Gay & Bisex
La scoperta di Ahmed: Io e Anthony (Capitolo 9)
di Evan18
25.05.2017 |
12.072 |
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"Era magro ma meno smilzo e esile di me..."
I 25 gradi di casa mia erano nulla in confronto al caldo arabico in quella macchina.I finestrini erano chiusi e io sudavo, fra una sosta e l'altra, nel traffico di Dubai. Il viaggio durò molto e dopo un pò il mio "papi" mi parlò: "Adesso andiamo a casa, lì vedrai cosa fare"Un grattacielo commerciale sembrava. Il posto in cui arrivammo era molto lussuoso. Saliti con l'ascensore arrivammo ad un grosso portone; una card da strisciare per aprirlo e un appartamento che era in realtà un mondo. Un soggiorno con un camino bianco enorme probabilmente elettrico, grossi divani neri con isole un tavolino al centro e un'enorme stanza ben curata...una vetrata che dava su quella che a prima vista mi sembrava una vasca/piscina interna e un televisore da cinema.
Ad un tratto sbuca un ragazzo. Si avvicinò al mio papi: "Ah sig.Ahmed, è tornato!" esclamò.
Quello che ho indicato come semplice ragazzo in realtà era tutt'altro: mentre si avvicinava notai che camminava sinuosamente esibendo il suo corpo lucido. Aveva solo uno slip in rete nero e rosso che metteva in evidenza una rigonfiatura in mezzo alle sue gambe. Erano le sue palle e il suo piccolo pene che formavano un frutto di fico, e la sottile maglia di rete sorreggeva poi il suo culo, sodo e sporgente, liscio e poroso. Non un pelo, forse persino nel naso. Aveva capelli marroni, carnagione mulatta e per certi versi mi somigliava.Era magro ma meno smilzo e esile di me.
Il mio papi lo cinse a se con un braccio e si baciarono per qualche secondo, mentre io guardavo incantato quella scena. Poi lui gli diede una pacca sul culetto, e il suo sussulto fu accompagnato da un gemito e un sorriso timido. "vedo che ti sei messa comoda come al solito" disse il mio papi.
"E' lui?" chiese il ragazzo.
"Si fagli fare il giro su!"
Si avvicinò a me con un sorriso stampato sulla faccia. Mi prese una mano e: "Ciao amore, mi hanno detto che ti chiami Samuel!?"
""Si, forza saluta" rispose mio papi per me.
E io ancora confuso e incantato diedi un timido bacio sulla guancia al ragazzo.
"Ma che fai!? Salutami per bene amore...dai" e si incollò con le sue labbra carnose alle mie.
"Si vede che devi ancora provare..mhm..la tua bocca non sa propio di nulla...ma sai baciare tesoro!"
"Sapere di cosa?" risposi. "Ti piacerà vedrai poi"
"Cosa?!"
"Muoviti stupida, falle vedere la stanza"
" Si vieni bellezza"
La sua voce era suadente...quasi ammaliava. Mi condusse per mano di stanza in stanza...nulla da ribadire se non altro il lusso e la loro grandezza.
Ad una porta fermò la sua camminata sculettante e mentre l'apriva vidi che vi erano affissi dei cuori, disegnati su carta, con delle frasi in arabo e dediche col nome Samuel. Fu facile intuire che quella sarebbe stata la mia camera. Era abbastanza grande. Aveva un'anticamera che in realtà era un salottino con due divani bianco-rosa. Ma quello che mi stupì di più furono le parerti. Quasi interamente tappezzate di mie foto...modificate con dediche e complimenti alternate a foto di cazzi e ragazzi muscolosi nudi. Sui divani erano sistemati dei cuscini a forma di cuore, dei lecca lecca rotondi e grandi incartati e dei pacchettini qua e là. Armadi e cassettiere componevano la stanza. In giro erano appesi dei vestiti e un divabo ricoperto di mutandine e intimo rosa rosso...blu...verde.
"Io mi chiamo Anthony..."
"É il tuo vero nome?" Dissi.
"Certo...come tu ti chiami Samuel...giusto Samuel?"
"Si" risposi...soddisfando la sua aria di affermazione.
"Vorrei essere come te...sei appena arrivata e già hai tutti questi ammiratori"
"Ma da dove viene tutta questa roba?"
"Da tutti quelli che ti vogliono incontrare...tesoro. Poi ogni "papi" ti ha mandato un suo regalo...si fa così per darti la benvenuta...poi tutti i tuoi ammiratori"
Mi prese di nuovo per mano e mi condusse fino alla camera da letto. Alquanto enorme come il letto che era al centro...ricoperto di cuscini e regali anche quello. Notai subito dei dildo di diverse misure con un nastro e un fiocco per ognuno.
"Qui è il bagno...lì sopra ci sono i trucchi e le creme...qui ci sono le calze...lì ci sono gli shorts..e poi.."
"Ma perché anche i trucchi? " lo interruppi.
"Ma dovrai farti bella ogni tanto..! Di solito non ne dovresti usare...ma ogni tanto Ahmed potrebbe chiederti di mettere un po' di lucida labbra...intanto divrei metterti un po' di fondotinta come me! Vedrai sarai ancora più sexy amore..."
E mentre seduti sul letto fra cuori e dildi Anthony si dilettava ad abbellirmi il viso gli chiesi cosa avrei dovuto fare poi.
"Sono stata qui qualche giorno...ho messo a posto e preparato tutto....ma poi sarà tuo compito tesoro"...."Pensi che questa casa fosse già uno splendore?.."
"Perchè era disordinata?"
"Amore...di solito le nostre case rimangono in disirdine per giorni....solo quando il tuo "papi" ti chiede di riordinare dovrai farlo...queste lenzuola non venivano cambiate da settimane amore..."
Era così felice quando parlava e gli chiedi da dove venisse.
"Io sono brasiliano" disse
"Ho conosciuto il mio papi su FB e mi disse che avevo un culo perfetto per prendere cazzi e che mi avrebbe trasformato nella troia che sono...poi mi venne a prendere e mi portò a casa sua...è da due anni che sto con lui" mi raccontò.
"Ma quanti anni hai?"
"Diciotto" rispose lui. Era arrivato qui prima di me.
"E la tua famiglia? I tuoi?non sei mai tornato a casa" Chiesi.
"È questa la mia famiglia...è questa la mia casa... la nostra...amore"
Mi fece svestire...mi sfilò la canottiera e mi sfilò gli shorts.
"Dai vediamo il tuo culo amore...come stai messa"
Mettendomi a novanta sul letto...Anthony aprì le pacche del mio culo e immerse il suo naso nel solco liscio e sudato. "Mhm...tesoro che profumo". E poggiando il suo naso sfiorando il mio solco mi fece gemere. "Hai proprio una bella rosellina...vedrai che si trasforma in una vagina perfetta quando inizieranno a fotterti...é ancora fresca"
Poi prese con una mano le mie palle e sfioròil mio piccolo pene che si stava indurendo.
"Mhm...sembra che il sig. Ahmed ha fatto un bel lavoro..anche se ancora ti indurisci troppo...ma non credo ci sarà bisogno della gabietta"
"Tu da quando non sborri?"chiesi io
"Ahahaha...io non mi tocco da tre anni. Poi noi non sborriamo amore...non abbiamo dei cazzi: hai una fica perfetta! a cosa ti serve il cazzo? noi non siamo dei maschi.." si interruppe e prese una foto di un cazzo sul letto "guarda! questo è un vero cazzo! i veri maschi hanno un cazzo vero...guarda com'è grosso, turgido,e le palle sono 5 volte più grandi delle nostre! noi siamo delle troie! Ora dimmi...tu hai peli? "
"No...da nessuna parte "
"E adesso guarda la foto. Guarda! è un corpo peloso...è un vero maschio...noi siamo delle troie...solo i veri maschi sborrano...noi veniamo e squirtiamo"
Hai ragione" dissi
"Ecco adesso bacia questo cazzo"
E con sicurezza e approvazione baciai la foto che anthony mi porgeva davanti. "Brava mhmm..bisogna sempre ringraziare il cazzo di fronte a te"
Posò la foto dandogli un bacio macchiandola col lucida labbra che aveva messo mentre mi puliva il viso.
"Adesso vedi come diventerà il tuo culo" dicendo questo si mise a novanta sul letto, di fronte a me,inarcò la schiena e allargò le gambee spinse aprendo il solco racchiuso fra le sue chiappe sode esibendo la sua meraviglia. Non era un semplice buco. Era una vagina. Almeno non aveva nulla da invidiare ad una ragazza. Ogni volta che spingeva fuori, uscivano le labbra. Era molto più estesa della mia e tutta lievemente rosa. Il mio era un semplice ano e buchetto stuzzicato col tempo. Ma ad ogni volta il suo si allargava di più.
"Non preoccuparti amore anche il tuo stupido buco diventerà una vera fica come la mia. Vedi Samuel la nostra non è una fica come quella delle ragazze...è migliore! Ai veri maschi piace la nostra vagina"
Prese un pacco a forma di cuore dal letto e aprendolo trovò una sorta di tanga rosa. "Ricorda che a casa non stare così vestita...tieni metti questo!"
"Anthony vieni qui fottuta troia" urlò il mio papi.
"Mettilo! Aspetta qui e divertiti amore. Vado un attimo. Il tuo papi mi chiama"
Spontaneamente mi venne da dire "Grazie...tesoro"
Anthony rispose con un bacio "ecco così ti voglio amore...stai imparando"
"Comunque torbo subito...non è finita qui devo prepararti per stasera"
"STASERA?"
"Si...vedrai"
Continuò : "poi ti lascio e ci vediamo domani per il festino"
"Festino? Quale festino? " dissi.
[Continua]
[Scusate se il racconto sta andando a rilento...ma é dura trovare tempo da dedicarci. Continio a breve]
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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