Gay & Bisex
Grindr 1
di ted_998
03.03.2022 |
1.550 |
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"Cosa che mi fa impazzire, soprattutto sentirglielo dire..."
Mi vibra il telefono, una notifica di grindr, qualcuno ha abboccato alla mia nuova foto profilo vedo. Un profilo con una foto del corpo, chiaramente un uomo che va in palestra. Mi fa i complimenti per il viso innocente, gli dico di non fidarsi troppo delle apparenze. Chiacchieriamo ancora un po' senza entrare troppo nei dettagli, mi chiede subito di vederci. È sabato sera e tutto sommato non ho di meglio da fare. Mi da appuntamento in una piazza, velocemente mi doccio, e raggiungo il posto prestabilito, la piazza è praticamente vuota, smonto dal motorino, mollo il casco e mi siedo su una panchina. Gli scrivo che ci sono, dopo poco vedo un omone uscire da un vialetto ed entrare in piazza, è lui. Giuro più si avvicinava più le forze nelle mie gambe se ne andavano, riesco ad alzarmi per introdurmi. Marco, un nome che gli si addice chiaramente. Iniziamo a camminare, o meglio, io lo seguo per quelle viuzze. È davvero bravo a farmi sentire a mio agio, chiacchieriamo come se fossimo due amici di lunga data, ogni tanto le nostre braccia si sfiorano. Mi cinge un fianco per indicarmi che siamo sotto casa sua. La sua mano mi ha mandato una scarica di brividi l’ungo tutta la schiena. Saliamo le scale, e mi fa andare per primo, mi sento il suo sguardo addosso, soddisfatto di aver scelto un paio di calzoni che mi fasciavano il culo per bene. Ma fino ad adesso è sempre stato un gentiluomo. Entriamo in casa, che si apre su un piccolo ingresso, un salotto con un bel divano e la cucina comunicante. Mi tolgo le scarpe in ingresso e mi dice di mettermi pure comodo sul divano se gradivo qualcosa da bere, gli chiesi dell’acqua. Mi misi comodo, il divano era uno di quelli con l’isola, subito dopo mi porge un bicchiere d’acqua e si siede a fianco a me. Riesco a squadrarlo meglio, è davvero un bel manzo, tiene le gambe aperte, lo sguardo continua a cadermi sul suo pacco che si vede essere bello gonfio nei calzoni. Mentre rispondo ad una domanda che mi aveva fatto si avvicina un po' di più e mettendosi comodo fa passare un braccio dietro di me. Mi guarda intensamente, e mi sento catturato da quello sguardo e dai suoi modi, lo sguardo mi cade di nuovo sulla sua patta e proprio in quel momento, mentre sto ancora parlando sento una mano prendermi la testa da dietro e spingerla con forza in mezzo alle sue gambe. Senza opporre la minima resistenza apro subito la bocca giocando con la patta gonfia. Velocemente apro la patta dei calzoni e abbasso le mutande quanto basta per farlo uscire. È davvero un cazzo di tutto rispetto, proporzionato. Appena lo prendo in bocca sento marco sospirare, e le sue mani, che non hanno mai lasciato la mia testa, stringere i miei capelli ed iniziare a guidarmi in un pompino lento e sempre più profondo. Mi ha interrotto solo per togliersi i calzoni e le mutande, mettersi comodo. Questa volta non mi lascia neanche fare, mi prende la testa e inizia a stantuffarmi la bocca come fosse il mio culo. Arriva sempre a metà più o meno, che è quanto io sono riuscito a ingoiare. Qualche volta mi viene un conato, allora si ferma e mi da un attimo, e poi riprende. Mi sento usato ma con passione, sento che velocizza il ritmo, e poi di botto assesta un colpo più profondo degli altri, mi stringe i capelli, mi tiene la testa ferma e sento i fiotti di sborra riempirmi la gola. Non accenna ad uscire e ingoio forzatamente quello che riesco, Marco ha ancora il fiatone, lentamente molla la presa sulla mia testa e io inizio a pulirgli il cazzo, sento che gli scappa una risatina. Mi fa i complimenti, e mi da della puttanella, dicendomi che da quando mi aveva visto seduto su quella panchina che voleva usarmi. Appena smetto di succhiargli il cazzo che si era ormai rilassato, mi prende il viso tra le mani e mi tira verso di se, inizio a baciarlo con passione e lui fa lo stesso. Mi fa i complimenti per la mia bocca e di nuovo mi da della puttanella. Cosa che mi fa impazzire, soprattutto sentirglielo dire. Mi chiede poi se volevo smangiucchiare qualcosa. Si alza, senza rimettersi pantaloni e mutande e ve in cucina. Mette insieme degli stuzzichini, chiaramente non mi vuole lasciare andare, e io non voglio andarmene. Il mio sguardo era fisso su quel culo sodo che si spostava da una parte all’altra della cucina. Decido di alzarmi e andare a mangiare dal bancone, mi avvicino a lui e passo sotto un suo braccio per cercare di prendere delle olive, e sento una sculacciata in piena chiappa destra. Faccio un sussulto, lo guardo e sta sogghignando. Riappoggia la mano sulla mia chiappa destra massaggiandola, mi ha chiesto se mi avesse fatto troppo male, palesemente ironico, prendo la palla al balzo e gli dico che ormai avrò una chiappa di un colore rossastro, e come speravo mi abbassa calzoni e mutande mi fa girare e strizzando prima una chiappa e poi l’altra imita dei versi di riflessione, finche non sento arrivare un’altra sculacciata sulla chiappa sinistra. Ridendo mi dice che ora sono dello stesso colore. Che sbruffone! Continua a preparare gli stuzzichini e io ogni tanto ne rubo qualcuno, seguito da una sculacciata. Finito di sgranocchiare iniziamo a vedere un film, entrambi sdraiati nudi sul divano, lui sull’isola ed io appoggio la testa in mezzo alle sue gambe, praticamente sul suo cazzo. La sua mano scivola sul mio fianco su e giù, facendomi dei grattini, soffermandosi sempre sulla parte bassa del mio fianco, finché non la sposta sul mio culo. Passando da grattini a un massaggio leggero a mano aperta, sempre più verso il mio buco, con cui inizia a giocare. Poi toglie la mano, poco dopo sento un dito umido fare pressione per entrare nel mio buco, mi giro e lo guardo, con il suo ghigno mi dice di guardare il film. Intanto mi penetrando con un dito, da li a poco sono due e poi tre. Siamo entrambi eccitati, ma non accenna a fare nulla di più fino alla fine del film. Adesso il mio sedere è decisamente dilatato, dopo essersi abituato con tutta calma a tre delle sue dita. Inizia la sigla di fine film, mi da una pacca sul culo, e mi alzo, un po' deluso perché speravo di essere scopato. Mi chiede di dargli una mano a mettere via le varie cose, che lui va un attimo in bagno. Inizio con il togliere le varie coppette, prendo poi i pacchetti di patatine, lui torna e prende qualcosa da tavolino del divano, e mi segue. Gli chiedo dove vanno le patatine, mi dice nel cassetto in basso. Mi chino a 90, appositamente per stuzzicarlo un pochino mentre apro il cassetto. In tutta risposta, sento il suo cazzo lubrificato farsi strada tra le mie chiappe, trovare il buco e spingere tutto d’un colpo. Rimango senza fiato, mi cadono le patatine e le gambe mi cedono, sento le sue mani sorreggermi per i fianchi. Senza fermarsi inizia a scoparmi con un ritmo lento e costante, intanto mi ritiro su un pochino, ci avviciniamo al bancone, così che io mi possa appoggiare. sento le sue mani strizzarmi le chiappe, seguite dalla sua voce che mi dice che sarà una lunga serata per il mio culo. Senza parole, ma eccitato oltremisura lo lascio fare. Più il mio sedere si abitua più mi lascio andare, più mugolo ogni volta che sento il suo cazzo arrivare fino in fondo. Quando se ne rende conto, cambia atteggiamento, sento le sue mani strizzarmi le chiappe e afferrarmi saldamente per i fianchi e inizia a stantuffarmi senza pietà, sento le sue palle sbattermi contro rumorosamente ogni volta che affonda. Inizia a chiamarmi come gli pare, ad usarmi come gli pare. Io non riesco a stare in silenzio, e sono un mugolo continuo. Il maiale apre un cassetto della cucina e tra le stoviglie prende un paio di mutande che mi mette in bocca per farmi stare zitto, appena le avvicina alla mia faccia sento l’odore pungente di uomo. Mutante sporche, nel cassetto della cucina, ha pianificato tutto?! Zittitomi riprende a stantuffarmi tenendomi per le spalle. Io non ce la faccio proprio più, sento il mio cazzo colare da tempo, e con le sue mutande sporche in bocca a sto per raggiungere l'apice, cerco di dirglielo ma le mutande lo impediscono. Senza toccarmi schizzo copiosamente contro il mobile della cucina, lui rallenta, si ferma dentro il mio culo, sentendo le contratture muscolari capisce che sto venendo. Mi da della vacca, si ferma e rimanendo dentro di me, si avvicina al mio orecchio e mi dice che sta sera rimango da lui…
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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