Racconti Erotici > Lui & Lei > Un incontro indimenticabile
Lui & Lei

Un incontro indimenticabile


di Membro VIP di Annunci69.it Salserohot
26.11.2019    |    16.286    |    10 9.6
"Ci sediamo attorno al tavolo guardiamo i nomi sui cavalieri e casualmente nell’alternanza tra un uomo ed una donna capito alla sua destra e mia moglie alla mia..."
Debora è la splendida moglie del mio collega di lavoro, 40 anni di straordinaria bellezza alta 1.75 bionda occhi verdi di gatta fisico magro con una quarta di un florido seno.
L’ho incontrata quando si è presentata la prima volta con suo marito Vittorio alla cena di natale organizzata da me per i soci e dirigenti della nostra azienda.
L’elegante location imponeva un “dress code” elegante. Io e gli altri uomini in abito scuro. Le signore sfoggiavano un look adeguato per l’occasione tacchi e scollature vertiginose che mettevano in evidenza le loro grazie naturali o aiutate dalla chirurgia, ma nel contempo mostravano l’estrema cura del fisico di over 40.
Debora indossava un abito nero da sera lungo e attillato che le scivolava sulle sue splendide curve, il vestito aveva una scollatura generosa che metteva in evidenza il suo splendido seno; la fluente capigliature liscia e bionda si adagiava sulle spalle e accarezzava l’abito con i suoi movimenti del capo. Il tacco alto, che le slanciava la splendida ed esile caviglia, veniva fuori dallo spacco vertiginoso, sino a metà coscia, sul lato destro della sua gamba, che la rendeva estremamente femminile erotica ed eccitante.
Ci sediamo attorno al tavolo guardiamo i nomi sui cavalieri e casualmente nell’alternanza tra un uomo ed una donna capito alla sua destra e mia moglie alla mia sinistra.
Appena si siede la sua esile splendida gamba viene fuori dal vestito e rimane in bella vista tutta la sera. Più volte nella serata il mio pensiero era quello di far scivolare la mia mano sulla sua gamba per raggiungere le labbra della sua figa protetta presumo da un perizoma.
Io non la conosco, mi attrae, m’incuriosisce, mi eccita; per non destare gelosie in mia moglie colloquiamo con garbo alternando la conversazione anche con altri commensali. I nostri sguardi e sorrisi ritornano spesso a incrociarsi e attratto dai suoi occhi verdi ammaglianti parliamo di vari argomenti ma senza essere insistenti ed invadenti. Durante il dialogo per il suo modo d’essere decisa e risoluta mi porta a pensare che fosse una donna pragmatica, che sapeva quello che voleva, risoluta nel raggiungere l’obbiettivo, ma avvertivo anche che era una donna imprevedibile e non mi sbagliavo.
Il mio sguardo spesso finiva sotto i suoi gomiti su quella gamba con la calza autoreggente e lei se ne era accorta.
A metà serata, mentre parlo rivolto verso Luana, mia moglie, sento una mano sulla mia coscia che sale lentamente verso il mio cazzo, me lo accarezza e con gesti ritmati me lo stringe da sopra i pantaloni.
Non fu facile a non far emergere lo stupore della dolce sorpresa e la sensazione che mi pervadeva in tutto il mio corpo mentre mia moglie mi continuava a dare pareri sul cibo degustato e i relativi vini associati. il mio cazzo era duro e spingeva sui pantaloni, una situazione intrigante erotica che non mi era mai capitata. Come Luana finisce di parlare giro lo sguardo verso Debora, lei aveva il capo verso Vittorio suo marito; accorgendosi che mi ero girato verso di lei ritraeva la mano riportando il braccio sul tavolo.
A fine serata prima del comiato finale vedo che apre la sua borsetta, prende un biglietto e lo nasconde sotto il suo tavagliolo guardandomi.
Capisco che aveva lasciato qualcosa per me forse il suo numero di telefono, ma come fare per prenderlo davanti a tutti? Mi sorge un idea, poggio gli occhiali vicino al suo tovagliolo e ci allontaniamo per i saluti verso hall del lussuoso hotel sul mare che ci aveva ospitati per la cena, ritorno indietro avvertendo mia moglie degli occhiali dimenticati e conquisto il biglietto.
La notte mi è venuta un erezione con non mi capitava da tempo sognavo di fare sesso con lei e non smetteva di toglierselo dalla bocca lo succhiava, lo leccava dal glande alle palle e faceva scomparire il mio cazzo fino a quando le sborrai in bocca, mi accorsi che non era un sogno, mi ero effettivamente bagnato, avevo avuto una polluzione notturna come un adolescente.
Il giorno successivo, nelle ore di lavoro, la chiamo e dopo aver commentato la serata, con cambio di voce e in modo suadente risponde al mio invito d’incontrarla dicendomi:”vieni da me in ufficio domani sera, lavoro sempre fino a tardi e poi come sai Vittorio domani é a Milano e torna fra due giorni”.
Acquisto un bottiglia di champagne e con due flut presi da casa, raggiungo l’ufficio, la chiamo, mi apre il portone e mi dice: “piano attico”.
Sono arrivato all’ultimo piano, con un eccitazione elevata che pervadeva il mio corpo, suono il campanello, mi apre la porta e dopo due secondi di silenzio mi dice:
“ciao... e sorridendo continua:”che bella sorpresa! Entra”.
Lei era vestita con un avvolgente tubino blu corto con una generosa scollatura, il reggiseno a balconcino le modellava il seno, i capelli tirati su metteva in evidenza due lunghi orecchini e lo splendido collo come nei dipinti di Modigliani.
Ho pensato di portare del Moet, per rendere più piacevole la conversazione, visto che siamo in un ufficio....aggiungo.
M’invita ad entrare e seguirla nel suo ufficio, mi fa strada, non posso non notare il suo splendido turgido culo che ancheggiava nei movimenti. Che splendida donna di classe pensavo tra me.
Non mi faccio pregare, la seguo ed entro nell’ufficio.
Con gran meraviglia noto che più che essere un ufficio era un salotto, una scrivania enorme la sua poltrona di pelle nera e dietro un quadro di Renoir coloratissimo. Di fronte due poltrone e dietro un comodo salotto Frau con divano e poltrone di colore classico verde, un grande tappeto persiano a pavimento e lampade soffuse, un gran lusso; dopo tutto è una manager di una grande multinazionale, pensai.
Mi fa accomodare sul divano Frau e lei si siede sulla poltrona. Inizia la conversazione ed il gioco di sguardi e corteggiamento.
Sei un uomo interessante, mi dice. Non trattiene la sua anima calda e decisa, mi si avvicina si siede a fianco e mi sussurra:” Non hai intenzione di regalarmi soltanto champagne, vero?! Vedo che hai un'altra sorpresa per me, abbassando la testa e guardando la patta dei pantaloni, dove il mio cazzo sagomava il tessuto.
Mi poggia la mano sul cazzo duro diventato tale già da quando ho visto muovere il suo culo entrando in ufficio.
Avvinandosi a me il suo tubino era salito sino a mettere in evidenza le sue calze autoreggenti di pizzo nero e far intravedere il suo perizoma nero.
Ora le carte erano scoperte lei giocava in casa e aveva fatto il primo passo, i nostri desideri erano espliciti, toccava a me fare un ulteriore azione.
Mi avvicino ancora di più a lei, con la mano destra l’accarezzo il viso e i capelli e raggiungo la sua bocca; gli mordo dolcemente le labbra e le infilo la mia lingua ardentemente.
Mi sento succhiare la lingua come se mi prendesse il cazzo, preannunciandomi quello che sarebbe accaduto a breve.
Faccio scivolate le mie labbra anche sul suo collo e sulle spalle inumidendoli con la mia lingua, mentre la mia mano destra raggiungeva il suo seno.
La situazione si è intrigata sempre più, le nostre lingue si sono aggrovigliate nelle nostre bocche e le mani hanno iniziato ad esplorare i nostri corpi.
Mi alzo in piedi, l’avvicino al bordo del divano, mi abbasso la cerniera, tiro fuori con la mano il mio marmo e con tutte e due le mani le prendo la testa, avvicinandola con decisione al mio cazzo che scompare lentamente nella sua gola.
Ho sentito le sue mani che si facevano strada, lentamente mi sgancia la cinghia e mi apre i pantaloni che per gravità scendono sino ai piedi; subito dopo le sue mani si trasferiscono sul mio culo che con vigore lo palpeggia, non mollando il mio cazzo in bocca che appare in parte e scompare con un movimento alternato della sua testa.
Avverto la sua bocca calda che mi succhia il cazzo me lo bagna intensamente con la saliva; la cappella mi si gonfia sempre di più al salire dell’eccitazione quando con la lingua circuisce il glande e scende su tutto il cazzo. Non so quanto tempo sia passato ma godo immensamente di sensazioni e a guardarla.
Ora tocca a me. La sdraio sul divano le apro ed alzo le gambe, lei mi guarda negli occhi e sorride compiaciuta, poi li chiude con la testa rivolta verso il soffitto.
M’inginocchio sul tappeto, davanti a lei, abbasso la testa sino al suo ombellico esco la mia lingua e comincio dolcemente a leccarla nelle parti basse scendendo e risalendo lungo il suo corpo fino a raggiungere il suo perizoma. I suoi gemiti e i piccoli movimenti di piacere mi spronano ad andare avanti perché gli stava piacendo.
Questo mi eccita e inizio ad appoggiarmi a quel piccolo pezzo di stoffa inzuppato dei suoi umori profumati, lo sposto con l'indice un po' e appena la sua fica esce, gli punto la lingua tra le grandi labbra e i suoi caldi umori creano un filamento denso che man mano la mia lingua si allontana si allunga sempre più. Poi con gusto la mia lingua la penetra e con movimenti di dentro e fuori la faccio gemere dal piacere; raggiungo il clitoride che tentenno con la mia lingua, lo succhio dolcemente e man mano si gonfia tra le mie labbra, la bagno ancora di più lasciando la mia saliva. Il suo è un succo gustoso, il nettare degli dei dal un profumo inebriante. Mi dice:”sei un gran leccatore continua ancora ti prego che vengo”
La sua eccitazione è intensa, infatti dopo poco arriva per lei il primo orgasmo. Me ne compiaccio e adesso oso di più. Lei sempre con le gambe aperte e la figa maggiormente bagnata dall’orgasmo, lentamente gl’infilo l’indice e medio della mia mano e con movimenti ritmici sempre più veloci toccando il punto sensibile, ricevo sulla faccia uno schizzo caldo, con mia meraviglia e soddisfazione, l’avevo fatta squirtare e fargli raggiungere l’orgasmo per la seconda volta.
Si alza mi ribalta sul tappeto in piedi su di me si spoglia completamente facendo sbocciare il suo seno con i turgidi capezzoli, lasciandosi le calze nere autoreggenti.
Si abbassa e mi sbocchina il cazzo durissimo a più non posso, Me lo succhia e al tempo stesso lo lascia andare avanti e indietro, godendosi tutti i miei gemiti di piacere.
Sei bravissima con la bocca, tra un po' vengo se non ti fermi un attimo. Lo so che ci so fare con la bocca ribatte lei.
Gli chiedo ancora di rallentare per non farmi “venire” ma lei continua dicendo voglio la tua sborra, schizzami in viso e sulla bocca. Ecco che il mio cazzo esplode inondandola di sborra che lei si spalma sul viso, la raccoglie con le mani la mette sulla lingua ingoiandola; poi mi dice:”se ci fosse stata un altra donna gli avrei passato nella sua bocca tutto il tuo caldo nettare e lo avrei ricevuto baciandoci tra noi per darti un piacere aggiuntivo. Con quello che mi disse capii che amava anche il corpo femminile e che potenzialmente mi avrebbe dato ulteriori piaceri in altri incontri.
Quello che mi aveva detto, mi aveva fatto maggiormente eccitare e sebbene ero venuto da poco avendo il cazzo ancora duro mi metto in ginocchio e le dico scopiamo?
La mia idea gli piace, si mette alla pecorina davanti a me, apre ancora di più le sue gambe inarca la schiena con le braccia stese sul tappeto mi dice: infilalo tutto dentro e sbattimi forte, sono la tua troia che hai sempre sognato.
Prendo il mio cazzo con la mano destra e con la cappella sfioro sia il suo buchetto del culo che si contrae sia la figa umida che al contatto del glande lo lega con un suo nettare filante creato in uno dei due passaggi dall’alto al basso.
Dai infilalo ti prego, mi dice, non ce la faccio più voglio sentire dentro di me il tuo cazzo, non ti preoccupare prendo la pillola e non scopo con tutti, sono pulita.
A questo invito senza profilattico prendo in mano il cazzo lo appoggio sulle sue grandi labbra le afferro le natiche e con un colpo ero dentro di lei, una fessura calda e lubrificata, continuo a pomparla ritmando movimenti veloci a quelli lenti.
Inebriato dalle sensazioni dai suoi movimenti, dai gemiti di godimento e dallo spettacolo che vedevo lascio le natiche e afferro il suo splendido seno palpeggiandolo, continuando a penetrarla con colpi decisi.
Mi incita a continuare, dai dai che vengo ancora mi dice, dopo un urlo gode, avverto che le contrazioni della sua figa mi stringono il mio cazzo come in una morsa. Le dico:” sei proprio tanta roba....”
In un turbinio di sensazioni, si gira mi stende sul tappeto e mi mette a smorzacandela, la mia posizione preferita, si abbassa lentamente si prende il cazzo con le mani e se lo infila nella figa e comincia un su e giù che mi fa morire di piacere. É uno spettacolo vederla con i suoi capelli tirati in su la collana di perle che avvolgeva il collo, il suo seno splendido che si muoveva in sincronia con il suo bacino che s’infilava il cazzo e le sue splendide gambe sottili avvolte dalle calze nere. Che spettacolo...
Dopo avermi stantuffato per un bel po arrivo al culmine del piacere e vengo dentro di lei come un eruzione vulcanica, lei si alza e viene giù il mio liquido mescolato a quello della sua figa. La guardo estasiato. Si pone in ginocchio tra le mie gambe e me lo prende in bocca leccando dalle palle alla cappella tutto il frutto del nostro piacere, si avvicina e mi mette la lingua in bocca iniziando un turbinio di lingue ed assaporando i nostri umori.
M’invita a poggiarci sul divano, ci alziamo e lei si stende con viso sorridente e soddisfatto. Io raggiungo la bottiglia di champagne nel frigobar prendo i due flut verso il liquido e gli porgo il bicchiere proponendo un brindisi a noi, al magico e segreto momento di felicitá che ci siamo ritagliati nella quotidianeità. Mi stendo a fianco a lei e sorseggiamo lo champagne mentre accarezzo il suo viso e la pelle liscia del suo corpo per riprendere energia e goderci quanto vissuto sino a quel momento.
Dopo circa un ora di condivisione di vita vissuta risate e allegria, lei mi accarezza le palle con il suo palmo della mano e il mio cazzo ritorna nel suo splendore dell’erezione. Mi dice:”ti voglio ancora”.
Scivola dal divano e mi spompina come non ne avesse avuto di cazzo fino a quel momento. Mi lascia seduto sul divano e si mette a pecorina sul tappeto e comincia a muoversi a carponi facendo intravedere la figa.
La cosa mi eccita, mi avvicino a lei la mia eccitazione m’induce ad imprimere nella penetrazione tutto il suo vigore. Gli prendo i fianchi, e spingo e martello il cazzo a più non posso.
I gemiti di lei m’inebriano di piacere e mi lascio andare a qualche frase di torpiloquio:” Ti faccio andare a fuoco la fica, gran troia”.
La sua voce ed espressione mi eccita quando mi dice: “sfondami la figa ed il culo sono la tua troia”
Più deciso che mai lascio scivolare la saliva abbondantemente dalla bocca centrando il buco del suo culo e faccio entrare tutto il pollice nel culetto per lubrificarlo all’interno. Lei gode e mi fa sentire forte e padrone della situazione. Gli metto le mani sulle chiappe, le allargo e dopo poco appoggio la cappella al buco, dal quale ho appena fatto uscire il dito.
Lei Sa cosa le aspetta e mi esorta a non desistere. Piano piano la pressione aumenta e l'ano si apre lasciando entrare il cazzo duro. Lascia uscire un urlo di puro piacere, si sente posseduta totalmente mentre spingo con tutta la mia energia dentro sino ai testicoli che sbattono con vigore sulle sue chiappe che schiaffeggio emettendo il classico rumore.
Lei porta la sua mano tra le coscie e parte con un ditalino masturbandosi intensamente. Ha un altro orgasmo ed é completamente bagnata, ma io non cedo e continuo a martellargli il culo con tutta la mia eccitazione e potenza.
Io mi sento un po stanco per non dire sfinito ma l'eccitazione che mi da quel momento di enorme perversione mi dà energie che mi stupiscono; quando rallento i colpi, lei inizia ad andare avanti ed indietro con il corpo.
Dopo pochi colpi arriva il mio orgasmo la riempio il culo di sborra, lei mi incita e mi gratifica, esco la cappella da dove ero entrato e le sue contrazioni fanno colare le goccie di sborra sulla sua mano che spalma sulla figa.
-Debora mi dice soddisfatta: “Sei una macchina del sesso che non avevo ancora trovato”.
Il nostro amplesso ora è finito, Concludiamo l’incontro bevendo altri bicchieri di champagne fino a finire la bottiglia, dopo esserci sdraiati sul divano. Soddisfatti ci rivestiamo, lei mi mette le sue mani al collo io sul suo culo, le nostre avide bocche si scambiamo un ultimo intenso bacio e ci ripromettiamo di rivederci...... e cosí fu. Iniziammo una splendida eccitante relazione segreta vivendo con erotismo passione e trasgressione colorando le nostre vite.
Salserohot

PS: storia reale nomi di fantasia
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.6
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Un incontro indimenticabile:

Altri Racconti Erotici in Lui & Lei:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni