Racconti Erotici > tradimenti > Da Triangolo a cuckold in un attimo
tradimenti

Da Triangolo a cuckold in un attimo


di WestSilver
10.08.2023    |    663    |    5 9.3
"Mi resi conto che il preservativo che avevo messo a disposizione era ancora accartocciato sul pavimento dove lo aveva gettato lei..."
Ho 50 anni, vivo in America, sono divorziato da diversi anni e da qualche anno mi sono accompagnato con Elly, una donna asiatica di 40 anni, mai sposata, molto giovanile e sexy ma molto timida e anche vergognosa. Ad esempio lei non ama girare completamente nuda in casa davanti ai miei occhi e quando succede che la sorprendo nuda cerca di coprire le parti intime con molto imbarazzo come se non le avessi mai viste. A letto però è tutt'altro e non esiste nessuna barriera. E' molto sexy e si lascia andare senza troppo imbarazzo o vergogna, ma anzi, con molta partecipazione e iniziativa. Una cosa che la distingue dalle altre donne che ho avuto in precedenza è che riesce ad avere numerosi orgasmi e gode intensamente. Mi ha spiegato che alcuni dei suoi orgasmi sono violenti e intensi, mentre altri potrebbero essere meno violenti ma a catena, ossia uno dietro l'altro o meno intensi ma sequenziali. Quelli intensi sono i più devastanti perché dice che sente una grande scossa che attraversa il suo corpo fino a terminare alle punte dei suoi piedi. Ho ritenuto necessario farvi questa premessa per consentirvi un migliore apprendimento di quanto sto per raccontarvi.

Nella vita ho sempre desiderato conoscere una donna che mi consentisse di condividerla e di essere condiviso e uno dei miei sogni nel cassetto era quello di fare sesso a tre: con la mia donna e la sua migliore amica o una sconosciuta, quindi dovevo darmi da fare per rompere il ghiaccio e pensai che lei avrebbe dovuto precedermi in un incontro a tre con un uomo per poi sentirmi autorizzato a fare altrettanto con una donna tra noi. Il mio incontro ideale era un gioco a tre con lei e un'altra donna ma essendo lei eterosessuale non si presterebbe a giocare con un'altra donna, quindi l'alternativa sarebbe stata uno scambio con un'altra coppia ma si doveva rompere il ghiaccio e dovetti studiare qualcosa per aprire questo nuovo scenario sessuale tra noi.

Questo che sto per raccontarvi è un fatto realmente accaduto (sul serio, non c’è nessuna fantasia nel racconto, nomi a parte) e ebbe inizio dopo qualche mese che eravamo insieme.

Una sera eravamo un pò allegri dopo aver bevuto un pò più del consueto ad una cena e una volta a casa ci stuzzicammo per fare l'amore e nel farlo mi feci coraggio e con molta discrezione e tatto gli confessai che ero interessato a scambio di coppie e a triangoli con un uomo tra noi o con una donna. Gli chiesi se aveva quel tipo di interesse e la risposta ovviamente fu un "NO" secco e irritato che mi aspettavo.
Non desistendo, nelle settimane a seguire ne continuai a parlare nei momenti giusti e dopo diverse mie insistenze la convinsi a provare qualcosa di nuovo e mi confessò che era disposta a provare quest'esperienza ma in maniera più erotica che sessuale, Quindi avrebbe gradito più un incontro erotico che mirato a fare sesso, così come prima esperienza suggerii un incontro con uno sconosciuto soltanto per un massaggio sensuale e lasciare poi le cose al caso. Premesso che lei era molto riluttante a questa idea e quindi capace di cambiare idea in ogni momento, feci una ricerca con molto scetticismo immaginando che avrebbe potuto tirarsi indietro all'ultimo momento, ma volli tentare pubblicando un annuncio online e mettendo Elly a conoscenza dell'iniziativa e che a conferma mi sembrò poco entusiasta, quindi demotivandomi un pò nella ricerca che comunque volli condurre. Il titolo dell'annuncio fu: "Coppia in cerca di persona abile in massaggi erotici per lei ma senza ulteriori aspettative".
Tra le risposte di tanti pazzoidi individuai un candidato che mi sembrò più sano ed equilibrato di mente rispetto ai tanti e che dichiarava una decente esperienza da dilettante in massaggi. Lo incontrai a priori per una breve “intervista” prima di incontrarci a tre tanto per assicurarmi che non fosse uno psicopatico. Ci incontrammo in un caffè bar una sera dopo il lavoro. Si presentò come Joe, era un bel giovane universitario con corporatura atletica, molto composto, ordinato, pulito, ben educato e rispettoso. Vestiva abiti in ordine, profumato e corpo ben curato e fisicamente attraente. Discutemmo alcuni dettagli dell’incontro mirato soltanto ad un massaggio come premesso nell'annuncio e probabilmente niente sesso. Mi disse che era d'accordo e che se lei fosse stata interessata a fare sesso era ben dotato sessualmente, quindi mi chiese se c'erano problemi di misura dato che aveva avuto problemi con altre donne. Gli risposi che in merito a questioni di misura del pene non potevo garantire nulla in quanto non avevamo mai avuto esperienze in tal senso ma ribadii che date le circostanze sarebbe stato un incontro soltanto erotico e lui mi promise che sarebbe stato rispettoso dei limiti imposti, dato che si parlava soltanto di un massaggio. Ci facemmo una foto insieme così da poter mostrare ad Elly chi fosse il candidato scelto e ci lasciammo con la promessa di aggiornarci nei giorni a seguire. Nel salutarlo volli gettare uno sguardo sul pacco in quanto incuriosito dalla sua preoccupazione circa la misura del suo pene e notai che la chiusura lampo dei suoi jeans celava un bel pacco di ciccia che mi diede un'idea di quanto potesse essere grande e che mi diede una spiegazione riguardo i suoi timori di ben dotato.

Tornato a casa parlai con Elly dell’incontro che avevo appena avuto con Joe mentre lei cucinava e non mi prendeva sul serio ma anzi, mi prendeva anche in giro. Gli mostrai la foto e notai che nel vederla trapelò un suo certo interesse ma cambiò subito discorso parlandomi di altre cose. Non avendo preso la cosa sul serio ero in qualche modo deluso pensando che non se ne sarebbe più parlato ma feci finta di nulla. Una volta a letto iniziò a stuzzicarmi e finimmo per fare l’amore, poi con tutta sorpresa mi chiese come avessi conosciuto Joe e mi chiese più dettagli su di lui e su cosa avevo in mente. Prima di addormentarsi mi promise che avrebbe acconsentito se l’incontro fosse stato soltanto per il massaggio e niente di più. Incoraggiato da ciò, d'accordo con Elly contattai Joe e nei giorni che seguirono definimmo un appuntamento e ci incontrammo a casa nostra un sabato sera per un drink, qualche chiacchiera per socializzare e poi il massaggio.
Con molta esitazione facemmo insieme le prime due tappe dove notai che Elly bevve un pò più del suo solito; forse per farsi coraggio e divenendo nel contempo molto più socievole e meno timida. Arrivati all'ultima tappa, quella del massaggio, dovetti incoraggiarla molto perché stava quasi per rinunciare e mandare tutto all'aria e soltanto dopo molta insistenza riuscii a prenderla per mano e condurla in camera da letto dove si denudò con molta discrezione coprendo le parti intime con un grande asciugamano che avevamo predisposto per l’occasione.
Mentre io accendevo il CD player con musica rilassante per creare atmosfera, Joe si tolse i pantaloni e rimase con la maglietta e i boxer. Elly si distese prona sul letto offrendo le spalle a Joe che iniziò a massaggiarla usando degli oli lubrificanti che aveva portato con se tenendo coperto il sedere con un asciugamano. Joe fu davvero bravissimo e la mise a suo agio con un lungo e direi quasi professionale massaggio durante il quale fece scomparire di scena l'asciugamano che le copriva i glutei con qualche titubanza di Elly che comunque non si oppose.
Elly iniziò a gustare il tocco delle sue mani sul suo corpo e sembrò più rilassata e confidente, anche quando lui iniziò a massaggiarle i glutei e l'interno cosce stuzzicando furtivamente ano e vagina. Lui gli chiese di voltarsi ma Elly ancora troppo vergognosa disse che preferiva rimanere prona, quindi Joe passò la mano sotto di lei e iniziò a toccargli le tette facendosi strada tra il suo corpo e il materasso e mi sembrò che Elly apprezzasse il tocco.
Notai che il ragazzo aveva raggiunto una durissima erezione e il suo pene eretto premeva fortemente contro i boxer che lo contenevano a stento tirando l'elastico alla vita. Decisi di prendere la situazione in mano e dare un senso a ciò che stava accadendo. Abbassai i boxer di Joe e tirai fuori il pene che guizzò fuori e...... mamma miaaaa, venne fuori un gran manganello molto turgido ed eretto, molto più grande di quanto avessi immaginato: Lungo e largo di diametro, specie alla base dove la circonferenza quasi raddoppiava. Per pura curiosità gli chiesi quanto fosse lungo e lui mi rispose che era esattamente un piede, quindi circa 30 centimetri. Elly sentì la nostra breve conversazione e incuriosita sollevò la testa e chiese di cosa stessimo parlando e voltandosi all'indietro vide il pene in completa erezione e con il viso immediatamente arrossito fece un'espressione di gran stupore misto a interesse per poi tornare ad adagiarsi sul cuscino. Notai che il suo respiro diventò immediatamente più veloce e pensai che si stesse eccitando quando però lei chiarì i suoi intenti ribadendo: "as agreed, no sex, guys. I am sorry but respect the agreement" (come d'accordo niente sesso, ragazzi. Mi dispiace, ma rispetto del patto). La frase di Elly mi demotivò molto ma tentai di continuare con il giochetto erotico.
Chiesi a Joe di continuare il massaggio mentre lo toccai per pura curiosità e notai che era duro come un pezzo di legno e aveva la punta già bagnata dal liquido lubrificante. Mentre Joe continuava il massaggio mi feci coraggio e mi dissi: "o la va o la spacca", quindi feci l'occhiolino a Joe e posizionai il suo pene tra le natiche di Elly. Joe concluse l’azione premendo e penetrando il triangolo tra cosce e vagina sfregando il clitoride e provocando un sobbalzo e sussulto di Elly che non si aspettava ciò. A questa inaspettata mossa Elly rimase sorpresa, immobile e irrigidita, ma anche incuriosita, sollevando di colpo la testa dal cuscino rivolgendosi di scatto verso di lui. Poi guardò me per un istante come per vedere quale fosse la mia reazione e girandosi tornò a guardare il cuscino senza dire una parola. Sospettavo che si sarebbe sottratta alla presa divincolandosi e scendendo dal letto contrariata per poi lasciare la stanza. Forse stava per farlo perché notai che si stava sottraendo a lui, quando lui astutamente la trattenne con le mani in quella posizione prendendola per le spalle e inizio' a sfregare il suo pene con passione nel triangolo tra cosce e vagina senza penetrarla, quindi stimolando il suo clitoride e l'interno delle sue cosce provocandogli un grande piacere. Elly smise di divincolarsi, notai che strinse le gambe per sentire meglio lo sfregamento e assunse un atteggiamento più rilassato, sottomesso e rassegnato. Voleva nascondere il senso di piacere che iniziava a lievitare in lei ma la voce la tradì quando disse: "it was supposed to be just a massage as agreed" (supponevo si trattasse di un solo massaggio come concordato) facendo inevitabilmente trapelare un respiro leggermente affannato dal piacere tra le parole. Alzò di nuovo la testa cercando il mio sguardo quasi per avere approvazione da me e senza che me lo domandasse io gli dissi di fare ciò che più le faceva piacere, di rilassarsi e non vergognarsi ma di lasciarsi guidare dal piacere e dall'istinto. Lei mi rispose dicendo: "this is so weird, I can't....." (questo e' cosi' inverosimile, non riesco.....) stava per dire non riesco ad accettarlo? Ma Joe precedette la fine della frase e prendendo il pene con la mano puntò la cappella sulla fessura affondando per qualche centimetro nella sua vagina che contrariamente a lei non mentiva, essendo molto lubrificata e pronta ad accogliere il maschio, infatti Joe si mosse in lei e la punta del pene era lucida di fluidi lubrificanti femminili.
Elly emise un piccolo lamento, un misto di sorpresa e piacere. Joe si fermò per qualche istante con un terzo della lunghezza del pene in lei forse per decidere sul da farsi. Entrambi rimasero immobili e ciò consentì ad Elly di metabolizzare l'evento e decidere sul da farsi, quindi per rompere l'attesa chiesi ad Elly se voleva essere scopata ma lei non rispose. Joe mi guardò quasi per chiedere cosa fare e io con la mano gli feci cenno di aspettare e ripetei la domanda se voleva farsi scopare e lasciarsi trascinare dal piacere e dalla voglia. Notai che in risposta alla mia domanda iniziò a contrarre e muovere ritmicamente i glutei quasi per sentirlo e assestarlo meglio dentro di se e con molto imbarazzo si lasciò andare e sollevò il bacino offrendosi meglio alla presa di Joe che al mio cenno di consenso iniziò a completare la penetrazione muovendosi in lei con molta dolcezza. Nascose il viso già coperto con i capelli scomposti tra il cuscino e il braccio e man mano che Joe guadagnava strada lei seguiva la penetrazione con un lungo gemito crescente in volume. Poi mi chiese quanto fosse corretto nei miei riguardi sottomettersi e lasciarsi andare e io mi avvicinai al suo orecchio e gli dissi di fare ciò che si sentiva di fare e gli diedi un bacino sulla guancia.
Elly iniziò a muoversi dolcemente sotto di lui aiutandolo a completare la penetrazione. Joe si spinse di più dentro di lei e la grandezza del suo pene per un attimo la fece sottrarre alla presa e alla pressione che stava esercitando lui nel penetrarla quindi cercò di allontanarsi da lui e raggiungendo la sua anca con la mano tentò di spingerlo indietro ma Joe continuò con dolcezza a guadagnare "strada" immergendosi in lei che emise un gemito di lieve dolore misto a sorpresa e piacere fino a quando il pube di Joe raggiunse il contatto con l'ano e a quel punto il gemito si trasformò in parole e disse: "oooohhhhh my Goooooood, how long are you? You went over my cervix and now you are inside my uterus, please be gentle" (ooooohhhhhh mio Diooooooooo, ma quanto sei lungo? Hai superato la cervice e sei dentro l'utero. Per piacere sii gentile).
Ritirò la mano che tentava di allontanare Joe spingendolo dall'anca, la portò al cuscino nel quale affondò il viso aggrappandolo con entrambe le mani e affondando in esso le unghie emise un suono gutturale di intenso piacere quando Joe iniziò a scoparla dolcemente. Quando il suo pene fu in grado di muoversi agiatamente e completamente nel suo grembo, Joe la strinse a sé abbracciandola sotto lo stomaco e con una mano andò a stimolare il suo clitoride coperto dai suoi lunghi testicoli.
Iniziò ad affondare in lei con più vigore e colpi misti tra violenza e passione per poi fermarsi completamente immerso in lei con molta pressione facendole sentire l'intera asta carnosa e ora ben assestata dentro di lei che raggiungeva l'interno dell'utero.
Lei irrigidì i muscoli del suo corpo e ormai conquistata e vinta iniziò a muoversi strofinando il suo posteriore al bacino di Joe sentendosi piena di lui che continuava a tenerla infilzata con pressione per l'intera lunghezza. Nel muoversi emetteva gemiti soffocati, forse per coprire il suo godimento provando un senso di vergogna. Credo non volesse far trasparire quanto le stava piacendo, visto che non era d'accordo alla mia idea di essere condivisa. Per incoraggiarla ad essere più naturale gli dissi di lasciarsi andare e di godersi la scopata senza dover nascondere nulla. Fu soltanto in quel momento che si abbandonò al godimento e iniziò a gemere e godere gridando confusamente: "oh my God, my fucking God...... this is so weird and beautiful at the same time..... so perfect.... I love it" (oh mio Dio, mio cazzo di Dio....... questo è così bizzarro e bellissimo allo stesso tempo...... così perfetto...... mi piace tantissimo). Rialzò lo sguardo verso di me cercando i miei occhi per trovare la mia finale approvazione nel lasciarsi andare e io le presi la mano in segno di piena e completa approvazione e incoraggiamento.
Lui lasciò la presa profonda, si tirò fuori da lei quasi per l'intera lunghezza fino quasi a uscire da lei e quando la cappella stava per guizzare fuori iniziò un massaggio con la sua punta all'entrata della vagina con una serie di brevi spinte e ritiri per poi affondare di nuovo in lei completamente iniziando a scoparla uscendo quasi completamente da lei per poi riaffondare in lei per l'intera lunghezza del pene ormai lucido e ben lubrificato. Vedevo le labbra della vagina arricciarsi intorno al suo pene dove si stava formando una crema bianca. Quando lui si immergeva le arricciava verso l'interno e quando si ritraeva le arricciava verso l'esterno portando alla luce quella parte rosea interna della vagina. La larga base del pene si "inzeppava" in lei con difficoltà allargando estremamente la vagina completamente lubrificata provocandole un breve lamento gutturale per l'estrema dilatazione del foro. Elly iniziò a dire frasi che non avevo mai sentito tipo: "yes, fuck me, fuck my pussy deep and hard - keep going like this, please don't stop - I feel so good and yours - yes, yes, yes, keep going like this - you are so big and I can feel you inside of me, my God, you are really fucking me good, you are really screwing me deep inside like I have never experienced. Please make me come, make me come, don't stop, I am about to come" (Si, scopami, scopa la mia fregna profondamente e con forza - continua così - non ti fermare - provo così tanto piacere e mi sento così tua - si, si si, continua così sei cosi grosso e ti sento dentro di me, Dio mio mi stai davvero scopando per bene, mi stai davvero penetrando profondamente come mai provato prima. Per piacere, fammi venire, fammi venire, non ti fermare, sto per venire). Continuò questi lunghi affondi con più velocità e forza portando Elly all'estremo godimento e rendendola ora incapace di dire frasi sensate ma un misto di frasi "smozzicate" e incomprensibili interrotte da suoni gutturali misti a grida di estremo piacere. Più il suo piacere saliva e più stringeva la mia mano con una forza sorprendente e con le unghie che quasi penetravano nella mia pelle provocandomi anche dolore, mentre con l'altra mano si aggrappava alternatamente al materasso e al cuscino o al fianco di Joe immergendo le unghie nella sua pelle.
Iniziai a pensare che forse era il caso di usare un preservativo in quanto Elly non usava la pillola. Ne presi uno dal cassetto del comodino e lo porsi a Joe che non si degnò neanche di prenderlo in considerazione. Poi lo portai alla vista di lei scoprendo il viso dai capelli e mostrandoglielo come per ricordargli quanto fosse rischioso non usarlo. Lei lo guardò ma richiuse gli occhi. Lo ripresentai di nuovo alla sua attenzione ma lei disturbata dalla mia insistenza lo strappò dalla mia mano e lo gettò contro la parete e cadde sul pavimento con l'involucro arricciato. Capii che voleva essere spruzzata internamente da Joe e era ormai chiarissimo.
Questo ritmo andò avanti fino a quando le uscì un lungo rantolo strozzato dal piacere, sollevò la testa piegandola all'indietro (credo inconfondibile segnale dell'arrivo dell'orgasmo femminile) dal gran piacere e venne mentre lui da dietro affondava con violenza in lei afferrando il suo collo per girare la sua testa su un lato per raggiungere con la bocca le sue labbra e baciarla soffocando così il suo grido dell’orgasmo che poi soffocò tappandogli parzialmente la bocca con la mano. Lei venne dimenandosi sotto di lui convulsamente ed emettendo gemiti di inconfondibile grande godimento mentre batteva le sue gambe tra il posteriore di Joe ed il materasso con le dita dei piedi arricciate e le suole dei piedi inarcate. Joe accompagnò il suo orgasmo ritmando i colpi in sincronia ai movimenti e suoni vocali di lei fino a fermarsi completamente immerso in lei che a completamento dell'intenso orgasmo portò il viso sul cuscino nascondendolo alla mia vista per l'imbarazzo e cercando di riprendere fiato ed energia. Tutto il corpo si contraeva convulsamente e le gambe tremavano. Probabilmente si vergognava molto e le guance erano vistosamente arrossate. La incoraggiai per fargli vincere quel senso di vergogna e gli dissi che era stata fantastica e che vederla provare così tanto piacere era stato un bellissimo e apprezzato spettacolo. A quel punto lei girò il viso verso di me, aprì gli occhi e fece un sorriso quasi per ringraziarmi del mio apprezzamento e disse: "I am sorry but I couldn't control myself, it was too intense and I hope I didn't hurt your feelings - I love you" (Scusami ma non sono riuscita a controllarmi, è stato così intenso e spero di non averti mancato di rispetto e provocato dispiacere - ti amo). Le dissi che ciò che avevo appena visto era esattamente l'avverarsi del mio sogno nel cassetto ed era stato fantastico perché era esattamente ciò che volevo vedere. Portai la sua mano al mio pene eretto e gocciolante e lei con un un briciolo di forza rimanente lo strinse nel suo palmo e iniziò lentamente a farmi una sega mentre io lo avvicinai alla sua bocca per fargli leccare e succhiare la cappella che grondava fluido lubrificante.
Joe aveva necessità anche lui di riprendere le forze. Non era venuto ma era stremato per averla presa con tanta violenza ed energia. Si tolse da sopra di lei ed estrasse il lungo pene fradicio di fluidi vaginali dalla sua vagina..... sembrava non finisse mai di uscire tanto era immerso in lei per l'intera lunghezza. Si sdraiò sul letto al suo fianco e con la mano rotolò Elly in posizione supina toccandola poi al seno e baciandola sulla spalla mentre il pene eretto, duro all'estremo e umido sbandierava per l'intera lunghezza con la cappella gonfia e arrossata e tutto impiastricciato alla base.
Nel rotolare supina Elly si posizionò sulla sua schiena e allargò le gambe quasi per far prendere aria alla vagina estremamente arrossata e gonfia di piacere. Mi misi tra le sue gambe e iniziai a leccargliela. Era visibilmente gonfia, infiammata e dilatata mostrando la parte rosea interna delle grandi labbra tanto era dilatata. Era molto aperta, bagnata e impiastricciata di sostanza cremosa, credo fosse il risultato dei fluidi lubrificanti di entrambi emulsionati a causa del frizionamento con il pene. Profumava di qualcosa di nuovo, di sensuale e afrodisiaco, un profumo nuovo che definirei un profumo di femmina in calore ben soddisfatta. Insinuai la mia lingua all'interno della vagina e percepii i residui spasmi post orgasmo dei muscoli vaginali mentre con le mani tenevo le sue cosce aperte e percepivo gli spasmi muscolari residui delle gambe come lo stesso per il suo addome che si contraeva ritmicamente. Aveva avuto un vero e intenso, forse indimenticabile orgasmo.
Raccolsi con la lingua la materia cremosa e la inghiottii per poi insinuare la lingua nel foro e raccogliere i liquidi trasparenti che fuoriuscivano vischiosi probabilmente mescolati a quelli di lui. I fluidi erano così copiosi che sembrava che lui fosse venuto in lei, tanto che io glielo chiesi e lui negò dicendo che non era ancora il momento di venire e che questo era soltanto l'antipasto. Aggiunse che prima di venire voleva godersela ancora per un pò e soddisfarla a dovere. Questa frase attirò l'attenzione di Elly che esausta ma sorridente e soddisfatta disse di non avere più energie disponibili e che aveva bisogno di una lunga pausa.
Quando alzai il viso vidi che Joe era in ginocchio a lato del suo viso e che lei lo stava succhiando voluttuosamente segandolo con la mano per l’intera lunghezza mentre lui massaggiava le sue bellissime tette con i capezzoli turgidi. Di tanto in tanto se lo toglieva dalla bocca per massaggiare la cappella con il pugno chiuso e stretto e poi riprendere a succhiare e affondare il membro profondamente nella sua bocca con molta avidità mentre con la mano continuava a segarlo per l'intera lunghezza e Joe prendendola per la nuca la spingeva contro di se per una più profonda penetrazione raggiungendo e andando oltre la sua gola causandogli dei conati di vomito e abbondante salivazione che colava dai margini della bocca. Non l'avevo mai vista fare un pompino così profondo e professionale. Il pene era così grande che la mano di Elly non riusciva a coprire la completa circonferenza, ma le spinte della mano di Joe alla nuca lo facevano quasi scomparire totalmente nella sua bocca e vedevo la gola gonfiarsi ospitando all'interno la cappella e parte del pene. Non credo che Elly avesse mai sperimentato un pompino così profondo in vita sua e da come si offriva e impegnava era come se fosse fiera di aver scoperto tale nuova capacità e volesse sperimentarla con crescente interesse e sorpresa facendo pratica con Joe.
Mi feci da parte per lasciargli spazio e godermi la scena ed Elly rimpiazzò la carezza della mia bocca iniziando a masturbarsi. Il pompino andò avanti per qualche minuto e suscitava sempre di più l'interesse di Elly che si dedicava come mai fatto con me ad accoglierlo profondamente nella sua gola per la quasi totale lunghezza e devo ammettere che davvero non poteva prenderne di più, data l'esagerata lunghezza. In pratica joe la stava chiavando in bocca come se fosse una vagina e a lei pare piacesse molto. Joe Aveva iniziato ad ansimare convulsamente e stava per sborrare e anche Elly stava per venire sollecitandosi il clitoride. Pensai che sborrando profondamente in gola a Elly sarebbe stata la fine dell’incontro ma mi sbagliai e rimasi sorpreso quando lei mollò la presa e con bassissima voce disse: "I want more. Fuck me more please" (ne voglio ancora, scopami ancora per piacere). Probabilmente non voleva che la sentissi chiedere ciò ma riuscii a percepire le sue parole anche perché Joe gli chiese quanto desiderio avesse di prendere altro cazzo e lei rispose dicendo "tantissimo, saziami e soddisfami, hai creato un mostro. Non sapevo di essere così troia".
Elly stava per venire di nuovo e infatti quando Joe scese con il suo viso tra le sue gambe e iniziò a leccargli avidamente la passera lei disse che stava per avere un orgasmo e serrando la testa di Joe con le sue cosce con tutta la forza che poteva mentre con le mani gli teneva la testa premuta contro la vagina venne in bocca a Joe urlando di piacere e godimento.
Non dandogli nessuna tregua Joe posizionò il pene tra le labbra della vagina mentre Elly dissipava l'orgasmo appena avuto e iniziò a massaggiare il clitoride con la grande cappella penetrando la vagina completamente lubrificata per qualche centimetro di tanto in tanto e picchiando con la lunghezza del pene il clitoride e il pube di Elly. Con una mano le massaggiava il seno e l’addome e di tanto in tanto penetrava l’ombelico con un dito e questo tocco le dava tanto piacere perché lei contorceva il busto. A questo punto credo che Elly ebbe un terzo orgasmo ma non troppo intenso. Joe le sollevò le gambe, uscì dalla vagina e sceso di un paio di centimetri puntò contro l'ano e spinse la cappella dentro. Lei gridò per l’inaspettato atto e per il dolore e districandosi dalla presa di Joe balzò in posizione seduta sul letto. Joe la baciò in bocca, le chiese di mettersi in ginocchio su di lui per essere cavalcato, le mise il pene tra le gambe penetrandola in vagina e lei si sedette su di esso facendolo scomparire in lei. Con la mano Joe era andato dietro di lei e le stava infilando un dito nell'ano. Elly iniziò a provare piacere sentendosi scopata e toccata nell'ano mentre si baciavano passionalmente. Vedendo quei baci mi ingelosii un pò perché non si comportava così con me. Lui la prese per un pò di minuti in quella posizione e notai che era riuscito a infilare due dita nell'ano aiutato dai liquidi lubrificanti che raccoglieva dalla vagina. Ad un certo punto Elly smise di baciarlo e girò il viso su un lato chiudendo gli occhi e fermando il movimento della penetrazione del pene nella vagina ma gustandosi il tocco di lui nell'ano, infatti con la sua mano raggiunse quella di Joe e lo aiutò a farsi scopare con le dita nell'ano iniziando a provare piacere e ansimando. Neanche questo era mai successo con me perché non mi lasciava mai toccare l'ano. Dopo un pò Joe la girò posizionandola in ginocchio carponi davanti a lui un pò contro la sua volontà ma Joe disse che per completezza doveva assaggiarla a pecorina. Si posizionò dietro di lei e gli entrò in vagina per l'intera lunghezza aprendole le natiche con le mani e facendo scivolare quel bastone di carne affondando in lei. Durò così per qualche minuto mentre con i pollici penetrava e dilatava il suo ano sputandoci sopra per lubrificarlo. Elly capì cosa sarebbe accaduto di li a poco e era molto nervosa ma credo anche curiosa nello stesso tempo. Cercava di divincolarsi per evitare che ciò accadesse ma nello stesso tempo non si sottraeva. All'improvviso Joe si ritirò dalla sua vagina, si sputò su una mano e cosparse interamente il suo pene di saliva quasi segandosi, sputò più volte sull'ano e puntato la cappella sul buco ormai dilatato e pronto violò la sua verginità anale forzando lo sfintere e scivolando con la cappella dentro di lei aiutato dalla saliva che lubrificava le parti. Elly era immobile, irrigidita e contrariata, diceva di no e gli chiedeva di smettere perché gli stava iniziando a far male. Nonostante ciò Joe non smise. La trattenne a sé e continuò a penetrare lentamente con la cappella in lei ritmando delicatamente le spinte guadagnando elasticità dell'ano ora probabilmente più rilassato, dato che Elly lo lasciava fare diminuendo i lamenti. Io aggiunsi delle gocce di olio che Joe aveva usato per il massaggio e la penetrazione fu facilitata maggiormente. Joe fu molto bravo, paziente e dolce affondando in lei pian pianino e guadagnando sempre di più elasticità ritirandosi completamente per qualche secondo lasciando il foro completamente aperto e riconquistando l'ingresso quando stava per chiudersi. Dopo qualche minuto di preparazione Joe iniziò a guadagnare qualche centimetro in più sempre con la stessa tecnica e più guadagnava centimetri e meno lei si lamentava iniziando a provare un piacere nuovo. Dai lamenti di dolore passò ad un breve silenzio, poi iniziò a mugolare e finì per ansimare. Pian pianino Joe entrò nel suo ano per metà della sua lunghezza poi cercò di spingersi oltre e finalmente con pochi colpi ma ben assestati la inculò completamente e profondamente fino ad avere i testicoli premuti contro la vagina facendo cadere Elly prona sul letto mentre le usciva un urlo di soddisfazione e anche dolore. Joe iniziò a incularla con lunghi colpi mentre lei gemeva nei momenti più intensi e lamentava il dolore ad ogni profondo affondo ma non si sottraeva più, ma anzi, sollevava il culo per offrirsi meglio e portando una mano alla vagina iniziò a stuzzicare il clitoride seguita da Joe che l’aiutò passando il braccio sotto di lei penetrando la vagina con due dita dalla quale iniziò ad uscire un liquido filante che dondolava ad ogni colpo di pene. Elly provò un piacere nuovo e quasi incredula raggiunse un altro intenso, brevissimo ma acuto orgasmo che la fece gridare, ma una volta concluso l'orgasmo riprovò dolore e si sfilò rapidamente da Joe muovendosi carponi da sotto di lui per sottrarsi al penetrazione e alle sue spinte. Sfilatasi dal pene Joe le scostò le natiche e vidi l'ano di Elly aperto come se da li fosse appena uscita una palla da golf e faticava a richiudersi. Una scena incredibile. Elly che a me non consentiva di penetrare il suo ano neanche con le dita, si era completamente concessa a Joe accogliendo il suo enorme pene nel suo retto per l’intera sua grandezza e lunghezza.
Joe andò in bagno per lavarsi lasciando Elly abbandonata a se stessa sul letto con il culo violato aperto e dolente. Scostai le natiche e notai che l’ano era ancora parzialmente aperto e dilatato, sia la vagina che l'ano palpitavano e l'ano faceva fatica a richiudersi. Elly rimase immobile fino al ritorno di Joe che portò un asciugamano bagnato per pulire le sue parti intime inducendo Elly ad aprire le sue gambe per facilitare la sua azione. Joe gettò l’asciugamano a terra e iniziò a penetrare la sua vagina con due dita. Il suo pene era ancora duro e diventato violaceo sulla punta e i testicoli si erano ritirati completamente all’interno della sacca divenuta piccola e dura, quindi doveva venire e non poteva più trattenere l'orgasmo.
Elly disse che non sarebbe riuscita a venire di nuovo o che probabilmente non sarebbe sopravvissuta ad un altro orgasmo e propose a Joe di essere succhiato e concludere così la sessione venendo nella sua bocca e sul suo viso e tette. Joe non rispose e continuò a masturbarla per un paio di minuti fino a quando lei iniziò ad ansimare e a provare di nuovo piacere sentendosi così toccata, palpata e desiderata sessualmente. Aveva la testa riversa su un lato con i capelli scomposti e era completamente abbandonata al tocco piacente di lui. Ad un certo punto lei si girò supina e spalancò le gambe al tocco di Joe. Iniziò a muovere il bacino in una maniera invitante alla penetrazione avvicinandosi con la vagina al suo pene e quando lo raggiunse lo prese con una mano e lo puntò sul foro della vagina. Joe diede una spinta e la penetrò per metà ma Elly fece un balzo con le spalle e completò la penetrazione fino alla radice. Joe iniziò a spingere con molta foga e Elly a contrastare i colpi di Joe annaspando con le gambe nell'aria quasi cercando un punto di presa per aiutarsi con la penetrazione, quindi a quel punto io le presi i piedi con le mani, le allargai le gambe e lei iniziò a muoversi sotto Joe per prenderlo più profondamente favorendo una profonda penetrazione. Fu una penetrazione molto profonda e i piedi di Elly si contorcevano e le dita si arricciavano ad ogni affondo di lui mentre io continuavo a tenerli con difficoltà a causa dei suoi movimenti scomposti ed inaspettati mentre Joe continuava a colpirla con lunghi affondi violenti. Erano entrambi sudati e i corpi erano lucidi. A quel punto sentii un odore di sesso nell'aria, una cosa stranissima e mai sentita prima che mi fece sentire "porco" e iniziai a succhiare le punte delle dita dei piedi di Elli e a baciare e leccare le suole. Elly prese Joe per i fianchi o per le natiche portandolo e stringendolo a sé per affondarlo in sé stessa come se fosse un oggetto del piacere e non un uomo, tanta era la voglia di sentirlo profondamente dentro di se. Joe raccolse l’invito si posizionò in ginocchio tra le sue gambe, la sollevò dal letto e pose un cuscino sotto di lei offrendo a me la vista del suo grosso pene bagnato e cremoso che affondava in lei come un pistone di un motore. Era cosi lungo che riuscivo quasi a vedere la cappella premere dall'interno del grembo contro il suo ombelico perché lei è anche magra. Mi portai verso il suo viso proponendogli il mio pene per essere succhiato. Lei iniziò a succhiarlo mentre lui affondava in lei con lunghi, decisi veloci e forti colpi. Presa dal godimento ignorò il mio pene per concedersi completamente a lui alzando le gambe verso il suo collo e posizionando i piedi sul suo petto per essere penetrata profondamente. Le piante dei piedi erano curve con le dita chiuse a mò di pugno o tese con le dita aperte mentre le mani erano aggrappate ai fianchi di Joe e le unghie affondate nella pelle. A questo punto iniziò ad urlare incontrollatamente di piacere e io cercai di contenere il suo urlo posizionando il palmo della mia mano sulla sua bocca per evitare che i vicini la sentissero ma Elly era come posseduta dal diavolo con gli occhi spalancati, la bocca completamente aperta e fuori controllo in quanto mi morse accidentalmente la mano. Emtrambi erano sull'orlo dell'orgasmo. Lui gli chiese dove voleva che venisse, se in lei o fuori. Lei non rispose ma spostò le gambe sui suoi fianchi e avvinghiò il suo corpo sulle natiche con le sue gambe in una forte presa e ciò fu la risposta, ossia l'invito a sborrare in lei. Lui intuì e gli chiese se poteva venire in lei, se era protetta con la pillola e lei disse parole strozzate incomprensibili ma per farsi meglio capire lo strinse di più a sé con le braccia e le gambe intorno al suo corpo e le caviglie accavallate tra loro in una forte presa come per non lasciarlo libero di ritrarsi da lei e quindi fosse una risposta di consenso e conferma di venire in lei e spruzzare la sborra nel suo grembo. Non mi aspettavo tale epilogo e mi spaventai perché lei in quel periodo non prendeva la pillola e conti fatti a spanne era nel momento pericoloso per il concepimento. Mi resi conto che il preservativo che avevo messo a disposizione era ancora accartocciato sul pavimento dove lo aveva gettato lei. Cercai impacciato di prendere il preservativo e passarlo a Joe ma era già arrivato il momento culmine in quanto Joe iniziò a colpirla con più velocità e violenza mentre qualche goccia di sudore colava dalla fronte al naso per poi cadere sul corpo di Elly. Urlai e ordinai a Joe di venire sul suo ombelico perché era fertile e in un momento di pericoloso concepimento, ma niente, lei lo afferrò più forte a sé non dandogli la possibilità di divincolarsi e obbedirmi (tanto lui non voleva neanche obbedirmi) e con una mano mi allontanò da loro come per chiedermi di lasciarli in pace e godermi lo spettacolo. Il respiro affannato di lui tramutò immediatamente in un lungo grido crescente, lei inarcò la schiena sollevandosi dal letto aggrappandosi al collo di lui, abbracciata con le gambe a lui che era in ginocchio e appesa al suo manganello si dimenava sulla sua asta appesa al suo corpo che in ginocchio sul letto la prese per le natiche sollevandola e lasciandola cadere sbattendola con violenza sulla sua asta che sembrava più grande e gonfia che mai. Lo baciava avidamente in bocca e sul collo mentre entrambi urlavano il loro orgasmo con me che cercavo inutilmente di staccarli. Mi resi conto che era troppo tardi. Joe la fece cadere con le spalle sul letto piegandogli il busto per penetrarla più in profondità e stringendola fortemente a sé nel momento che iniziò ad iniettare i primi spruzzi della sua sborra in lei che la accoglieva con voluttà offrendosi a lui più che potesse e a questo punto con le gambe spalancate in una spaccata degna da ballerina accoglieva profondamente in grembo il suo cazzone che eruttava una grande copiosa sborrata. Elly accolse la sua abbondante sborrata nel profondo del suo grembo urlando entrambi il tanto atteso e violento orgasmo che probabilmente avranno sentito tutti i vicini. Rimasero entrambi senza forze sul letto mentre io ero probabilmente impallidito per la preoccupazione tenevo il preservativo chiuso nel pugno della mia mano. Joe scivolò con il busto al suo fianco senza tirarsi fuori dalla sua vagina come per assicurarsi che tutto il seme spruzzato in lei rimanesse in lei mentre il pene continuava a pulsare e forse ad iniettare le sue ultime gocce di sperma. Di tanto in tanto vedevo gli spasmi muscolari residui sia di lui che di lei, infatti l’addome di Elly si contraeva ritmicamente fino a raggiungere pian pianino il completo rilassamento. Rimasero avvinghiati uno all’altro esausti per alcuni minuti in un silenzio da tomba con il pene piantato nella vagina per l’intera lunghezza. Dopo qualche minuto lui si estrasse dalla sua vagina e non appena la cappella uscì fuori, il pene cadde floscio sul materasso seguito da uno getto di sperma espulso dalla vagina e poi seguito da un lungo rigagnolo trasparente per accumularsi e poi sgusciare fuori tra grumi e liquido scorrendo sull'ano per raccogliersi in una pozzetta sul letto e insinuarsi tra le natiche di Elly.
Pensai che la frittata fosse fatta....... l'aveva inseminata abbondantemente e nei giorni di ciclo a rischio per il concepimento...... cosa che io non avevo preventivato. Lei realizzò la gravità del fatto quando con la mano raccolse una buona quantità di sperma dalla vagina portandola verso di se per guardarla mentre filava densa cadendo sul suo addome. Soltanto allora si rese conto e mormoro': "shit!" (merda). Quella scena mi eccitò molto. Non avevo mai immaginato di assistere a così tanto, specialmente sapendo che lei era così contraria all’idea di essere condivisa e poi invece concedersi in una maniera così totale e disinibita a questo sconosciuto e godere così follemente e irresponsabilmente fino a farsi riempire l'utero di sborra e senza protezione.
In quel momento realizzai che non avevo partecipato affatto a nessuna delle loro attività sessuali e che avevo invece assistito come spettatore passando da torello da trio a puro cuckold. Mi sentivo in qualche modo umiliato, messo da parte, costretto ad assistere a ciò che non avevo mai immaginato potesse accadere e mi sentivo anche in qualche modo cornuto, dato che lei non si era mai concessa a me nello stesso modo.
Inspiegabilmente raggiunsi l’erezione che si era interrotta e sentii di essere anch’io pronto all’orgasmo. Pensai che come i cani dovevo riconquistare il mio territorio e reclamare la mia donna. Mi posizionai tra le sue gambe e la penetrai con tanta energia. La sua vagina era piena di sperma e molto dilatata. Il mio pene favoriva la fuoriuscita dello sperma che era ancora all'interno. La sua vagina era così dilatata e lubrificata che non mi pareva neanche di essere dentro di lei, quindi decisi di venire aiutandomi con la mano. Lo estrassi e con pochi colpi di mano venni sulla sua vagina ed emisi diversi spruzzi che finirono tra le sue gambe mescolandosi allo sperma del ragazzo mentre altri, quelli più forti, finirono sul ventre fino ad arrivare al suo collo, mento e bocca, poi le ultime spruzzate volli depositarle all'interno penetrandola profondamente.
Anch'io avevo avuto un intenso e violento orgasmo e i testicoli mi facevano un pò male. Elly si spalmò lo sperma sul corpo e sul seno, poi raggiunse la vagina e con le dita mescolò meglio lo sperma di entrambi massaggiandosi le grandi labbra e portandosene una parte all’interno penetrando la vagina con le dita per poi portarsi la mano alla bocca e tra una sorta di vergogna e imbarazzo assaporare lo sperma di entrambi. Non avrei immaginato che fosse così tanto porca, forse anche merito dell’alcool che aveva ingerito, ma anche del fatto che Joe forse era stato un bel gradito maschio e ci aveva saputo fare molto conquistandola totalmente.
Nel frattempo Joe dopo essersi lavato si stava rivestendo e nel mettersi le mutande vidi per la prima volta il suo pene moscio ma rilassato e gonfio come risultato delle sollecitazioni vissute, lungo e penzolante che arrivava quasi al ginocchio mentre l'enorme sacca dei suoi testicoli penzolava vistosamente come le palle di un toro. Passò per baciare lei sulle labbra sporche del nostro sperma, mi diede una pacca sulla spalla e senza dire una parola se ne andò silenziosamente chiudendo la porta di casa. Io spensi il CD player e la luce del comodino per sdraiarmi al suo fianco che era rimasta immobile ed esausta nell'ultima posizione del rapporto sessuale. Respirava profondamente e soddisfatta e rilassata come mai vista prima. Cercò la mia mano per stringerla e portarla al suo petto come per chiedermi scusa o perdono. Non fui in grado di dire nulla. Ero confuso, molto confuso, provai un senso di gelosia misto a colpa e confusione specie quando portò la mia mano alla sua bocca per baciarla e la ritrassi con un pò di rabbia. Elly mi sussurrò all’orecchio che non avrebbe mai voluto che ciò accadesse e che alla fine aveva ceduto per farmi contento e per esaudire il mio desiderio, oltre che per soddisfare se stessa trascinata dalla voglia di completare l'esperienza. Mi disse che per il futuro avrei dovuto far più attenzione a cosa desideravo, poi andò in doccia e io mi addormentai tra i tanti flashbacks di quanto avevo appena visto, di come lei si era offerta a lui con una voglia porca in cerca di totale soddisfazione e che non avrei mai immaginato.

Il giorno successivo esitavamo a guardarci negli occhi perché eravamo entrambi imbarazzati per l’accaduto: io per averla spinta a tanto e lei per essersi concessa senza inibizione alcuna ad uno sconosciuto e per aver goduto con lui come mai aveva goduto con me.
Quasi come per voler cancellare quanto accaduto raccolsi le lenzuola dal letto e le misi nella lavatrice. Mi sentivo in colpa per averla spinta e convinta a fare ciò che alla fine era stato il mio desiderio nel cassetto e mi chiedevo perché ora provavo risentimento verso di lei per aver accettato e aver messo in scena ciò che io avevo programmato da tempo?
Si preparò per andare al lavoro ma prima che lei uscisse di casa volli chiarire. La raggiunsi quando stava per chiudere la porta e la presi per mano tirandola verso di me e stringendola in un forte abbraccio mi accorsi che i suoi occhi erano lacrimanti. Gli dissi di non preoccuparsi e che non c'era nessun motivo per piangere e che l'amavo più di prima. Aggiunsi che era una cosa che avevo voluto io e che quindi ne accettavo le conseguenze e a quel punto lei mi sorrise e mi baciò teneramente sulle labbra e le sfuggì un'altra piccola lacrima, ma stavolta di gioia. Mi disse: “ora tocca a te e organizzo io”. La guardai allontanarsi per prendere l’ascensore e notai che camminava un pò sofferente. Le dissi: “si, vero, ora tocca a me. Tu hai bisogno di qualche giorno di riposo e convalescenza”. Entrambi scoppiammo a ridere.
Fortunatamente lei non rimase vittima di una indesiderata gravidanza ma da allora ha iniziato a prendere la pillola. Con quell'esperienza rompemmo il ghiaccio e niente più tabù e segreti tra di noi. A questa esperienza ne sono seguite altre tra cui un paio dove lei ha condiviso me con altre donne. Da quel giorno il nostro rapporto è migliorato, è diventato più forte e ci amiamo di più.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.3
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Da Triangolo a cuckold in un attimo:

Altri Racconti Erotici in tradimenti:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni