dichiarati esplicitamente sia che ci provasse furbescamente cercando di sorprenderla nei momenti di maggiore eccitazione quando è più abbandonata ai sensi.
Situazioni tipo:
-Oggi voglio metterlo nel culo-
-Scordatelo…vieni qua che ti faccio un super pompino e ti passano questi pensieri irrealizzabili-
Oppure, mentre la scopa come un forsennato alla pecorina:
-Sii…dai…spingi più forte…sfondami…-.
E Carlo nel frenetico esci-entra in fica casualmente sbaglia mira e spinge sull’ano rilassato.
-Ah no…lì no, lo sai che non voglio. Un giorno forse lo useremo, ma ancora no-.
Tutto questo frustra l’animo di Carlo che compensa scopandola con sempre maggior foga in fica e nella profondità della gola, tanto che Franca è diventata brava a ingoiare tutto il seme senza sforzo, anzi con molto gusto.
-Oggi voglio berti tutto…ho sete- è diventata una frase non più isolata.
“Devo trovare un modo per convincerla a prenderlo nel culo…devo…devo…”. Questo il pensiero di Carlo.
Ha trovato aiuto in un film porno che ha guardato in camera sua, una domenica che non poteva vedere Franca e la voglia di sborrare era troppa. Nel film il lui da vero maschio dominatore si divertiva a irretire lei masturbandola all’inverosimile sia in fica che in culo ma sempre senza andare oltre a uno o più dita o all’uso della bocca, per lungo tempo , con lei scossa da ripetuti orgasmi fino a che lei lo implora
-basta, scopami ti prego, in fica o in culo…dove vuoi ma scopami, riempimi di cazzo…non resisto più-.
Ecco la chiave, non deve chiederlo o provarci lui ma deve portare Franca a chiederglielo.
Finora lei non ha escluso la cosa in senso assoluto ma si è sempre tirata indietro all’ultimo istante, è segno che vuole ma non è convinta. Occorre che la porti alla soglia dello spasmo di desiderio e farle fare il passo.
Claudia è la figlia di Franca. Coetanea di Carlo, ha avuto per lui un certo interesse nel passato e complice l’amicizia forte dei genitori erano riusciti ad arrivare da un buon punto di confidenza tanto da farle provare un approccio con la scusa di un reggiseno malizioso. Ma Carlo era ancora acerbo in quel momento e goffamente l’aveva liquidata con una infelice frase che aveva chiuso ogni possibilità. Da quel momento lei non aveva più mostrato interesse per Carlo, ma nella sua intimità ogni tanto ci pensava, immaginandosi che tipo di maschio potesse essere e che potesse essere lui il ragazzo con cui fare del buon sesso al posto degli altri sfigati incapaci di darle soddisfazione che aveva avuto fino ad ora.
Ha avuto molti approcci, ha fatto qualche sega con sborrata in mano ma niente di più
“Mamma mi fa usare la pillola per precauzione, ma a che serve se ancora non ho trovato nessuno che mi possa soddisfare…” questo è il genere di pensiero di Claudia in questo periodo.
Il suo sesto senso di femmina l’aveva portata a fare anche altre considerazioni.
Da tempo notava che la madre aveva cambiato atteggiamento in casa. Era più allegra, gioviale, quasi euforica a volte, spesso sopra le nuvole e distratta…sembrava innamorata.
“Stai a vedere che papà e mamma hanno ricominciato a darci dentro…” era stato il suo pensiero, diventando estremamente curiosa.
Ne aveva cercato conferma stando in ascolto la notte per captare rumori o movimenti strani, ma senza successo.
Aveva anche ispezionato ripetutamente le lenzuola del letto al mattino o dentro la cesta dei panni sporchi alla ricerca di macchie o segni evidenti di sesso, trovando un paio di volte chiare tracce di umori senza poter distinguere se maschili o femminili.
“Evidentemente sono molto attenti a non far rumore…non ho mai sentito nulla…Vabbè, buon per loro, almeno qualcuno fa sesso in questa casa…”.
Questa cosa però aveva anche un altro effetto su di lei, i pruriti della sua giovane fichetta si facevano sentire sempre di più e spesso non restava altro sfogo che masturbarsi con le dita il clitoride pensando ai genitori che forse in quello stesso momento stavano scopando nella stanza accanto.
Era soprattutto curiosa di sapere come godeva sua madre e come era fatta quella fica. Gustava il suo stesso sapore sulle sue dita e contemporaneamente pensava a quale sapore potesse avere sua madre. Si sente in qualche modo attratta da lei.
“Certo che mamma è proprio una bella donna…mmhh…”.
“Alle 15 da me, Claudia va al centro commerciale. Ti spremo come un limone”.
“OK, ti farcisco come un bignè”.
Due messaggi e l’appuntamento è preso. Stavolta Carlo ha un piano preciso in mente. Sarà lui a condurre il gioco. Ha guardato più volte il film porno e fissato in mente la sequenza di azioni da fare per portare lei a dargli il culo, ogni gesto, movimento, posizione e parola.
Ha solo il dubbio di come reagirà lei, in fondo quello è un film dove le scene sono costruite ma si sente sicuro che alla fine lei farà come vuole lui, fondamentalmente perché anche lei lo vuole.
Suona il citofono.
-Sali e quando arrivi su entra direttamente, ti lascio aperto-
Arrivato di fronte alla porta la trova in effetti solo accostata, entra e come la chiude sente Franca che lo chiama dalla camera da letto.
-Vieni puledro mio, la giumenta è in calore…-.
Carlo si spoglia strada facendo, il cazzo è già di marmo e alla vista di lei supina sul letto, nuda a gambe aperte che lo aspetta l’istinto lo porterebbe a saltargli addosso e fotterla all’istante. Sicuramente le piacerebbe, ma stavolta non andrà come vuole lei.
Si ferma in fondo al letto, la guarda fissa negli occhi massaggiandosi il cazzo turgido.
-Oggi sei già pronto a grandi cose sembrerebbe. Vieni qua che ti faccio un bel trattamento- aprendo le braccia verso di lui.
Carlo resta fermo, continuando a guardarla.
-No…comincia a toccarti da sola-.
Franca resta un attimo incuriosita, il tono di Carlo è diverso dal solito, molto più deciso e sceglie di assecondarlo.
-Come…così?- mentre con la mano passa dal seno col capezzolo svettante al monte di venere e quindi alla fessura trovando subito il clitoride con il dito medio. Iniziare ad ansimare e bagnarsi per lei è un tutt’uno.
-Più forte…devi masturbarti come se non lo facessi da una vita-
E lei obbedisce, la mano si fa più veloce e il movimento più profondo. Le sta proprio piacendo e lo fa senza distogliere lo sguardo da Carlo che lentamente si sta massaggiando il cazzo.
-Più forte, più dita, usa tutta la mano- e lei esegue di nuovo, ancora più forte di prima. Si sta letteralmente fottendo con la mano, al limite del fisting.
E gode, oh se gode…è già un lago di umori e lui non l’ha neppure sfiorata.
-No…non va bene- avvicinandosi di fianco a lei, le prende la mano e gliela forza quasi con violenza dentro la fica. -Più forte…così-
Franca ha un sussulto, improvvisamente si ritrova la sua stessa mano quasi completamente dentro la fica, il clitoride schiacciato dal polso e lui che spinge forte.
– Oh cazzo…- sono le uniche parole che le escono mentre è scossa da un primo orgasmo irrefrenabile, mentre Carlo continua a spingere.
Adesso Carlo, mentre lei si placa, in un secondo si inginocchia tra le sue cosce e si fionda con la bocca sulla fica bagnata. Succhia, lecca, titilla con una mano e poi con entrambe sui due lati delle labbra vaginali ad aprirla ancora di più per entrare a fondo con bocca e lingua.
-Cristo Santo, Carlo ma come ti viene in mente…ommamma come godo…ancora- e viene nuovamente nel giro di neppure 5 minuti.
-Adesso girati, e allarga le gambe- sempre con tono deciso.
Lei obbedisce senza indecisioni, mettendosi a pecorina con le gambe divaricate e aspettandosi la dose di cazzo.
-Non ho detto a pecora, stai a pancia sotto. Apri bene le gambe-.
Esegue ed è contemporaneamente super curiosa ed eccitata, dalla fica escono umori a fiumi che bagnano tutto l’inguine. Non riesce a vedere che Carlo sta mimando con le dita il gesto della pistola con indice e medio allineati e pollice ricurvo. Appoggia così le due dita alla fica e spinge dentro, è un attimo e il pollice arriva sull’ano, si sofferma e spinge ancora. Pollice in culo e indice più medio in fica.
Franca ha un sussulto ma è talmente bagnata che tutto avviene facilmente e inizia nuovamente a godere da vera porca mentre Carlo inizia a spingere e estrarre a ripetizione, ogni volta spingendo leggermente di più. Dopo pochi affondi aggiunge l’anulare in fica e riprende.
Franca abbranca il cuscino, mugola sempre più forte e ci affoga il viso dentro per non fare troppo rumore. Sta godendo tantissimo e infatti un nuovo orgasmo la pervade in breve…e sono tre…e ancora non ha sentito il cazzo…ed è passato solo un quarto d’ora.
Di nuovo Carlo approfitta del momento di rilassamento di Franca per fiondarsi col viso sull’inguine intrufolandosi su fica e culo, stavolta più su questo. Con una mano allarga lo spacco dei glutei per avere il fiore anale meglio accessibile e comincia a lavorarlo con la lingua. Attorno all’aureola e sondando anche al centro. Naturalmente non si dimentica di lavorare la fica con l’altra mano.
-Carlo…che ti è preso oggi…mi stai distruggendo e non mi hai ancora scopato- con la voce scossa dal godimento.
Franca così non ha tregua, è di nuovo scossa dai brividi del godimento. Questo ardore di Carlo l’ha sorpresa ma la sta facendo godere da matti e così intensamente che comincia ad avere qualche difficoltà. Vorrebbe avere un attimo di pausa ma lui non si ferma anzi aumenta l’intensità del lavoro sull’ano e in fica.
-Lascia fare a me, oggi lo facciamo diverso-
-ODDIOOOOO- stringe di nuovo il cuscino e siamo al quarto orgasmo.
Adesso lei è provata, brividi la percorrono e se fosse in piedi rischierebbe di cascare sentendosi le gambe cedere. Ma ha assolutamente voglia di cazzo, adesso ancora di più che all’inizio.
-Basta con questi giochi…scopami-
-Non so se oggi ne ho voglia, vorrei continuare così. Che c’è…non godi abbastanza?-
-Cazzo se godo, ma così mi fai venire ancora più voglia di cazzo-
-Davvero lo vuoi?-
-Si scopami…adesso-
-E dove lo vuoi? ...forse in bocca?-
-Ma quale bocca…mettimelo dove vuoi ma infilami il cazzo-
Ecco le parole che Carlo voleva sentire e non perde l’attimo.
-Va bene, ti accontento ma voglio essere contento anche io. Mettiti a Pecora con la testa bassa-
Franca esegue immediatamente e quando sente che il cazzo si presenta al culo invece che alla fica ha un attimo di esitazione.
– Che fai…non intendevo questo…- ma il tono non è fermo come al solito e Carlo prende il sopravento.
-ZITTA…oggi si gioca a modo mio-.
Un colpo di reni e il cazzo di Carlo è dentro il culo di Franca aiutato dal lago di umori.
Solo la cappella al primo affondo poi fino a metà col secondo colpo e infine tutto quanto.
Finalmente.
-Bastardooo…mi stai rompendo…ahhh...ahhh…mmmh- la lamentela di Franca si placa in un attimo, giusto il tempo di riprendere fiato dalla penetrazione.
In cuor suo sapeva benissimo che le sarebbe piaciuto e lo fa più per reggere una parte che per vero dolore. Anche lei lo voleva ed ora ha tutto quel palo di carne, che solo da poco ha imparato a domare con la bocca, dentro di sé.
Carlo si gode per un momento lunghissimo la penetrazione a fondo e poi comincia un lento movimento avanti e indietro prendendo un ritmo che pian piano aumenta, assieme agli ansimi e i mugolii di entrambi che pian piano diventano dei veri e propri grugniti.
Perdono così la cognizione del tempo e di quello che c’è intorno a loro e non si accorgono che una certa cosa sta accadendo.
È risaputo che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi.
Claudia questo pomeriggio era fuori con una amica al centro commerciale, ma un contrattempo di quest’ultima l’ha costretta a tornare a casa in anticipo e anche Claudia rimasta sola decide di rientrare.
Aperta la porta nota subito che c’è qualcosa di strano, ci sono vestiti per terra e dalla camera arrivano dei rumori strani…sono dei mugolii…anche più che mugolii.
“Bene, papà è tornato prima e ha approfittato per scoparsi mamma”. Pensa mentre si avvicina curiosa di osservare.
La coda dell’occhio le fa notare che quelli in terra non sono vestiti di papà e infatti arrivata di fronte alla porta di camera aperta resta letteralmente pietrificata.
Una scena simile l’aveva vista solo in un film porno assieme a uno dei vari sfigati che ci avevano provato con lei, ma questa è vera.
Sua madre è a pecora sul letto, abbrancata ad un cuscino in cui è affondata col viso mentre Carlo, sì…è proprio Carlo, la sta fottendo da dietro come una furia.
Anzi, non la sta scopando…la sta inculando.
Entrambi stanno ansimando, mugolando, grugnendo e l’odore del sesso è forte. I corpi luccicano leggermente dal sudore.
-Aahh…sì…sì…sì…oddio…non ce la faccio- lei.
-Mmh…mmh...mmh…prendi…che culo che hai- lui.
Il tutto condito dai colpi dello sbattimento dell’inguine favorito dagli abbondanti umori.
Sono secondi interminabili quelli che scorrono davanti agli occhi di Claudia.
È basita dalla situazione, sorpresa e confusa, si rende conto di essere a bocca aperta e senza fiato ma anche di un’altra cosa, la sua giovane fichetta si è immediatamente bagnata.
Sta osservando sua madre che scopa, non col papà come si era immaginata ma sta comunque scopando e si sta eccitando.
Ma è la sorpresa ad avere il sopravvento. Le chiavi le cadono di mano e questo fa girare di colpo Franca che è altrettanto basita nel vedere sua figlia sulla soglia ma porta una espressione di sbattimento e godimento totale. In quel preciso momento Franca ha l’ennesimo orgasmo del pomeriggio, di un’intensità assurda come mai provato, che quasi le toglie il fiato. E Anche Carlo arriva al punto di venire.
-MA…MMA !!!-
-CLAUDIA…ahhh…aahhhh…-
-SBORRO…-
Sono queste le parole che risuonano pressoché all’unisono nell’appartamento.
La faccia di Claudia è esterrefatta.
La faccia di Franca è sorpresa ma persa nel mondo di bengodi con la sborra che la sta riempiendo.
Carlo è a testa reclinata all’indietro mentre dà gli ultimi colpi dell’orgasmo al culo di Franca.
Claudia è la prima a scuotersi, scappa immediatamente in camera sua senza dire nulla mente i due amanti cadono preda della disperazione.
-Oddio, Claudia ci ha visti…ha visto tutto...CAZZO-
-Ma non doveva essere al centro commerciale?-
-E che ne so…evidentemente no. Rivestiti immediatamente. CAZZO…CAZZO…CAZZO-
Franca afferra una vestaglia e si precipita da Claudia.
-Amore di mamma, posso spiegarti tutto-
-Ma che vuoi spiegare, più evidente di così…ti fai scopare da Carlo, anzi ti stava inculando…come una troia- Claudia è sull’orlo di una crisi di nervi, i lucciconi affiorano sugli occhi.
-Ti avevo vista diversa ultimamente, pensavo che stavi meglio con papà, che facevate l’amore bene...invece…Carlo…proprio con Carlo-
-Tesoro, che differenza fa che sia Carlo o un altro. Questa è una cosa esclusivamente fisica. È iniziata involontariamente, forse perché sentivo più lontano del solito tuo padre, non so neppure io esattamente perché. Ma di sicuro non vi voglio meno bene-
-Ma mamma…conosciamo quella famiglia da una vita…come puoi fare questo-
-È semplicemente accaduto tesoro e questo mi ha reso una donna più contenta. Non ti fa piacere che mamma sia più contenta?-
-Sai che con Carlo ci avevo anche provato tempo fa?-
-Davvero? E come è andata?-
-Quel cretino mi ha respinta...e ora lo trovo che scopa te, in casa nostra, sul tuo letto-
-Tesoro mio, vedi allora che siamo più simili di quanto pensi? Ci piacciono gli stessi uomini. Adesso sicuramente non ti rifiuterebbe, è molto cambiato anche grazie a me-
E l’abbraccia con calore e affetto. Nel farlo non si rende conto che la vestaglia si apre esponendo tutto il corpo reduce dall’amplesso.
Claudia si abbandona a quell’abbraccio e ai baci affettuosi, sente il seno di sua madre contro di lei, gli odori del sesso che le colpiscono le narici e questa ebrezza le fa inumidire di nuovo la fichetta. L’eccitazione non è passata anzi aumenta in lei.
È un attimo e l’istinto le fa compiere un gesto inatteso dalla madre. Posa una mano sul seno di Franca esercitando un leggero massaggio.
-Claudia…che fai…-
Franca è sorpresa dalla mossa della figlia ma non si ritrae, forse per continuare a consolarla, forse perché le sta piacendo. Vedendo che la madre non oppone resistenza Claudia si fa più audace e con la mano scende verso l’inguine.
-Claudia…che fai…- di nuovo
-Ti prego mamma…lasciami fare- mentre arriva alla fica.
È umidissima, ancora imbrattata della sborra di Carlo ma anche per l’eccitazione del momento, dal sentire questa mano delicata che la fruga nell’intimo.
Un ultimo passo e la bocca di Claudia cerca quella di Franca...e la trova. È un bacio delicatissimo, come solo due donne possono scambiarsi. Le lingue che si sfiorano appena mentre il respiro si fa affannoso.
-Claudia…no…non possiamo…-
-Mamma…sì…-
E Franca si ritrova sdraiata sul letto, praticamente nuda, farcita di maschio col corpo scosso dai ripetuti orgasmi e con Claudia sopra di lei che la bacia ardentemente mentre con la mano la masturba furiosamente e avidamente.
È brava Claudia e in breve Franca si ritrova di nuovo a godere.
La sua mente è sconvolta, troppe cose sono accadute oggi pomeriggio e non ha la forza di opporsi.
Neppure quando Claudia scende fra le sue gambe e inizia a leccarle delicatamente la fica che sa ancora di sborra colata da dietro.
Ma soprattutto la mente di Franca è obnubilata dal fatto che sta godendo…e anche parecchio.
Ormai la femmina ha avuto il sopravvento sulla madre e sulla donna matura non solo verso Carlo ma in generale, figlia compresa.
-Claudiaaaa…siii…- con voce tremula.
Carlo nel frattempo si è ripulito in bagno, rivestito e timidamente si affaccia cercando Franca.
Stavolta è lui a rimanere basito.
Franca e sua figlia stanno lesbicando, con Claudia che lecca come una forsennata e Franca che scuote il capo a destra e sinistra in preda al godimento.
Altri secondi interminabili e Franca è di nuovo scossa da un travolgente orgasmo.
È il sesto oggi e questo la mette definitivamente al tappeto. Riesce solo a lanciare uno sguardo perso a Carlo mentre Claudia si rialza soddisfatta di aver ricevuto gli umori di sua madre.
-Ero sicura che avevi un buon sapore-
-Amore mio, vieni qui da mamma-
E si stringono in un languido e umido abbraccio.
-WOW- è l’unica parola che Carlo riesce a emettere.
Il cazzo è di nuovo in tiro. Il trio con lesbiche è una delle esperienze della sua fantasia, ricavata dai film, che ancora gli mancano.
Adesso le due donne lo guardano assieme sorridendo e Franca tende la mano.
Carlo si avvicina e si siede sul letto a fianco a loro. La sua eccitazione è molto evidente sotto i pantaloni.
-Ti sei eccitato nuovamente porcello- Franca carezzandolo sul volto.
Contemporaneamente Claudia posa la sua mano sui pantaloncini di Carlo.
-WOW- stavolta è l’espressione di Claudia. E la mano entra subito dentro i pantaloni scoprendo il cazzo turgido.
-Mamma…hai preso questo coso tutto intero?-
-È bellissimo amore, assaggialo e capirai anche tu cosa si prova-
La bocca di Claudia scende sul glande, lo bacia, lo lecca, lo ammira. Lo accoglie dentro e lo succhia teneramente. Di fatto è il primo pompino che fa, lo gradisce e vuole gustarselo come si deve.
Allarga ancora un po’ la bocca e il cazzo arriva fino a metà.
Non è esperta e non sa bene come gestirlo, va subito in difficoltà per quelle dimensioni.
-Calma piccola, non ti soffocare. Non serve che tu lo prenda tutto in bocca. Degustalo pian piano- il tenero consiglio di mamma che contemporaneamente sta carezzando il viso di Carlo e la testa di Claudia.
Carlo è seduto di fianco alle loro teste e Franca avrebbe voglia di aggiungere la sua bocca a quel gioco, ma è troppo stanca e lascia fare alla figlia.
-È buono, dolce. Mi piace- Claudia soddisfatta in un momento di respiro.
-Brava, continua così. A te piace Carlo?-
-Urca, è già brava quasi come te-
Carlo è in preda ad una eccitazione folle, più per la situazione che per il pompino in sé. La sua resistenza è al limite e infatti in breve esplode nell’orgasmo. Riesce a dirlo giusto un attimo prima.
-Sto sborrando-
Claudia fa appena in tempo a ritrarsi che si ritrova gli schizzi sul viso e sulla mano. Uno, due…e via, abbondanti come al solito per Carlo.
-mmm…oooh…mmm- sono i suoni gutturali che Claudia emette spontaneamente mentre si sente imbrattare la faccia. L’istinto la porta a ritrarsi ma la mano della madre sulla testa la tiene in posizione.
A lei però non dispiace, oltre all’eccitazione è anche estremamente curiosa, quella è la prima sborrata in faccia che riceve. Non può fare a meno di cercare con la lingua quel nettare e gustarlo.
-Buona, non l‘avevo mai assaggiata- mentre Carlo ha finito di eiaculare e si abbandona sdraiato a contatto con Franca, sguardo perso sul soffitto.
-Hai capito adesso cosa ho provato io?- Franca con l’espressione più tenera che può.
-Si mamma, penso di aver capito. Difficile resistere. Sicuramente piacevole- ricambiando l’espressione dolce e complice.
-Immagino il resto come possa essere- chiosa con tono civettuolo mentre continua a smanettare il cazzo ormai quasi moscio ma sempre ragguardevole.
-Tranquilla, ce n’è abbastanza anche per te da ora in poi- Carlo con voce che viene dall’oltretomba.
-Magari- Claudia.
-Perché no, ormai non abbiamo più segreti fra noi- Franca lanciando un bacetto alla figlia che ricambia ammiccando complice.
Continua ???
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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