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Trio si, ma senza tradimenti.


di WestSilver
19.02.2021    |    637    |    3 9.3
"Flavia era quasi inerme fino a quando il membro di lui si insinuò nel triangolo tra la vagina e le sue cosce facendo capolino sul retro spuntando fuori sotto..."
Questa storia è di qualche anno fa quando convivevo con Flavia dopo il mio divorzio.
È una storia vera (a parte i nomi di fantasia) e non vorrei raccontarvela perché si riferisce ad un evento che mi fece soffrire molto, ma ve la racconto perché voglio farvi capire quanto sia importante non avere segreti tra i due partners e non nutrire desideri peccaminosi senza il coinvolgimento del proprio partner. Nei più sani e forti rapporti di coppia infatti non devono esistere segreti tra i due, ma coinvolgimento e complicità di entrambi. In alternativa dovete imparare a rinunciare al "frutto proibito" e non tradire il partner perché tradire, oltre ad essere un atto vile, provoca anche grande dolore e spesso si conclude con una irrimediabile rottura definitiva tra i due.

Conobbi Flavia ad un meeting di lavoro e iniziammo a frequentarci come amici, ma poi, dopo qualche mese, finii per andare a convivere con lei nel suo appartamento. Andavamo molto d’accordo, ci rispettavamo molto a vicenda e credevo di aver trovato la donna ideale della mia vita in quanto entrambi eravamo felicissimi e in grande armonia.
Flavia era una bellissima donna: bionda naturale con capelli lunghi e occhi verdi, molto sexy, un bel fisico modellato da madre natura, 28 anni, alta 1.68, snella, seno sodo e generoso al punto giusto, stomaco piatto e belle gambe. Aveva da poco rotto una relazione sentimentale durata 5 anni, ma Lorenzo, quello che lei chiamava "ex", continuava ad essere sempre presente nei suoi discorsi e ciò mi irritava molto. Lei giustificava ciò dicendo che lo nominava spesso perché si erano lasciati da non molto e per via di un gatto che aveva lasciato a lui al quale lei era molto affezionata e che gli mancava molto.

Dopo qualche mese di convivenza notai che si appartava sempre più spesso presa a giocherellare con il suo cellulare e ad avere degli atteggiamenti un pò scostati e privati. Ero reduce di un divorzio e vittima di tradimento matrimoniale, quindi avevo una sorta di ferita ancora aperta che suscitò un’incontrollabile curiosità e la voglia di scoprire di più.
Un giorno riuscii a carpire il codice di accesso del suo cellulare mentre lei lo componeva e quindi avevo una sorta di chiave per accedere in qualche modo nella sua vita privata o segreta. Quel week end finsi di addormentarmi sul divano mentre guardavamo un film. Alla fine del film Flavia andò in camera da letto lasciandomi dormire sul divano e dopo un pò, quando si addormentò, decisi di spiare il suo cellulare e con non molta sorpresa notai che tra le chat c'era un contatto con il nome del suo gatto "Gaya".
Aprii la chat; era lunghissima. Decisi di iniziare a leggere i messaggi dall'origine e il primo era di lei che faceva gli auguri a lui per il suo compleanno. A questo messaggio ne seguivano altri ma tutti molto genuini, anche se però la loro relazione virtuale e segreta mi infastidiva moltissimo.
Andando avanti c'erano messaggi che entravano un pò più nella vita privata e sentimentale, tipo lei che chiedeva a Lorenzo se si era trovato una nuova fidanzata e viceversa, come erano i rapporti con i rispettivi nuovi partners ecc. ecc.. Ad un certo punto ne lessi uno inviato da lui dove diceva che gli sarebbe piaciuto presentarle Francesca (la sua nuova fidanzata) e che Francesca era di mentalità molto aperta e al corrente del loro scambio di messaggi e che non era affatto gelosa. A questo messaggio Flavia rispondeva in maniera ambigua ma non rifiutava però affatto l'offerta.
Incuriosito maggiormente andai oltre e tra gli ultimi messaggi ne lessi uno inviato da lui in cui diceva che a Francesca aveva fatto molto piacere incontrare Flavia e che aveva commentato molto positivamente l’incontro definendolo molto piacevole e da ripetere in futuro. Alla lettura di questo messaggio rimasi freddato! Si erano incontrati e a mia insaputa. Volli saperne di più e andai nella storia delle chiamate in arrivo e in partenza e notai che tra i due c'era un gran numero di chiamate, specie verso l'ora di pranzo, quindi si erano messi d'accordo telefonicamente su come e dove incontrarsi. Preso dalla gelosia volli saperne di più. Andai a frugare nella sua borsa e allibito trovai una confezione di preservativi ancora integra (non aperta) e nello stesso taschino una chiavetta elettronica di quelle per aprire le porte dei condomini; forse il condominio del suo ex?. Mio Dio! Impallidii all'istante. Mille pensieri, mille sospetti percorsero la mia mente. Cercai di scoprire oltre ma non trovai altro. Andai a letto ma non riuscii a prendere sonno se non all'alba.

Il giorno successivo finsi di essere normale e cercai di scoprire di più direttamente da lei portandola più volte sul discorso, ma lei era davvero ermetica e non faceva trapelare nulla. Il solo pensiero che avesse potuto tradirmi o che fosse pronta a farlo mi provocava gran dolore ma sentivo che se contrariamente mi avesse confessato il suo interesse ad incontrarsi con i due e in mia presenza provavo una sorta di eccitazione erotica. Questo sua tentazione segreta era invece indecente e mi faceva sospettare che non fosse sessualmente contenta o soddisfatta di me e che avesse timore di rivelarmelo. Preso dall'eccitazione e dalla voglia di vincere finii per denudarla in cucina e consumare con lei un atto sessuale selvaggio mentre nel mio cervello correvano le immagini di un possibile tradimento di lei che si dava ai due nel loro letto. Flavia rimase molto sorpresa del mio "assalto sessuale" e lo gradì molto.

Nei giorni successivi continuai a spiare il suo cellulare e notai che non apparivano più messaggi ma c'erano però molte chiamate da e verso Lorenzo. Controllavo anche spesso la sua borsa per assicurarmi che la confezione di preservativi fosse sempre integra e trovandola tale provavo una sorta di sollievo.
Volevo tanto che mi rendesse partecipe dei suoi desideri segreti e che tra noi non ci fossero né segreti e né tradimenti. Cercai in più occasioni di farla aprire mentalmente e rivelarmi e condividre con me i suoi desideri segreti e convincerla a rompere il tabù accennandogli molto discretamente e con le giuste tattiche che ero aperto ad esperienze di scambio di coppie o di sesso a tre.
Mi disse che la mia idea era intrigante ma quando le chiesi se conosceva qualche coppia disposta a integrarsi con noi mi disse di no. Tornai su questo argomento anche mentre facevamo sesso credendo che le circostanze e l’atmosfera avrebbero favorito l’apertura a nuovi orizzonti sessuali, ma dopo qualche tentativo mi chiese di smetterla con le mie fantasie peccaminose e perverse e che la mia insistenza la stava in qualche modo infastidendo. Mi disse pure: “Che c’è che non va? Non ti basto più io? Cerchi miei consensi per scoparti altre donne e magari in mia presenza?”. A quel punto rinunciai a futuri tentativi e non ne parlammo più.

Dopo circa un mese, una sera era in ritardo e non rispondeva neanche alle mie chiamate. Preparai la cena sperando di consumarla insieme ancora calda ma più passavano i minuti e più mi venivano sospetti. Provai a chiamarla anche in ufficio e non ottenni risposta neanche lì.
Dopo circa tre ore di ritardo rispetto al suo solito orario di rientro mi chiamò e scusandosi mi disse che al lavoro c'era stata una riunione inaspettata per risolvere un’emergenza che l'aveva trattenuta e impedito di rispondere alle mie chiamate. Mi disse che aveva appena lasciato l'ufficio e che era a pochi minuti da casa. La sua voce era diversa, come se fosse in imbarazzo o stesse nascondendo qualcosa. Scaldai la cena divenuta ormai fredda e una volta arrivata a casa gli andai incontro per abbracciarla e baciarla come ero solito fare, ma lei cercò di sfuggire alle mie attenzioni chiedendomi di scusarla, che era stanchissima, che aveva la testa pesante e che aveva avuto una giornataccia di cui non voleva neanche parlare. Gettò la borsa sul divano, ne estrasse il cellulare e andò dritta in camera da letto per spogliarsi e prepararsi per la cena. Frettolosamente cercai nella borsa e la scatola di preservativi non era più nel solito taschino ma la trovai quasi in fondo tra le altre cose. La scatolina era stata scartata ma fortunatamente all’interno non mancavano preservativi, a parte di averne trovato uno separato dagli altri e con l’involucro un pò stropicciato. Non trovai però la chiavetta elettronica. Frugai allora nelle tasche del cappotto e trovai la chiavetta nella tasca destra...... segno che l'aveva usata di recente. Volevo saperne di più ma come? Venni preso da una voglia improvvisa di scoparla, quindi la raggiunsi in camera da letto e la sorpresi mentre cercava di nascondere il cellulare tra gli indumenti appena tolti. La presi di peso e la gettai sul letto. Contro la sua volontà gli spostai il reggiseno e mentre le baciavo e succhiavo le tette andai con la mano tra le sue gambe e notai che era molto bagnata e le mutandine impastate. Lei si ribellava, si dimenava e cercava di sottrarsi alle mie attenzioni con tutta la sua forza, diceva che non ne aveva voglia e che era troppo stanca. Cercava di fermarmi in ogni modo e di opporsi con ogni forza ma io la denudai completamente strappandogli con furia le mutandine e con molte difficoltà scesi con il viso tra le sue gambe per leccargliela. Lei iniziò a divincolarsi con maggior vigore e a opporre molta più resistenza incrociando le gambe per evitare che potessi raggiungere il suo sesso. Lottando quasi con violenza riuscii a raggiungere la vagina e l'odore emesso era diverso dal solito. Iniziai a stento a leccarla facendomi strada tra le sue gambe serrate e sempre contro la sua volontà. Mentre la leccavo mi venne in mente una cosa orribile: che l'odore che sentivo potesse essere lo sperma di Lorenzo? Tale sospetto era confermato anche dalla presenza del vischioso inusuale fluido che avevo toccato con la mano. Mi sentivo insultato, offeso e vinto, quindi cercavo verità e vendetta.
Vinto dalla resistenza di Flavia mi fermai e gridai con molta rabbia: “Cosa c’è che non va? Non hai voglia di scopare perché hai già scopato con Lorenzo? Guarda che so tutto sai? So tutto del tuo tradimento, NON SONO UN COGLIONE” e seguendo le accuse con le azioni mi alzai dal letto di scatto per prendere il cellulare che lei aveva appena nascosto tra i suoi indumenti e mostrargli che avevo letto i suoi messaggi, ma non appena preso il cellulare in mano realizzo che lo schermo stava visualizzando un video di Flavia che faceva sesso con un uomo, probabilmente Lorenzo, ossia un video che stava guardando lei e che non era riuscita a chiudere nella fretta di nascondere il cellulare al mio improvviso arrivo in stanza.
Mio Dio...... Rimasi paralizzato con gli occhi sgranati su quel video che in quel momento mostrava lei a pecorina che succhiava un cazzone (l'uomo faceva la ripresa) mentre alle sue spalle si vedeva una testa con lunghi capelli neri, probabilmente Francesca, che le divorava la fica.
Guardai Flavia mentre vinta e ormai scoperta dei segreti sedeva sul letto appoggiata alla spalliera in un misto di vergogna e preoccupazione mentre piangeva e singhiozzava. Aveva lo sguardo basso, non osava guardarmi in faccia neanche mentre gli facevo le domande. Alternavo il mio sguardo tra il video e lei senza sapere cosa fare e come uscire da quella situazione. Rimanemmo senza parole mentre inorridito continuavo a guardare il video dove vedevo una Flavia mai vista prima, una Flavia troia e assetata di sesso sfrenato che si dava selvaggiamente al piacere dei due senza alcuna esitazione o inibizione. Alzai il volume quando il video raffigurava Flavia ansimante e a cavallo sul suo ex impalandosi sul suo cazzone duro (Francesca faceva la ripresa) per concludere all'interno della sua vagina l’orgasmo di Lorenzo appena stimolato e portato al limite oralmente. Lorenzo aveva il suo cazzone completamente immerso in lei fino alla radice e lei gli si strofinava sopra con molto vigore mentre Francesca li incitava a concludere l'orgasmo simultaneamente e sborrare dentro l'utero di Flavia che pur gridando di no perché non era protetta dalla pillola non si sottraeva, ma si contorceva e si sbatteva con ferocia sul cazzo di Lorenzo che iniziava ad iniettare i primi spruzzi di sperma il lei. Il video si concludeva con una gran risata di Francesca mentre un grosso rigolo di sperma frutto di una generosa e densa sborrata fuoriusciva dalla sua vagina per correre lungo il pene ancora immerso in lei per metà della sua lunghezza e per poi depositarsi sul pube di Lorenzo e scorrere tra le sue cosce.
Mio Dio! Non mi ero sbagliato affatto il video si concludeva con lui che veniva dentro di lei come avevo sospettato. Sputai nervosamente più volte ovunque nel letto, anche sul corpo di Flavia sapendo che avevo appena inconsapevolmente leccato lo sperma di Lorenzo. Flavia reagì ai miei sputi che la colpirono come se bruciassero la sua pelle e il suo pianto divenne esasperato. Per qualche motivo che non so spiegarmi ancora, ero eccitato e con il pene eretto al massimo. Gettai il cellulare sul letto e con il cazzo duro più che mai e già pronto a sborrare raggiunsi la bocca di Flavia e iniziai a scoparla oralmente e profondamente con disprezzo urlandogli insulti osceni e chiamandola troia più volte fino a venire nel profondo della sua gola soffocandola e facendogli rigurgitare parte dello sperma dalle narici. Rimasi immobile guardando il soffitto per non so quanto tempo, poi guardai Flavia che sempre piangendo cercava di liberare le narici dal mio sperma acompagnando il tutto con conati di vomito dovuti all’inaspettata profonda penetrazione orale. Immediatamente mi assalì una voglia di vendetta spietata.

Iniziai a camminare per la casa come un ubriaco e passando in cucina viddi la cena sul tavolo e con molta rabbia gettai il contenuto dei piatti nella spazzatura.
Dopo una mezz’ora da nevrotico mi venne una voglia di vendetta e decisi di portare Flavia in strada e costringerla a prostituirsi come una vera troia per umiliarla profondamente. Chiesi allora a Flavia di vestirsi e di seguirmi. Flavia era molto confusa e spaventata cercò di calmarmi e singhiozzando implorava perdono mentre tentava di abbracciarmi, ma io la respingevo con molta rabbia e determinazione.
Una volta in macchina iniziai a vagare per le vie del paese ormai deserto senza meta per diversi chilometri. Flavia era distrutta e aveva smesso di piangere forse perché incuriosita da ciò che di lì a poco sarebbe potuto succedere. Mi prese la mano e la baciò e il suo bacio mi sembrò sincero e pieno di richiesta di perdono. Provai un senso di tenerezza e compassione. Non sapendo dove andare fermai l’auto al bordo della strada e Flavia cadde su di me abbracciandomi molto forte. Mi sfuggirono delle lacrime; provavo tenerezza e volevo tanto perdonarla ma non sentivo più amore. Restammo in auto in quella posizione per non so bene quanto, quando all’improvviso mi venne un’idea e gli chiesi di chiamare il suo ex e di annunciargli la nostra visita senza però far menzione della mia presenza. Lei esitò ma io gridai “Chiamalo – ORA”. Lei spaventata e tremante chiamò e mise in viva voce. Gli disse con voce bassa e tremolante che era a minuti per fargli visita senza fornire maggiori spiegazioni. Il suo ex rimase sorpreso e dopo una breve pausa disse: “Che fai? Ti è piaciuto così tanto che non puoi fare a meno di tornare e prendere il resto? Vieni tesoro. Troverai la porta aperta e potrai raggiungerci in camera da letto. Ti aspettiamo”.

Arrivammo al loro condominio e gli chiesi di aprire il portone. Flavia era pallida, aveva paura che avessi potuto commettere chissà cosa e iniziò a piangere incontrollatamente e tremare. La rassicurai e gli dissi di stare tranquilla e che non sarebbe successo nulla, ma che volevo soltanto vedere dal vivo come scopava con il suo ex e con l'aiuto della sua fidanzata. Con prepotenza gli presi la chiavetta dalla tasca del cappotto e aprii il portone. In ascensore lei selezionò il piano e dopo essersi asciugata il viso stanco e sfatto mi chiese di promettergli di non fare follie e io a mia volta promisi.
Arrivammo alla porta dell'appartamento che come annunciato non era chiusa a chiave. Entrammo nel buio quasi totale e Flavia disse qualcosa per annunciare l'arrivo. Dalla camera da letto lui disse: “spogliati e raggiungici, la festa sta per iniziare”. Lei mi guardò molto titubante e io la incoraggiai togliendogli il cappotto e facendolo cadere a terra mi accorsi che sotto era già nuda. Io rimasi vestito, la presi per mano e la condussi verso la camera da letto e una volta arrivati alla porta la invitai silenziosamente ad entrare senza farmi vedere rimanendo fuori.
La camera era illuminata da una luce molto debole e con in sottofondo le note di un sassofono che suonava una canzone sensuale jazz. Attesi qualche secondo e poi mi sporsi silenziosamente con la testa oltre lo stipite della porta per vedere la scena. Sul letto c'era lui a gambe aperte con il cazzo dritto all'aria accarezzato, succhiato e leccato dalla sua fidanzata la quale disse: “Vieni a prenderlo, è già duro e tutto tuo” scoppiando poi in una rumorosa risata alla quale si unì Lorenzo che aggiunse: “Cosa è successo? Ti sei lasciata con il cornuto e sei tornata da noi per un secondo round?”.
A quel punto non esitai ad entrare nella stanza facendo notare la mia presenza dicendo: “Il cornuto è quì e sono venuto per vedere dal vivo come ti scopi questa zoccola” indicando con la mano Flavia. I due sobbalzarono nel letto sorpresi per l'inaspettata mia presenza mentre Flavia con lo sguardo basso era rimasta in piedi immobile davanti al letto completamente nuda e piena di vergogna mentre Lorenzo aveva di colpo perduto l'erezione accuratamente preparata da Francesca. Evito di raccontare tutta la parte drammatica che seguì alla mia apparizione, ma posso dire che la mia presenza aveva un pò scosso e agitato tutti.
Dopo una mezz’ora di drammatiche discussioni e tentativi di inaccetabili scuse ritornò la calma tra noi perché c’era poco da discutere o scusarsi e da parte mia c’era troppo da perdonare.
Al termine della chiacchierata ci fu un lungo silenzio rotto poi da Lorenzo che tossì e farfugliò alcune parole che non riuscii a comprendere, ma sceso dal letto abbracciò Flavia molto sensualmente e mi chiese se ero sicuro di ciò che avevo appena chiesto, ossia di vedere Flavia scopare con lui e Francesca. Non ricordo bene se risposi o cosa risposi, ma ero concentrato nel loro abbraccio. Un abbraccio illuminato dalla luce fioca di diverse candele accese e posizionate in diversi punti della stanza. Un abbraccio molto sensuale che Flavia iniziò a reciprocare accarezzando la sua schiena con i palmi delle mani aperte mentre lui gli succhiava il seno e l’accarezzava nelle parti intime riconquistando quasi immediatamente l'erezione. Lorenzo era un bell'uomo, molto più giovane di me, con un bel fisico abbellito da enormi addominali e con il corpo tutto muscoloso, segno di gran sacrificio in palestra. Continuarono a toccarsi, leccarsi e baciarsi per qualche minuto. Flavia era quasi inerme fino a quando il membro di lui si insinuò nel triangolo tra la vagina e le sue cosce facendo capolino sul retro spuntando fuori sotto il buco del suo culo. Francesca, molto confusa dalla situazione, guardava tutti noi restando sul letto seduta sulle sue gambe incrociate. Francesca era una donna molto più giovane di noi, anche lei molto bella e sexy, con un bel corpo che profumava di sensuale ed erotico da lontano. Aveva un bel seno sodo e appuntito, parzialmente nascosto dai suoi bellissimi lunghi capelli neri, un bel fisico perfettamente modellato da madre natura con belle cosce e bellissimi piedi con le unghie ben curate. La osservavo mentre attraverso i pantaloni mi toccavo il pene per raggiungere la rigidità e quando i nostri sguardi si incontrarono rimasi affascinato dalla bellezza dei suoi occhi e i lineamenti del viso molto simili a quelli di una ragazza dei paesi dell'est.
Lorenzo iniziò a muovere Flavia strofinandosela contro il manganello intrappolato e avvolto dal triangolo delle sue gambe. Dopo qualche minuto, incoraggiato dalla mia riacquistata calma inarcò la schiena abbassando il bacino e ritirato il lungo pene indietro lo puntò contro l’apertura della fica di Flavia aiutandosi con una mano e la penetrò leggermente restando all'impiedi e facendola gemere. Si mosse dentro di lei con molta abilità inserendosi in lei lentamente mentre lei rispondeva ad ogni pressione e ad ogni centimetro di cazzo che penetrava la sua fica con gemiti di crescente piacere. Dopo essersi immerso completamente nel suo grembo la prese per le cosce sollevandola da terra e costringendola ad aggrapparsi al suo corpo con le gambe e le braccia. Iniziò così a farla saltare sulla sua lunga asta lucente e ben lubrificata dai fluidi di Flavia uscendo quasi completamente da lei per poi ripenetrarla con violenza per l'intera lunghezza del pene facendola scendere con violenza sul suo cazzone sempre più velocemente sbattendosela contro il suo pube che fermava la lunga e violenta discesa del corpo di Flavia che si impalava sulla sua asta con una sonora serie di “clap clap” dei due corpi che sbattevano uno contro l'altra sempre più velocemente. Flavia soffocava gridolini di immenso piacere e nonostante la luce fosse debole riuscii e vedere il suo viso arrossato assumere smorfie di profondo godimento soffocato a stento, ma il suo viso era anche bagnato dalle lacrime. Notai che i fluidi lubrificanti vaginali di Flavia iniziarono a rendere quel bastone di carne lucido e iniziarono a scorrere lungo di esso per accumularsi formando un anello gelatinoso alla sua base all'attaccatura con il pube.Lorenzo era ben dotato, lungo qualche centimetro più del mio e più largo, specie alla base. A differenza del mio aveva una cappella appuntita e slanciata, proprio come un cuneo, ma di carne. La prima parte entrava nella vagina senza difficoltà ma mentre il corpo di Flavia scendeva su di esso la sua vagina si dilatava a dismisura fino a raggiungere la base e impalarsi completamente. Nel risalire l'asta le grandi labbra rimanevano aderenti alla base fino a che la sua vagina si sollevava per qualche centimetro e poi se le tirarava dietro come un elastico. In quel momento si notava quanto fossero divenute sottili a causa della dilatazione subita per brandire la base che era la parte più larga e erano al limite della lacerazione. Se lei non fosse stata abbondantemente lubrificata, il pene di Lorenzo non avrebbe mai potuto immergersi così profondamente in lei.

Eccitato da quella visione iniziai a slacciare la cinta dei miei pantaloni e a spogliarmi per dedicarmi a Francesca che fino a quel momento era spettatrice come me. Una volta nudo salii sul letto in ginocchio e mi posi davanti a Francesca puntando il mio pene verso il suo viso con l'intento di farmelo succhiare, ma Francesca indietreggiò cadendo sul letto supina e coprendo il viso con le mani per l'imbarazzante situazione. Le presi una mano e la portai verso il pene ma Francesca la ritraeva con determinata forza e chiusa a pugno. A quel punto dissi che le cose dovevano essere fatte alla pari e che come Flavia si era concessa a Lorenzo lei doveva concedersi a me. Lorenzo con il respiro divenuto grosso per lo sforzo posò il corpo di Flavia sul bordo del letto rimanendo in piedi e conficcato in lei. Guardò Francesca e gli fece un cenno di consenso e approvazione. Riportai la mano di Francesca sul pene e lei iniziò timidamente a farmi una sega mentre avvicinatomi di nuovo al suo viso mi riproposi per un pompino e lei con un pò di esitazione mista a imbarazzo iniziò timidamente a leccarmi la cappella. Le presi la testa per i capelli e la spinsi contro il mio cazzo divenuto durissimo per farglielo prendere in bocca ma riuscivo a penetrare soltanto le labbra in quanto teneva la bocca chiusa ma dopo un pò di esitazione alle mie insistenti pressioni si decise ad aprirla e ad accogliere buona parte del mio cazzo all’interno. Iniziò a succhiarlo fortemente accarezzando con la lingua e molta abilità il frenulo che procurò una scossa che percorse l’intero mio corpo per concentrarsi sulle punte delle dita dei miei piedi. Sempre in ginocchio al suo fianco, con una mano la tenevo per i capelli e premevo la sua testa contro la mia asta per raggiungere affondi più profondi nella sua bocca, mentre con l’altra gli toccai il seno e iniziai a giocare con i duri capezzoli accarezzandoli e stringendoli tra le dita; poi scesi sull’addome sempre accarezzandola e infine raggiunsi la sua vagina. Con il dito raccolsi un pò di saliva e iniziai a giocare con il suo clitoride mentre con lo sguardo vedevo Flavia vittima ma felice sotto i colpi maestri di Lorenzo che rimasto in piedi la penetrava in posizione missionario sul bordo del letto mentre lei con le mani sorreggeva le sue gambe verso l’alto per favorire una più profonda penetrazione e l'abbondante lubrificazione causava un suono di sguazzamento ad ogni affondo di lui. Capii che stava godendo perché i suoi piedi si incurvavano spasmodicamente ad ogni colpo di Lorenzo mente e le dita erano serrate chiuse come se si fosse aggrappata ad un ramoscello invisibile da cui non intendeva perdere la presa. Mi distesi sul letto e posizionai Francesca su di me per un 69 iniziando a leccargli la fica che profumava di giovane sesso fresco e di eccitante pulito mentre con un dito inumidito con la saliva iniziai a penetrarla nell’ano facendola finalmente iniziare a gemere di piacere. Ad un certo punto Francesca si voltò verso Flavia e iniziò a baciarla sul viso, sulle labbra, in bocca e sul seno, mentre con la mano ben insalivata aveva iniziato a farmi una sensazionale sega stringendo la cappella nel pugno della sua piccola mano delicata provocandomi delle sensazioni incredibili. Sempre giocando con la lingua sulla sua fica e con il dito nel culo, di tanto in tanto davo uno sguardo a Flavia che si stava facendo impalare profondamente da Lorenzo in tutte le posizioni. Ad un certo punto Lorenzo prese Flavia e la mise a pecorina, poi guardando me disse: “Ora la faccio gridare di piacere. Buona visione” e dopo una risata mise il piede sinistro sul bordo del letto offrendomi la visuale del suo lungo cazzo che si immergeva nella fica di lei e iniziò ad affondare per l'intera lunghezza e con violenza nel grembo di Flavia che iniziò davvero ad urlare fino a quando Lorenzo non gli mise una mano davanti alla bocca per evitare che svegliasse i condomini dell’edificio. Francesca pensò ad un rimedio migliore posizionandosi davanti a Flavia con il busto eretto e le gambe spalancate offrendo la fica alla sua bocca e soffocando così le sue grida di godimento immergendo la sua testa con forza tra le sue gambe contro il clitoride. Sono certo che a Flavia quella posizione piaceva molto e gli piaceva anche leccare e assaporare i fluidi che sgorgavano dalla fica di Francesca. Li raccoglieva con la lingua e li inghiottiva con avidità mentre accoglieva profondamente Lorenzo nel profondo del suo ventre. Francesca non resistette molto alle carezze orali di Flavia e cadde con il busto sul letto mentre ebbe un intenso orgasmo nella bocca di Flavia che l’accarezzava con la lingua aperta dal buco della fica andando su verso il clitoride per poi concentrare maggiori attenzioni su di esso succhiandolo con forza come se fosse un pene in mineatura. Durante il suo orgasmo viddi le gambe di Francesca tremare e i muscoli contrarsi ritmicamente a causa di intensi spasmi dovuti all'intenso godimento.
Presi Francesca per le braccia e tirandola la sottrassi ormai esausta alle attenzioni di Flavia che non smetteva di leccarla e succhiarla anche dopo avergli fatto raggiungere l'orgasmo. La posizionai diagonalmente davanti al viso di Flavia e dopo averla girata sul suo stomaco mi distesi sulla sua schiena iniziando a sfregare la cappella contro il suo clitoride da dietro colpendo di tanto in tanto il materasso con la cappella. Francesca era molto bagnata e quella carezza iniziò a farla respirare più convulsamente, segno che l’orgasmo stava iniziando a riprendere forma. La sua fica era stretta e la penetrai con dolcezza, ma una volta dentro iniziai a muovermi in lei con molta più detrminazione assestando colpi profondi che lei gradì molto iniziando a gemere rumorosamente e a chiedermi di non sborrargli dentro perché non protetta. La rivelazione che non fosse protetta ma che lo stesse prendendo con molto rischio e senza preservativo mi eccitò molto. Andai avanti così per diversi minuti fino a quando l’orgasmo di Francesca esplose improvvisamente facendogli emettere un lungo rantolo di godimento mentre contorceva l’intero corpo sotto di me accompagnato dai suoni dello sguazzamento del mio cazzo in lei che si immergeva nella sua fregna grondante. Estrattomi da lei mi misi a cavallo in ginocchio su di lei che mi offriva una bella visuale del culo. Aprii le natiche e viddi il buco del suo culo probabilmente mai violato e reso lucido dai vischiosi liquidi lubrificanti. Tenendo con le dita di una mano le sue natiche aperte, con l'altra presi il mio cazzo ed iniziai ad accarezzare vigorosamente le sue parti intime con la cappella. Con la cappella arrossita strusciavo con vigore il solco dall'ano al clitorida per l’intera lunghezza accennando durante il passaggio ad entrare sia nel suo culo che nella sua fica ormai lubrificatissima per gli orgasmi appena avuti e mi voltai verso Flavia.
Viddi che Lorenzo era in ginocchio davanti a Flavia che era in posizione supina sul bordo del letto con le gambe allargate si offriva a lui che la stava scavando molto velocemente nella sua fica con due dita. Ad un certo punto Flavia inizia un grido crescente soffocato con il dorso della sua stessa mano, si piega su se stessa tirandosi sù con il busto e spalancando al limite le gambe a Lorenzo come se stesse partorendo con mia gran sorpresa notai che iniziò a far schizzare la sua sborra dalla fica con violenti getti che colpivano il braccio e il ventre di Lorenzo. Dio! Non sapevo che Flavia fosse una “squirter”. Mentre spruzzava gli ultimi piccoli getti Lorenzo prontamente la monta immergendosi in lei con il suo enorme cazzo e inizia a scoparla ferocemente mentre lei continuava a emettere suoni e parole convulse e frammentate. Credo che gli stesse chiedendo di venire in lei perché lo stringeva forte contro il suo corpo avvinghiandolo con le gambe incrociate sulla schiena in una forte presa. Resto a godermi la scena mentre con il cazzo punto più forte nell’ano di Francesca che rilassato al punto giusto accoglie la mia cappella ma Francesca schizza col viso in aria e mi chiede di non immergermi in lei, quindi inizio delicatamente a far capolino nel suo culo molto stretto usando soltanto la cappella mentre continuo a godermi la scopata di Lorenzo che dopo un pò inizia sudatissimo a respirare convulsamente seguito da Flavia che allo stesso modo annuncia l’orgasmo e i due si uniscono in una corsa alla pari verso il traguardo: l’apice del godimento e quindi l'orgasmo. Mentre Flavia urla l’orgasmo, Lorenzo con il viso gocciolante di sudore inizia ad iniettare il suo sperma in lei muovendosi in lei fino all’ultimo fiotto, poi cadde esausto su Flavia rimanendo piantato in lei e con il viso immerso nelle sue tette.

Ora era arrivato il mio momento conclusivo. Mi concentro su me stesso e affondo lentamente il mio cazzo nel culo di Francesca che cerca di sottrarsi gridando: “NOOOOO, NON NEL CULO, NEL CULO NOOOOOO” ma prima che finisse la frase, vinta ogni resistenza del suo muscolo anale sprofondo in lei quasi come se superato il punto più stretto dell’apertura il mio cazzo venisse poi inghiottito e risucchiato dalle sue viscere calde che lo accoglievano profondamente. Iniziai a muovermi affondnado in lei continuando a sentire la pressione dell’anello anale strettissimo che circondava la base del mio cazzo durissimo e ganfio. Gli presi la testa per i capelli e affondai il suo viso nel cuscino per soffocare i suoi chiassosi lamenti. Lorenzo alza il viso che era immerso nelle tette di Flavia e premuroso per Francesca mi grida: “EHY EHY! Non vale! Le cose dovevano essere alla pari e io non ho sfondato il culo di Flavia come invece stai facendo tu con Francesca”.
Lo ignoro e continuo ad assestare profondi colpi nel culo di Francesca che arresasi e non provando più troppo dolore aveva iniziato a gemere anche se ancora non troppo convinta del piacere che sarebbe potuto arrivare. Passo con la mano sotto il suo ventre e raggiungo il clitoride non troppo duro ma abbondantemente lubrificato e inizio a sodomizzarla sollecitando il clitoride che sentivo crescere e indurire sempre di più sotto la pressione dei polpastrelli come se fosse un piccolo pene in fase di erezione. Sollecitata al punto giusto di eccitamento, iniziò a provare piacere e nello stesso tempo a perdere quel senso di fastidio provocato dalla penetrazione. Non volevo che raggiungesse l'orgasmo clitorideo con la stimolazione del suo clitoride, ma volevo che raggiungesse un'orgasmo anale puro, quindi smisi di sfregare il suo clitoride con l'intento di poter trasferire il piacere che stava iniziando a vivere soltanto dalla stimolazione procurata per la penetrazione anale. Dopo una decina di minuti Francesca confessa e annuncia di star per raggiungere l’apice dell’orgasmo e sotto gli occhi increduli e inorriditi di Lorenzo che rizzatosi e sedutosi al fianco di Flavia osserva la scena insieme a Flavia ancora giacente sul letto nella stessa posizione ma con lo sguardo attento e concentrato su di noi.
Francesca grignando versi gutturali divenuti incontenibili solleva il culo e me lo offre con molta più generosità iniziando a contrastare i miei colpi favorendo la penetrazione e sbattendo violentemente le sue natiche contro il mio bacino per accogliermi più profondamente per poi venire violentemente e intensamente con un lungo rantolo misto tra gioia e piacere. Rallento gli affondi e una volta ripreso fiato mi confessa che è stato bellissimo e di aver vissuto intensamente il primo orgasmo anale della sua vita. Guardo Lorenzo che inebetito e con la bocca semiaperta ci fissava entrambi mentre Flavia forse pentita aveva chiuso gli occhi per digerire la scena che aveva appena assistito. Riprendo ad affondare nel culo di Francesca che superato l’orgasmo iniziava però a riaccusare un pò di dolore e fastidio. Dopo qualche affondo sento che sto per venire e quando sto per schizzare tiro fuori il cazzo dal suo culo che per un isatante appare alla mia vista aperto e dilatato. Mi sollevo velocemente da lei che a sua volta si gira per prendere la mia ricca sborrata sul viso e sul corpo. Purtroppo si sbagliava perché sentivo di dover ripagare con la stessa moneta e sottoporla allo stesso rischio inseminando la sua vulnerabile e non protetta vagina, quindi con sua sorpresa mi posiziono velocemente tra le sue gambe e prima che lei potesse realizzare cosa stesse per succedere sono immerso in posizione missionario profondamente nella sua vagina e sto inseminando il suo interno mentre lei cerca senza successo di sottrarsi e sfilarsi strisciando con difficoltà sotto di me per sottrarsi alla mia inseminazione gridando un lungo “NO” mentre io impalato dentro di lei la seguo con il corpo fino al bordo del letto emettendo gli ultimi fiotti di caldo sperma contro la sua cervice che sentivo compressa sotto la totale pressione della mia cappella.
Cado senza più forze al suo fianco liberandola. Francesca contrariata e arrabbiatissima si alza per andare in bagno e mentre si rizza vedo la sua vagina arrossatissima rigettare il mio sperma con un grosso rigurgito per finire sulle lenzuola.

Soddisfatto, mi pulisco le parti intime con un lembo del lenzuolo e vedo lasciate su di esso tracce opache di sangue mescolate al residuo del mio sperma, probabilmente dovute alla lacerazione dallo sfintere anale violato. Mi rivesto in un silenzio tombale in quanto non c’era neanche più la musica jazz in sottofondo. Lorenzo era rimasto molto male e aveva lo sguardo nel vuoto ma sentiva di non aver nessun diritto di potersi lamentare perché anche lui aveva fatto la stessa vigliaccheria inseminando Flavia, perdipiù a mia insaputa.
Esco dalla stanza per andarmene e Flavia mi raggiunge raccogliendo frettolosamente il suo cappotto per seguirmi. Mi volto e baciandola sulla fronte come ero solito fare ogni volta che uscivo di casa, tristemente gli dissi che tra noi era irrimediabilmente finita, che non potevo fingere amore quando non lo sentivo più naturalmente venire dal cuore e che poteva restare a godersi Lorenzo e Francesca. Flavia si inginocchiò per terra davanti alla porta, mi tirava per i pantaloni e scoppiò a piangere come mai visto prima raggiunta subito da Francesca e Lorenzo che cercavano invano di consolarla. Ora tutti si stavano rendendo conto di quanto fossero gravi gli esiti delle loro tentazioni idecenti iniziate per gioco e culminate in tragedia.
Prima di chiudermi la porta alle spalle mi giro e rivolgendomi a Lorenzo gli dico: “Flavia ora è tutta vostra. Ora hai tutto il tempo che vuoi per fargli il culo mentre Francesca la tiene immobile per te, e non dovete neanche più preoccuparvi di me”.

Una volta in ascensore due grosse lacrime solcarono le mie guance e con me stesso commentai: “Perché, perché? Se solo avesse avuto il coraggio di condividere con me questo suo segreto desiderio saremmo potuti rimanere felicemente insieme e goderci la vita meglio di prima”.

Nei giorni che seguirono Flavia fece del tutto per contattarmi e per essere perdonata. Anche Lorenzo e Francesca tentarono di far rientrare Flavia nel mio cuore, ma purtroppo non c'era più posto per lei. Quel tradimento aveva segnato una rottura irreversibile e aveva cancellato dal mio cuore tutto l’amore che avevo nutrito e coltivato per lei fino a quella sera che mi tradì.
Mandai un mio amico a prendere le mie cose dal suo appartamento e non l’ho più rivista. Non credo che saprò mai come sia andata a finire tra loro, specie sotto l’aspetto delle possibili gravidanze. Quella sera, nel chiudere la porta del loro appartamento chiusi anche un capitolo molto triste della mia vita cercando felicità e più onestà altrove buttandomi alle spalle un passato per molti aspetti da dimenticare.
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