trio
Il sandwich di carne
di eiacul
25.02.2021 |
13.519 |
8
"Istintivamente io e lui ci riavviciniamo, la sua bocca è esattamente all’altezza giusta e si ritrova i nostri membri sotto il naso..."
E' calda e accogliente la camera.Io e lui spogliamo lei, accarezzando a quattro mani ogni centimetro del suo corpo liscio e teso, poi lei dolcemente e languidamente ci spoglia entrambi, ci fa affiancare e si sofferma sui nostri membri carezzandoli in tutta la lunghezza, tastandone la durezza e palpando le palle in tensione.
Sono il più robusto e mi sdraio per primo sul letto invitandola a stendersi su di me, a gambe chiuse, come fosse una calda coperta.
I suoi seni premono sul mio petto, la bacio sul collo, sul volto, in bocca.
Faccio entrare il cazzo turgido fra le sue gambe ma non la penetro, voglio che la fica percepisca tutta l'erezione prepotente.
A quel punto lui si sdraia sopra di lei a gambe chiuse, da dietro.
La bacia sul collo, sugge le orecchie. Il suo cazzo s’insinua tra le natiche ma non la penetra.
Siamo tutti e tre uno sull’altro avviluppati in un sandwich di carne vogliosa, la abbracciamo a quattro mani stringendola, carezzandola, stuzzicandola.
Fica e buchetto sono pressati dai membri vibranti, le cappelle si toccano, sentiamo ognuno l’intimità degli altri e siamo bagnati dagli umori caldi di lei.
Le bocche si cercano, si trovano e le lingue si avviluppano in un caldo e umido bacio a tre.
I nostri respiri si fanno affannosi, si sovrappongono e si fondono in un unico anelito di piacere all’unisono.
Finalmente lei apre le gambe, restiamo uno sopra all’altro e con questo movimento il mio cazzo punta la fica caldissima mentre quello di lui si trova esattamente con la cappella sul buchetto fremente e lei ci lascia penetrarla, basta una nostra leggera spinta di bacino senza lasciare la posizione sovrapposta e siamo dentro di lei.
È caldo il suo corpo, accoglienti i suoi pertugi, il fiato rotto dai sospiri di piacere.
Si dimena alla penetrazione simultanea ma è solo un attimo, le nostre braccia la tengono stretta a noi mentre con dolcezza iniziamo il doppio movimento avanti e indietro.
Ci separa solo il sottile perineo e sento chiaramente il suo cazzo praticamente sfregarsi contro il mio mentre la possediamo assieme, io davanti e lui dietro.
I movimenti si fanno convulsi, fatichiamo a tenere la posizione, aumentando la pressione delle mie braccia riesco a tenere tutti uniti in questa posizione fantastica...fino alla fine...esplosiva, devastante, in contemporanea come se i nostri corpi fossero veramente solo uno.
Restiamo così, abbracciati, rilassati e sorridenti, senza dire nulla, coccolandoci con baci che si spargono sui tre volti sudati ma felici e soddisfatti mentre gli umori di lei si mischiano al nostro sperma che non può trattenere.
Li sento colare sulle mie palle fin sul letto e l’odore del sesso pervade la stanza sempre più calda.
….
Mi ridesto dopo non so quanto tempo nella stanza semibuia e dalla finestra un leggero refolo di brezza porta un certa frescura.
I corpi sono ancora intrecciati, io supino, lei col viso appoggiato sul mio petto e una gamba accavallata sul mio pube, lui a cucchiaio dietro lei e ci abbraccia entrambi.
Con delicatezza mi libero da questo dolce intreccio, la natura chiama e mi avvio in silenzio in bagno.
Mentre inizio a liberarmi con un sonoro scroscio sento passi furtivi avvicinarsi…è lui e la natura vuole il suo sfogo.
Ci guardiamo negli occhi, un leggero sorrido ci sovviene e senza dire nulla si affianca a me e assieme completiamo la minzione.
Altri passi e appare lei, meravigliosamente scarruffata.
Si fa posto fra noi allontanandoci dal trono e vi si siede lasciano andare un abbondante flusso.
Istintivamente io e lui ci riavviciniamo, la sua bocca è esattamente all’altezza giusta e si ritrova i nostri membri sotto il naso.
Non proferiamo parola ma lei apre la bocca e li accoglie entrambi mentre il turgore li fa gonfiare.
Appena turgidi evidentemente non ce la fa a contenerli contemporaneamente in bocca e inizia con gusto un doppio lavoro sulle cappelle e le aste aiutandosi con entrambe le mani.
Il bagno è stretto e caldo, ricominciamo a sudare ma ormai sia ripartiti e senza freni.
La facciamo alzare, lui si appoggia al muro e la attira di fronte a se.
Mentre la bacia come non ci fosse un domani la afferra per il bacino, la solleva di peso e se la cala sul cazzo di marmo impalandola senza pietà…non che ce ne fosse bisogno perché lei si fa penetrare senza fiatare.
Io non posso far altro che avvicinarmi da dietro a lei e presentando la cappella sul buchetto umido di sudore e umori devo solo spingere per esserle dentro.
Un grosso sospiro la pervade e inizia a dimenare la testa.
Assieme la afferiamo, lui per i fianchi io sotto le ascelle e in sincrono iniziamo a sollevarla a rilasciarla lentamente e ripetutamente possedendola così.
Andiamo avanti per diversi minuti in un crescendo di sospiri, dimenarsi di lei, sudore che ci imperla la pelle e gli umori di lei che colano lungo le gambe.
Un nuovo orgasmo mi fa esplodere nel suo corpo e questo la esalta ancora di più, si contorce, oscilla la testa e quando anche lui le viene dentro lei non riesce a trattenere un lungo gemito dopodiché si lascia andare in un orgasmo liberatorio.
Sulle gambe adesso colano gli umori di lei e il nostro sperma e di nuovo la stanza si riempie di odore di sesso.
Basta un passo e siamo in tre sotto la doccia, fresca, rilassante, con le mani che si cercano e delicatamente ci massaggiamo sotto lo scroscio d’acqua soffermandoci sulle parti intime.
In silenzio e ancora umidi ritorniamo a letto, dove ci stendiamo uno accanto all’altro tenendoci per mano e semplicemente osservando il soffitto mentre il refolo di brezza ci rinfresca.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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