Lui & Lei
Unica regola: guardare ma non toccare
di DannyNapo
11.11.2020 |
6.914 |
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"Continuando a guardarla e non riducendo la velocità di movimento, inizio a pensare ad altro..."
La sto aspettando. Abbiamo concordato di vederci da me, approfittando di stare da solo per qualche ora. Sono fuori al balcone, in attesa di vederla parcheggiare e scendere dalla macchina. Ho il telefono in mano e riguardo la conversazione avuta il giorno prima. Abbiamo concordato un tipo di incontro differente dal solito, già fatto altre volte e che mi è piaciuto tantissimo. Non il semplice rapporto sessuale tra amanti.
Riconosco la macchina. Parcheggia, scende e raggiunge il cancello.
Bussa al citofono. Apro ed apro anche la porta.
Appena entrata si toglie gli occhiali da sole. Ha gli occhi di un castano intenso, che le donano uno sguardo ipnotico. Le labbra sono carnose, come piacciono a me, con un piccolo neo al labbro inferiore. I capelli neri lisci, che le arrivano poco sotto le spalle. Il seno, pur essendo “chiuso” in un maglioncino scuro, è ben evidente. Indossa un leggins che le mette in risalto il fondoschiena.
Ci salutiamo, baciandoci a stampo.
Questi si trasforma in un fantastico bacio alla francese, in cui le nostre lingue roteano nelle nostre bocche.
La stringo più forte a me. Il mio membro si ingrossa ed è schiacciato tra la sua coscia ed il suo inguine.
Le mordo quelle stupende labbra.
Le mie mani dalla sua schiena scendono verso il fondoschiena, che stringo e massaggio.
Le sue mani si muovono sapientemente arrivando a toccarmi il membro, a cui slip e pantaloni vanno ormai molto stretti.
Ci guardiamo negli occhi. Lei si morde il labbro. Io la bacio e la porto in camera mia.
Sulla soglia della porta si ferma. Mi giro verso di lei, che dice “Ricordi vero come eravamo rimasti d’accordo?”.
“Si lo ricordo. C’è un’unica regola, guardare ma non toccare”.
“Bravissimo. Possiamo iniziare allora”.
Entriamo insieme in camera.
Senza staccarci gli occhi di dosso, iniziamo a spogliarci, restando entrambi in biancheria intima.
Io indosso degli slip bianchi e blu, che a stento contengono il mio membro. Lei indossa un reggiseno in pizzo nero, intonato al perizoma, anch’esso nero. Un disegno a forma di farfalla copre le areole ed il capezzolo. Stesso disegno si trova sul perizoma, poco sopra il suo sesso.
Ho una voglia matta di stringerla a me e baciarle quelle stupende labbra. Ma infrangerei la regola.
Lei inizia a toccarsi il seno con la mano destra, mentre la sinistra si muove tra le labbra ed il collo.
Io inizio a toccarmi il membro in completa erezione con la mano sinistra, mentre la destra indugia sul mio petto.
Socchiudendo leggermente gli occhi, lei si slaccia il reggiseno, liberando quel bellissimo seno. Entrambi i suoi capezzoli sono visibilmente turgidi. Il loro colore scuro risalta su quella pelle molto chiara.
Mi mordo il labbro e continuo a massaggiare il mio corpo, indugiando sull’inguine.
Lei si stende sul letto, appoggiandosi alla spalliera. Io faccio ugualmente, ponendomi difronte.
Allarga le gambe. La mano destra stuzzica i capezzoli, la sinistra si dirige verso l’inguine.
Lo slip mi impedisce ampi movimenti. Lo tolgo, liberando così il mio arnese che svetta in tutta la sua durezza. Con la mano destra inizio a massaggiarlo, mentre con la sinistra mi tocco i testicoli.
Senza indugi, lei si toglie il perizoma, liberando quella bellissima vulva completamente depilata. Le grandi labbra sono ben visibili e con le dita, inizia a stuzzicarle.
Il massaggio alla mia asta, diventa un lento movimento verticale. Dalla punta della cappella, arrivo fino alla base.
Lei inizia ad ansimare. Le sue dita passano dal massaggiarsi esternamente al penetrare all’interno. Per facilitare questo movimento, lecca ed inumidisce le due dita, che ritornano a penetrarla.
Mentre mi massaggio i testicoli, imito il suo movimento ed inizio a leccare le mie dita, le quali riprendono il movimento lungo l’asta, soffermandosi sulla cappella. La “circumnavigo” con le dita. Questo movimento mi provoca un grande piacere.
Anche io ansimo.
Lei allarga di più le gambe ed appoggia la testa, inclinata leggermente all’indietro, sulla spalliera.
L’indice ed il medio della sua mano destra iniziano a stuzzicare il clitoride. Iniziano a muoversi convulsamente su e giù, mentre la mano sinistra va a toccare le grandi labbra.
Sa che quella posizione mi piace moltissimo.
Riprendo a masturbarmi. Il mio movimento è inizialmente molto lento. Voglio godermi quella stupenda visione.
La vedo e la sento godere.
Mentre continua a stimolare il clitoride, con l’altra mano inizia a toccarsi il seno, stringendolo e stimolando il capezzolo.
Inizio a muovermi più velocemente lungo l’asta. Il mio piacere nel vederla in quella posizione è massimo. La mia verga è durissima.
Ansima sempre più forte. La seguo in questo mix sonoro.
Il mio movimento è sincronizzato al suo.
Nel momento in cui tre dita della sua mano sinistra iniziano a penetrarla, lei fissa i suoi occhi nei miei.
Capisco subito.
Inizia ad emettere gemiti forti, tra i quali dice “Sto venendo..”. Sa benissimo che sentire quelle parole è il mio punto debole.
Continuando a guardarla e non riducendo la velocità di movimento, inizio a pensare ad altro. Cerco qualunque modo per deconcentrami. Riesco a contenere l’eiaculazione.
Lei viene. Emette un forte grido e le dita della mano sinistra, tirate fuori, sono bagnate del suo dolcissimo nettare.
Mi avvicino a lei, continuando a masturbarmi, ed accolgo nella mia bocca quella dita. Il sapore è buonissimo.
Una volta ripulite, lei inizia nuovamente a penetrarsi con le stesse, mentre la mano destra non ha mai abbandonato il movimento sul clitoride.
Siamo più vicini, ma non ci tocchiamo. La regola è chiara.
Non stacca gli occhi dai miei. Si morde il labbro inferiore. I capelli le incorniciano quel bellissimo viso con aria vogliosa e famelica.
Socchiudo leggermente gli occhi, segno che ormai manca poco per venire.
“Guardami”, mi dice. Quasi in maniera aggressiva.
Riapro gli occhi e li tengo fissi nei suoi.
Sul mio viso non riesco a celare quanto stia godendo. Analogamente si legge sul suo volto.
Lei, per la seconda volta, ripete “Sto venendo..vieni anche tu.”
Questa volta la mia mente è fissa su di lei. È fissa su quel fantastico volto, è fissa sulle sue labbra, è fissa sul suo seno. È fissa sulle sue mani che continuano a penetrarla e a stimolare il clitoride, visibilmente arrossato.
Il grido che emette è molto più forte del precedente.
Il mio membro esplode. Sono quattro schizzi diretti sul suo sesso e sulle sue mani.
Il suo volto soddisfatto mi sorride. Allunga verso la sua bocca entrambe le mani, piene sia del mio sperma sia del suo nettare, ed avidamente le lecca, ripulendole completamente.
Ci guardiamo.
Restiamo in quella posizione per un po'.
Lei si avvicina a me e, non appena i nostri volti sono vicinissimi ed i nostri corpi a contatto, ci baciamo intensamente e con un trasporto mai visto.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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