Prime Esperienze
UN THREESOME INDIMENTICABILE CHE HA CAMBIATO LE NOSTRE VITE


31.01.2022 |
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"Cosa vorresti che ti facessi le chiesi..."
……….Dopo l’esperienza unica con mia suocera non riuscivo a prendere sonno, ripercorrevo con la mente tutto l’accaduto, non avevo sensi di colpa,il pensiero di smettere con mia suocera, con serie conseguenze sui bambini e il mio rapporto con loro, contrastava con il mio eros che sovrastava al pensiero di farla mettere in ginocchio,infilargli il cazzo in bocca per farmelo succhiare e a scoparla,come piaciuto a entrambe.Ritornava frequente il ricordo di come cominciò a spompinarmi, facendo sparire il cazzo nella bocca,sino in gola, all’eccitazione crescente che m’indusse con godimento a inondare il suo viso e la bocca del mio caldo sperma;Non mi abbandonava il pensiero che lo sperma, che gocciolava dalla sua bocca, se lo spalmava sul seno; non si può dimenticare la sua mano sulla gocciolante figa nella quale s’infilò le dita, raccogliendo il suo nettare mescolato al mio e ponendosele in bocca per gustarli. Ripensavo alle richieste di Alessandra,mia suocera,circa la richiesta di smetterla d’insidiarla sessualmente e perdonare mia moglie Paola del suo tradimento e riprendere a far sesso con lei.Analizzando quanto riferito da Alessandra, per la sua prima richiesta ero consapevole che sarebbe stato meglio assecondarla;sull’altra non avevo ancora nessuna intenzione di riprendere a scopare con mia moglie, ero troppo incazzato e non l’avevo ripagata abbastanza dello sgarbo nei miei riguardi. Tutta la notte pensai all’amplesso con Alessandra, il mio cazzo era duro e sebbene mia moglie dormisse vicino a me, mi feci una sega ricordando la splendida scopata; nella mia mente “l’Io” era in conflitto con il “super Io” che accentuava i sensi di colpa, ma l’indomani avrei dovuto dare una risposta a mia suocera.Tormentato da questi pensieri, a notte fonda mi venne una brillante idea, avevo trovato il modo per chiudere la questione con la suocera e ripagare adeguatamente mia moglie.Decisi che il giorno seguente, avrei condiviso con Alessandra che per assecondarla nelle sue richieste sarebbe dovuta essere complice per un’esperienza particolare, assistere e partecipare all’amplesso tra me e Paola;una proposta “lussuriosa” difficile da accettare. Il resto della notte pensai il modo di attuare il piano senza che mia moglie si accorgesse di essere osservata dalla mamma.Pensai che era abbastanza semplice in quanto a mia moglie, piaceva fare sesso bendata e contemporaneamente legata,perché mi confidò che era una situazione fantasiosa per immaginare di scopare con un altro uomo;questo contesto la eccitava moltissimo e a me non dispiaceva,tanto più che appagava entrambe, infatti anni fa in vacanza avevamo condiviso l’esperienza, con lei bendata, con un uomo, ben dotato, conosciuto solo da me in sauna. Quanto al suocero,solitamente si addormentava subito profondamente e non si svegliava sino al mattino; per l’occasione per stare più tranquilli Alessandra gli avrebbe sciolto nella tisana qualche goccia di sonnifero. Se Alessandra avesse accettato quanto proposto, le avrei garantito che non l’avrei più importunato mai più e avrei perdonato definitivamente Paola. Il piano mi sembrava fattibile e l’eccitazione mi aveva già pervaso.Il giorno seguente appena avrei avuto la possibilità di stare solo con Alessandra gli avrei spiegato le condizioni e il mio piano. Se avesse accettato, sarei sceso nei particolari spiegandole che la notte stabilita all’una,dopo aver legato e bendato Paola, sarebbe dovuta entrare in camera da letto e guardare la nostra scopata fino a quando io non le avrei fatto segno che poteva andare ritornare in camera sua.L’occasione per farle la proposta si presentò la mattina seguente al bagno di Milano Marittima, quando eravamo in spiaggia da soli.Le spiegai tutto, rassicurandola che la figlia non si sarebbe accorta di essere osservata da lei.Lei guardandomi negli occhi, con le gote arrossite dall’imbarazzo mi disse subito:“sei un pazzo e pervertito non se ne parla nemmeno”.Le chiesi di darmi una risposta definitiva al rientro dal mare per organizzarmi e gli confermai che se avesse accettato la mia proposta sarebbe rientrato tutto nella normalità con lei e sua figlia.Nel primo pomeriggio,ero sullo sdraio a prendere il sole al bagno “Albacore”,quando si avvicina mia suocera e mi dice con uno sguardo imbarazzato:“acconsento per il bene della nostra famiglia, non mi complicare la situazione”.La sera dopo cena invitai mia moglie a fare una passeggiata chiedendo ai suoceri di mettere a letto i bambini.Mia moglie Paola mi guardò sorpresa, ma compiaciuta.Si cambiò abiti,si fece più bella e uscimmo da casa proponendogli:"ti va se andassimo sulla battigia a bagnarci i piedi,c’è anche una bella luna stasera e il mare è calmo”;Lei felicemente accettò.Arrivati sulla spiaggia ci togliemmo le scarpe, ci bagnammo i piedi nel mare caldo, su cui si rifletteva la luna.Dopo poco mi affiancai a Paola le misi un braccio sui fianchi, senza dirle nulla.Lei mi chiese:“che ti succede stasera,sei strano”.Ci guardammo e sorrisi. Senza dire nulla continuai a cingerla su di un fianco e con l’altra mano giunsi a palpargli il seno coperto dal top in seta nero.Sentii il suo cuore battere forte e il suo respiro un po’ in affanno.Anche il mio respiro non era più regolare.Lei mi chiese:“cosa ti succede stasera?”;Io soggiunsi:“ti desidero”.Paola continuò:“sai ho rivisto il mio ex,questa estate non avevo il coraggio di dirtelo ti voglio spiegare...fammi spiegare”.Io l’interruppi:“non dire più nulla, me ne ero accorto e può capitare, ma sono disposto a perdonarti a riprendere la nostra vita a tre condizioni;la prima che non dobbiamo più parlare, di quello che è successo quest’estate;la seconda condizione che se avessimo voglia di fare sesso con altri ce lo confideremo e lo decideremo insieme diventando una coppia open mind,in tal modo saremo complici e sceglieremo insieme chi far entrare nel nostro letto coppie o singoli;la terza richiesta è che questa notte facciamo sesso ma a modo mio,devi fare tutto ciò che ti dirò senza opporti, non ti chiederò nulla d’impossibile.Queste sono le mie condizioni”.Lei replicò:“ma voglio spiegarti”.No risposi,il passato è passato.Paola aggiunse ti desidero da morire,appena mi hai messo la mano sui fianchi e sul seno la figa si è bagnata dall’eccitazione nel frattempo si mise due dita nella passera e mi fece assaporare il suo dolce nettare. Questa notte farò tutto quello che mi chiederai,continuò,se ti va, cominciamo adesso,qui sulla spiaggia,vuoi? Togliti il top e la gonna aggiunsi.Paola non se lo fece ripetere due volte,si tolse il top nero di seta e il gonnellino,restando in mutande a seno scoperto.Adesso le mutandine, le dissi. Se le tolse e me le diede porgendole sotto il naso nella parte bagnata dalla sua figa.Le annusai e mi accorsi che erano molto,ma molto bagnate d’eccitazione e le misi nella tasca della giacca; ritornando verso casa,la invitai a rivestirsi ma il perizoma rimase nella mia tasca e aggiunsi:“la nostra stanza da letto sarà il teatro di una serata memorabile”.L’eccitazione aumentava per entrambe mentre, gli palpavo il culo sodo da sotto la minigonna.Giunti nei pressi della nostra cabina dello stabilimento balneare, la trascinai in una zona d’ombra e rigirata di faccia al muro, le feci appoggiare le mani alzate allastruttura e,divaricate le gambe,le misi le mani sotto la gonna,in mezzo alle cosce, accarezzandole all’interno e sfiorando appena l’umida vulva depilata,differente da quella di sua madre con un triangolino di pelo;ai miei tocchi Paola cominciò a mugolare,aumentandoli quando gli accarezzavo il turgido clitoride e le grandi labbra che grondavano del suo liquido vischioso.Mia moglie eccitata mi chiese:”vuoi fottermi qua?”. Risposi di no,era solo darti un assaggio di quello che ti accadrà a casa;le ficcai due dita nella figa e cominciai a stantuffarla.Io avevo il cazzo che spingeva sui miei pantaloni e lei era molto eccitata,la conoscevo bene,quando il suo grado di eccitazione raggiungeva un certo livello,non si controllava,era disposta a tutto non si fermava se prima non raggiungeva l’orgasmo. Stava per godere ma le tolsi la mano per far desiderare ancora di più il mio cazzo e quello che ci aspettava.Entrammo in casa cercando di non fare rumore;per fortuna dormivano tutti, speravo che la suocera fosse sveglia.Entrammo nella stanza da letto socchiudendo la porta, con la luce proveniente dalla serranda semiabbassata,ci fermammo in mezzo alla stanza in un prolungato bacio.Mentre stava per togliersi l’abbigliamento, lei eccitata a voce bassa mi disse:“dai scopami ho il fuoco tra le gambe,prendimi come vuoi”.Gli sussurrai:“non toglierti il vestito adesso,solo quando te lo dirò,ricorda che il gioco lo conduco io”.Con la testa accennò di aver capito.Cosa vorresti che ti facessi le chiesi. Lei:“decidi tu, fai quello che ti va, sono così eccitata che ho voglia di sentire il tuo cazzo nella mia fica,sto bruciando,tu l’hai accesa adesso la devi spegnere.La lasciai in piedi al centro della stanza,gli chiesi di chiudere gli occhi perché la sorpresa aveva inizio;andai verso il tiretto del mio comodino e presi un foulard scuro per bendarla,delle cinghie e manette per legarla,attrezzi messi la sera prima e mi avvicinai a lei.Ecco,adesso inizia il gioco:“per prima cosa ti bendo,ricordo che a te piace”.E poi?aggiunse lei. Vedrai…aggiunsi.Poi mugolare quanto vuoi,siamo al secondo piano lontano da tutte le altre stanze da letto e non ci può sentire nessuno.Gli misi prima la mascherina nera in tessuto e poi,per certezza che non vedesse nulla,gli misi il foulard largo abbastanza.Lei condivise in silenzio.In penombra cominciai a baciarla sul collo scoperto dal corto taglio dei capelli, simile a quello di sua madre;a occhi chiusi porgendo le labbra e la lingua sulla pelle,pensavo a quello di Alessandra cercando di mantenere la calma per controllare l’eccitazione con una tonica erezione nei pantaloni che si adagiava sul suo corpo.La baciai e accarezzai sui fianchi, percependo il suo respiro e l’eccitazione.Avevo il cazzo duro e non vedevo l’ora di liberarlo.Le feci cadere il top e il gonnellino sul pavimento mentre da dietro le stringevo i seni abbondanti e ancora turgidi, continuando a baciargli le spalle e il collo,lei mi chiese di spogliarmi.Mi misi di fronte a lei, mi accarezzò il petto fermandosi sui capezzoli,mi tolse prima la camicia e poi mi sbottonò i pantaloni che scesero velocemente sul pavimento,liberando il mio cazzo che aveva raggiunto da tempo una turgida erezione, quella sera non avevo messo i boxer;lei s’inginocchiò per prenderlo in mano e infilarselo in bocca, ma con una mano decisa la fermai,contrariamente al mio desiderio ardente, le sussurrai: “aspetta, deve essere una serata memorabile”.La feci rialzare in piedi,presi le manette,le cinghie e la legai i polsi alle due estremità della struttura del letto,la feci piegare un po’ in avanti con le sue mani appoggiate alla morbida spalliera.Cosa fai?,mi chiese,so che a te piace essere posseduta legata e bendata. Lei:“si, mi piace ma stasera volevo partecipare più attivamente”.Aggiunsi lo farai, ma abbiamo concordato che avresti eseguito tutto quello che ti avrei chiesto”.Ok, mi rispose Paola.Solo a quel punto mi allontani da lei, accesi l’abat jour sul comodino, attivai un musica yoni/tantrica dal cellulare a basso volume per creare la giusta atmosfera ma anche per mimetizzare eventuali rumori, aprii maggiormente la porta della stanza, senza far rumore. Lei non si accorse di nulla. Mi avvicinai al comodino presi nel cassetto due falli da 25 cm. di diametro 5 cm. in lattice che avevo nascosto,ponendoli sul letto.Mi riavvicinai a lei riprendendo a baciarla sul collo sfiorando i capezzoli del seno.Le sussurravo nelle orecchie frasi tipo:sei eccitata? Scommetto che stai immaginando di scopare con uno sconosciuto, me lo puoi dire se vuoi.Lei mi rispose:“no,ho voglia di scopare con te,ti prego penetrami non ce la faccio più”.Intanto Alessandra non era ancora comparsa in camera e mi stava venendo il dubbio che mi avesse dato il due di picche. Mi sedetti davanti a Paola cominciando a leccarle la fica abbondantemente bagnata,lei allargò le gambe sempre più,mi soffermai con la lingua sul clitoride ormai inturgidito; muoveva il bacino e gemeva, dalla sua fica uscivano umori e profumo di femmina che mi bagnavano abbondantemente le labbra, ficcai la lingua dentro e mia moglie ebbe un sussulto, un orgasmo accompagnato da gemiti di piacere.Mi rialzai, per penetrarla alla pecorina e solo a quel punto notai che nella stanza, vicino alla porta, c’era Alessandra che aveva assistito alla scena e al coito della figlia; aveva rispettato i patti.La mia eccitazione aumentò ancora di più sapendo di poter completare quanto pianificato.Mia suocera con i suoi lineamenti fini e longilinei era molto affascinante, con i suoi occhi azzurri contornati dai capelli neri corvini a carré, la vestaglia di seta nera cortissima che evidenziava tutte le sue belle gambe e sode, il tessuto morbido metteva in risalto che non indossava il reggiseno, il tessuto era gonfio del suo seno prosperoso e turgido nonostante l’età non più giovanile, a guardarla l’eccitazione cresceva sempre più. Alessandra stava vicino alla porta in piedi, con il rossore in viso non so per l’eccitazione o l’imbarazzo, guardava me e Paola nuda e legata al letto; le feci un cenno con una mano di venire avanti e accostare un po’ la porta, ubbidì subito e si fermò, di lato a noi un po’ più indietro forse per paura di farsi vedere da Paola.La cosa era realmente intrigante, non me lo sarei mai aspettato, avere nel contempo a disposizione madre e figlia mi eccitava tantissimo. Alessandra da sola si aprì la vestaglia per farsi guardare tutta nuda,un segnale della sua co-partecipazione.Il cazzo pulsava e la cappella era lucida e qualche goccia di liquido fuorisciva dal prepuzio.Dopo una pausa di qualche secondo, mi concentrai di nuovo su mia moglie sussurrandole:“ti faccio sentire ora il mio cazzo duro” nel frattempo lo avevo appoggiato tra le cosce e facendo entrare la sola cappella nelle bagnatissime grandi labbra.Fissai negli occhi la suocera per vedere la sua reazione: Alessandra aveva portato la sua mano sul seno mentre l’altra toccava la figa utilizzando le dita per masturbarsi, una scena da film porno.Paola gemeva e indietreggiava inarcando la schiena per avvicinarsi al cazzo per farlo entrare maggiormente, movimenti limitati dai polsi legati alla spalliera del letto.Le sussurrai scommetto che il mio cazzo non ti basta ne vorresti un altro in bocca.Lei aggiunse: “si, vorrei riempiermi la bocca e succhiare un altro cazzo mentre mi scopi,vorrei essere riempita in ogni buco”.Sei proprio una gran troia gli dissi,ma questo mi piaceva e mi feceva maggiormente eccitare, gli allargai le gambe, le feci inarcare la schiena facendola appoggiare meglio sulla spalliera e gli ficcai il cazzo dentro con decisione e cominciai a scoparla per bene con veemenza.Mentre spingevo ritmicamente, accompagnato dai gemiti di Paola,guardavo mia suocera, che aveva lo sguardo fisso sul mio cazzo che entrava e usciva dalla fica di mia moglie,mentre lei si masturbava. Allontanai una mano dalle natiche di Paola presi il braccio destro di mia suocera che mi era affianco l’avvicinai e mentre si masturbava la figa le nostre lingue esplorarono la nostre bocche.La mia mano scivolò nella sua figa bagnatissima e cominciai a sditalinarla mentre ci baciavamo.Un’eccitazione che non avrei mai più provato nella mia vita.Cercavo di gestire la mia eccitazione per ritardare il più possibile l’orgasmo.Con la mano nella figa di Alessandra continuavo a stantuffare Paola che mi diceva:“continua così,così,così,più forte, fottimi, mi piacerebbe avere uno o due cazzi a disposizione e le mani libere per riempirmi la bocca mentre mi scopi alla pecorina, sarebbe eccitante anche per te vedermi sbocchinare gli uomini che hai scelto per me”.Non l’avevo mai sentita parlare in questi termini e le dissi:“Vedi così mi piaci, da vera troia, come sei adesso sei sempre stata, ma non mi hai mai fatto presente i tuoi pensieri e desideri nascosti”.Nel frattempo mia suocera aveva preso uno dei due falli da 25 cm sul letto, si era stesa sul tappeto vicino al letto e si riempiva la figa con quel gran cazzo partecipe dallo spettacolo che stava vedendo e dai desideri di sua figlia, che forse erano anche i suoi, ma mai confessati. Se non fosse stata sua figlia l’avrei coinvolta materialmente nel “threesome”.Vedendo quanto faceva Alessandra aumentai la forza delle spinte,più affondavo i colpi più sentivo che godeva;Paola a un certo punto ebbe un orgasmo, si muoveva col bacino e la vagina pulsava, la figa si apriva e si richiudeva a tal punto che mi stringeva il cazzo in modo ritmico.Lo spettacolo di Alessandra, le contrazioni della figa di Paola e il coinvolgimento mentale furono irresistibili, provocandomi un orgasmo con una copiosa sborrata sul culo e la schiena. Con il cazzo in mano e distante da Paola con un cenno chiamai Alessandra, la quale abbandonò il sex toy sul tappeto si avvicinò a me e le feci intendere con un gesto di leccare sulla schiena e sul culo il mio sperma.Dopo un attimo di esitazione si piegò perpendicolarmente al corpo di Paola estrasse la lingua e l’appoggiò sulla pelle di Paola, seguendo le tracce del mio sperma lo raccolse quasi tutto e guardandomi negli occhi, con espressione eccitata, se lo spalmava sulle labbra assaporando il mio nettare.Mia moglie ancora sotto l’effetto dell’eccitazione mi disse:“mi eccita molto sapere che ti piace assaporare lo sperma”,facendomi intendere che fossi stato io a leccarla;non si era accorta della presenza di Alessandra la quale dopo aver raccolto con la sua bocca il mio nettare lo riversò sulla sua mano e se lo spalmò anche sulla figa mentre le palpavo e gli succhiavo i capezzoli da un seno all’altro.Alessandra avendo sentito Paola dire:”Massimo sono una gran troia ho voglio ancora di cazzo,uno più grosso, che mi deve sfondare tutta la figa”, cercò di allontanarsi da me ma la fermai.Mi avvicinai al letto presi il grosso fallo in lattice lo unsi con un po’ di gel, ed essendo ancora in erezione feci inginocchiare mia suocera che prese il mio cazzo, umido del mio sperma e degli umori di Paola,e mi sbocchinò infilandolo più possibile nella sua calda bocca insalivata.Percepivo la voglia di cazzo di Alessandra e della sua eccitazione dopo aver condiviso le nostre scene di sesso.Appoggiai il fallo sulla figa di Paola gocciolante del mio sperma le massaggiai la vulva che apriva sempre di più.Continuai con i piccoli movimenti a spingere quel cazzo in lattice lentamente, aventi e dietro, mentre Alessandra aveva in bocca il mio cazzo turgido e pulsante; mia moglie impaziente mi disse:”mettilo dentro fammelo sentire tutto”.Fu così che diedi un colpo deciso e quel cazzo quasi sparì nella sua figa. Mia moglie diede un gemito misto a piacere e forse dolore;mi esortò:”muovilo, muovilo quel cazzo grandissimo”.Io, eccitatissimo cominciai a spingere più decisamente ficcandolo in fondo.Lei:”si, si, scopami fottimi la figa.Presi coraggio e spinsi ancora, adesso era tutto dentro, dilatandola più di quanto fosse abituata con il mio cazzo.Adesso era lei che si muoveva ritmicamente, e mi chiese:”quanto cazzo resta ancora fuori?”.È tutto dentro risposi.Paola mi disse:”tu tienilo fermo ci penso io a muovermi”.Pensai che era il momento giusto per cominciare a scopare Alessandra,brava fino a quel momento a non eseguire nessun rumore e mugolio.Feci alzare mia suocera, le presi la sua mano e la diressi sul fallo in lattice nella figa di Paola per tenerlo fermo dalla sua base e dalle palle, come lei aveva richiesto;La feci mettere Alessandra alla pecorina e gli infilai il mio cazzo già grondante della sua saliva e cominciai a scoparla lentamente. Paola faceva movimenti ritmici mentre Alessandra manteneva quel cazzo in lattice fermo, io la scopavo con una mano sulla natica e l’altra sul seno cercando di sincronizzare i movimenti con quelli di Paola;che goduria sensazioni mai provate prima, avevo con me madre e figlia,che spettacolo, non me lo sarei mai aspettato.Con i movimenti di quel cazzo giunse il momento che mia moglie esplose in un orgasmo coinvolgente, quasi convulsivo accompagnato da gemiti eccitati.Alessandra gli lasciò il cazzo dentro mentre continuava il suo godimento e si allontanò da sua figlia;capii che voleva essere più libera di muoversi pertanto continuai a scoparla con maggiore intensità, fino a farle raggiungere l’orgasmo poco dopo quello di sua figlia.Dissi a Paola:“Ti prendo alla pecorina, ma con il mio cazzo, o sei già sazia?”,sapendo che era multi orgasmica conoscevo la risposta.Lei:“no continua,sfondami come vuoi, sono tutta un fuoco,scopami come vuoi tu,fammi il culo,questa notte faccio tutto quello che vuoi, sono la tua troia, dai fottimi tutta, sfondami ancora”.A quell’invito tolsi il cazzo di lattice dalla figa lo consegnai a mia suocera che sedendosi sulla poltrona non esitò a infilarselo nella figa piano piano muovendolo lentamente.A quel punto, mentre guardavo negli occhi sua madre che vicino a me si stava masturbando con il cazzo di lattice,presi il gel lo spalmai sulla cappella e nel culo di Paola, spingendo con la mano sulla schiena per farla inarcare maggiormente,mi avvicinai con il mio cazzo al suo buchetto stretto e pian piano lo feci entrare tutto; appena dentro,avvertii una sua forte contrazione e subito dopo cominciò lei a stantuffare e gemendo mi disse:”si scopami tutta, fottimi come una gran troia, mi piace, il tuo cazzo e il modo come scopi”.Dopo averla pompata un bel po’ sentivo che ero vicino all’orgasmo,accelerato dalla visione di Alessandra e dalla gran scopata nel culo,feci cenno a mia suocera di avvicinarsi; si alzò dalla poltroncina si mise in ginocchio,un po’ dietro del culo di Paola,tirai fuori il mio pene, lo diressi verso il viso di mia suocera, che aveva aperto la bocca, avendo una potente e copiosa eiaculazione, accompagnata da un continuo gemito di piacere, mentre mia suocera si sditalinava la figa.Dopo il mio coito Paola mi disse:”slegami almeno una mano così posso afferrare il tuo cazzo e ingoiarlo tutto ho voglia di succhiartelo, di prenderlo in bocca e assaporare il tuo sperma”.Le risposi di no, perché temevo che si togliesse la benda.L’assecondai salendo sul letto e mettendogli il cazzo in bocca spingendolo dentro la gola quasi a soffocarla, pigiando sulla sua testa e facendomi sbocchinare.Nel frattempo i miei occhi puntati su mia suocera,con ancora il viso gocciolante di sperma,assistettero al suo muto nuovo orgasmo,con la complicità del fallo in lattice,godimento chiaramente visibile dall’espressione del suo viso e all’aumento della frequenza di come s’inseriva quel cazzo nella figa.Ti può bastare? chiesi a Paola.Lei:“Si,ho goduto come non mai”.Mia suocera,mi guardò compiaciuta,lasciò sul letto il sexy toy,si alzò,si ricompose chiudendosi la vestaglia nera e a piedi nudi senza far rumore si diresse verso l‘uscita della camera.Mentre il mio cellulare riproduceva ancora la musica tantrica che ci aveva fatto compagnia per l’amplesso e che mi era stata complice per confondere eventuali rumori,dissi a mia moglie che dovevo andare un attimo in bagno e che subito dopo l’avrei liberata.Uscii dalla stanza con Alessandra, entrati in bagno,che era nella parte opposta della mia stanza da letto,chiusi la porta e gli sussurrai:”Grazie per aver mantenuto la promessa, penso che sia stata per tutti e tre un’esperienza bellissima unica e indimenticabile,sei una donna splendida con un’elevata carica erotica e sessuale,sei una piacevole sorpresa.Quanto accaduto stasera non accadrà più e rimarrà un nostro segreto che non sveleremo mai.Mentre la fissavo negli occhi, mi avvicinai ancor più e con la mano le presi il collo baciandola con voluttà ficcandogli la lingua in bocca;il palmo della mia mano destra accarezzò la figa e due dita raggiunsero le grandi labbra, era caldissima.Lei mi prese il cazzo duro in mano, lo voleva ancora. La feci girare con le mani sul lavandino le aprii le gambe e avvicinai il cazzo vicino al buchetto del culo. No,il culo no,mi disse. Tranquilla, rilassati e spingi i muscoli del culo verso l’esterno; intanto con la saliva avevo ulteriormente ben inumidito il cazzo e il suo culo e con piccoli movimenti il mio cazzo scomparve nel suo buchetto accompagnato dall’ansimare di Alessandra.La stantuffai per bene,lentamente per non farle male, aveva il culo stretto, forse non l’aveva mai preso dentro.Mi piaceva comunque pensarlo. Non passò molto tempo che la sentii ansimare e giungere all’orgasmo;non riuscii a trattenermi neanche io e gli riempii quel bel culo del mio sperma. La rigirai,le diedi un bacio sul collo le dissi:“Grazie Alessandra per le emozioni che mi hai donato, manterrò le mie promesse”. Lei:”Grazie a te mi hai fatto capire tante cose stanotte tra cui come sono realmente dentro”. Aprii la porta del bagno e tornammo io in stanza da letto da Paola e Alessandra nella sua stanza da suo marito.Rientrai in stanza ancora con il cazzo dritto,spento l’abat jour, senza dire nulla slegai mia moglie, le tolsi la benda,la poggiai di pancia sul letto sollevata da un cuscino, le allargai le gambe e puntai il glande nuovamente verso il culo. Lei: “non ti è bastato nel culo?”Facendomi capire cosa volesse, diressi il cazzo nella fica ancora lubrificata e dilatata da quel gran cazzo.Dopo la “pecorina” ci posizionammo su un fianco e la scopai da dietro, mentre con una mano le sollecitavo il clitoride.L’eccitazione e mugolii erano in continuo crescendo fino a quando ebbe nuovamente l’orgasmo intenso avvolgendo con il suo liquido vaginale il mio cazzo che stava anch’esso eiaculando.Il mio ultimo orgasmo di quella notte indimenticabile.Ero spossato ma felice.Paola guardandomi negli occhi mi disse:“sono stata bene grazie,da oggi cambiamo vita”;si avvicinò mi diede un bacio sulla bocca, con una dolcezza che ormai avevo dimenticato e concluse:“mettiamoci a dormire”.A distanza di anni, con mia suocera ho mantenuto le promesse, sono rimasti i bellissimi ricordi di un’esperienza unica che mi eccita ancora e che ha cambiato la vita di noi tre.Noi siamo diventati una coppia “open mind”,mia suocera si è separata e vive con un uomo più giovane di dieci anni, anche loro una coppia aperta, ma quest’ultimo particolare mia moglie, non lo sà.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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