Il daddy insospettabile: l'orgia da Umberto

Dall’incontro con Andrea e Umberto passano diverse settimane, durante le quali continuo ad allenarmi in palestra.
Ad inizio settembre, un lunedì, mentre sono al bilanciere a fare gli squat, vedo allo specchio Andrea che si siede alla panca inclinata dietro di me.
Finisco l’esercizio e ci salutiamo come grandi amici.
“Ciao Andre. Come va? Non ti vedo da molto”.
“Hey Dan. Tutto bene, sono stato fuori in Puglia queste ultime settimane, come ti dissi”.
“Lo avevo immaginato. Vabbè ora recuperi”, rispondo ridendo.
“Si hai ragione. Direi che possiamo anche recuperare insieme qualcosa”, mi risponde sorridendo.
Poi riprende “Umberto si è divertito molto l’altra volta, come me d’altronde. Ieri l’ho sentito e vorrebbe organizzare qualche altra bella serata insieme”.
“Anche io mi sono divertito molto e mi piacerebbe molto ripetere”, rispondo.
“Si beh, in realtà pensavo a qualcosa di più in verità”.
“Cioè? A cosa pensavi?” domando incuriosito.
Andrea non risponde subito, ma si guarda attorno, come per vedere se qualcuno può sentire. Effettivamente in palestra c’è un po' di gente e, pur essendo molto grande, qualcuno potrebbe capire quello di cui stiamo parlando.
“Facciamo una cosa. Finiamo l’allenamento e andiamo da me, ti offro un caffè e ti dico cosa avevo pensato”, mi dice.
Rispondo che va bene.
Completiamo l’allenamento, in maniera abbastanza veloce, e nel giro di un’oretta e mezza siamo seduti al divano di Andrea.
“Mo devi dirmi a cosa stavi pensando”, gli dico.
“Mentre ero in vacanza ho avuto modo di pensare ad una cosa allettante. Umberto è si fidanzato, ma vive da solo, quindi ha sicuramente più possibilità di me di organizzare. Mi dirai tu si ma cosa vuoi organizzare, detto fatto. Vorrei organizzare un’orgia. Almeno 5-6 persone con un paio di passivi ed il resto attivi. Qualche versatile anche. Ne ho già parlato con Umberto e lui è d’accordo, si è messo già alla ricerca di qualcuno adatto. Te che ne pensi?”.
“Penso che è una bella idea. Mi arrapa l’idea di un’orgia. Poi io sono versatile, quindi farei anche da attivo”, gli rispondo.
“Ah perfetto. Parteciperesti e sei il versatile necessario. Meglio di questo non potevo chiedere”, Andrea ride.
“Oltre a dirlo a me, hai già qualche altra idea di partecipante?”, domando.
“In verità si. Ho in mente un paio di persone. Uno attivo ed un passivo. Entrambi belli e sui 25/26 anni, non ricordo di preciso. Il passivo è una mia vecchia conoscenza; ci siamo fatti certe scopate da paura. Ed una volta l’ho scopato insieme a questo attivo a cui stavo pensando. Che poi già conoscevo da tempo per altri motivi. Se loro accettano, con noi e Umberto siamo già in 5. Possiamo sicuramente divertirci tanto”.
È inevitabile che questi discorsi ci facciano arrapare e i nostri cazzi duri premono sui pantaloni.
Basta un semplice sguardo e io e Andrea ci baciamo. Mentre le nostre lingue turbinano nelle nostre bocche, ci spogliamo all’unisono mettendo in mostra le nostre erezioni.
Saranno stati i discorsi, l’idea dell’orgia o la mia potente erezione, ma Andrea si abbassa ed inizia a succhiarmi il cazzo. È bravissimo.
Con la lingua rotea lungo la cappella mentre mi massaggia le palle con la mano destra. La sinistra è intenta a toccare il suo cazzo.
Metto le mie mani attorno alla testa, tirandogli un po' i capelli ed inizio a scopargli la bocca. Aumento via via la velocità e ad ogni colpo che gli do, la saliva esce copiosa dalla bocca.
Gli sfondo la gola a furia di colpi. Non riesco a resistere più e, poco dopo, vengo in bocca ad Andrea.
Lui ingoia tutto. Non lascia neanche una goccia.
Mi pompa per qualche altro secondo, cosa che mi fa gemere di piacere, e poi si alza dicendomi “Sei un vero porco. Ma adesso tocca a me”.
Si alza, punta il cazzo verso la mia bocca ed inizia a scoparla con veemenza. Quasi soffoco dagli affondi che dà.
Come me, anche Andrea dura poco e mi viene in bocca. Ingoio tutto e lo vedo allontanarsi.
Mi sbatte un paio di volte il cazzo in faccia e mi dice “Questo sarà un nostro piccolo segreto. Ho voluto testare la tua versatilità e mi ha davvero soddisfatto. Magari la prossima volta ti do qualche altra cosa oltre alla bocca”.
Ci alziamo e andiamo a sciacquarci in bagno. Ci rivestiamo e andiamo verso la porta.
Prima di andare via gli dico “Mi raccomando, tienimi presente per l’orgia e fammi sapere appena hai novità”.
“Non temere. Sarai il primo a sapere non appena Umberto mi darà notizie. Tieniti pronto”.
Ci salutiamo e vado alla macchina.
Dopo una decina di giorni, un lunedì pomeriggio ricevo un messaggio da parte di Andrea. È un audio di un paio di minuti.
“Ciao Dan, come stai? Come promesso ti scrivo per aggiornarti sull’evolversi della situazione. Allora Umberto ha deciso di organizzare a casa sua venerdì prossimo per le 20:00. Siamo 9 in totale: lui, io, te, quel passivo che ti dicevo, un altro ragazzo passivo suo amico, una mia vecchia conoscenza versatile e tre ragazzi attivi. Sono tutti conosciuti o da me o da lui, o da entrambi, quindi puoi stare tranquillo su tutto. Che dici? Ti va sempre di partecipare? Possiamo anche andare assieme da Umberto. Ti passerei a prendere io”
Terminato l’audio, registro la mia risposta “Hey Andre tutto bene. Si sono sempre favorevole a partecipare e mi va anche bene andare insieme. Dimmi tu quando e dove vederci e mi faccio trovare pronto”.
Andrea mi chiede la posizione di casa per venirmi a prendere. Gliela mando e mi scrive “Perfetto. Allora ci vediamo venerdì per le 19:30 giù da te. Non ci vorrà molto per arrivare da Umberto ma è meglio avviarci prima che arrivino anche gli altri. A venerdì allora”.
“Va bene. A venerdì”.
Chiudo la conversazione ed inizio a fantasticare sul prossimo incontro.