Gay & Bisex
Il coinquilino 2
di ted_998
22.05.2022 |
1.115 |
2
"Apro l’acqua e sento il getto bagnarmi il corpo, prendo la saponetta ed inizio ad insaponarmi il petto e i coglioni, mi giro ed insapono marco, i suoi..."
Sotto richiesta eccovi il continuo ;) spero vi piaccia Il coinquilino 2
Ad un certo punto mi rendo conto che il suo ritmo si velocizza un pochino, il suo cazzo cerca di entrare sempre più nella mia gola, e poi sento un suo respiro strozzato e i fiotti di sborra riempirmi la bocca, senza pensarci inizio ad ingoiare, alzo gli occhi e vedo che mi sta guardando con un sorrisino beffardo.
“Forse così da addestrare non sei”.
Finisco d’ingoiare e gli pulisco bene il cazzo, non mi ci sarei mai staccato. Ma prende ed esce dalla stanza, lasciandomi così con un’erezione tra le gambe. ‘allora vuole proprio giocare’ penso.
Nella settimana successiva ci vediamo a malapena, un po' per i miei impegni d’università un po' per il suo lavoro. La sessione estiva sia avvicinava e io dovevo recuperare del materiale. Sabato pomeriggio ero seduto alla scrivania in mutande nel tentativo di studiare e tollerare il caldo, cosa assai improbabile. Ad un certo punto sento due labbra baciarmi il collo, quasi mi spavento dal soprassalto.
‘ssshhh’ mi dice subito Marco, sto per ribadire che devo studiare ma mi tappa la bocca con la sua. Mi lascio trasportare dal bacio, gioco con le sue labbra, sento la sua lingua invadermi la bocca. Con una mano mi cinge la testa e stringe leggermente i capelli, sento le mie gambe rilassarsi e il mio sedere aprirsi per la voglia di essere violato.
Separa le nostre bocche, e di nuovo sto per lamentarmi, faccio per aprire gli occhi ma sento la sua cappella sulle mie labbra e automaticamente apro la bocca. La sua mano dietro la testa mi aiuta ad ingoiarne il più possibile. Ruoto la seggiola per trovarmi davanti a lui e non più girato.
“ah bravo, sistemati e poi inizia a spomparmi per bene” eseguii gli ordini, iniziai a succhiare con più impegno ogni volta, lavorando con la lingua, andando più a fondo, a volte più veloce a volte più lento. Alzai lo sguardo finché lui non abbassò il suo, quando notò che lo stavo guardando fece un sorrise beffardo.
“sei pronta puttanella?!” risposi con un mugolio di gola, che apprezzò assai.
Sentii entrambe le sue mani sulla mia testa, iniziò a darmi un ritmo più ferrato e a muovere il bacino verso la mia bocca, il suo cazzo entrava sempre più nella mia gola, finché non iniziò a scoparmi la bocca. Ogni tanto mi lasciava una pausa per respirare, chiusi gli occhi e mi lasciai andare a quel manzo, con le mani giocavo con i suoi pettorali e i suoi capezzoli, finché non affondo fino in fondo il suo cazzo e sentii i suoi peli pubici sul naso. Alla sensazione di essere arrivato fino in fondo la mia gola si aprì ancora di più per lui, strinsi quei pettorali e resistetti il più possibile.
“cazzo che zoccola che sei” mi disse in modo quasi affettuoso.
“Adesso finisci bene da brava” sapendo cosa stava arrivando, mi diede più spazio e iniziai a lavorare di lingua, finché non sentii diversi fiotti di sborra riempirmi la bocca.
“dovrei prenderla come la tua candidatura a diventare una delle mie troiette?” disse beffardo quando avevo ancora la bocca piena della sua sborra.
“potresti anche passare la selezione” aggiunse con una risata. Ingoiata la sborra, finalmente dissi alzandomi dalla seggiola e guardandolo dritto negli occhi
“ah perché c’è anche una selezione?! Mettimi alla prova allora”.
“va bene Jack se la metti così, vai a farti una doccia” senza contradire mi diressi in bagno, sfoggiando il mio culetto ancora fasciato dalle mutande blu. Appena entro in bagno sento i suoi muscoli contro la mia schiena, la sua bocca di nuovo sul mio collo, ma questa volta è più morbida, dolce, piccoli baci fino ad arrivare all’orecchio. Mi gira e dolcemente mi bacia le guance, la punta del naso, e finalmente sento le sue labbra sulle mie. Le mie mani percorrono le sue braccia fino a lanciarsi intorno al suo collo. Adoro sentirmi suo, protetto da lui, sento le sue mani posarsi dolcemente sulle mie chiappe e un brivido mi percorre la schiena, gemetti e mi strinse ancora di più a lui, mi sollevò le gambe e se le mise intoro ai fianchi, mi appoggiò contro il muro del bagno. volevo mi scopasse, lo desideravo, volevo sentirlo ancora più dentro di me.
Lentamente mi fece scendere sempre tenendo le mani sul mio culo mi guardo e mi disse
“entra in doccia cucciolo”.
Mi sfilai le mutande, ed entrai, con Marco dietro. La doccia non è grandissima ma grande abbastanza per due persone. Apro l’acqua e sento il getto bagnarmi il corpo, prendo la saponetta ed inizio ad insaponarmi il petto e i coglioni, mi giro ed insapono marco, i suoi pettorali, l’addome, il suo cazzo che sta iniziando a gonfiarsi di nuovo. Lo guardo come per dire ‘di nuovo?’
“non pensavi mica la selezione fosse già finita no?! Girati e passami la saponetta che ti faccio la schiena e il culo” eseguii gli ordini, sentire le sue mani insaponarmi la schiena, scendere sulle chiappe e soffermarsi sul mio buco, mi fece venire ancora più voglia. Mi appoggiai a lui, girai la testa per cercare la sua bocca che trovai subito, con le mani gli accarezzavo la testa, mentre le sue mani si erano spostate sui miei fianchi. Il suo cazzo ormai duro come il marmo, tra le mie gambe, iniziava ad andare avanti ed indietro, fingendo di scoparmi, si sentiva il tipico ‘scaf scaf’ del suo bacino che sbatteva contro il mio culo. Finché non chiuse l’acqua, insaponò per bene di nuovo il mio culetto, il suo manganello e lo posizionò verso il mio buco.
“lo vuoi cucciolo?” mi chiese dolcemente. Annuii e lo guardai negli occhi, andando sempre più verso il suo bacino, per fare entrare il suo cazzo sempre di più. All’inizio non si mosse e fui io a scendere sempre di più, dandomi tutto il tempo di adattarmi a quel cazzone che da tempo ormai bramavo. Quando finalmente arrivai in fondo mi lasciai andare e lo ripresi a baciare intensamente, mi diede qualche momento per poi staccarsi dal bacio e sempre con quel suo sorrisino stampato mi disse.
“è pronta la mia troietta?” a quelle parole il mio buco si allargò meccanicamente, Marco se ne rese conto e iniziò a scoparmi, all’inizio con un minimo di riguardo, continuando a baciarmi, poi come un vero animale, piegandomi contro la parete della doccia.
“volevi questo cazzo no?! Adesso prendilo fino in fondo” ormai il rumore dei miei gemiti si mischiava a quello della scopata. Strizzandomi e sculacciandomi le chiappe, ormai doloranti.
Sentire il suo cazzo allargarmi il buco, entrare ed uscire, subire le spinte del suo corpo muscoloso, le sue mani che mi stringevano, non ce la facevo più, volevo scoppiare.
“Ti prego continua” riesco a dire in un momento di sobrietà. In risposta sento una risata, i suoi pettorali avvicinarsi alla mia schiena, e la sua bocca mordicchiarmi il collo. Non resisto più, e senza toccarmi vengo sul pavimento della doccia.
“cazzo come stringi” sento Marco sussultare, e aumentare il ritmo con cui mi trapanava il buchetto.
“Vuoi proprio passarla la selezione troietta?” mi dice con fiato corto
“ti prego, si” rispondo ancora ansimando dall’orgasmo e sotto i suoi colpi.
“Allora prendila tutta” e dicendo assesta un paio di affondi profondi e sento i fiotti di sborra riempirmi.
Tiene il suo cazzo dentro finché non si ammolla, mi giro e gli salto praticamente addosso e prendo a baciarlo.
“non ti preoccupare che abbiamo appena iniziato” mi disse sorridendo, poi si avvicinò al mio orecchio e aggiunse
“sarei il mio sborratoio, non solo la mia troietta”
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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