Lo faresti per 80?

Novembre 2022.
Questo è il racconto di quanto successo pochi giorni dopo aver pubblicato uno dei miei ultimi racconti in cui raccontavo della mia prima volta a pagamento. Racconto per cui ho anche ricevuto alcune critiche in cui alcuni lettori hanno definito ipocrita la mia scelta di farmi pagare, ci tengo quindi a precisare che ovviamente ognuno può avere le proprie idee ma bisogna sempre anche rispettare gli altri. Ho precisato da subito che non sono un escort e non ho mai accettato soldi in cambio di prestazioni sessuali per necessità ma solo ed esclusivamente perché spinto da una mia fantasia che ovviamente era condivisa dall'altra persona.
Buona lettura.

E' Mercoledì e mi sveglio con un messaggio in cui un uomo sui quarantacinque anni mi fa complimenti per il mio fisico e per le mie foto, rispondo subito ringraziandolo e ci scambiamo qualche messaggio. Lui si dice fin da subito interessato a pagarmi in cambio di una prestazione. Lo rassicuro spiegandogli appunto che non sono un escort e che lui dalle foto sembra un bell'uomo quindi non c'è proprio bisogno di parlare di soldi, che volendo avremmo potuto organizzare un incontro per conoscerci e vedere se scattava la scintilla e in caso divertirci insieme.
Lui però insiste, dice che non gli è mai capitato di pagare qualcuno e che non si è mai fidato a cercare escort che lo fanno per soldi perché poco convinto possa scattare qualcosa e per paura di trovarsi in una situazione scomoda in cui paga un uomo e poi non rimane soddisfatto della sua prestazione. Lo eccita, dice, pensare invece di pagare qualcuno che si eccita proprio per il fatto di essere pagato. Ne parliamo per un po', cerco di capire che tipo di persona è, cosa fa nella vita eccecc. E' lui il primo a parlare di soldi e della prestazione, dice che è interessato solo al soft, si immagina un momento tranquillo a fine giornata in cui un bel ragazzo si lascia stuzzicare da lui e alla fine glielo prende in bocca. Mi chiede quanto prendo per una cosa del genere ma gli dico che non essendo escort e non facendolo professionalmente non ho un tariffario e di farmi lui una proposta. Non attende troppo e mi risponde "Lo faresti per 80?".
Dopo esserci confrontati per un po' nel tardo pomeriggio ci accordiamo per incontrarci il giorno seguente da lui.
Inutile dire che passo la serata a masturbarmi pensando al momento in cui lui mi darà i soldi in mano e a me si drizzerà subito il cazzo e solo al pensiero infatti riesco a farmi ben due seghe in serata sborrando copiosamente entrambe le volte.
Il giorno dopo all'orario prestabilito mi faccio trovare all'indirizzo da lui indicato, in un paese sul lago con un panorama mozzafiato. Quando arrivo gli scrivo e con mia sorpresa lo vedo uscire non dal portoncino del palazzo ma dalla porta del negozio accanto, una nota agenzia di assicurazioni.
Si avvicina e mi invita ad entrare, si scusa per non avermi detto la verità sul luogo dell'incontro ma mi spiega che non vive da solo e a casa sua, che comunque non si trova in quel paese, non sarebbe stato possibile incontrarci. Mi prende per mano e mi conduce nel suo ufficio. Sono le diciannove passate quindi l'agenzia è chiusa e tutte le luci sono spente però chiude comunque a chiave la porta dell'ufficio e abbassa le tendine che danno sull'atrio comune. Dopo qualche chiacchera lui inizia ad avvicinarsi, mi tocca le mani, le braccia, il collo, mi accarezza il viso. E' molto dolce nei modi di fare e mi tratta come fossi una persona a cui tiene davvero, mi sento coccolato. Poi inizia a spogliarmi, mi toglie felpa e maglietta, poi si china e dopo avermi sfilato scarpe e calzini restando in ginocchio mi slaccia i pantaloni e me li abbassa fino alle caviglie. Dopo averlo fatto avvicina lentamente il viso al mio pacco ancora dentro le mutande ma che già è barzotto. Ci appoggia sopra il naso e resta per qualche secondo ad annusare il mio odore. Poi mi sfila i pantaloni e si rialza.
Mi stringe a sé abbracciandomi e con le mani mi percorre tutto il corpo; prima le braccia poi il collo e scende lungo la schiena. Nel frattempo mi da qualche bacio sul collo e sulle orecchie, sussurrandomi parole dolci come "sei bellissimo" o "che bel corpo che hai". Intanto con le mani scende, me le posa sul sedere ed inizia a palparmelo da sopra le mutande, preme anche tra le natiche fino a spingere sul buco ma sempre da fuori e sempre in modo molto dolce mai troppo volgare. Anche io intanto lo abbraccio e mi comporto con lui con calma e dolcezza, proprio come lui sta facendo con me. Lui però è ancora interamente vestito con un classico completo d'ufficio grigio scuro, gli sfilo la giacca e gli slaccio la cintura dei pantaloni ma lui fa segno di fermarmi. Poi poggiandomi le mani sulle spalle mi gira di schiena, mi tiene schiacciato a sé e ora, avendo una corporatura abbastanza simile sento il suo cazzo duro spingere da sotto i pantaloni proprio all'altezza del mio sedere.
Gioca un po' con i miei capezzoli mentre mi bacia il collo, poi continuando a baciarmi lì con le mani scende fino a raggiungere il mio pacco. Ci mette sopra entrambe le sue mani e mentre lo sente indurirsi dentro le mutande io sento il suo respiro vicino alle mie orecchie farsi più pesante.
Di nuovo inizia a parlarmi a bassa voce all'orecchio, sembra darmi istruzioni ma lo fa in modo molto dolce.
"Ora ti abbasserai le mutande, ma solo dietro, non liberarti il cazzo."
Eseguo.
"Muovi il tuo sedere, fammi eccitare."
Eseguo di nuovo.
"Adesso chiudi gli occhi e fai un passo avanti, lascia fare a me."
Chiudo gli occhi e faccio un passo avanti. Sento le sue mani che si muovono sul mio sedere, ci gioca, poi sento il suo respiro avvicinarsi alle mie natiche, con le mani le apre un po' e si avvicina con la faccia. Poi ci infila la lingua.
Lecca avidamente, come non lo facesse da una vita, ma non in modo spinto, è sempre molto dolce però percepisco la sua voglia e sento tutto la sua lingua bagnarmi il buco. Mi bacia, mi sta baciando l'ano e mi fa impazzire, ho il cazzo che scoppia.
Va avanti così per qualche minuto, ogni tanto sposta le mani davanti e sempre lasciando il cazzo nelle mutande me lo prende in mano e ci gioca.
D'un tratto lo sento alzarsi, ho il culo completamente bagnato della sua saliva tanto che mi sgocciola lungo una coscia. Torna ad avvicinarsi a me e come prima mi sussurra all'orecchio.
"Adesso guadagnati i tuoi soldi." E nel farlo mi infila delle banconote nelle mutande, davanti, proprio sopra al cazzo.
Quindi mi giro e mi inginocchio, gli slaccio i pantaloni e glieli abbasso insieme alle mutande. Non mi soffermo nemmeno a guardargli troppo il cazzo, che comunque è di medie dimensioni e già scappellato. Lo prendo subito in bocca ed inizio a lavorarmelo per bene. Prima la punta con la lingua, poi tutta l'asta fino a prenderlo tutto in bocca ed arrivargli con il naso tra i peli pubici. Ha un forte odore di maschio, non puzza ma si sente tutto l'odore di un pisello che è rimasto rinchiuso nelle mutande probabilmente da quella mattina.
Lui mi mette una mano sulla testa ma non mi guida, semplicemente mi accarezza ed asseconda i miei movimenti. Lo sento godere gemendo.
Non dura molto, passano forse cinque minuti e mi chiede di potermi venire sul sedere, non sul buco, ma su una chiappa. Acconsento.
Mi fa mettere a quattro zampe per terra e lui si posiziona dietro di me, sento che si masturba per qualche secondo poi due o tre schizzi, neanche troppo copiosi mi bagnano una natica.
Si avvicina a me e mi dice un dolce grazie all'orecchio.