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Gay & Bisex

Il daddy insospettabile: incontro a casa


di DannyNapo
21.02.2023    |    11.227    |    9 9.7
"Ed ogni volta che lo caccia fuori, il cazzo è pieno di saliva che mi cola addosso..."
Da quella sera in palestra, io e Andrea ci scambiamo diversi messaggi, fantasticando di rivederci per scopare di nuovo.
Purtroppo non riusciamo più a vederci durante l’allenamento, io continuo ad andare la sera, ma lui ha dovuto cambiare orari perché ha subito un cambio di turno a lavoro. Ma l’occasione per rivedersi capita dopo un paio di settimana da quel mercoledì di luglio, precisamente il 28 luglio.
Una mattina mi arriva un messaggio di Andrea “Ciao Dann, come stai? Ti propongo una cosa. Oggi pomeriggio dalle 16:00 sarò da solo a casa, ti va di passare?”
Leggo e già il cazzo mi diventa barzotto. Gli scrivo “Tutto bene Andre. Va bene per oggi”.
Passo la mattinata ed il pranzo a pensare all’incontro che mi aspetta con quel manzo di un daddy.
Verso le 16:20 indosso una maglietta ed un pantaloncino comodo, senza slip, e gli scrivo “Io sto scendendo. Ci vediamo tra poco”.
Arrivo sotto casa sua, parcheggio la macchina nella strada e busso al citofono. Andrea vive in un palazzo di otto piani, ed il suo appartamento è al sesto.
Quando suono alla porta, mi apre Andrea. Indossa una canottiera bianca ed un pantaloncino da calcio. Ci salutiamo come due grandi amici e mi fa accomodare. Entro in un grande open space dove c’è un salone con un divano ad angolo rivolto verso un televisore enorme, almeno 60 pollici. Sulla sinistra c’è una modernissima cucina ed un tavolo tondo al centro. Noto anche la bellissima vetrata, in salone, con affaccio sul mare.
“Ti piace come è arredata casa mia?”, mi domanda Andrea.
“È davvero bella. Complimenti. Quella vetrata è il must di questo spazio” rispondo.
Andrea va verso la porta a vetri del balcone, la apre ed esce fuori, facendo cenno di seguirlo. Come avevo notato appena entrato, la vista sul mare è impareggiabile. Non ci sono altri palazzi davanti, quindi la vista è a 360°. Si riesce a vedere tutta la costiera sorrentina e Capri. Uno spettacolo mozzafiato.
Anche fuori c’è un bel divano su cui Andrea si siede. Io faccio lo stesso. Mi poggia una mano sulla gamba.
“Appena ti ho scritto che stavo solo, sei venuto subito”, mi dice sorridendomi.
“Vuoi vedere che non potevamo approfittare della situazione”, dico ridendo, “Tua moglie è in giro?” domando curioso.
“È andata con la sorella a fare dei servizi ed acquisti vari, ed ha portato la bambina con lei. Tra due giorni, il 30, partono per la Puglia. Io le raggiungerò dal 3 agosto, quando vado in ferie. Quindi possiamo anche riorganizzarci se ti va”, con la mano sale all’altezza del cazzo che, neanche a dirlo, è diventato di marmo.
“Ancora non abbiamo fatto nulla e già stai organizzando per la prossima volta. Direi di fare le cose con calma”, rispondo poggiando la mano sulla sua gamba. Se il mio pantaloncino riesce a stento a tenere nascosta la mia erezione, il pantaloncino da calcio di calcio di Andrea è totalmente inutile in ciò. La punta del suo cazzo fuoriesce dal lato destro.
“Allora diamoci da fare”, a quelle parole Andrea si avvicina e mi bacia. Mi morde prima il labbro superiore e poi quello inferiore. La sua lingua non riesce ad aspettare e subito si ficca nella mia bocca ad intrecciarsi con la mia.
Nel frattempo, io sono steso sul divano ed Andrea è su di me. Gli stringo il culo sodo mentre le sue mani esplorano il mio petto ed il mio addome.
Mentre continuiamo a baciarci, ci spogliamo restando completamente nudi.
Andrea inizia a leccarmi e baciarmi il collo, mentre io gemo di piacere. Alzandosi leggermente, Andrea si sposta in avanti, mettendo il cazzo dritto verso la mia faccia. “Apri la bocca” mi ordina. Eseguo.
Mi ficca quell’asta dura in bocca ed inizia ad affondare. Si mantiene con le mani al bracciolo e, con colpi di reni sempre più decisi, mi scopa la bocca. Più volte affonda il cazzo fino alla gola, provocandomi sussulti di piacere. Ed ogni volta che lo caccia fuori, il cazzo è pieno di saliva che mi cola addosso.
Tirato fuori il cazzo dalla mia bocca, Andrea comincia a sbattermelo sulla faccia, come un martello che colpisce un chiodo. Sembra divertirsi, finché non dice “Voglio venirti in faccia”. Inizia a segarsi con vigore e velocità puntando il cazzo verso il mio volto.
Dopo pochi secondi emette un verso di piacere e si libera. Mi imbratta tutta la faccia del suo caldo seme. Chiudo gli occhi e sento che ogni centimetro del viso si ricopre ad ogni sua schizzata.
Dopo essersi liberato della più piccola goccia, Andrea si alza e mi dice ridendo “Il bagno è in fondo al corridoio sulla sinistra. Vatti a dare una bella ripulita che non abbiamo finito”.
Mi alzo dal divano e, mentre rientro, Andrea mi dà uno schiaffo sul culo. Vado al bagno e mi pulisco.
Quando ritorno, Andrea è seduto sul divano del salone davanti alla tv.
Il cazzo è ancora in erezione e si sta masturbando. Mi siedo di fianco a lui e inizio a segare il mio di cazzo, duro come la roccia.
Ci guardiamo e ci sincronizziamo a segare le nostre dure aste.
“Stenditi sul divano di schiena. Voglio leccarti il culo prima di scoparti”, mi dice Andrea.
Mi stendo immediatamente con le cosce aperte, mentre continuo a segarmi. Andrea inizia a baciare prima e leccare avidamente poi il mio culo. Affonda la lingua nel buco roteandola, impregnando il tutto di saliva. Passa diversi minuti in questa operazione finché, credendo il tutto pronto, si alza leggermente, tenendomi le gambe divaricate e punta con il cazzo al mio buco.
Sento la cappella avvicinarsi e poi penetrare con vigore. Gli bastano due colpi per entrare col cazzo fino alla base.
Gemiti di piacere e di dolore iniziano ad uscirmi dalla bocca. Andrea mette la mano sinistra sulla mia bocca, tappandola.
Mi penetra sempre più forte e sempre con maggiore velocità. Sento il suo cazzo arrivarmi allo stomaco, talmente sono forti i colpi con cui affonda nel mio culo.
Mentre Andrea è impegnato a scoparmi, io continuo a segarmi. È una sensazione davvero fantastica, anche grazie alla stimolazione prostatica che ne deriva. Sento che da lì a poco sborrerò. Decido perciò di fermarmi un attimo.
Andrea lo nota e mi ordina “Continua a segarti. Quando stai venendo dimmelo, io tiro fuori il cazzo e sborriamo assieme”.
Riprendo a segarmi mentre lui mi scopa più veloce di prima. Riesco a sentire ogni suo colpo con ogni centimetro e fibra del mio corpo. Sono ormai al limite. Sotto gli affondi di Andrea dico “Sto per venire”. Lui tira fuori il cazzo dal mio culo e si piazza poco sopra di me, in modo che i nostri cazzi siano paralleli.
Veniamo assieme. I nostri schizzi di sborra si confondono e si uniscono. Petto e addome sono completamente ricoperti dei nostri semi.
Quando le ultime gocce di sborra cadono dalle nostre turgide cappelle, Andrea si stende su di me e mi bacia. “Sei bravissimo. Mi piace troppo scoparti”, mi dice.
“E tu sei bravo a scoparmi. Mi fai arrapare tantissimo”, rispondo e ci baciamo nuovamente.
Alzati dal divano andiamo in bagno per lavarci, ci buttiamo sotto la doccia per una rapida sciacquata. Approfittiamo della calda giornata e, indossate due asciugamani come pareo, andiamo fuori al balcone ad asciugarci.
Con la coda dell’occhio, noto che l’orologio in cucina segna quasi le 18:00.
Anche Andrea ha notato l’ora. Decidiamo quindi di rivestirci. Ci salutiamo, ma prima di andare via Andrea mi dice “Dal 31 Luglio io sono qui a casa da solo per un paio di giorni. Se ti va, ho pensato ad una cosa che potremmo organizzare. Io te ed un mio caro amico. Pensaci nel frattempo e poi ci sentiamo”.
Vado via e mi dirigo verso la macchina e per tutto il tragitto fino a casa inizio a fantasticare su questi pochi indizi accennati da Andrea. Non vedo l'ora di rivederci.
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