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Tra moglie e marito: il regalo di Natale
di DannyNapo
28.01.2023 |
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"Successivamente, Santi ruota di 180 gradi in modo da posizionare il suo cazzo verso la mia faccia e viceversa..."
Milena ha ormai abbracciato completamente il ruolo da padrona. Dalla scoperta di questa sua vocazione, settimanalmente mi contattano e, ogni volta che sono a casa loro, lei si diverte a dominare me e Santi.Non mantiene, in realtà, la sua promessa di farci divertire con lei. È più lei che si diverte a dominarci, non che questo non mi piaccia.
Durante le feste di Natale, però, Milena tiene fede alla parola data.
I giorni del 25 e del 26 dicembre li passo, ovviamente, in famiglia. Tra pranzi, cene, regali, mi occorre un po' di svago e di divertimento.
Approfitto del giorno successivo al Santo Stefano e, con la scusa degli auguri di natale posticipati, contatto Santi.
“Buon Natale a te e Milena, anche se con un giorno di ritardo”.
“Auguri anche a te Dan. Ti stavamo pensando sai..sei impegnato?”.
“In realtà tra poco scendo a fare delle commissioni. Ma niente di importante”.
“Ah bene. Appena hai finito ti va di passare?”.
Non aspetto altro, “Si dai. Vengo a farvi gli auguri da vicino”.
“Ok. Ti aspetto”.
Mi vesto e scendo per le commissioni. Faccio tutto molto velocemente, in modo da liberarmi prima possibile ed andare a casa di Santi.
Lo contatto appena parcheggiato, dicendogli che sono giù. Mi apre il portone e salgo.
Entrato dalla porta, trovo Santi con una maglietta a mezze maniche ed il classico pantalone. Noto la protuberanza all’altezza del cazzo.
“Ti stavi segando, maiale?”, dico una volta chiusa la porta.
“No quando mai”, risponde ridendo.
“Si vabbè. Auguri di buon Natale”, lo abbraccio, “Milena non c’è? Sono venuto per farle gli auguri, tu sei un in più”, dico ridendo.
“Non c’è. È in giro con la cugina venuta dalla Svizzera”, mi invita a sedere e mi offre da bere.
“Una cugina svizzera? L’ha portata in giro a fare shopping?”.
“Si e a trovare dei parenti. È figlia del fratello del padre. È partito per lavoro quando Milena era piccola. Là si è sposato, non ti dico questa zia come è porca. La figlia, Suzanne, è ancora più porca di lei. Classica bionda, occhi azzurri. Un culo che ti parla e due tette niente male, più piccole di quelle di Milena però”.
“L’hai squadrata proprio bene. Però me la devi far vedere, solo con la descrizione non ci faccio nulla”.
Santi smanetta un po' sul telefono e poi me lo allunga. Resto incantato dalle foto che vedo. È una ragazza bellissima. Le foto in costume sono mozzafiato, ma quella che più mi attira è una foto in cui indossa un vestitino nero che le arriva a metà coscia, degli stivali scuri fino al ginocchio e sopra una pelliccia. La tiene aperta per mostrare ciò che indossa sotto. La testa leggermente inclinata all’indietro. Labbra carnose messe in risalto dal rossetto rosso fuoco.
“Ma fa la modella? È mozzafiato”, domando.
“Piace anche a te questa foto eh? L’avevo immaginato. Non fa la modella, però ogni tanto si fa fotografare per sponsorizzare qualche negozio della sua zona. Secondo te quanti anni ha?”.
Osservo quella foto per cercare di capire. Vado avanti e indietro per osservarne altre. Alla fine dico “Secondo me ha sui 24/25 anni”.
Santi mi sorride e scuote la testa in senso di negativo, “Il viso inganna tantissimo. Ha compiuto 20 anni un mese fa”.
“Ma che cazzo dici? Questa tiene 20 anni? Non ci credo proprio”, sono allibito da quella notizia.
“Se non ci credi te lo faccio dire da Milena appena torna”.
Chiacchieriamo del più e del mentre aspettiamo.
Il telefono di Santi squilla, è Milena. Lui risponde e dopo essersi salutati, le dice che sono lì a casa. Santi resta ad ascoltare e poi la saluta.
Torna a sedersi e mi dice “Dopo, invece che a Milena, lo chiedi direttamente a Suzanne quanti anni ha. Stanno tornando assieme qua”.
Scaccio qualunque idea venutami su ciò che avremmo fatto io, lui e Milena. Non sarebbe stato possibile, con la presenza della cugina.
Poco male. Avrei avuto la possibilità di conoscere quella bellissima ragazza forestiera.
Dopo una decina di minuti dalla chiamata, la porta di casa si apre e compaiono le due donne. Milena chiusa in una giacca che le arriva alle ginocchia, con un berretto basco in testa; Suzanne vestita con una gonna ampia e nera, calze ricamate con motivi natalizi ed una semplice giacca di velluto, che le arriva appena sotto l’ombelico, a coprire una camicetta bianca.
“Ciao Dan. Buon Natale”, mi dice Milena facendo cadere le buste a terra e venendomi frettolosamente incontro. Mi abbraccia e mi bacia calorosamente sulle guance. “Hey Milena. Anche a te, buon Natale”.
Milena corre a baciare Santi.
Suzanne resta per un attimo immobile. Ci scambiamo un’occhiata rapida ma intensa. Le foto che ho visto non le rendono assolutamente giustizia. I capelli sono biondi ossigenati e gli occhi azzurri delle foto in realtà sono di un fantastico color ghiaccio. Mi perdo in quegli occhi per alcuni secondi. Lei sorride ed abbassa lo sguardo.
Mi sento un cretino ad essermi imbambolato così. Mi “riprendo” e mi presento “Ciao, piacere sono Dan. Auguri di buon Natale”.
Lei mi sorride “Sono Suzanne, piacere mio. Buon Natale anche a te”, mi bacia sulle guance come aveva fatto poco prima la cugina, ma meno calorosamente.
“Volete restare come due statue tutto il tempo. Venite a sedervi dai”, dice Milena rompendo quell’imbarazzante silenzio.
Ci accomodiamo al tavolo e Santi prende una bottiglia di liquore da un mobiletto, dicendo “Beviamo un po' per rilassarci e per festeggiare non solo il Natale ma anche questa nuova conoscenza”.
Così dicendo riempie quattro bicchierini e li distribuisce. Beviamo in un sorso ed immediatamente Santi li riempie. Andiamo avanti così fino al quarto bicchiere.
L’atmosfera è molto più rilassata. Milena e Suzanne raccontano dei giri che hanno fatto, dei negozi e dei parenti a cui hanno fatto visita.
Io e Suzanne siamo molto più sciolti.
“Posso farti i miei complimenti? Sei una bellissima ragazza”.
“Grazie. Sei molto carino anche tu”, risponde sorridendo.
Quel sorriso, unito agli occhi, è la cosa più bella che abbia mai visto. Nessuna ragazza che conosco, o che abbia incrociato anche solo per strada è paragonabile a ciò che ho davanti in questo momento.
Santi si accorge di come la guardo, riempie di nuovo i bicchieri e li passa a noi, che beviamo nuovamente in un sorso.
L’alcol inizia a fare effetto. Siamo tutti più divertiti e l’atmosfera è molto rilassata.
Milena e Santi iniziano ad accasciarsi l’uno sull’altra e a baciarsi. I due sembrano scambiarsi qualche parola sussurrata all’orecchio. Suzanne li guarda divertita ed incuriosita.
Ad un certo punto Milena si alza dalla sedia, lasciando Santi lì e dice “Io devo andare al bagno. Suz accompagnami. Vieni”. Prende la mano della cugina svizzera e si chiudono in bagno.
Santi si avvicina un po' a me e dice “Non fare domande. Stai al gioco e dici sempre di sì. Milena vuole “farti un regalo”.
“Regalo? Di che parli?”.
“Aee allora non capisci. Non dire nulla. Stai al gioco. Ci ringrazierai”.
Dopo poco escono Milena e Suzanne dal bagno. Si sono spogliate ed hanno solo un perizoma ed il reggiseno a coprirle.
Le forma di Milena ormai le conosco bene, quindi mi concentro su quelle di Suzanne. Ha un seno più piccolo di Milena, è evidente; ma è più proporzionato rispetto al corpo. Entrambe sono fantastiche.
Santi si gira verso di me e dice “Hai visto queste due svergognate? Possiamo mai fare brutta figura e restare vestiti mentre loro sono in queste condizioni?”, e senza aspettare risposta si alza e si spoglia restando in mutande. L’erezione è fin troppo evidente. Mi dà un schiaffo sulla spalla e mi dice “Dai facciamogli vedere che non ci scandalizziamo mica”.
“…stai al gioco; ci ringrazierai..”, queste parole mi rimbombano nella testa. Decido di vedere fin dove vogliono spingersi. Imito Santi. Mi alzo e mi spoglio restando anche io in mutande.
Le due cugine si guardano e sorridono. Poi Milena dice “Però abbiamo una cosa in più. Dobbiamo rimediare” e si toglie il reggiseno liberando le sue enormi tette. Suzanne la segue. Le sue tette sono bellissime. Perfette. I capezzoli rosa scuro risaltano su quella candida pelle.
“Adesso va meglio. Siamo in assoluta parità”, esclama Santi facendo una grossa risata. Ma non si ferma lì. Inizia a toccarsi il cazzo, già duro. Inizialmente lo carezza da sopra gli slip, poi lo afferra ed inizia a segarlo, senza denudarsi completamente.
Suzanne non sembra assolutamente scossa da ciò che sta accadendo. Tra i quattro quello più stupefatto sono io, ancor di più rispetto la prima volta che ho avuto il primo incontro con Santi e Milena.
Rispetto a Santi, io non mi tocco il cazzo, ciononostante inizio ad avere anche io un’erezione. Lo shock iniziale si tramuta pian piano in piacere ed interesse.
Pochi secondi dopo, Santi si abbassa lo slip, mettendo in mostra il cazzo duro e svettante, che continua a segare mentre guarda prima Milena e poi Suzanne. Si gira verso di me, mi sorride e fa un occhiolino, poi mi dice “Non ti ecciti? Dai..”. Quasi completamente imbambolato, inizio a segarmi il cazzo dagli slip. Santi mi dà uno schiaffo sulla pacca sinistra e dice “Toglili. Mostriamo la mercanzia”. Così dicendo, con la stessa mano dello schiaffo, prende il lato dello slip e lo tira giù. In automatico lo aiuto abbassandolo dall’altro lato.
Restiamo entrambi nudi, a cazzi duri, davanti alle due cugine le quali, senza staccarci gli occhi di dosso, hanno cominciato a toccarsi i seni e la figa, ancora nascosta dai perizomi.
“Proporrei di spostarci di là, per stare più comodi”, propone Milena, prendendo per mano Suzanne dirigendosi verso il salotto. Io e Santi le seguiamo.
Giunti nel salotto, le due ragazze si siedono sul divano; io e Santi ci piazziamo davanti a loro, continuando a segarci. Nello sguardo delle due cugine è ben evidente la lussuria e la goduria del momento. Milena si gira verso la cugina, le poggia una mano sulla coscia ed un’altra sul seno destro. Suzanne si morde il labbro. Poi Milena si abbassa ed inizia a leccare il capezzolo della cugina, la quale tira la testa all’indietro ed emette dei versetti di piacere.
Quasi in automatico, io e Santi iniziamo a segarci sempre più velocemente. Entrambi i nostri cazzi sono evidentemente durissimi, vogliosi ed umidi. Santi allunga una mano prima verso il mio culo, che massaggia e tocca avidamente, e poi sul mio cazzo. Mi sega con foga. Velocemente.
Nel frattempo Suzanne ha iniziato a toccare prima il culo e poi la figa di Milena. Le due cugine iniziano a baciarsi. Le punte delle loro lingue giocano e si mescolano al di fuori delle loro bocche.
Io allungo la mano verso il palo di Santi. Lo inizio a segare. Lui sembra non aspettare altro. Si gira verso di me e mi bacia. Imitiamo perfettamente le due cugine. Tra le mani ho il palo di Santi, duro come il marmo. Analogamente il mio. Duro e pulsante.
Milena termina il bacio con Suzanne. Ci guarda, mordendosi le labbra, e maliziosamente dice “Che ne dite di farci vedere come sapete divertirvi tra di voi? Poi dopo ricambiamo”. Si risiede sul divano con le gambe divaricate. La cugina la imita. Entrambe iniziano a stuzzicare la figa.
Senza dire una parola, Santi si stende a terra, sul tappeto. Mi fa cenno di seguirlo. Mi metto di fianco a lui. Riprendiamo a baciarci, mentre le nostre mani navigano lungo i nostri corpi. Le sue mani indugiano sul mio culo, che è rivolto verso le due cugine. Un dito mi penetra senza alcun preavviso. Emetto un verso di piacere. Sento una delle due ragazze fare altrettanto, ma non riesco a capire chi sia.
Successivamente, Santi ruota di 180 gradi in modo da posizionare il suo cazzo verso la mia faccia e viceversa. Iniziamo un 69 sotto gli sguardi attenti di Milena e Suzanne. Santi mi pompa il cazzo velocemente. Ruota con la lingua attorno la cappella e poi affonda fino alle palle. Un su e giù continuo. Rapido. Con una mano, intanto, continua a violarmi l’ano, penetrandomi prima con una e poi con due dita. Continuo a mugugnare di piacere. Io mi dedico prima alle palle di Santi e poi al suo magnifico cazzo. Lo succhio e lo lecco avidamente. Lo sento ansimare.
“Che ne dici Suz? Sono bravi questi due maschietti?”, sento la voce di Milena.
“Molto. Sembra che lo facciano da anni. Ma forse, sull’esperienza li battiamo”.
“Lo penso anche io. Fermatevi, da bravi. Vi facciamo vedere noi come si fa”, dice Milena.
Santi scatta in piedi in brevissimo tempo. Io faccio altrettanto. Le due cugine sono completamente nude, anche i perizomi sono spariti. Sono sedute, sporgendosi in avanti. Santi si avvicina a Milena che, immediatamente, si fionda a succhiarne il cazzo. Suzanne mi guarda, fa un occhiolino e con la mano sinistra fa cenno di avvicinarmi. Sono in piedi, davanti a lei. Il mio cazzo svetta davanti alla sua faccia.
Con la mano sinistra inizia a carezzare l’asta. Le sue dita sfiorano e toccano dolcemente il mio membro. La mano destra si concentra sulle palle. Me le massaggia saggiamente, stringendole quel tanto che basta per procurarmi un piacere pazzesco.
Caccia fuori la lingua e, con la punta, passa dalla cappella alla base del cazzo. Ripete l’operazione a ritroso e poi più volte. Lecca, poi, la cappella seguendone la circonferenza. Alza gli occhi verso di me. Mi perdo in quegli occhi color ghiaccio, che risaltano grazie al trucco nero.
Senza distogliere il suo sguardo dal mio, ingoia il mio cazzo, fino alle palle. Inizia a pomparmi lentamente, mentre le mani toccano il mio inguine e il mio addome. Poggio la mia mano destra sulla bionda chioma di Suzanne, mentre con la sinistra inizio a giocare con il seno destro. Lo tocco, lo massaggio, lo stringo. Indugio su quel bellissimo capezzolo. Lo stringo forte. Mi lecco due dita e torno a stringerglielo. Mentre mi succhia, emette dei versi di piacere.
Le prendo i capelli, a mò di coda di cavallo, e li tiro leggermente all’indietro. Inizio a scoparle la bocca, sempre più forte. Ad ogni colpo, intuisco che reprime un colpo di tosse. Ad ogni colpo, dai lati della bocca colano rivoli di saliva.
In tutto questo, i nostri sguardi sono stati sempre fissi l’uno dell’altro. La connessione visiva è stata solamente interrotta dallo sbattere delle nostre palpebre.
Le tiro la testa giù, fino alla base del cazzo. La costringo per qualche secondo a quella posa di sottomissione e poi la lascio. Quando si allontana dal mio membro, si passa la mano destra sulla bocca per togliersi la grossa quantità di saliva che stava per sputare. Mi abbasso verso di lei e la bacio. Passione ed erotismo mi trasportano. Ci trasportano.
Terminato il bacio ci giriamo verso Santi e Milena. Sono entrambi fermi a guardarci. Ci sorridono, compiaciuti.
Milena si gira, dando le spalle a Santi mettendosi a pecora, con le mani poggiate sullo schienale del divano e le ginocchia poggiate leggermente sulle sedute. Mette in mostra quello splendido culo, che più volte ho provato. Suzanne fa lo stesso e si mette nella stessa identica posizione. Non posso negare che il suo culo supera di qualche spanna quello della cugina. È più piccolo, ma da lasciar senza fiato. Il classico “culo a mandolino”.
Vedo che Santi inizia a strusciare il cazzo sulla figa e sull’ano di Milena. È pronto a penetrarla.
Io voglio godermi in tutto e per tutto quella fantastica visione che è Suzanne. Mi inginocchio. Le tasto dolcemente il culo, alternando degli schiaffi convinti che le lasciano grandi segni rossi. Ha una pelle bellissima e delicatissima. Mi avvicino col viso alla sua fighetta. È bagnatissima. Mi concedo alcuni secondi per carpirne l’intenso profumo e poi mi ci fiondo. Le lecco prima le labbra esterne per poi passare a penetrarla letteralmente con la lingua. Roteo dentro con la lingua, provocandole un piacere che emette con dei versi di goduria. Con la mano destra, le tocco a masturbo il clitoride. La sento gemere di piacere. Vado avanti. Non mi fermo. La lecco avidamente, sempre più veloce, fin quando la mia lingua non viene inondata dai suoi umori. Bevo avidamente il suo nettare, senza perderne una goccia. Nel frattempo, di fianco a me Santi sta penetrando Milena con vigore.
Mi alzo. Sputo sulla mano e passo la saliva sul cazzo, che punto verso la sua figa. Struscio la cappella sulle grandi labbra per poi iniziare a penetrarla. Affondo lentamente il cazzo fino alla base. Inizio a dare colpi molto lenti. A ogni colpo, Suzanne geme. Inizio a scoparla più velocemente. Piano piano mi sincronizzo con i colpi di Santi. Le palle di entrambi sbattono in contemporanea.
Le due cugine si avvicinano e si scambiamo un bacio con la lingua tra le loro urla di piacere.
Inizio a schiaffeggiare il culo di Suzanne, le cui urla si fanno più intense all’aumentare della velocità dei colpi che le do.
Milena e Suzanne sono eccitatissime. Io e Santi le tiriamo a noi coprendole la bocca con le mani; non vogliamo che qualche vicino possa sentire.
Sento il cazzo che scivola e penetra con sempre più facilità nella stretta figa di Suzanne; lei viene copiosamente e questo facilita la penetrazione.
Santi smette di scopare Milena, che si gira verso di lui con le gambe divaricate; in quella posizione i due riprendono un’intensa scopata.
Suzanne, distaccati da un ennesimo bacio con Milena, copia la posizione della cugina donandomi una visione da togliere il fiato. Dapprima, sbatto il cazzo durissimo sulla fighetta bagnata di Suzanne, poi riprendo a scoparla con vigore. Ogni colpo fa muovere quel seno da urlo.
Non resisto e mi abbasso a leccare i capezzoli turgidi.
Sul volto di Suzanne c’è la goduria personificata. Ha gli occhi socchiusi, la bocca aperta. Ansima. Ansima ad ogni affondo.
Mi sento inebriato dalle urla di goduria delle due cugine e dai poderosi versi di Santi.
Le due cugine riprendono a baciarsi, intensamente. Sento le mani di Santi che mi tastano prima il culo, poi salgono verso il volto e, stringendomi il mento, mi ruota il viso verso il suo e mi bacia.
Sento che la resistenza viene meno; in quella situazione non riuscirò a durare ancora a lungo.
Non so come, ma Santi quasi capisce che sto per venire. Si distacca da me e dice “Sto per venire anche io. Inondiamole insieme”.
Tiriamo i cazzi fuori ed iniziamo a segarci all’unisono. Ad entrambi servono pochi colpi per venire e ricoprire le due cugine della nostra calda sborra.
Restiamo tutti e quattro immobili per qualche secondo, poi iniziamo a ridere.
Santi recupera dei fazzoletti che porge a Milena e Suzanne, le quali si puliscono e corrono in bagno.
Io e Santi ci rivestiamo ed aspettiamo che tornino le due cugine.
“Piaciuto il regalo?”, mi domanda Santi.
“Mai regalo fu più gradito” gli dico ridendo.
Milena e Suzanne ritornano dal bagno, vestite di tutto punto e si siedono vicino a noi.
“Direi che ci siamo divertiti non poco, vero?” dice Milena rivolgendosi prima a Santi e poi a Suzanne.
“Dan si è divertito particolarmente”, risponde Santi facendomi l’occhiolino, “dovremmo ripetere prima che Suzanne riparta”.
Mi giro verso Suzanne “Quando riparti?”.
“Partiamo il 3 Gennaio. Mio padre deve tornare a lavoro”.
“Allora è deciso. Prima del 2 Gennaio, organizziamo un’altra serata tutti e quattro qui”, dice Santi.
Siamo tutti d’accordo.
Milena si alza, seguita subito da Suzanne, e dice “Perfetto. Adesso, però, dobbiamo andare. Per venire qui abbiamo lasciato da sole mia mamma e sua mamma per strada e dobbiamo andare a prenderle”. Si rimettono il cappotto, Suzanne saluta Santi e me, con un tenere bacio sulle labbra, e vanno via.
Santi accompagna le cugine e chiude la porta, “Direi che ci siamo divertiti non poco oggi. Tutto merito di Milena. So che con Suzanne si è data parecchio da fare, anche quando erano entrambe più piccole. Sono due porche”.
“Sono bellissime entrambe. Una scopata davvero niente male, non vedo l’ora di ripetere”, rispondo.
Restiamo per un po' seduti a chiacchierare e bere una birra, quando decido di alzarmi e andare via.
Ci salutiamo, promettendoci di organizzare una nuova scopata prima che Suzanne ritorni in Svizzera.
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