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La scoperta di Ahmed: il troiaio (cap. 11)


di Evan18
03.10.2018    |    16.821    |    9 8.9
"Mi stringeva il culo con le mani..."
Continuazione del capitolo 10 [..] ATTENZIONE: dal prossimo capitolo il titolo passerà da "La scoperta di Ahmed" a semplicemente "Ahmed: + titolo del capitolo".

Poco dopo, Ahmed corse alla porta, non lasciando nemmeno un secondo di tempo ai ragazzi per bussare. Erano già dentro...entrarono uno dopo l'altro salutando Ahmed con un grande abbraccio, delle pacche sulla spalla, e strette di mani. Dopo Ahmed, il turno del saluto e dell'accoglienza passò a Anto, che invece le pacche le prendeva sul culo e salutava tutti con grandi smancerie. Lui sembrava conoscerli quasi tutti; o almeno si notava dal modo in cui li salutava.
Mi colpì un ragazzo alto e massiccio, che si aggrappò con le mani al suo culo e alzò Anthony, fino a porlo in linea retta col culo sulla sua patta: "Mhhhm...frocetta, quando me lo dai questo culo?"- iniziando a simulare una chiavata. Anthony con tutta calma,e nonostante sapessi fosse voglioso, gli rispose che la "festeggiata", per stasera ero io.
A quel punto tutti e otto, mi fissarono, e si accorsero della mia presenza. Io impassibile ad aspettare un ordine o una mossa, mi ero appoggiato sulla spalliera del divano a guardare la scena. Ebbi un momento per guardarli tutti. Non ne conoscevo nessuno. Nessuno di quelli che avevo visto in foto era lì; penso che li avrei conosciuti più avanti, perchè molti di loro erano ancora più belli. Grossi, muscolosi, fighi.
Qualcuno lanciò un fischio di approvazione vedendomi. Erano tanti. A quel punto, Ahmed ruppe il silenzio: "Dai ragazzi mettetevi comodi". Anthony corse a prendere le birre e molti di loro si svestirono togliendo i pantaloni. Anthony mi chiamò per prendere dei vassoi: "Tieni, poggiali sul tavolino al centro, fra i divani"- mi disse, e io "Anthony...ma..poi?" e non mi rispose.
Tornai nel salone, Ahmed era sparito, e i suoi amici si erano messi ben comodi sui divani, alternando i sorsi di birra ai morsi degli snack, presi dal tavolo. Rimanevo sulla soglia col vassoio in mano...le gambe mi iniziarono a tremare e il caldo si faceva sentire. Mi avvicinai raggiungendo il tavolino e facendomi coraggio passai davanti a loro.
"Mi hanno detto che ti chiami Samuel" disse uno di loro. - Si - risposi.
Nel frattempo poggiai il vassoio e mi ritrovai col mio culo davanti al suo viso. "Sei proprio una bambolina Samuel"- non mi voltai perchè rimasi bloccato. Mi stringeva il culo con le mani. "guarda che troietta che sei con quel culo! vero?" - Le sue mani, che me lo massaggiavano, mi fecero mugolare. Tutti gli altri, iniziarono a massaggiarsi il gonfiore sugli slip. Vedendomi in quella posizione, che offriva il mio culo.
Ancora bloccato in quella posizione, vidi, con la coda dell'occhio, Anthony che salì in braccio ad uno di loro e si sistemò su di lui: senza curarsi di me. Mentre gli altri ridacchiavano e bofonchiavano parole arabe incomprensibili, sentii scorrere un liquido che mi pizzicava, lungo le natiche e le gambe.
"Uh..hai visto? Hai fatto cadere la mia birra sul tuo culo da troietta! Ti sei sporcata ora!"- disse l'uomo che aveva ancora il mio culo di fronte al suo viso, e io ancora chinato nella posizione a 90, di fronte a lui.
-" Ma veramente io..." - " Togli quella mutanda! Si è sporcata "- disse.
"Ma come...veram.." - "TOGLILA, HO DETTO!" - mi interruppe schiaffeggiandomi la pacca destra.
Diedi uno sguardo a Anthony che invece stava slinguazzando ora con l'uomo su cui era seduto. Feci per togliermi la mutandina a rete rosa, ma di colpo sentii uno strappo e delle risate. L'aveva strappata lui, senza lasciarmi tempo per toglierla. Due sberle sulle mie chiappe mi fecero urlare. "Oh cazzo così va meglio...sei tutta in rosa puttanella...lo so magari a te la birra non piace! Sei una femmina"
"La birra è per uomini" disii.
"Allora ho io qualcosa per te piccolina...lo vuoi il biberon?"
"Si...ti prego papi" - "AHAHAHAHAHAA" (scoppiarono tutti a ridere).
Mi fece girare e mi trovai di fronte a lui. Aveva il classico fisico arabo, muscoli pronunciati. Un petto enorme che lasciava un solco in mezzo dove c'erano pochi peli riccoiluti. I miei occhi seguirono la linea degli addominali, e la riga di pelo che portava agli slip grigi e retati, ripieni di quello che di li a poco avrei assaggiato.
Aveva i capelli rasati e una barba curata: insomma un bel pezzo d'arabo.
Mi fece abbassare, e ora il mio culo era in esibizione per l'altro lato del tavolino, e il mio viso in mezzo alle sue grosse gambe.Non si scomodò. Si strappò con un colpo gli slip, lasciando sbucare un cazzo grosso. Era semi moscio ma grosso e largo. Alla base dell'asta c'era un anello di metallo. La punta e la cappella circoncisa erano così grosse che poggiavano sulla stoffa del divano.
"VAI SUCCHIA IL TUO BIBERON; COSI' ESCE IL LATTE TROIA"
AHAAAAHAHAHAHA - risero tutti, mentre io estasiato iniziai a mugolare e a leccare e baciare quella bestia davanti ai miei occhi. Lui mi allargò il mio piccolo culo aprendo le pacche con le sue grosse mani, esibendo il buchetto agli altri che iniziarono a sputarci sopra dalla loro posizione, sperando di centrare il buco.
Vidi che la situazione lo stava eccitando, perchè il cazzo si mosse e si stava indurendo, così lo impugnai con una mano e iniziai a dare il meglio di me dopo tutti gli allenamenti svolti.
Come lo presi in bocca, iniziandolo a gustare sentiii un grosso e corposo "UHHUHFH". Lui lasciando il mio culo, si dististese rilassandosi ad occhi chiusi...e la mano finì sulla mia testa, che ora gestiva lui.
Non riuscivo a contenere quella bestia,la sentivo calare in gola, gli occhi mi esplodevano ad ogni affondo, e lui godeva sempre di più.
"CAZZO, CON QUEL PIERCING MI STA FACENDO GODERE STA PUTTANA"
Slinguazzavo la cappella su e giù mentre lo mantenevo tutto in bocca. Mi spingeva su e giù, gonfiandomi la gola.Era così in profondità che con le labbra sentivo freddo metallo dell'anello che ornava quel bestione. Mi lasciò andare per qualche secondo e ripresi fiato con un rumoroso respiro. Lui mi posizionò il viso sulle sue palle grosse e ripiene, che poggiavano sulla stoffa del divano. Iniziai a lavorarle, mentre il suo cazzone umido mi ricopriva gli occhi e la faccia, e sbatteva sulla guancia per i miei movimenti lì sotto. Dopo pochi secondi di goduria disse "Girati...MUOVITI"
Mi alzai e mi girai, dando uno sguardo agli altri, dopo aver avuto per diverso tempo sugli occhi soltanto la forma del suo cazzo. Anthony si stava dando da fare inginocchiato, col ragazzo che prima slinguazzava. Ora gli era dentro la bocca, col cazzo che faceva avanti e indietro. La saliva di tutti gli sputi ricevuti si scioglieva sul mio solco e sulle gambe.
"Siedti in braccio" - mi ordinò col cazzo svettante in aria. "Co-coome?"
"SIEDITI IN BRACCIO A PAPI, PUTTANAA!"
Girato, mi abbassai lentamente, mentre lui manteneva alta la sua bestia. Arrivai a toccare la sua cappella col mio buchetto. La sentivo umida, sfregarsi conto la mia rosellina.
"Su SIEDITI"
Continuai ad abbassarmi...allargai le gambe di più, ma le molle dello jockstrap non me lo permettevano. Sentivo il mio solco allargarsi sempre di più. Ad un certo punto fu lui a spingere e io urlai più che potei: "AHHAHHHHHHHHHHHHH...AIAH...AHHH"
"AHH OH SI PORCA PUTTANA QUANTO SEI STRETTA! SII AHHH"
Finchè non mi cinse con un braccio e mi spinse verso tutto il suo cazzone. Gridai tutto il mio dolore e bruciore in falsetto; cercavo di scappare da quel cazzone, ma bloccandomi, mi fece cavalcare su e giù, su e giù. Le lacrime furono spontanee.
"SEI UN FUOCO QUA DENTRO! TE LO STAI POMPANDO COL CULO".
Non si fermava nemmeno un secondo, voleva che la sua bestia si ambientasse subito.
Probabilmente il mio culo iniziò a produrre una numerosa quantità di umori anali per farsi strada su quel cazzo da toro, poiché ad ogni spinta sentivo un "fap..fap" continuo. Le sue palle gonfie colpivano il mio scroto.
Iniziai a mugolare eccessivamente in estasi "MHMMH...EHE MHMMM...EHAAH....MHMMH"
I suoi colpi aumentarono il ritmo, assecondati dai suoi sbuffi e grugniti: ad un certo punto mi prese per le gambe e le alzò facendomi scivolare totalmente sul suo cazzo. Unì le mie gambe per aria e io ero disteso pancia in sù poggiato sul suo corpo. Sentii distinguersi il "WOW" di Anthony che vide la scena. Il mio culo aveva inghiottito quel cazzo e tutti lo stavano vedendo: le mie gambe lisce per aria e il mio culo spanato col cazzo dentro eccitarono anthony, che si fiondò verso di noi.
Mentre l'uomo continuava a stantuffarmi, vidi la testa di anthony intrufolarsi fra le gambe dell'uomo. Stava per dare il meglio di se iniziando a slinguazzarsi le palle dell'uomo, e il suo cazzo che stantuffava e allargava il mio culo.
"OHHOHH AHRR AHHHR CAZZO VENGO VENGO"
E un esplosione mi schizzò nel ventre....crema possente, calda e biancastra iniziò a scorrere sulla base del cazzo dell'uomo, che era rimasta fuori, scorrendo fino alle palle. Evidentemente il mio culo non era pronto a contenere tutta la sborra che quell'umo cacciò.
Anthony fu pronto a leccarsela tutta...mentre ancora fermi in quella posizione, l'uomo disse:
"OH PORCA PUTTANA...ADESSO TI FOTTO COSI'....ANCORA! NON VOGLIO USCIRE DA STO BUCO! TI FAREMO USCIRE LA FICA! TE LA MERITI...TROIA"

[CONTINUA]
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