Lui & Lei
Gabriel e Willow Finale
di LadyAA
27.09.2024 |
1.486 |
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"“Porca vacca, Gabry, ne ha dentro quattro e sembra volerne prendere ancora..."
“Brava, così piccola, fatti sputare in gola, ora.” Willow non se lo fece ripetere due volte, aprì maggiormente la bocca in attesa che Dylan le riempisse la bocca di saliva. Ci giocò un po’ con la lingua e poi inghiottì tutto, facendo immediatamente rizzare i cazzi dei due uomini.“Dio santo, che le hai fatto? Non mi avevi detto che era una stronzetta che non ti dava mai ascolto?”
“Beh, ho scoperto che le piace essere scopata in ogni dove e in ogni modo, e da allora è cambiata da così a così” rispose Gabriel ridendo ed accompagnando le parole con un gesto con la mano. Osservava attentamente il fratello limonare con la sua piccola troietta e le sue grandi mani toccarla ovunque. Si slacciò i pantaloni consentendo alla potente erezione di essere finalmente libera. Sapeva che tra i due, Dylan, era quello con il cazzo più grosso, e si domandò se la sua piccola sarebbe riuscita a prenderlo tutto. Cominciò ad accarezzarsi lentamente l’uccello mentre i due sembravano essersi dimenticati di lui. Sentiva Willow gemere come una puttanella e il fratello sussurrarle parole sconce come piacevano a lei. L’aveva inquadrata subito, come la troia che era.
“Cristo santo, Gabriel, voglio metterglielo dentro. Sei un fottuto stronzo, sapevi benissimo che non avrei resistito, vero?"
“Ti conosco fratellone, non rifiuteresti mai un bella figa da fotterti.”
Nel giro di pochi istanti si ritrovarono tutti e tre nudi nella stanza. Willow era sdraiata sul divano con le gambe larghe, le mani di Dylan le sditalinavano la figa mentre lei succhiava con foga il cazzo di Gabriel.
“Amore mio” le chiese quest’ultimo. “Che ne dici di farti scopare dallo zio?”
Willow annuì, senza smettere di pompargli il cazzo. Le mani di Dylan erano enormi e le stavano allargando la figa come mai le era successo prima. Sentiva le dita entrarle in profondità, toccando punti sensibili e rischiando di farla già venire. Prese a mugolare con il cazzo di Gabriel piantato in gola e muovendo il bacino per andare incontro a quelle dita che sapevano perfettamente come far godere una donna.
“Porca vacca, Gabry, ne ha dentro quattro e sembra volerne prendere ancora.”
“Provaci, fratellone, te l’ho preparata per bene in questi mesi. Vero mia piccola troia?”
Willow annuì ancora sorridendo e passandosi il cazzo di Gabriel sulle labbra bagnate. Sussultò leggermente quando sentì una nuova intrusione nella figa, temendo che quell’omone gliela lacerasse.
“Madonna santa, guarda Gabry, guarda come la prende tutta. Hai una figa meravigliosa Willow, non vedo l’ora di scopartela.”
“Quando vuoi, zio, papà ha detto che puoi.”
Dylan giocò con la sua calda fessura ancora per qualche minuto, infilandole la mano chiusa a pugno più a fondo che potè, per poi ritrarla in parte e riaffondarla nuovamente. La vide strabuzzare gli occhi un paio di volte e poi accettare quell’intrusione con sempre maggior piacere. Suo fratello aveva trovato una vera troia questa volta e non vedeva davvero l’ora di montare la puttanella vogliosa.
Si sedette sul divano, afferrandola e tirandosela sul petto. Gabriel si accomodò di fronte a loro, senza distogliere lo sguardo dalla coppia per un solo secondo.
“Vieni puttanella, siediti in braccio allo zio, ti farò un bel regalo.”
“Sì, amore, fatti scopare dallo zio Dy, vedrai che ti piacerà” le disse Gabriel, riprendendo a segarsi.
Willow sentì il grosso e largo cazzo di Dylan farsi strada tra le sue pieghe, la figa che si allargava sempre più, finchè la cappella non fu dentro.
“Come sei calda, tesoro. Ti piace sentirla dentro??
Willow annuì, momentaneamente senza fiato. Quel cazzo era davvero enorme e duro. Le sembrava l’avesse penetrata con un tizzone ardente.
“Sei pronta per prendere anche il resto?”
Lei annuì ancora, gli occhi chiusi per la concentrazione.
Dylan cominciò a spingere il cazzo lentamente dentro di lei, stringendole saldamente i fianchi e tirandoli verso il basso. Willow si sentì aprire in due ed emise un lungo lamento di protesta.
A Gabriel si stinse inaspettatamente il cuore. Vederla così, sofferente, non gli piacque per nulla e, stava per alzarsi dalla poltrona, quando il fratello si mise a baciarla con infinita dolcezza, accarezzandole le labbra e leccandole la bocca. Piano piano vide Willow rilassarsi e cominciare a cavalcare il cazzo spropositamente grande di Dylan. Ad un tratto il fratello si alzò, sollevandola insieme a lui, la fece girare tenendola per le gambe, la schiena di lei appoggiata al suo petto. La faceva sobbalzare vistosamente, la figa aperta, completamente esposta al suo sguardo. Il cazzo del fratello la trafiggeva spinta dopo spinta, mentre le palle gli sbattevano incontrollate.
Osservarla mentre Dylan la riempiva completamente non fu appagante come era avvenuto infinite volte prima di allora con altre donne e cominciò a sentirsi inquieto. Willow stava prendendo il cazzo del fratelllo fino in fondo alla figa e sembrava godere parecchio, a giudicare dei mugolii di piacere che emetteva.
Ad un tratto voltò la testa verso di lui, richiamandolo con un braccio. “Papà, vieni, ho bisogno di sentirti dentro di me. Lo zio mi sta facendo godere tantissimo, ma io voglio anche te.”
Gabriel si sentì scombussolare l’animo. Che diavolo gli stava capitando? Non perse comunque tempo a rifletterci e si avvicinò alla figlioccia chiedendole cosa voleva che lui facesse.
“Inculami, papà.”
“Che puttana!” esclamò Dylan, senza riuscire a trattenersi. Il suo ritmo accelerò vistosamente, mentre il cazzo entrava e usciva da quella figa meravigliosa, e ora decisamente sbrodolante.
“Stai squirtando, piccola. Mi stai innondando il cazzo” le disse mentre si risedeva sul divano facendola accovacciare su di sé.
Gabriel, dal canto suo, le infilò la lingua in bocca assicurandole che avrebbe fatto di tutto per farla godere come meritava. Si mise dietro di lei, il culo appetitoso in bella vista.
“Stai fermo, Dy, o non riesco a metterglielo dentro.” Il fratello rise di gusto, fermandosi per un istante e approfittando per succhiare e mordere i capezzoli turgidi alla troietta. Come avrebbe fatto quella ragazzina a prendere entrambi i loro cazzi, davvero non ne aveva idea. La sentì trattenere il fiato mentre Gabriel le apriva il culo con una possente spinta.
“Cazzo Gabry, così la sfondi.”
“Stai zitto, stronzo, so benissimo come incularla!” La afferrò per i fianchi, penetrandola con foga. "Ti piace essere riempita da più cazzi contemporaneamente, vero troia?"
“Sì, papà, tantissimo.” Si sentiva piena, i buchi estremamente allargati e sensibili. Quei due uomini avevano dei cazzi divini, e sapevano esattamente come utilizzarli. “Ancora, ancora! Voglio godere con due cazzi dentro.” urlò mentre presero a montarla con foga.
“Brava, così, facci sentire quanto ti piace.”
"Guarda come li prende" disse Dylan con voce roca. "È una vera cagna."
Willow gemeva ad ogni spinta, il suo corpo scosso dal piacere. Sentiva gli sguardi su di sé e questo la eccitava ancora di più. "Ti piace scoparmi, zietto?" ansimò. “Fottetemi, vi prego, fottetemi come una puttana.”
L’uomo rispose con grugniti e imprecazioni di approvazione. Gabriel l’afferrò per i capelli, tirandole indietro la testa e costringendola ad aprile la bocca. Tirò ancora più forte, facendole inarcare la schiena e le sputò in bocca. "Senti come implora" disse al fratello. "È una vera troia affamata di cazzi."
"Dacci dentro, mia dolce puttana! Fammi vedere quanto ti piace essere scopata!"
Willow gemeva e si contorceva, eccitata dalle parole volgari. Entrambi aumentarono la velocità delle spinte, sbattendola con forza.
"Ti piace essere trattata come una cagnetta vogliosa, vero?" le ringhiò Gabriel nell'orecchio. Vederla scopare in quel modo, gli stava straziando il cuore, ma non riusciva a fermarsi.
"Sfondale il culo, fratello. Hai proprio una gran troia come figlioccia." Un’altra fitta al cuore, maledizione cosa cazzo gli stava accadendo?
"Usatemi, riempitemi, scopatemi fino a farmi impazzire!"
Dylan le afferrò il collo, stringendolo. "Allora preparati, puttanella. Sto per riempirti di sborra e poi mi pulirai il cazzo con la tua bella boccuccia.”
Lei gridò di piacere, quando un fiotto caldo le riempì la figa, sentendosi finalmente riempita come desiderava.
"Sì, così, ancora zio, ancora!" gemette. "Papà, ti prego, riempimi il culo!"
Dylan si alzò in piedi, sedendosi sulla spalliera del divano e infilandole rapidamente il cazzo in bocca in modo tale da non far cadere nemmeno una goccia di sborra calda. Lei prese a succhiarglielo con decisione, leccando via tutto fino all’ultima goccia.
"È nata per fare la puttana" esclamò tenendole ferma la testa e affondandole il cazzo in gola. “Succhia piccola, succhiamelo tutto. Puliscilo bene con la tua lingua da troia.”
Willow si sentiva in estasi, completamente abbandonata a quel turbinio di sensazioni che la stava facendo arrivare all’orgasmo.
Dylan e Gabriel continuarono a godere del corpo di Willow per ore, alternandosi tra la sua bocca e la sua figa arrossata. Lei gemeva debolmente ad ogni spinta, ormai esausta ma ancora sensibile al piacere. I due uomini non riuscivano a smettere di toccarla e penetrarla, inebriati dalla sua giovane bellezza grondante di sborra.
"È insaziabile," ansimò Gabriel. "Guardala come trema ogni volta che la riempiamo. Mmm guarda come la sua figa mi stringe ancora il cazzo quando viene."
Willow si contorse languidamente sotto di loro, il corpo madido di sudore e fluidi. Mugolò debolmente, il suo corpo scosso dagli assalti brutali. Nonostante il torpore, il suo sesso pulsava e si contraeva attorno al membro turgido che la penetrava senza pietà. Dylan le afferrò i fianchi e la penetrò nuovamente con foga. "Non ne ho mai abbastanza di lei," grugnì spingendosi a fondo.
"Cazzo, non esagerare," disse Gabriel con preoccupazione.
L’ultima volta che Dylan la prese lei era quasi addormentata, ma questo non gli impedì di riempirle il pancino di sperma caldo e vischioso, ancora una volta. “Guarda come gode, anche mezza addormentata, continua a spingere i fianchi verso il mio cazzo.”
Gabriel le accarezzò i capelli sudati e le infilò il cazzo in gola, incapace anche lui di trattenersi. Lei gemeva piano, ormai vinta dal sonno. Le venne in bocca copiosamente, eccitato dal quel bel visino angelico.
“L’abbiamo proprio sfinita, Gabry, Dio santo, queste sono state le scopate migliori della mia vita. Che ne dici di lasciarmela qui per il week end? È una vera troietta, si farebbe scopare da chiunque. Scommetto che prenderebbe anche un cavallo se glielo mettessimo davanti.”
Gabriel lo guardò torvo, le mani strette a pugno. “Scordatelo.”
“Dai fratellone, potremmo provare con il vecchio Gipsy nella stalla. Devo ammettere che l'idea di vederla prendere un grosso stallone mi fa impazzire. Immagina quella fichetta stretta allargata dal cazzo enorme di un cavallo, mentre lei geme e si contorce. Scommetto che verrebbe come una fontana.”
“Smettila di dire stronzate, Dy!”
“Via, fratellino, stavo solo scherzando, lo sai. Ma non dirmelo, ti sei innamorato di questa ragazzina?”
“Stai zitto, coglione, non sono affari tuoi!”
“Cosa farai quando tua moglie verrà a sapere che hai messo incinta sua figlia?”
Gabriel non rispose, ma pensò che, dopo la nascita della bambina, avrebbe voluto scoparsele tutte e tre insieme. Amava Willow e non l’avrebbe mai più fatta scopare da nessuno, ma la sua perversione era ancora più forte.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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