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MIA SUOCERA MI SORPRENDE 2


di MAIRAKOS
23.10.2024    |    495    |    0 9.0
"La più decisa era stata Ornella, prima erano stati bacini, ma poi su mia insistenza erano diventati veri baci con lingua in bocca..."
Il martedì mattina, mentre ero in ufficio, ricevo la telefonata di mia suocera, mi sollecitava a portare e creme a sua amica Ornella. Mi scusavo dicendo che in serata avrei fatto un salto a portargliele. Lei con un giro di parole mi faceva capire che sarebbe stato molto meglio se lo avessi fatto nel pomeriggio, Poi mi aveva fatto un discorso che un primo momento non avevo capito. Mi aveva parlato di quando una vede un film o legge un libro e li trova così belli ed appassionanti che prova il desiderio di farli conoscere all’amica più cara. A quel punto avevo capito cosa volesse dire e quando l’avevo pregata di parlare chiaro, mi aveva confessato di aver messo al corrente Ornella della nostra scopata, visto che si raccontavano tutto senza remore. Poi aggiungeva che metaforicamente il libro fossi io e che Ornella era impaziente di potermi “legger” stava a me decidere se farmi “sfogliare”.
Ero rimasto abbastanza scosso per il fatto di essere stato a letto con mia suocera, non tanto per il fatto in sé stesso, ma per come era maturato e per le confidenze che mi aveva fatto. Adesso ero sconcertato nel dover prendere atto che mi trovavo davanti a due troie aldilà di ogni previsione. Avevo rimuginato tutta la mattina fino all’ora di pranzo, poi avevo preso la decisione. Mia suocera praticamente mi stava prestando alla sua amica che voleva scoparmi, l’avevo fatto con suocera perché non farlo con amica? Volevano fare le troie, bene ci stavo ma si sarebbe fatto a modo mio.
Per ogni evenienza avevo avvisato in ufficio che nel pomeriggio non sarei rientrato. Dopo pranzo, verso le 14 avevo suonato il campanello di casa di Ornella, mi aspettava. Mi aveva aperto la porta, in accappatoio, mi aveva fatto accomodare e si era scusata adducendo come scusa che aveva appena finito di fare la doccia perché voleva provare subito le creme che gli avevo portato. Mi aveva fatto accomodare sul divano e si era allontanata dicendo che mi preparava il caffè. Ormai avevo deciso, sarei stato io a condurre il gioco. Dopo tutte le indiscrezioni avute dai racconti di mia suocera Giovanna non temevo eventuali scenate o rifiuti. Quando lei dalla cucina era arrivata con un vassoio con il caffè, aveva avuto una sorpresa. Mentre lei era in cucina io avevo aperto la patta dei pantaloni tirato fuori il cazzo ed iniziato a menarmelo, adesso svettava in erezione fra le mie gambe
- Wow, Giovanna mi aveva detto che avevi un bel cazzo, ma non credevo così bello
- So che vi raccontate tutto, ma anche Giovanna mi ha raccontato tutto. Non perdiamo tempo, mentre bevo il caffè tu inizia a succhiarlo.
Sono certissimo che lo avrebbe fatto anche senza chiederlo, si era inginocchiata davanti a me ed aveva iniziato a succhiarlo. Sorseggiavo il caffè mentre lei mi faceva un bel pompino, succhiava in modo straordinario. Finito il caffè avevo allungato le mani sulle sue tette, appena toccate, lei si era alzata ed aveva tolto l’accappatoio. Nonostante l’età anche lei aveva un corpo bellissimo, era magra, un bel seno ancora sodo, edue belle cosce ed un bel culetto. L’avevo fatto di nuovo piegare a succhiarmi il cazzo, era troppo brava per non approfittarne. Oltre al cazzo mi leccava le palle. Ad un certo punto si era alzata mi era venuta cavalcioni, aveva impugnato il cazzo ed indirizzato alla sua figa, aveva spalancato la bocca quando la cappella gli era entrata dentro:
- Wow è davvero notevole, molto grosso, scendo piano voglio prenderlo tutto dentro.
Una volta che lo aveva avuto tutto dentro, aveva iniziato a muoversi lentamente, io gli avevo preso i capezzoli in bocca, non mi ero limitato solo a succhiarli ma gli avevo dato qualche piccolo morso, non si era lamentata, ma non mi sembrava nemmeno gradisse tanto, ero io che volevo infliggergli un minimo di sofferenza, cercavo di fargli capire che adoravo dominarla e sottometterla.
- Mamma che bello, mi sento totalmente piena, sto quasi per venire. Ti prego sborra anche tu con me. Quanto godo voglio sentire i tuoi schizzi caldi.
Aveva iniziato a cavalcarmi sempre con più intensità, quando aveva iniziato a godere anche io gli avevo sborrato in figa, poi mi aveva stretto le mani intorno al collo ed appoggiato la sua testa sul mio petto. Era bastato poco a riprendere fiato, poi mi aveva invitato a seguirla in camera mentre lei era andata in bagno a farsi un bidet. Mi ero spogliato in un attimo e l’avevo raggiunta, lei era seduta ancora sul bidet, mi ero avvicinato e gli avevo infilato in bocca il cazzo semi moscio, aveva iniziato di nuovo a succhiare, nel frattempo aveva armeggiato con rubinetto del bidet indirizzando il getto dell’acqua sul clitoride. Da come aumentava e diminuiva il getto si capiva che lo faceva spesso, avevo sentito che molte donne usavano quel metodo per masturbarsi ma non avevo mai visto farlo.
Il cazzo mi era venuto di nuovo duro, l’avevo invitata ad andare sul letto. Mentre andavamo a letto gli guadavo il culo, aveva davvero un bel culo, gli avevo passato una mano sopra
- Giovanna ha detto che ti piace metterlo nel culo. Se vuoi puoi farlo piace, anche a me
Arrivati a etto l’avevo fatta sedere e sdraiare sul bordo, mi veniva più comodo inginocchiarmi e leccargli la figa. Era bagnatissima ed aveva un buon sapore, mentre gli succhiavo la figa gli avevo messo un dito nel culo, gemeva di piacere. Dopo un po' mi aveva pregato di scoparla stava per godere di nuovo, ero rimasto in piedi con lei sdraiata a bodo letto, gli avevo fatto alzare le gambe ed appoggiarle alle mie spalle, il cazzo gli era entrato dentro fino alle palle, avevo iniziato a sbatterla, non ci era venuto molto ed aveva avuto un paio di orgasmi di fila. Io mi ero trattenuto, poi mi ero sdraiato sul letto e lei si era sdraiata accanto, aveva guardato il mio cazzo ancora duro
- Ma tu non hai sborrato?
- Beh, spero ci sia tempo ancora, dopo voglio mettertelo nel culo.
- Ah, si, mio marito non torna mai prima dell’orario di cena.
- Dimmi una cosa, chi è più troia fra te e mia suocera.
- Ah ah ah probabilmente io. Giovanna e più romantica. Prima di scopare gli piace essere corteggiata, creare a situazione romantica. Logico poi a letto mi dice che è una gran porca.
- Ma non avete paura ad andare con degli sconosciuti?
- Scusa paura di cosa? Che ci violentino? In fondo gli uomini vogliono solo scopare. A essere sincera una situazione strana a me è successa dove inizialmente ho avuto paura.
Mentre parlava mi ero messo nella mia posizione preferita, avevo incrociato le mie gambe con le sue e gli avevo infilato il cazzo in figa, lei pensava che volessi ricominciare ma li avevo detto di continuare a raccontare l’esperienza che gli aveva fatto aver paura.
- Una volta è successo che uno mi ha invitato a casa sua. Dopo aver scopato mi aveva chiesto se mi andasse se invitava a venire un suo amico, inizialmente gli avevo detto no, poi mi aveva convinto. La paura l’avevo avuta quando dopo una decina di minuti invece di uno ne erano arrivati due. Temevo che mi potessero far del male, al contrario mi hanno fatto godere tantissimo. L’unico dolore che ho sentito e quando uno di loro me lo ha messo nel culo, quella era la prima volta. Ma dopo un po' è stato solo piacere. Se dovesse capitare rifarei stessa esperienza è stato molto bello. Giovanna ti ha detto no a prenderlo nel culo, ma a me ha confessato che è una sua fantasia, come anche lei vorrebbe provare a faro con 2 maschi.
- Mi lasci sbalordito, avrei messo la mano sul fuoco che eravate 2 signore di alta moralità; invece, scopro che siete due gran troie. Mi avete tirato in mezzo so anche essere io un gran porcone, ed ho le mie fantasie a esaudire, ed adesso approfitterò di voi.
- Sarà un gran piacere assecondarti basta che tu ci faccia godere e che ci sia la max privacy.
- Adesso voglio mettertelo nel culo, mettiti a pecorina che ti inculo.
- Meglio in questa posizione, se me lo metti nel culo devo sditalinarmi per godere.
Aveva alzato le gambe, non avevo fatto fatica, il cazzo gli era scivolato subito dentro, aveva iniziato a toccarsi la figa mentre io gli strizzavo le tette. Contraeva i muscoli del retto facendomi provare un grande piacere, quando aveva goduto anche io lo avevo fatto riempiendogli il culo. Stavolta dopo che ci eravamo lavati mi ero rivestito per andare via, anche se il marito non sarebbe arrivato prima di un paio di ore. Quando ci eravamo salutati facendo un grande sorriso mi aveva detto che era d’accordo con mia suocera che il sabato quando sarei andata a prenderla sarebbe venuta anche lei.
Avevo sentito mia suocera il venerdì all’uscita dal lavoro, mi aveva chiesto se fossi stato contento dell’incontro con Ornella e poi voleva sincerarsi che non avevo nulla in contrario che il sabato veniva anche lei. Da come parlava Ornella gli aveva raccontato tutti i particolari; quindi, avevo tralasciato di metterla al corrente, ma quando stava per riattaccare gli avevo detto quello che avevo detto ad Ornella, che ero rimasto meravigliato di quanto erano troie e visto che mi aveva tirato in ballo, anche io avevo tante fantasie da soddisfare e lo avrei fatto con loro, lei aveva fatto un sorrisetto complice.
Il sabato mattina ero passato a prendere Ornella, durante il viaggio non aveva fatto altro che raccontarmi le loro avventure, a mia richiesta mi raccontava tutti i minimi particolari.
- Con i tuoi racconti mi hai fatto eccitare ho il cazzo duro come il marmo
- Io a ricordare sono tutta bagnata. A mettermelo dentro adesso godrei subito.
Rispondendomi aveva allungato la mano e mi aveva toccato il cazzo, non ci avevo pensato molto, mi ero accostato ed entrato in una sosta emergenza, ero sceso avevo fatto il giro della macchina andando dal suo lato. Avevo aperto lo sportello l’avevo fatta scendere e poi l’avevo fatto mettere a pecorina appoggiata al sedile passeggero. Aveva ragione, era un lago, glielo avevo sbattuto dentro ed iniziato a pomparla. Le macchine sfrecciavano sull’autostrada non riuscivano a capire cosa facessimo, era bastato poco e la troia aveva goduto, anche io gli avevo sborrato dentro.
Mia suocera ci aspettava impaziente, quella troia di Ornella, gli aveva subito detto che l’avevo scopata in autostrada, lei aveva avuto una espressione che era un misto fra invidia e gelosia. All’ora di pranzo, mentre ci accomodavamo al tavolo, un distinto signor sulla sessantina o oltre, si era avvicinato e salutato mia suocera, Onella lo aveva squadrato bene e poi aveva chiesto a mia suocera
- Scommetto che te lo sei scopato, distinto, elegante, come piacciono a te. L’hai scopato?
Mia suocera aveva fatto un sorrisino, poi alle richieste incalzanti e Ornella gli aveva risposto.
- Le sue promesse erano state mirabolanti, alla fine mi ha fatto godere di bocca, non gli tira.
Eravamo scoppiati tutti a ridere, ed intanto era arrivata la cameriera a servirci. Dopo il pranzo eravamo andati nel salotto del bar a prendere il caffè, dopo il caffè, io ero uscito un attimo a fumare una sigaretta, e vedendo parlare animatamente, ma quando le avevo raggiunte avevano smesso.
- Avete smesso di parlare perché sono arrivato io? Avete segreti da nascondermi?
- Tua suocera diceva che visto che mi hai scopato in autostrada, adesso tocca a lei venire in camera con te, mentre io vi aspetto.
- Mica siete voi a decidere, non sono il vostro oggetto. Decido io. Venite tutte e due.
Si erano guardate in un modo che mi aveva fatto capire che nonostante fossero così troie, per loro sarebbe stata una novità. Sembravano titubanti, ma quando mi ero alzato ed invitate a seguirmi si erano incamminate dietro di me. Nonostante la loro spigliatezza, sembrava avessero vergogna a spogliarsi una di fronte all’altra, mi ero subito spogliato e steso su letto, mi avevano imitato. Poi le avevo invitate a succhiarmi il cazzo. Lo facevano alternandosi, poi avevano ubbidito e lo facevano insieme, il cazzo adesso era svettante, ma anche io avevo le mie fantasie.
- Mentre lo succhiate, baciatevi fra voi, mi eccita di più.
La più decisa era stata Ornella, prima erano stati bacini, ma poi su mia insistenza erano diventati veri baci con lingua in bocca. Quando ero andato sopra mia suocera ed avevo iniziato a scoparla, avevo chiesto a Ornella di avvicinarsi e continuare a baciarla e di palpargli e baciarle anche il seno. Ci avevano preso gusto tutte e due e mia suocera aveva goduto più volte. Quando mi ero staccato da lei avevo chiesto ad Ornella di ingoiare il cazzo, avrebbe assaporato gli umori della figa di mia suocera. Lo aveva fatto con gusto, quando mi aveva chiesto di scoparla mia suocera gli aveva detto:
- Questa sarebbe l’occasione per farmi vedere come fai a prenderlo nel culo.
Ornella mi aveva guardato, poi si era messa a pecorina. Avevo fatto avvicinare mia suocera, accanto a me, in modo che vedesse bene il cazzo entrare nel culo. Glielo avevo prima messo in figa per bagnarlo, poi glielo avevo appoggiato nel buco del culo ed era bastata una leggera spinta e lo aveva avuto tutto dentro iniziando a gemere di piacere. Mia suocera aveva fatto un sorriso compiaciuto, poi su mia richiesta si era spostata a baciare in bocca Ornella, che dopo i primi baci gli aveva chiesto
- Giovanna, per favore, toccami la figa, sditalinami altrimenti non riesco a godere.
Anche io l’avevo incitata a farlo quando l’avevo vista titubante, aveva iniziato delicatamente, poi su richiesto di Ornella gli aveva infilato 2 dita dentro iniziando a muoverle come se la scopasse. Dopo che era venuta Ornella toccava a me, mi era venuto un altro desiderio, gli avevo sfilato il cazzo dal culo e gli avevo ordinato di succhiarlo ancora tutte e due. Gli avevo sborrato in bocca e sulla faccia avevano ingoiato tutto e si erano pulito il viso a vicenda leccando la mia sborra.
Sapendo che avevamo tutta la notte davanti, non volevamo stancarci troppo, ci eravamo preparati ed eravamo usciti a fare una passeggiata. Ornella aveva chiesto a mia suocera che impressione aveva avuto a vedermi mentre la inculavo. Avevamo parlato di quello a lungo, Ornella insisteva a convincerla che doveva provare, mia suocera insisteva nel dire che aveva timore facesse male. Mentre eravamo sul viale principale Ornella aveva visto una farmacia, i aveva detto di aspettare e si era fiondata dentro, era uscita subito dopo agitando una scatolina davanti occhi mia suocera.
- Cosa è? Hai per caso preso la vaselina?
- Molto meglio, è un gel anestetizzante non sentirai nulla.
Ormai era più che chiaro, quella sera avrei inculato mia suocera. Ci eravamo guardati in faccia, nonostante le rassicurazioni il suo sguardo lasciava trapelare un certo timore, io ero gasato.
Durante la cena quella più impaziente sembrava Ornella, era eccitatissima di far provare mia suocera a prenderlo nel culo. Arrivati in camera ci eravamo spogliati e stesi sul letto, mia suocera sembrava timorosa, io avevo iniziato a leccargli la figa, facendola emettere piccoli gemiti di piacere, Ornella aveva iniziato delicatamente a spalmargli il gel nel buco del culo. Piu leccavo fa figa di mia suocera più la sentivo bagnarsi, ad un tratto era stata lei a dirmi
- Dai proviamo adesso ma promettimi di fare piano.
- Tranquilla, se sentirai male me lo dirai che mi fermo.
Si era messa a pecorina, Ornella era venuta accanto, con le mani gli aveva allargato le chiappe, adesso vedevo benissimo il buco del culo. Quando avevo appoggiato il cazzo e cercato di spingere avevo trovato resistenza, avevo continuato a forzare pronto a fermarmi se mia suocera si fosse lamentata. Per prima era entrata la cappella, poi avevo spinto lentamente fino a che ero tutto dentro.
- Lo senti? Adesso è tutto dentro. Senti male? Ti piace.
- Non fa male, lo sento tutto dentro, è una sensazione strana ma piacevole.
Ornella senza che nessuno glielo chiedesse, si era messa accanto a lei, aveva iniziato a baciarla e con una mano aveva iniziato a toccargli la figa. La cosa mi eccitava, ma mi eccitava di più aver capito che Ornella era pronta a tutto. Quando l’avevo invitata ad andargli sotto e leccargli la figa, mia suocera era rimasta sorpresa, lei al contrario si era stesa sotto ed aveva iniziato a leccarla con gran piacere di tutte e due. Mia suocera aveva iniziato a sborrare all’improvviso, non ci eravamo fermati, quando avevo goduto anche io gemendo, dalla sua posizione Ornella si era avventata sul mio cazzo, lo aveva preso in bocca ricevendo gli ultimi schizzi. finché non si era ammosciato.
Mentre prendevamo fiato, Ornella aveva detto a mia suocera che era stato molto eccitante e piacevole leccargli la figa mentre godeva, mia suocera aveva capito che anche lei avrebbe voluto, avevo forzato la sua titubanza incitandola a provare. Avevano iniziato a scambiarsi qualche bacio e qualche carezza, tutte e due impazienti di provare qualcosa di nuovo, dopo un paio di minuti erano già a 69 leccandosi e mugugnando di piacere. La scena mi aveva fatto eccitare di nuovo, approfittando che Ornella era sopra gli ero andato dietro e glielo avevo messo in figa. A tratti sentivo anche la lingua di mia suocera che mi leccava il cazzo e le palle. Avevano sborrato insieme dimenandosi, io mi ero trattenuto, avevo capito che la notte sarebbe stata impegnativa.
Avevamo scopato a lungo, alternando pause, in cui si chiacchierava e mi svelavano i loro segreti e le loro fantasie, a mia volta gli svelavo cosa avrei voluto fare con loro in futuro, pensavo di scioccarli con le mie fantasie, al contrario ne sembravano entusiaste. La sborrata che avevo gradito di più era stata quella dentro la figa di Ornella mentre mia suocera mi leccava il buco del culo. Stupenda.
Al ritorno a casa. Avevamo ripreso, la vita di sempre con delle variazioni. Spesso la sera quando rientravo dal lavoro, prima di salire in casa entravo dai miei suoceri, mio suocero rientrava sempre un po' più tardi, in quelle occasioni scopavo mia suocera dove capitava. Piu la scopava più aveva voglia, con Ornella la contrario, una volta ogni decina di giorni andavo a trovarla a casa sua. In uno di questi incontri era stata lei a dirmi che mia suocera aveva vergogna a chiedermelo, ma anche lei avrebbe voluto provare l’esperienza di essere scopata da 2 uomini contemporaneamente. Anche io ero cambiato, mia moglie si era ristabilita, con lei facevo l’amore regolarmente in modo molto dolce, come piaceva a lei, ma non potevo fare a meno di esaudire le mie fantasie con le due troie. Ormai nelle trasgressioni si con mia suocera che con Ornella ci spingevamo sempre oltre, mai sazi. Eravamo solo all’inizio, fra tutte e 3le fantasie da esaudire erano tante e stavamo organizzando.
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