Gay & Bisex
My Flatmate’s best friend 1
di ted_998
26.05.2023 |
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"Dormendo nudo avevo il culo all’aria e in bella mostra per lui..."
My Flatmate’s best friendHo sempre avuto una cotta per il migliore amico del mio coinquilino – Jack. È il tipico adone con i muscoli che si vedono indifferentemente da quanti indumenti indossi. La tipica aria da “spaccone”, a cui tutto è dovuto. Tanti lo definirebbero uno str***o. Per molti versi li capisco, e se non ci fossi così sotto probabilmente sarei anche d’accordo. Ma ci sono sotto. Ogni volta che viene da noi cerco sempre di non sbavargli dietro, fa sempre l’amicone con me prendendomi sotto braccio, dicendomi di scopare le belle ragazze, che bello come sono non avrei avuto problemi. Le cose più stereotipiche che un uomo possa dire ad un altro uomo. Peccato che le ragazze non m’interessino. Ovviamente stavo sempre al gioco, anche se questo volesse dire farmi “malmenare” un pochino e spupazzare. Non perdevo occasione per appoggiarmi ai suoi bicipiti o abbracciarlo quando ci salutavamo, spesso sentivo le sue mani toccarmi con forza e spesso queste si soffermavano sul mio culo. Stranamente ogni volta che il mio coinquilino – Mark – non era nella stessa stanza.
Di tanto in tanto vedevo il modo in cui mi guardava, il modo in cui un predatore guarda la sua cena, anche se ignoravo questi pensieri perché mi dicevo “uno come lui di donne ne ha quante ne vuole, non ti guarda neanche a te”.
Per descrivermi un pochino, tipico ragazzo sportivo ma non palestrato, ho fatto nuoto per anni, e tanta palestra anche se non sono mai riuscito a mettere su massa muscolare, devo dire che la definizione si vede. Soprattutto la particolare attenzione che dedico a mantenere il mio culetto bello sodo.
Arrivando al sodo. Un venerdì sera rimango a casa, mentre Mark va fuori ad una festa. Finisco per vedere un film fino a tardi, poi vado a dormire. Dopo poco sento la porta di casa aprirsi, saranno le 3 di notte. ‘Mark sta rientrando’ penso, ma sento due persone. Chiaramente ubriachi, visto il casino che stavano facendo.
“fai piano che Luca dorme” sento Mark dire.
“ahah quasi quasi vado a svegliarlo” sento la voce di Jack rispondere. Seguita da altro casino di sottofondo. Alla fine vanno in camera sua. Spesso dopo una serata fuori Jack si fermava da noi.
Mi rigiro nel letto e mi sto riaddormentando quando ad un certo punto sento la porta della mia stanza aprirsi piano. Io rimango immobile, dando le spalle alla porta. Sento un rumore di vestiti e poi qualcuno che sale sul letto. Il cuore mi batte a mille, ‘chi sarà dei due?’ ‘Perché sta vendendo in camera mia?’. Lo sento togliermi le coperte, e sospirare quando mi scopre del tutto.
“cazzo che culo” sento Jack dire. Dormendo nudo avevo il culo all’aria e in bella mostra per lui. Io continuavo a fare finta di dormire, fortunatamente a pancia sotto l’erezione che avevo era ben nascosta. Sento Jack sdraiarsi a letto a fianco a me, mettendo una gamba sul mio corpo e abbracciandomi come se fossi il suo peluche personale.
Io faccio ancora finta di dormire, ma non so per quanto avrei potuto tirare avanti quella farsa. Sentivo il suo cazzo moscio sulla mia chiappa, il peso della sua gamba sulle mie, i suoi muscoli contro la mia schiena e il calore del suo corpo sul mio. Stavo impazzendo. Dopo poco sento il suo cazzo indurirsi sempre di più, ‘cazzo quanto è grande’, penso. Lo sento che si riposiziona un pochino, perdo il contatto con tutte e due le sue braccia. So che è nel letto perché lo sento muoversi, ma non lo sento più a contatto col mio corpo. Poi sento l’inconfondibile forma a funghetto di un cazzo lubrificato farsi largo tra le mie chiappe. Mi pietrifico proprio, e al contempo sento il mio sfintere rilassarsi come per accogliere qualcosa tanto desiderato. Appena la cappella arriva al buchino, Jack si ferma un secondo, io faccio un piccolo sussulto. Inizia a spingere e le dimensioni della cappella mi tolgono il respiro. Ormai è palese che non stia più dormendo, appena la cappella entra tutta Jack si ferma per farmi prendere fiato. Sento che sposta le mani dal suo cazzo, e riprende la posizione a cucchiaio iniziale, sento le sue braccia abbracciarmi da dietro, la sua mano prendermi dolcemente il collo. Il suo petto sulla mia schiena. Il suo cazzo era sempre fermo nel mio culo.
Sento il suo fiato vicino all’orecchio,
“bravo il mio luchino, adesso con calma ti prendi tutto questo cazzone, e poi mi svuoto i coglioni nella tua fichetta, vedi di fare piano perché Mark sta dormendo, hai capito?”
Annuisco, a queste parole il mio sfintere si rilassa ancora di più e sento il suo cazzo che riprende ad entrare, senza fermarsi. Non riuscivo più a prenderlo, continuava ad entrare e non si era ancora fermato, ‘quanto è grande?’ mi sono chiesto. Ho fatto per allontanarmi un pochino.
“dove scappi troietta? So che lo vuoi” e così dicendo mi stringe ancora di più a lui, rendendomi impossibile anche solo l’idea di muovermi. Va avanti finché finalmente sento i suoi peli pubici sulle mie chiappe.
“Cazzo come sei stretta”, e così inizia a stantuffarmi lentamente, tutto fuori esclusa la cappella, e poi tutto dentro lentamente. Ogni volta che lo reinseriva tutto mi usciva un gemito.
“fai piano Jack” lo supplicai. Mi mise una mano sulla bocca
“zitta non voglio che Mark mi trovi a scopare sta fica che hai al posto del culo, e il ritmo lo decido io”, e così entrò tutto d’un colpo. Persi il fiato, era davvero enorme. Prese e scoparmi con più foga, all’inizio era abbastanza fastidioso avere qualcosa di così grosso andare così profondo. Poi iniziò a diventare una droga, spingevo il culo verso il suo bacino, volevo mi scopasse più forte, volevo mi sbattesse più a lungo. Finchè lo sentii mordermi leggermente il collo, le sue braccia strinsero la presa che avevano su di me, e il suo bacino iniziò a stantuffarmi come mai aveva fatto.
“troia adesso mi scarico tutto dentro di te”, ed iniziai a sentire fiotti caldi riempirmi le viscere, uno dietro l’altro. Rimase dentro di me per qualche minuto, finche il cazzo non torno ad essere moscio. Poi usci dal mio culo con un sonoro “pop”, mi diede una sculacciata e uscì dalla stanza.
Inutile dire che mi addormentai con la sua sborra dentro di me.
Fatemi sapere se anche a voi è capitato un episodio simile e se vi interessa il seguito.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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