Gay & Bisex
Palestra

02.07.2022 |
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"Non mi ero più trattenuto e quando i miei schizzi avevano iniziato a riempirgli il culo, avevo sentito la sua sborra imbrattare la mia mano..."
A causa di un contrattempo mi ero ritrovato a rientrare a casa prima di mezzanotte, normale in un giorno feriale, meno normale di sabato sera per un 42enne single e con gli ormoni a mille. Ero incazzato per l’imprevisto che mi aveva mandato un bianco con una collega a cui avevo fatto il filo per due mesi. Vivo in un complesso residenziale fornito di tutti i servizi, da un anno anche di una palestra aperta 24/24 e 7/7 a cui mi ero iscritto. Non volendo passare il tempo davanti alla TV, avevo deciso, per scaricarmi di scendere in palestra, anche perché vista l’ora e la serata di sabato sicuramente l’avrei trovata deserta. In effetti in palestra non c’era nessuno, mi ero allenato una oretta per scaricare il malumore, poi calmato, mi ero diretto agli spogliatoi per fare una doccia.Tranne l’addetto alla sicurezza, che era alla porta di entrata non avevo visto nessun altro, ma avvicinandomi agli spogliatoi, nello spazio dove le donne facevano esercizi a suon di musica, con mia grande sorpresa avevo intravisto una figura. Qualcuno appoggiato alla sbarra che correva lungo la parete faceva esercizi, dal modo di muoversi erano sicuramente esercizi di danza classica. Avevo osservato con più attenzione, in un primo momento pensavo fosse una ragazza, poi visto che indossava una calzamaglia tolto attillata si notava che era un ragazzo. Sembrava quasi un ragazzino di 15/16 anni, alto magro capelli lisci e biondi racconti in un codino. La cosa che mi aveva colpito di più era stato il suo culo. Le chiappe strette nella calzamaglia, erano davvero molto eccitanti, non avevo potuto fare a meno di fermarmi ad osservarlo, in effetti, avevo osservato il suo culo, poi mi ero avviato alle docce.
Avevo quasi finito di fare la doccia quando era arrivato il ragazzo, si era spogliato ed aveva sciolto i capelli, cazzo! A vederlo da dietro sembrava quasi una donna, aveva un culo favoloso. A quel punto avevo deciso di restare ancora sotto la doccia, anche perché il mio cazzo era diventato duro come il marmo. Quando si era girato, da vicino, capito che aveva più degli anni che dimostrava ma aveva un corpo ed un culo favoloso. Mi è sempre piaciuta la figa, anche se ho avuto esperienze bisex, ho gradito molto qualche pompino fatto da un uomo, anche perché sono bravissimi, e non mi sono creato problema a scoparmi un bel culo. Questo era un culo favoloso, mentre continuavo a lavarmi sotto la doccia, non smettevo di toccarmi il cazzo che adesso era duro come il marmo.
Quando il ragazzo si era girato aveva buttato una occhiata al mio cazzo, poi ci eravamo guardati e scambiato un sorriso. Ormai avevo iniziato a segnarmi, incurante della sua presenza, quando avevo visto che non smetteva di guardare il mio cazzo, mentre il suo restava moscio, non avevo indugiato, avevo fatto 2 passi e mi ero messo sotto la doccia con lui. Mi aveva osservato era arrossito ma non aveva detto nulla nemmeno quando gli avevo preso la mano e gliela avevo appoggiata a mio cazzo. Aveva iniziato ad accarezzarlo in modo molto dolce, sentire la sua mano che mi segava mi aveva fatto eccitare di piu’, quando prendendolo per la nuca avevo spinto la sua bocca verso il mio cazzo aveva avuto n attimo di resistenza, alla mia insistenza si era inginocchiato ed aveva iniziato a farmi un pompino. Con la mano sinistra mi toccava le palle, con la destra aveva iniziato a segarsi ma il suo cazzo restava moscio. Anche se a fare il pompino non era tanto bravo, si notava che era molto inesperto, la situazione mi aveva fatto eccitare molto, ero sul punto di godere, in un primo momento avevo pensato di sborrargli in bocca, ma poi la voglia di scoparmi il suo bel culetto mi avevano fatto trattenere. Lo avevo invitato ad alzarsi n piedi, ma quando lo avevo fatto appoggiare al muro ed avevo iniziato a strofinargli il cazzo fra le chiappe aveva protestato
- No, non voglio, per favore, non l’ho mai fatto ho paura che fa male.
- Rilassati stai tranquillo, farò piano, mettiamo tanta schiuma. Se senti male te lo tolgo.
Non sembrava affatto convinto, ma quando mi ero inginocchiato e dopo avergli aperto le chiappe, avevo iniziato a leccargli il buco del culo, aveva iniziato a gemere di piacere ed anche il suo cazzo iniziava a svegliarsi. Lo avevo leccato a lungo poi avevo iniziato a spalmargli sul culo dello shampoo, quando gli avevo infilato prima un dito e poi due, nel culo. I suoi gemiti erano continuati. Quando mi ero alzato avevo iniziato a baciarlo sul collo e strusciargli il cazzo fra le chiappe. Nel momento in cui gli avevo appoggiato la cappella nel buco del culo, per facilitarmi, aveva allargato le gambe e si era piegato un po’, era chiaro che lo voleva prendere. Avevo trovato resistenza poi la cappella gli era scivolata dentro, aveva protestato un po’ per il dolore ma non avevo nessuna intenzione di smettere. Piano piano un po’ per volta ero riuscito a entrargli tutto, il mio cazzo era avvolto dal suo culo, a volte contraeva i muscoli dello sfintere e mi faceva provare un piacere indescrivibile. Mentre ero dentro di lui avevo allungato le mani davanti, adesso il suo cazzo era duro come il marmo, quando avevo iniziato a segarlo anche lui era partito
- Si così sto per godere, scopami adesso mi piace sentirlo e bellissimo non fa male.
A quel punto avevo iniziato a pomparlo con più decisione, il suo culo era strettissimo ed ad ogni colpo il mio cazzo strofinando lungo le pareti provava un piacere indescrivibile. Non mi ero più trattenuto e quando i miei schizzi avevano iniziato a riempirgli il culo, avevo sentito la sua sborra imbrattare la mia mano. Aveva urlato dal piacere e si era lasciato cadere il pavimento della doccia. Io lo avevo seguito sempre tenendogli il cazzo nel culo. Eravamo rimasti sdraiati per un paio di minuti, poi il mio cazzo si era ammosciato e fuoriuscito dal suo culo.
Si era sciacquato sotto la doccia facendomi vedere la mano piena di sborra ma anche con qualche goccia di sangue, mi aveva rassicurato che non aveva sentito male e che era stato bellissimo e che era la prima volta che sborrava. Ci eravamo rivestiti ci eravamo scambiati il numero di telefono e lui aveva detto che sarebbe ritornato il martedì sera per l’allenamento, sempre alla stessa ora, da parte mia gli avevo assicurato che ci sarei stato.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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