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trio

La nostra prima esperienza


di WestSilver
08.08.2020    |    3.616    |    3 9.8
"Ritrassi la mano sporca di sperma e cercai una posizione per addormentarmi stordito dall’evento appena accaduto..."
Ho 50 anni, vivo in America, sono divorziato da diversi anni e da qualche anno mi sono accompagnato con Elly, una donna asiatica di 40 anni, mai sposata, molto giovanile e sexy. Nella vita ho sempre desiderato conoscere una donna che mi consentisse di condividerla e di essere condiviso e uno dei miei sogni nel cassetto era quello di fare sesso a tre: con la mia donna e la sua migliore amica o una sconosciuta, quindi dovevo darmi da fare per rompere il ghiaccio e pensai che lei avrebbe dovuto precedermi in un incontro a tre con un uomo per poi sentirmi autorizzato a fare altrettanto. Dopo qualche mese insieme gli chiesi se aveva quel tipo di interesse e la risposta ovviamente fu un "NO" secco e irritato. Dopo diverse mie insistenze la convinsi a provare. A lei non piaceva un incontro mirato al sesso ma voleva provare piu’ qualcosa di erotico che sessuale, cosi’ come prima esperienza suggerii un incontro con uno sconosciuto soltanto per un massaggio sensuale e lasciare poi a lei decidere il seguito. Premesso che lei era molto riluttante a questa idea, feci una ricerca con molto scetticismo immaginando che avrebbe potuto tirarsi indietro all'ultimo momento, ma volli tentare. Individuai un candidato con esperienza in massaggi che scelsi tra i tanti in risposta ad un mio post su Craigslist e che incontrai a priori per una breve “intervista” prima di incontrarci a tre. Ci incontrammo in uno Starbucks coffee una sera dopo il lavoro. Si presento’ come Joe, era un bel giovane universitario con corporatura atletica, molto composto, ordinato, pulito, ben educato e rispettoso. Discutemmo alcuni dettagli dell’incontro mirato soltanto ad un massaggio e probabilmente niente sesso e mi disse che se lei fosse stata interessata a fare sesso era ben dotato sessualmente, ma date le circostanze sarebbe stato rispettoso dei limiti imposti, dato che si parlava soltanto di un massaggio. Ci facemmo una foto insieme cosi’ da poter mostrare ad Elly chi fosse il candidato scelto e ci lasciammo con la promessa di aggiornarci nei giorni a seguire. Tornato a casa parlai con Elly dell’incontro che avevo appena avuto con Joe e lei non mi prendeva sul serio ma anzi, mi prendeva anche in giro. Gli mostrai la foto e notai che nel vederla trapelo’ un suo certo interesse ma cambio’ subito discorso parlandomi di altre cose. Non avendo preso la cosa sul serio ero in qualche modo deluso pensando che non se ne sarebbe piu’ parlato ma feci finta di nulla. Una volta a letto inizio’ a stuzzicarmi e finimmo per fare l’amore, poi con tutta sorpresa mi chiese come avessi conosciuto Joe e mi chiese piu’ dettagli su di lui e su cosa avevo in mente. Prima di addormentarsi mi promise che avrebbe acconsentito se l’incontro fosse stato soltanto per il massaggio e niente di piu. Incoraggiato da cio’ contattai Joe e nei giorni che seguirono definimmo un appuntamento e ci incontrammo a casa nostra un sabato sera per un drink, qualche chiacchiera per socializzare e poi il massaggio. Con molta esitazione facemmo insieme le prime due tappe dove notai che Elly bevve un po’ piu’ del suo solito; forse per farsi coraggio. Arrivati all'ultima tappa, quella del massaggio, dovetti incoraggiarla molto perche' stava quasi per rinunciare e mandare tutto all'aria e soltanto dopo molta insistenza riuscii a prenderla per mano e condurla in camera da letto. Una volta in camera da letto si denudo' con molta discrezione coprendo le parti intime con un grande asciugamano che avevamo predisposto per l’occasione.
Mentre io accendevo il CD player con musica rilassante per creare atmosfera, Joe si tolse i pantaloni e rimase con la maglietta e i boxer. Elly si distese prona sul letto offrendo le spalle a Joe che inizio' a massaggiarla usando degli olii lubrificanti che aveva portato con se e tenendo coperto il sedere con un asciugamano. Joe fu davvero bravissimo e la mise a suo agio con un lungo e direi quasi professionale massaggio durante il quale fece scomparire di scena l'asciugamano che le copriva i suoi glutei. Elly inizio' a gustare il tocco delle sue mani sul suo corpo e sembro' piu' rilassata e confidente, anche quando lui inizio' a massaggiarle i glutei e l'interno cosce stuzzicando furtivamente ano e vagina. Lui gli chiese di voltarsi ma Elly ancora troppo vergognosa disse che preferiva rimanere prona. Notai che il ragazzo aveva raggiunto una durissima erezione e il suo pene eretto premeva fortemente contro i boxer. Decisi di prendere la situazione in mano e vedere come avrebbe reagito. Abbassai i boxer di Joe e tirai fuori il pene che guizzo’ all’aria e...... mamma miaaaa, venne fuori un gran manganello molto turgido ed eretto, molto piu' grande di quanto avessi immaginato. Lo toccai per pura curiosita' e notai che era duro come un pezzo di legno e aveva la punta gia’ bagnata dal liquido lubrificante. Mentre Joe continuava il massaggio mi feci coraggio e presi il suo pene e lo posizionai tra le natiche di Elly. Joe concluse l’azione premendo e penetrando il triangolo tra cosce e vagina provocando un sobbalzo e sussulto di Elly che non si aspettava cio’. A questa inaspettata mossa Elly rimase sorpresa, immobile e irrigidita. Aveva sollevato la testa dal cuscino rivolgendosi verso di lui molto sorpresa. Poi torno’ a guardare il cuscino senza dire una parola. Sospettavo che si sarebbe sottratta alla presa divincolandosi e scendendo dal letto contrariata per poi lasciare la stanza. Forse stava per farlo, quando lui astutamente inizio' a sfregare il suo pene con passione nel triangolo sfregando il clitoride e l'interno delle sue cosce provocandogli piacere e al quale lei non si sottrasse ma assunse un atteggiamento piu' rilassato e sottomesso. Voleva nascondere il senso di piacere che iniziava a lievitare in lei ma la voce la tradi' quando disse: "it was supposed to be just a massage" (supponevo si trattasse di un solo massaggio) facendo inevitabilmente trapelare un respiro leggermente affannato dal piacere tra le parole. Alzo' di nuovo la testa cercando il mio sguardo quasi per avere approvazione da me e senza che me lo domandasse io gli dissi di fare cio' che piu' le faceva piacere, di rilassarsi e non vergognarsi ma di lasciarsi andare. Lei mi rispose dicendo: "this is so weird, I can't....." (questo e' cosi' inverosimile, non riesco.....) stava per dire non riesco ad accettarlo? Ma Joe precedette la fine della frase e affondo' meta' del suo pene nella sua vagina che contrariamente a lei non mentiva, essendo molto lubrificata e pronta ad accogliere il maschio. Elly emise un piccolo lamento, un misto di sprpresa e piacere. Joe si fermo’ per qualche istante con meta’ del pene in lei forse per decidere sul da farsi ma lei lo anticipo' iniziando a muoversi sotto di lui cercando di completare la penetrazione infilzandosi al suo palo mentre lui la agevolo' spingendosi dentro di lei ma la grandezza del suo pene la fece sottrarre alla presa e alla pressione che stava esercitando lui nel penetrarla. Emise un gemito di lieve dolore soffocandolo immergendo la testa nel cuscino aggrappandolo con le mani e affondando in esso le unghie. Lui rimase immobile per qualche secondo e poi inizio' a entrare ed uscire dalla sua vagina ben lubrificata con molta dolcezza guadagnando la completa penetrazione fino ad avere i testicoli premuti contro il suo ano. Quando il suo pene fu completamente dentro, Joe la strinse a se abbracciandola sotto lo stomaco e affondando ancora di piu' in lei con un colpo misto tra violenza e gran pressione rimanendo immerso in lei con molta foga. Lei irrigidi' i muscoli del suo corpo e inizio' a muoversi strofinando il suo posteriore ormai conquistato, al bacino di Joe. Emetteva gemiti soffocati, forse per coprire il suo godimento e il senso di vergogna. Credo non volesse far trasparire quanto le stava piacendo, visto che non era d'accordo alla mia idea di essere condivisa. Le dissi di lasciarsi andare e di godersi la scopata. Fu soltanto in quel momento che si abbandono' al godimeto e inizio' a gemere e godere gridando confusamente: "oh my God, my fucking God...... this is so weird and beautiful at the same time..... so perfect.... I love it" (oh mio Dio, mio cazzo di Dio....... questo e' cosi' inverosimile e bellissimo allo stesso tempo...... cosi' perfetto...... mi piace tantissimo). Rialzo' lo sguardo verso di me cercando i miei occhi per vedere se approvavo quanto stesse succedendo e io le presi la mano in segno di approvazione. Lui inizio' ad affondare in lei con piu' velocita' e forza e lei strinse la mia mano con una forza sorprendente e con le unghie che quasi penetravano nella mia pelle. Dopo una ventina di secondi le usci' un rantolo strozzato dal piacere, sollevo' la testa piegandola all'indietro (credo inconfondibile segnale dell'arrivo dell'orgasmo femminile) dal gran piacere e venne mentre lui da dietro l'aveva presa al collo girandogli la testa sul lato e con la bocca cercava le sue labbra per baciarla e soffocare cosi' il suo grido dell’orgasmo. Dopo l'intenso orgasmo cadde con il viso sul cuscino cercando di riprendere fiato e energia; si vergognava molto. Portai la sua mano al mio pene e lei con un un briciolo di forza rimanente lo strinse nel suo palmo e inizio' lentamente a farmi una sega. Joe aveva necessita' anche lui di riprendere le forze. Non era venuto ma era stremato. Si tolse da sopra di lei ed estrasse il lungo pene dalla sua vagina..... sembrava non finisse mai di uscire tanto era immerso in lei per l'intera lunghezza. Si sdraio' sul letto al suo fianco toccandola al seno e baciandola sulla pelle. Io mi misi tra le sue gambe e iniziai a leccargli la vagina che era visibilmente infiammata mostrando all'esterno la parte rosea che normalmente non si vede in quanto interna. Era molto aperta e bagnata. Con la lingua raccolsi i suoi fluidi lubrificanti che traboccavano dal foro vaginale probabilmente mescolati a quelli di lui. Insinuai la mia lingua all'interno della vagina e percepii i residui spasmi post orgasmo dei muscoli vaginali. Quando alzai il viso viddi che Joe era in ginocchio e che lei lo stava succhiando voluttuosamente segandolo con la mano per l’intera lunghezza. Di tanto in tanto se lo toglieva dalla bocca per massaggiare la cappella con il pugno chiuso e stretto e poi riprendere a succhiare e affondare il suo membro profondamente nella sua bocca con molta avidita’ mentre con la mano continuava a segarlo per l'intera lunghezza. Il pene era cosi’ grande che la mano di Elly non riusciva a coprire la completa circonferenza. Mi feci da parte per lasciargli spazio e godermi la scena. Joe stava per sborrare e pensai che sarebbe stata la fine dell’incontro ma mi sbagliai e rimasi sorpreso quando lei sussurro': "I want more. Fuck me please" (ne voglio ancora, scopami per piacere). Probabilmente non voleva che la sentissi chiedere cio' ma riuscii a percepire le sue parole. Lui la volto' supina e mentre con una mano massaggiava la sua asta per l’intera lunghezza, con l’altra inizio’ a masturbare Elly giocando con il suo clitoride ed inserendo di tanto in tanto le sue dita all’interno per sollecitare il punto “G”. Elly inizio’ a tendere i muscoli dell’addome e delle gambe, il respiro era molto affannato e inerrotto trattenendo il fiato nei polmoni per pause anche lunghe. Stava per venire e infatti dopo qualche minuto le pause divennero sempre piu’ brevi e concitate, l’affanno aumento’ fino a scoppiare in un orgasmo che la fece sobbalzare e contorcere nel letto. Joe non gli concesse pausa e mentre lei stava avendo l'orgasmo scese con il suo viso tra le sue gambe e inizio’ a leccargli avidamente la passera e dopo qualche minuto le provoco’ un altro orgasmo a catena legato al precedente che lei anticipo’ serrando la testa di Joe con le sue cosce con tutta la forza che poteva mentre con le mani gli teneva la testa premuta contro la vagina. Elly venne intensamente, era esausta ma Joe non era ancora soddisfatto, quindi gli concesse una breve pausa per poi concludere la scopata. Mentre Elly riacquistava le forze, Joe posiziono’ il pene tra le labbra della vagina e inizio’ a massaggiare il clitoride con la grande cappella penetrando la vagina completamente lubrificata per qualche centimetro di tanto in tanto e picchiando con la lunghezza del pene il clitoride e il pube di Elly. Con una mano le massaggiava il seno e l’addome e di tanto in tanto penetrava l’ombelico con un dito e questo tocco le dava tanto piacere perche’ lei contorceva il busto. All’improvviso Joe punto’ sul suo ano e spinse la cappella dentro. Lei grido’ per l’inaspettato dolore e balzo’ in posizione seduta. Joe la bacio’ in bocca e la giro’ posizionandola in ginocchio contro la sua volonta'. Si posiziono’ dietro di lei e mentre lei contrariata ma credo curiosa nello stesso tempo cercava di divincolarsi, Joe violo’ di nuovo il suo ano penetrandolo, pero’ con piu’ delicatezza e passione lubrificando il foro con la sua saliva. Elly era contrariata, gli chiedeva di smettere perche’ gli stava facendo male. Nonostante cio’, Joe continuo’ a penetrare lentamente in lei ritmando delicatamente le spinte. Io aggiunsi delle gocce di olio che Joe aveva usato per il massaggio e la penetrazione fu facilitata. Piu’ Joe sfregava e conquistava centimetri e meno lei si lamentava iniziando a provare un piacere nuovo. Dai lamenti di dolore passo' ad un breve silenzio, poi inizio' a mugolare e fini' per ansimare. Pian pianino Joe entro’ nel suo ano per meta’ della sua lunghezza poi cerco’ di spingersi oltre e la inculo’ profondamente fino ad avere i testicoli premuti contro la vagina. Furono pochi colpi ma ben assestati. Elly gemeva nei momenti piu' intensi e lamentava il dolore ad ogni profondo affondo ma non si sottraeva piu’ e portatando una mano alla vagina inizio’ a stuzzicare il clitoride seguita da Joe che l’aiuto’ passando il braccio sotto di lei penetrando la vagina con due dita dalla quale inizio’ a uscire un liquido filante che dondolava ad ogni colpo di Joe. Elly sotto i colpi di Joe perse la posizione e cadde sul letto. Sollevo’ il culo verso Joe che la penetrava con molta piu’ forza immergendosi completamente in lei ed impalandola profondamente. Elly raggiunse un altro intenso, brevissimo ma acuto orgasmo che la fece gridare, ma una volta conclusosi lascio’ posto soltanto al dolore che costrinse Elly a sfilarsi repentinamente da Joe muovendosi carponi da sotto di lui per sottrarsi al pene e alle sue spinte. Una scena incredibile. Elly che a me non consentiva di penetrare il suo ano neanche con le dita, si era completamente concessa a Joe accogliendo il suo enorme pene nel suo retto per l’intera sua grandezza e lunghezza. Joe ando’ in bagno per lavarsi lasciando Elly abbandonata a se stessa sul letto con il culo violato e dolente. Scostai le natiche e notai che l’ano era ancora aperto, palpitava e faceva fatica a richiudersi. Elly rimase immobile fino al ritorno di Joe che porto’ un asciugamano bagnato per pulire le sue parti intime inducendo Elly ad aprire le sue gambe per facilitare la sua azione. Joe getto’ l’asciugamano a terra e inizio’ a penetrare la sua vagina con due dita. Il suo pene era diventato violaceo e i testicoli si erano ritirati completamente dall’interno della sacca divenuta piccola e dura, quindi doveva venire. Elly disse che non sarebbe riuscita a venire di nuovo o che probabilmente non sarebbe sopravvissuta ad un altro orgasmo e propose a Joe di essere succhiato e concludere cosi’ la sessione venendo nella sua bocca e sul suo viso e tette. Joe non rispose e continuo’ a masturbarla per un paio di minuti quando lei inizio’ ad ansimare e a provare di nuovo piacere sentendosi cosi’ toccata, palpata e desiderata sessualmente. Aveva la testa riversa su un lato con i capelli scomposti e era completamente abbandonata al tocco piacente di lui. Ad un certo punto lei si giro’ supina e spalanco’ le gambe al tocco di Joe. Inizio’ a muovere il bacino in una maniera invitante alla penetrazione avvicinandosi con la vagina al suo pene e quando lo raggiunse lo prese con una mano e lo punto’ sul foro della vagina. Joe diede una spinta e la penetro’ per meta’ ma Elly fece un balzo con le spalle e si infilzo’ completamente. Joe inizio’ a spingere con molta foga e Elly inizio’ a contrastare i colpi di Joe annaspando con le gambe nel letto a mo' di nuoto di rana. Poi lei chiuse le gambe e Joe la prese passando a cavalcioni su di lei. Fu una penetrazione molto profonda e i piedi di Elly si contorcevano e le dita si arricciavano ad ogni affondo di lui. Dopo un po’ riapri’ le gambe e Joe si posiziono’ in mezzo continuando a colpirla con affondi violenti. Elly alzo’ le gambe come invito a Joe per affondare di piu’ e piu' profondamente prendendo Joe per i fianchi portandolo e stringendolo verso di lei. Joe raccolse l’invito si posiziono’ in ginocchio tra le sue gambe, la sollevo' e pose un cuscino sotto di lei offrendo a me la vista del suo grosso pene che affondava in lei come un pistone di un motore. Era cosi lungo che riuscivo quasi a vedere la cappella premere dall'interno del grembo contro il suo ombelico perche' lei e' anche magra. Io mi portai verso il suo viso proponendogli il mio pene per essere succhiato. Lei inizio' a succhiarlo mentre lui affondava in lei con lunghi, decisi veloci e forti colpi. Presa dal godimeto ignoro' il mio pene per concedersi completamente a lui alzando le gambe verso il suo collo e posizionandole sulle sue spalle per essere penetrata profondamente. Le piante dei piedi erano curve con le dita chiuse a mo' di pugno o tese con le dita aperte mentre le mani erano aggrappate ai fianchi di Joe e le unghie affondate nella pelle. A questo punto inizio’ ad urlare incontrollatamente di piacere e io cercai di contenere il suo urlo posizionando il palmo della mia mano sulla sua bocca per evitare che i vicini la sentissero ma Elly era come posseduta dal diavolo con gli occhi spalancati, la bocca completamente aperta e fuori controllo in quanto mi morse la mano. Emtrambi erano sull'orlo dell'orgasmo. Lui gli chiese dove voleva che venisse, se in lei o fuori. Lei non rispose ma sposto' le gambe sui suoi fianchi e avvinghio' il suo coprpo con le sue gambe in un forte abbraccio e cio' fu la risposta, ossia l'invito di venire in lei. Lui intui' e gli chiese se poteva venire in lei e lei disse parole strozzate incomprensibili ma per farsi meglio capire lo strinse di piu' a se con le gambe intorno al suo corpo e le caviglie accavallate tra loro in una forte presa come fosse una risposta di consenso e conferma. Non mi aspettavo tale epilogo e mi spaventai perche' lei in quel periodo non prendeva la pillola. Mi resi conto che il preservativo che avevo messo a disposizione era rimasto nel cassetto del comodino. Cercai impacciato di prendere il preservativo dal cassetto per passarlo a Joe ma era gia’ arrivato il momento culmine in quanto Joe inizio’ a colpirla con piu’ velocita’ e violenza mentre qualche goccia di sudore colava dalla fronte al naso per poi cadere sul corpo di Elly. Urlai e ordinai a Joe di venire sul suo ombelico ma niente, lei lo afferro' piu' forte a se non dandogli la possibilita' di divincolarsi e obbedirmi. Il respiro affannato di lui tramuto' immediatamente in un lungo grido crescente, lei inarco' la schiena sollevandosi dal letto aggrappandosi collo di Joe, abbracciata con le sue gambe a lui in ginocchio e appesa al suo manganello. Lo baciava avidamente in bocca e sul collo mentre entrambi urlavano il loro orgasmo con me che cercavo inutilmente di staccarli. Mi resi conto che era troppo tardi. Joe aveva gia’ iniziato ad iniettare i primi spruzzi della sua sborra in lei che la accoglieva con volutta’ offrendosi a lui piu’ che potesse. Elly accolse in se la sua abbondante sborrata nel profondo del suo grembo. Caddero entrambi e rimasero senza forze sul letto mentre io ero probabilmente impallidito per la preoccupazione. Joe scivolo’al suo fianco ancora infilato in lei e con il pene pulsante e teso. Di tanto in tanto vedevo gli spasmi muscolari residui sia di lui che di lei, infatti l’addome di Elly si contraeva ritmicamente fino a raggiungere pian pianino il completo rilassamento. Rimasero avvinghiati uno all’altro per alcuni minuti con il pene piantato nella vagina per l’intera lunghezza. Dopo qualche minuto lui si estrasse dalla sua vagina e non appena la cappella usci’ fuori, il pene cadde floscio sul materasso seguito da uno getto di sperma espulso dalla vagina e poi seguito da un rigolo che colo’ sull’ano e ando’ a depositarsi sul materasso raccogliendosi in una piccola pozza che si insinuo’ tra le natiche di Elly.
Pensai che la frittata fosse fatta....... l'aveva inseminata abbondantemete e nei giorni di ciclo a rischio per il concepimento...... cosa che io non avevo preventivato. Lei realizzo' la gravita’ del fatto quando con la mano raccolse una buona quantita' di sperma dalla vagina portandola verso di se per guardarla mentre filava densa cadendo sul suo addome. Soltanto allora si rese conto e mormoro': "shit!" (merda). Quella scena mi eccito’ molto. Non avevo mai immaginato di assistere a cosi’ tanto, specialmente sapendo che lei era cosi’ contraria all’idea di essere condivisa e poi invece concedersi in una maniera cosi’ totale a questo sconosciuto e godere cosi’ follemente e irresponsabilmente. Immediatamente raggiunsi l’erezione che si era interrotta e sentii di essere anch’io prossimo all’orgasmo. Mi posizionai tra le sue gambe e con pochi colpi di mano venni su di lei ed emisi diversi spruzzi che finirono tra le sue gambe mescolandosi allo sperma del ragazzo mentre altri, quelli piu' forti, finirono sul ventre fino ad arrivare al suo collo, mento e bocca. Elly si spalmo’ lo sperma sul corpo e sul seno, poi raggiunse la vagina e con le dita; mesolo’ meglio lo sperma di entrambi massaggiandosi le grandi labbra e portandosene una parte all’interno penetrando la vagina con le dita per poi portarsi la mano alla bocca e tra una sorta di vergogna e imbarazzo assaporare lo sperma di entrambi. Non avrei immaginato che fosse cosi’ porca, forse anche merito dell’alcohol che aveva ingerito. Nel frattempo Joe si era rivestito, passo’ per baciare lei sulle labbra sporche del nostro sperma e se ne ando’ silenziosamente chiudendo la porta di casa. Io spensi il CD player e la luce del comodino per sdraiarmi al suo fianco che era rimasta nella posizione in cui Joe l’aveva lasciata estraendosi da lei. Elly cerco’ la mia mano per stringerla e portarla al suo petto come per chiedermi scusa. Non fui in grado di dire nulla. Ero confuso, molto confuso, specie quando porto’ la mia mano tra le sue gambe e la sfrego’ sulla sua vagina e sull’ano. Ritrassi la mano sporca di sperma e cercai una posizione per addormentarmi stordito dall’evento appena accaduto. Elly mi sussurro’ all’orecchio che non avrebbe mai voluto cio’ ma che poi alla fine aveva accettato per farmi contento e per esaudire il mio desiderio. Mi disse che per il futuro avrei dovuto far piu’ attenzione a cosa desideravo, poi ando’ in doccia e io mi addormentai.
Il giorno successivo esitavamo a guardarci negli occhi perche’ eravamo entrambi imbarazzati per l’accaduto: io per averla spinta a tanto e lei per essersi concessa senza inibizione alcuna ad uno sconosciuto e per aver goduto con lui come mai aveva goduto con me.
Si preparo’ per andare al lavoro ma prima che lei uscisse di casa volli chiarire. La raggiunsi quando stava per chiudere la porta e la presi per mano tirandola verso di me e stringendola in un forte abbraccio. Gli dissi di non preoccuparsi, che era una cosa che avevo voluto io e che quindi ne accettavo le conseguenze. Ci baciammo e a lei sfuggi’ una piccola lacrima di felicita’. Mi disse: “ora tocca a te e organizzo io”. La guardai allontanarsi per prendere l’ascensore e notai che camminava un po’ sofferente. Le dissi: “si, vero, ora tocca a me. Tu hai bisogno di qualche giorno di riposo e convalescenza”. Entrambi scoppiammo a ridere.
Fortunatamente lei non rimase vittima di una indesiderata gravidanza ma da allora ha iniziato a prendere la pillola. Con quell'esperienza rompemmo il ghiaccio e niente piu' tabu' e segreti tra di noi. A questa esperienza ne sono seguite altre tra cui un paio dove lei ha condiviso me con altre donne. Da quel giorno il nostro rapporto e' migliorato e ci amiamo di piu’.

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