Prime Esperienze
SILVIA

21.07.2023 |
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"Eravamo seduti all’esterno, in periodo estivo anche se era un giorno feriale c’era più gente che in inverno..."
“Quando morirò mi farò cremare e spargere le mie ceneri in mezzo alla sala, cosi finalmente qualcuno mi scoperà”: Con silvia tutto inizio con questa frase che avevo scritto in un gruppo si una amica di facebook. Subito mi era arrivato un suo messaggio nella chat privata che mi diceva- Prega che non usino l’aspirapolvere e ti risucchino.
In quel periodo avevo un paio di amiche con cui scopavo regolarmente pertanto non mi interessava più di tanto come l’avrebbe presa ed infatti io avevo controbattuto subito
- Risucchiano volevi intendere che me lo succhieranno di nuovo?
- Ah ah ah ah sei proprio tremendo. Hai battuta pronta.
- Se è in quel senso ben venga. Dicono che ci sono donne che succhiano cosi bene che riescono a far resuscitare i morti.
- Ah ah ah. Dicono che io sono molto brava ma non ho mai provato con un morto per vedere se riuscivo a farlo resuscitare.
- Wow, se davvero dicono così, penso che sia il caso che approfondiamo amicizia.
Non avevo finito di scrivere che mi era arrivata la sua richiesta di amicizia. Avevamo trascorso la serata a cazzeggiare con battute volutamente a doppio senso ma sempre con un fondo di verità. Come persona mi intrigava, era intelligente, aveva la battuta pronta e si era creata una certa sintonia. Avevo guardato il suo profilo, in alcune foto truccatissima sembrava una gran figa, ma ne avevo scovato altre e senza trucco era un po' bruttarella, ma il suo modo di parlare mi intrigava molto. Prima di salutarci gli avevo chiesto il numero di telefono, non volevo sparisse come tante, che sembrano sciolte e disinibite ma una volta finita chiacchierata ti bloccano e non li vedi più. Ci eravamo scambiati i numeri subito ed io per sicurezza gli avevo mandato subito un messaggio a cui aveva risposto. Il giorno dopo a metà mattina mi aveva mandato un messaggio di saluto lei, per tutta la giornata ci eravamo scambiati messaggi scherzosi, poi la sera eravamo stati di nuovo delle ore a chattare, stavamo davvero bene insieme. Di proposito avevo portato subito la discussione sul sesso e lei parlava disinvoltamente senza nessuna remora dava l’idea di una donna molto disinibita. Mi aveva detto che era capo ufficio nel reparto contabilità di una media azienda, aveva 43 anni 5 meno di me, era sposata ma non aveva figli, Viveva in provincia di Modena mentre io ero in provincia Milano, la distanza non era eccessiva per un eventuale incontro.
Dopo un paio di giorni che ci scambiavamo messaggi e stavamo ore a chattare gli avevo chiesto
- Che ne dici, se ci incontrassimo. Solo le chiacchiere non soddisfano abbastanza.
- Mi chiedevo quando me lo avresti chiesto. Era da un po' che aspettavo la tua richiesta.
Ci eravamo messi d’accordo che si saremmo visti dopo 2 giorni, sarebbe stato un martedì come luogo avevamo scelto autogrill nell’intersezione dell’autostrada del Brennero e la MI_VE, da dove sarei arrivato io. Era a metà strada in più in quell’autogrill c’era la comodità di un motel. Era sottinteso che l’incontro sarebbe finito subito a letto, non c’era bisogno di dirlo.
- Prima di incontrarci però devo dirti una cosa.
- Dimmi pure, spero non ci siano problemi.
- Sai io fin da giovane a causa dello stress soffro di una forma di alopecia. Ci sono periodi, come adesso, che sono costretta ad usare la parrucca. Volevo dirtelo.
- Sarebbe questo il problema? Meglio così hai la patata senza pelo, mi piace.
- Ahahahha per quello la ho sempre senza pelo, la depilo in ogni caso.
- Anche io devo dirti una cosa. Ti avverto appena ci incontriamo ti bacio in bocca.
- Ma come mi fai fare più di 100 km, solo per baciarmi in bocca? Speravo di più.
- Quello solo inizio appena scendi dall’auto. Anzi se vieni con gonna e senza mutandine parcheggio in un posto riservato e te lo metto subito dentro.
- Ecco questa si che è una proposta eccitante. Ci stò.
All’appuntamento ero arrivato in anticipo, ma anche Silvia dopo 10 minuti era arrivata. Ero in piedi ad aspettarla e aveva parcheggiato accanto alla mia auto. Come gli avevo promesso mi ero avvicinato e come aveva aperto lo sportello mentre era ancora seduta l’avevo baciata in bocca. La sua reazione mi aveva sorpreso, aveva alzato un ò la gonna e si era sfilata le mutandine
- Sono partita direttamente dall’ufficio non avevo fatto in tempo a toglierli.
- Allora lo vuoi davvero dentro qui all’aperto?
- Ogni promessa è debito. Avevi detto che lo facevi e devi mantenere la promessa.
La sua richiesta mi aveva fatto eccitare ancor di più, incurante che a una decina di metri di distanza transitavano le persone, appoggiati all’auto avevo trovato posizione per ficcargli il cazzo in figa, lei aveva sospirato di piacere, il rischio di essere visti non gli creava timore anzi la eccitava. Eravamo stati fuori pochi minuti, poi ricomposti eravamo entrati nel motel e preso la camera. Sfortunatamente in ascensore c’erano altre persone, mi ero limitato di nascosto a palpargli il culo, la eccitava.
In camera non aveva perso tempo, ci eravamo spogliati velocemente, lei si era avventata con la bocca sul mio cazzo, ma anche io volevo leccarla e ci eravamo messi a 69. Lei era già bagnatissima ed aveva un buon sapore. La sua bocca era come una idrovora, succhiava in un modo diverso dalle altre donne, continuando in quel modo spero gli avrei sborrato in bocca. Avevo cambiato posizione ora ero io a leccarla ma senza dargli il cazzo in bocca. Quando aveva avuto il primo orgasmo, aveva iniziato a contorcersi divincolandosi, a fatica ero riuscito ad andargli sopra e entrargli in figa. Più godeva e più si divincolava, sembrava un serpente che cerca di divincolarsi, allo stesso tempo la sua figa aveva delle contrazioni che mi avevano portato al limite, facevo fatica a restargli dentro e quindi mi ero lasciato andare sborrandogli dentro. Non avevo mai scopato una che avesse orgasmi così intensi, ci aveva messo un po' a riprendere fiato, e poi mi aveva chiesto:
- Secondo te io sono frigida?
- Frigida tu? Ma che cavolo di domande fai? Se tu sei frigida allora io sono gay.
- Te l’ho chiesto perché una decina di giorni fa ho scopato in macchina con uno. Che appena me lo ha messo dentro ha sborrato ed ha detto che aveva goduto subito perché ero frigida.
Avevamo chiacchierato per un po'. Lei mi aveva raccontato che praticamente, anche se con marito faceva delle gran scopate, aveva avuto sempre un amante. Io gli avevo parlato delle mie relazioni, evitando di dire che erano ancora attive. Gli avevo anche accennato alle frequentazioni di locali trasgressivi e del fatto che con un paio di amiche facevamo scambio di coppia. Non mi era sembrata sorpresa ma più che altro interessata, aveva fatto domande e sembrava abbastanza curiosa.
- Vediamo se davvero sono brava a far resuscitare i morti.
La pausa era finita, aveva preso il mio cazzo in bocca ed aveva iniziato a farmi un pompino. Era bravissima a succhiare, non si limitava solo al cazzo ma succhiava perfino le palle e mi aveva leccato anche il buco del culo. Io continuavo a leccargli la figa. Poi lo aveva voluto dentro, mi aveva pregato di non muovermi, non aveva fretta di godere, amava la sensazione di sentirlo dentro. Con il cazzo in figa aveva iniziato a chiacchierare, si eccitava a raccontare ma anche ad ascoltare. Era bravissima a imprimere delle contrazioni alla figa, sembrava quasi che la sua figa fosse una mano che ti stringesse il cazzo. Quando infine avevamo deciso di sborrare e l’avevo messo a pecorina, mi aveva pregato di non metterglielo nel culo perché sentiva male. Quando avevamo sborrato per la seconda volta il suo divincolarsi era stato minore ed avevo potuto scaricargli dentro tutta loa sborra.
Il conto del motel era stato di 80 euro, aveva insistito di dividere la spesa poi mi aveva suggerito per la prossima volta di trovare qualcosa di più economico, le sue parole erano state
- Che sia lussuoso non importa importante che sia pulito e ci sia un letto comodo.
Quando ci eravamo sentiti per fissare per la settimana dopo, avevo osato e gli avevo proposto di andare in un locale per scambisti sul lago. Gli avevo detto che non eravamo obbligati a trasgredire e che avevamo la possibilità di chiuderci in una stanzetta, aveva accettato. Quando la settimana dopo eravamo andati, dopo esserci tesserati, ci avevano detto che il costo entrata sarebbe stato 50 euro, ma che, se avessimo voluto ci sarebbe stato abbonamento a 300 euro valido per 10 entrate, lei mi aveva detto che era molto conveniente fare abbonamento. Io ero molto contento perché questo voleva dire che lei era intenzionata a proseguire relazione ma anche a frequentare il locale.
Il locale, che io conoscevo, era molto carino. Oltre a sauna e bagno turco, c’era vasca idromassaggio e poi la zona privè con tante stanzette alcune con possibilità di chiuderti dentro. Noi di solito arrivavamo all’orario di apertura pomeridiana, solitamente eravamo i primi. Era prassi chiuderci in una stanzetta, scopare per una oretta e poi fare una pausa fra idromassaggio e sauna. C’era anche il grande giardino esterno, ma vista la stagione avanzata era chiuso. Silvia a mia proposta, se eventualmente qualche coppia ci avesse fatto avance, avremmo valutato se accettare. Restavamo al privè fin verso le 19, le coppie visto anche che erano giorni feriali, di solito arrivavano quando per noi era orario di andare. Avevamo più volte osservato 2 coppie che si scambiavano ma anche qualche coppia con un singolo. In più occasioni avevo osservato Silvia, si eccitava tantissimo ad asservarli, quando un giorno, finita la nostra scopata iniziale gli avevo chiesto se voleva quel giorno provare a trasgredire, anche solo con un singolo, aveva subito risposto affermativamente.
Eravamo entrati nell’idromassaggio, un signore sulla cinquantina si era avvicinato, stavolta a differenza delle altre volte non gli avevo fatto cenno di no. Silvia era abbracciata a me e ci baciavamo, l’uomo si era avvicinato sempre di più poi aveva preso iniziativa
- Mi sta strizzando il culo con la mano.
- Se ti piace lascialo fare, altrimenti scostagli la mano.
Silvia gli aveva scostato la mano e lo aveva spinto come per mandarlo via. L’uomo si era alzato ed era uscito, poi mi aveva detto che più che eccitante era fastidioso. Erano passati una decina di minuti, era arrivato un ragazzo giovane, era entrato nella vasca, sembrava timido, ci osservava ma si avvicinava lentamente, ero stato io a quel punto con un cenno a fargli capire che poteva.
- Mi sta accarezzando il culo. È molto delicato.
- Bene, se ti piace allunga anche tu la mano e toccagli il cazzo.
- L’ho già fatto. Glielo preso in mano è già eccitato.
Avevamo trascorso una decina di minuti in palpeggiamenti, a Silvia gli si erano illuminati gli occhi, farlo per la prima volta con 2 uomini la eccitava tremendamente. Avevo detto al ragazzo di seguirci ed eravamo andati in una stanzetta. Il ragazzo era un po' timido, ci eravamo stesi sul letto e mentre Silvia glielo prendeva in bocca io glielo avevo messo in figa. Era eccitatissima, mi aveva guardato più volte e quando avevo invitato il ragazzo a scoparla lei ne era stata entusiasta. L’aveva penetrata ed iniziato a pomparla in modo frenetico, ero stato io a invitarlo a fare con calma. Silvia aveva preso il mio cazzo in bocca, quando il ragazzo aveva sborrato, anche io avevo goduto e Silvia aveva ingoiato tutto. Il ragazzo timidamente ci aveva salutato ed era andato via. Silvia era gasata, gli era piaciuto parecchio, e se non fosse che era arrivata l’ora di andare via, sicuramente lo avrebbe rifatto.
Da quel giorno, Le nostre abitudini erano cambiate. Come sempre, appena arrivati, ci chiudevamo in una stanzetta a fare la nostra scopata, spesso qualcuno da stanzetta accanto si arrampicava per osservarci, Silvia si eccitava tantissimo se gli facevano complimenti, a volta mi faceva sdraiare, mi veniva sopra dandomi la schiena in modo che la potessero osservare, mentre mi cavalcava si toccava tette e figa. osservando le loro reazioni. Un giorno c’erano stati 2 uomini, che avevano continuato a gratificarla con complimenti, senza interpellarla, avevo fatto cenno ai due di venire alla porta, gli avevo aperto e fatti entrare. Silvia ne era stata felicissima. Quel giorno non eravamo andati a fare idromassaggio, tutte e 3 l’avevamo scopata più volte, finiva uno e ricominciava un altro, lei sembrava non fosse mai sazia. Con il passare del tempo, se mi fossi dilungato a cercare una coppia sarebbe diventata insofferente, aveva sempre voglia di cazzo ed in media oltre al mio ne prendeva altri 2 o 3. A volte fissavamo incontri con coppie contattati su siti di scambisti dove anche noi avevamo messo un annuncio, in alcune occasioni Silvia aveva avuto rapporti donne, si era fatta leccare ma aveva leccato anche la figa. Ormai avevamo una ottima intesa sessuale, anche io in questi incontri più di una volta mi ero lasciato spompinare dall’uomo. Io non ero attratto dal cazzo, ma quando in occasioni in cui qualcuno scopava Silvia e io mettevo il cazzo fra le loro bocche, era lei a invitare l’uomo a succhiarmelo, si eccitava moltissimo vedere un uomo prendere il mio cazzo in bocca mentre la scopava, anche perché, se qualcuno me lo succhiava, non perdevo tempo a cercare una coppia per poter scopare la donna. Erano passati quasi 6 mesi da quando avevamo iniziato la relazione, ormai Silvia era aperta a qualsiasi esperienza, io ormai era una decina di anni che frequentavo certi ambienti, mai con una compagna così aperta come Silvia, non diceva mai no a nulla, era sempre pronta a provare tutto e sembrava che più spinte erano le proposte più si eccitava.
Un giorno, chiacchierando con una coppia, dopo averci scopato, ci avevano chiesto se eravamo stati a Cap D’Agde, io gli avevo risposto di sì; infatti, c’ero stato ben 4 volte con una amica, Silvia era stata molto curiosa e gli avevamo parlato del posto a lungo concludendo che per andarci, vista la distanza serviva avere almeno una settimana a disposizione. Dopo un paio di giorni Silvia mi viene a dire che ha scusa valida con marito per avere settimana libera e che, se volevo e potevo si poteva organizzare, con mio grande piacere aveva aggiunto che come sempre avremmo diviso spesa. Avevamo prenotato in un residence per solo adulti, in cui ero stato ed avevamo stabilito la data.
Mancava una settimana alla partenza, eravamo come tutte le settimane al privè, essendo ormai a inizi giugno il locale aveva aperto il giardino esterno. Eravamo seduti all’esterno, in periodo estivo anche se era un giorno feriale c’era più gente che in inverno. Io stavo scambiando sguardi di intesa con una coppia seduta a una decina di metri a noi, quando Silvia mi aveva chiesto
- Amore, non dirmi di no, ma fammi succhiare quel cazzo, guardalo come è bello.
Mi aveva indicato un ragazzo sulla trentina, carnagione scura, avremmo saputo poi che era cubano, con un cazzo di notevoli dimensioni nonostante non fosse ancora in erezione.
- Tesoro quello se te lo mette in figa ti fa urlare dal dolore.
- Lo sai che a me piace succhiarlo. Lo voglio, non dirmi di no. Lo aggancio io.
Avevo smesso di fissare la coppia, sapevo che ormai lei voleva solo quel cazzo. Quando il ragazzo si era diretto al buffet lei subito si era avvicinata ed aveva scambiato qualche parola, poi si era girata verso di me facendomi segno di raggiungerla. Non ero nemmeno arrivato alla loro altezza che si erano avviati verso l’interno, quando l’avevo affiancata lei mi aveva guardato e detto
- Gli ho chiesto se me lo faceva succhiare ha detto di sì.
Entrati in una stanzetta non aveva perso tempo, glielo aveva preso in bocca ed aveva iniziato a succhiarlo, io come al solito glielo avevo infilato in figa. Man mano che glielo succhiava il cazzo prendeva consistenza, era davvero enorme, non riusciva quasi a prenderlo tutto in bocca. Glielo aveva succhiato a lungo, poi rivolgendosi a me aveva chiesto
- Amore che ne dici, provo a prenderlo? Se facesse piano dovrebbe riuscire a scoparmi.
Si era messa a pecorina, io ero seduto davanti a lei, le mie mani gli tenevano il viso. Il ragazzo gli aveva appoggiato quel cazzo enorme in figa ed aveva spinto, lei aveva avuto un gemito di dolore ma lo aveva incitato a continuare. Era riuscito a spingerlo tutto dentro, ad ogni spinta i suoi gemiti erano un misto di dolore e piacere, ad un certo punto mi aveva chiesto di accarezzargli il clitoride, ma nonostante le mie carezze si era arresa, era così grosso che sentiva troppo dolore e si era asciugata. Si era sfilata il cazzo dalla figa e lo aveva ripreso in bocca, succhiava come una forsennata fino a che il ragazzo non gli aveva sborrato in bocca mentre io che glielo avevo rimesso in figa sborravo anche. Mi aveva chiesto di chiedere il numero di telefono del ragazzo, dicendo che non ci rinunciava ed in un’altra occasione avrebbe voluto fare un altro tentativo. Eravamo andati nell’idromassaggio, aveva bisogno di rinfrescarsi la figa, gli bruciava un casino, il cazzo che aveva tentato di prendere era davvero enorme. Per quel giorno avevamo finito. Avevamo passato l’ultima ora a mettere a punto la partenza avevo organizzato tutto, il viaggio sarebbe stato lungo, avevamo 700 km da percorrere, partendo la mattina anche facendo qualche sosta saremmo arrivati per l’orario in cui ci avrebbero consegnato le chiavi, una settimana di sesso sfrenato ci aspettava.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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