Lui & Lei
Il commesso viaggiatore cap.3
di jackflash
28.12.2022 |
571 |
0
"Dopo la fine della storia con Roberta, Sandro tornò alla sua vita che, almeno dal punto di vista professionale, non subì scossoni particolari..."
Dopo la fine della storia con Roberta, Sandro tornò alla sua vita che, almeno dal punto di vista professionale, non subì scossoni particolari. Il suo raggio d'azione però si ampiò di parecchio perché prese a viaggiare per tutta Italia e non solo al nord come aveva fatto sinora.Si era fidanzato di nuovo, stavolta con una ragazza più giovane di lui che ormai era sui 30. Si chiamava Ester e almeno per un pò riuscì a tenere Sandro lontano dai suoi vizi trans e trav. Ester aveva sei anni meno di lui ed era una specie di vulcano sempre attivo. Quando viaggiavano insieme in autostrada non c'era volta che non gli facesse un pompino mentre guidava, stando bene attenta a non lasciarne cadere nemmeno una goccia. Quando lui veniva lei si rimetteva diligentemente seduta ma lo guardava spalancando la bocca perché lui vedesse la sua sborra sulla lingua e poi ingoiava con grande soddisfazione. In estate viaggiava sempre in minigonna senza mutandine e provocava i camionisti alzandosi la gonna.
Quando andavano in ferie o via per un weekend scopavano come ricci e in più Sandro la sentiva spesso svegliarsi di notte per masturbarsi.
Non aveva mai detto no a nulla, al contrario di Lisa. Sesso anale a volontà, pissing reciproco (a lei piaceva farsi pisciare sulla fica) e, tre o quattro volte l'anno, persino privé dove amava mettersi a smorzacandela sopra Sandro mentre qualcuno le infilava un cazzo in bocca.
Tutto questo bastò a Sandro per un pò, ma poi il demone tornò a farsi vivo. Ester, che era ancora universitaria, ogni tanto trovava dei lavoretti per fare qualche soldo, quasi sempre come cameriera e in quelle sere Sandro ricominciò a vagabondare in cerca di trans. Prima di passare a quelle da appartamento, cosa che fece dopo l'avvento di internet, riuscì a trovarne un paio da cui andava spesso. Una era decisamente fuori città, su una provinciale in un tratto senza illuminazione pubblica. Stazionava in un distributore di benzina che all'epoca non era self service e non aveva catenelle a chiudere l'accesso. La sua presenza era segnalata da un minuscolo lumino stradale, di quelli che si usavano una volta e che somigliavano un pò a delle bombe a mano. Sandro arrivava, spegneva l'auto e attendeva (lei era parecchio gettonata) Poi quando arrivava saliva in auto, lo faceva mettere a novanta con le ginocchia sui sedili anteriori ed il busto in pratica su quelli posteriori. Da li iniziava a leccargli l'ano ma (e questo aumentava il suo godimento) gli dava sonore sculacciate con la sinistra mentre la destra lo segava a dovere. Il tutto era condito da frasi offensive a cui lui rispondeva a tono
"Sei una troia, so che ti piace prenderlo nel culo" diceva lei "Si leccami la figa anale, sono la tua puttana, fammi quello che vuoi" rispondeva Sandro. In realtà lei aveva inventato questi escamotage perché non le si rizzava il cazzo. Sandro aveva provato a masturbarla le prime volte ma non succedeva niente ma il metodo alternativo gli piaceva comunque un sacco.
La seconda, anche lei in provincia ma da tutt'altra parte, era più estiva. Sandro ci andava da maggio in avanti perché così potevano scendere, stendersi sulla coperta che lui teneva in auto proprio per quello, e buttarsi in 69 molto soddisfacenti (lui che aveva perso la verginità anale con Roberta, aveva iniziato a succhiare cazzi subito dopo la fine della loro storia)
Sentiva crescere il cazzone della trans brasiliana in bocca e la cosa lo inebriava più di qualsiasi sostanza stupefacente che peraltro Sandro non aveva mai preso. Le prime volte lei lo pompava e lo faceva venire con due dita in culo ma una sera in cui era molto più infoiata del solito interruppe di colpo il 69, lo mise carponi e disse "Ora te scopo, puttana" Lui si appoggiò con la guancia alla coperta e con le mani si allargò le natiche dicendo solo "Fammelo sentire tutto dentro" Conosceva bene le misure cavalline della trans ma non ebbe alcuna esitazione. Gli fece parecchio male per giorni, ma quando se lo sentì nella pancia, il dolore divenne piacere e ogni freno inibitore sparì "Scopami fino in fondo, sono una PUTTANAAAAA. VOGLIO IL TUO CAZZOOOO" e altre amenità del genere. Lei, invece di venire nel preservativo, lo tirò fuori per venirgli in faccia e lui accolse lo sperma come un assetato nel deserto.
Ester non sospettava nulla perché una delle poche cose che non faceva era giocare col culo del suo ragazzo. Nella sua testa Sandro era etero al 100% e i maschi etero usano il culo solo per funzioni fisiologiche. Oltretutto non smaniava di sentire odori o sapori che avrebbe trovato molto sgradevoli anche se, maliziosamente, aveva capito che Sandro si eccitava di più se la sera poteva leccarla davanti e dietro dopo una giornata intera in cui lei non aveva potuto lavarsi. Spesso, quando era certa che avrebbero scopato, faceva la doccia senza lavarsi fica e culo e Sandro in quelle occasioni diventava uno stallone da paura. Di li a poco lei scoprì che allo stallone piaceva fare anche la giumenta........continua
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.