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Una dannosa gelosia


di WestSilver
02.09.2023    |    604    |    1 8.7
"Torno nel locale e vedo lei intenta a consumare un drink con il ragazzo e alcuni suoi amici..."
Con Dina, la mia fidanzata, decidiamo di terminare la nostra relazione per questioni di mia eccessiva gelosia. Per qualche mese non ci sentiamo e mi manca tantissimo, poi arriva il suo compleanno e sento di dovergli fare gli auguri, quindi la chiamo.
Risponde immediatamente e scambiamo due chiacchiere concludendo che ci saremmo visti per brindare insieme durante il weekend. Suggerisco una cena in un ristorante di classe e lei accetta, quindi prenoto un tavolo per due subito dopo per sabato sera.

Il weekend arriva e per qualche motivo sono molto nervoso, come se fosse la prima volta che la incontro. Sento di amarla ancora e forse voglio riconquistarla, non voglio perderla. Mi preparo cercando di curare i minimi particolari e mi avvio per prenderla da casa come d’accordo.
Arrivato sotto casa sua è lì che mi aspetta, splendida e sexy come sempre. Veste un abito elegante nero con lunga apertura su un lato che mette in mostra l’intera gamba, tacchi a spillo, i capelli lunghi sciolti si addicono all’abbigliamento rendendola molto sexy.
Sale in macchina e sento il suo profumo di donna sexy, ci scambiamo un ingenuo bacino sulla guancia tra imbarazzo e timidezza, poi iniziamo a conversare del più e del meno per risolvere l’imbarazzo.

Arriviamo al ristorante e ci accomodiamo al tavolo. I suoi atteggiamenti sono molto sensuali e seducenti per tutto il tempo della deliziosa cena, poi decidiamo di andare a brindare in un elegante bar della città dove c’è musica dal vivo e la possibilità di ballare.

Arriviamo al bar e ordiniamo una bottiglia di champagne. La nostra conversazione continua, iniziamo a parlare del periodo trascorso lontani uno dall’altro e gli confesso che mi manca da morire. Lei sorride e dice che rompere la nostra relazione era stato duro, ma la migliore cosa da fare, dato che si sentiva troppo sotto pressione. Continua dicendo che l’aver riconquistato la sua libertà la fa sentire meglio e finito l’ultimo sorso di champagne si alza e mi invita a ballare. Mentre balliamo vedo che si scambia delle occhiate e dei sorrisi con un ragazzo e di nuovo la gelosia vince. Lei lo nota e mi si avvicina all’orecchio dicendo che non sono cambiato e che legge la mia gelosia dall’espressione del mio viso, poi aggiunge che non essendo più insieme non dovrei essere più geloso e si abbraccia al ragazzo per un ballo con lui.
Impallidisco e sto per andarmene quando riflettendo non posso che dargli ragione e quindi rimango osservando i due che ballano allegramente. Non posso guardare quella scena di lei che balla con un altro e fingo di andare in bagno, poi esco dal locale, mi accendo una sigaretta, rifletto sulla situazione e mi rendo conto che ha ragione: non dovrei essere più geloso e la mia gelosia aveva causato tutto il problema. Torno nel locale e vedo lei intenta a consumare un drink con il ragazzo e alcuni suoi amici. La raggiungo e mi siedo al tavolo con loro presentandomi come un suo amico, poi inizio a conversare con chi al tavolo mi resta più simpatico. Lei sembra aver legato bene con il ragazzo e di tanto in tanto si allontanano per ballare mentre io li seguo sempre con lo sguardo e riconosco che la mia gelosia sale fino a farmi sentire anche ridicolo.
Durante un ballo lei si posiziona tra le sue gambe e nei movimenti vedo che sfrega la sua fica contro il suo cazzo mentre lui la stringe forte a se schiacciando le sue tette contro il suo petto. Tornano al tavolo e vedo che il ragazzo è molto eccitato con un'erezione che preme contro la chiusura lampo dei pantaloni mettendo in evidenza che è ben dotato e duro.

Quell'immagine di loro che si sfregano i sessi mi incuriosisce e comincio a fantasticare e immaginare i due nudi in un letto e fare sesso, come avrebbe interagito lei con lui in un rapporto sessuale con quell'estraneo e tante altre cose. Questa curiosità allevia per un pò il mio senso di gelosia che torna all'improvviso quando noto che spariscono per un pó. Subito immagino che i due possano essersi appartati in intimità, quindi con una scusa lascio il tavolo e inizio a cercarla ovunque.
Esco dal locale e la trovo seduta ad un tavolo con il ragazzo. Sempre spinto dalla gelosia e per evitare che la situazione degenerasse oltre, gli dico che si è fatto tardi e che forse è ora di tornare a casa. Lei è daccordo, quindi saluta il ragazzo e si promettono di sentirsi presto, quindi si erano già scambiati il numero di telefono e la gelosia cresce a dismisura.

Camminando nel parcheggio verso la macchina dice che non sono affatto cambiato e che la mia gelosia si confermava con i miei ridicoli atteggiamenti. Nego, lei insiste e io nego ancora. Nasce una discussione e al termine gli confesso che non ho mai smesso di amarla. All’improvviso la abbraccio, la stringo forte a me e la bacio in bocca con la lingua. Lei accetta il bacio e poi mi chiede di essere sincero e di confessare la mia gelosia che io prontamente nego di nuovo. Mi dice che sarebbe disposta a tornare con me ma mi chiede di dargli prova che non fossi più geloso e quindi superare una sorta di esame, quindi prende il telefono, chiama il ragazzo, gli chiede di raggiungerci nel parcheggio e senza aggiungere altro chiude la conversazione. Ci baciamo di nuovo e sento eccitamento che sfocia in un’erezione incontrollata. Inizio a toccarla nelle parti intime e lei mi asseconda. Sento che di li a poco sarebbe successo qualcosa di troppo forte per me, ma sapendo che i due si erano già scambiati i numeri di telefono immagino che sarebbe successo comunque e molto probabilmente a mia insaputa, tanto vale farlo succedere subito e in mia presenza, anche per togliermi quella curiosità di vedere i due corpi in intimità e godimento.

Tiro fuori una tetta dal vestito e inizio a succhiare il capezzolo mentre con una mano scarto le mutandine e inizio a stimolare il clitoride penetrandola di tanto in tanto nel foro. Entrambi siamo catturati dalla libidine e ci muoviamo a stento per fare gli ultimi passi verso la macchina. Apro lo sportello posteriore e la spingo dentro facendola sedere tenendo le gambe aperte all’esterno della macchina. Apro l’apertura del vestito sulla coscia scoprendo il bacino, le strappo le mutandine di seta e inizio a leccargli la fica che profuma di femmina in calore. Vedo lo sportello dall’altro lato che si apre e il ragazzo intrufolarsi in macchina. Dopo qualche secondo di esitazione gli scopre completamente il seno e inizia a succhiargli le tette e a toccarla ovunque, anche raggiungendo il clitoride che stimola con le dita mentre io la lecco tra le grandi labbra o esplorando il foro con la punta della lingua.
Sotto le attenzioni di entrambi inizia a godere e a gemere di piacere lasciandosi andare sempre di più e con più naturalezza pronunciando frasi di grande apprezzamento per le nostre attenzioni.



Non riesco a capacitarmi di quanto stesse accadendo. Da una gelosia estrema mi trovo a provare piacere nel vedere lei concedersi alle sue attenzioni completamente disinibita. Forse il fatto che non lo facesse di nascosto alle mie spalle, ma con me presente e partecipe, mi faceva sentire meno umiliato e per via del mio consenso neanche cornuto...... non saprei commentare o valutare meglio e all’improvviso mi accorgo di non provare più gelosia e la curiosità di vederla posseduta dal ragazzo non mi disturba affatto, ma manzi, mi eccita.
L'insistenza e invadenza del ragazzo mi costringe a cedergli il posto, farmi da parte e diventare semplice spettattore e godermi la scena.

Mi sollevo da lei lasciando la fica bagnata dalla mia saliva al volere del ragazzo che posizionatosi in ginocchio sbottona i pantaloni tirando fuori un bel cazzo che pone sul suo viso per poi abbassarsi su di lei in un 69. Lei lo spompina con gran piacere mentre lui inizia a scoparla in bocca affondando eccessivamente provocando dei conati di vomito quando raggiungeva il profondo della gola mentre lui è intento a leccargli la fica e a succhiargli il clitoride. Io rimango spettatore di questa scena con il cazzo duro in mano provando una sorta di piacere nell’assistere all’episodio.

Un vero gran 69 da applauso che si conclude con un lungo e chiassoso orgasmo di lei, poi il ragazzo scende, gira intorno alla macchina e raggiunge lo sportello dal lato dove sono io. Va dentro con il busto rimanendo con i piedi e il bacino fuori con le sue gambe tra quelle di lei. tira il vestito più su fino a scoprire l'ombelico e tira più giù la parte alta scoprendo completamente il petto. Ora il vestito non è altro che una fascia arrotolata tra l'ombelico e il seno. Gli allarga le gambe e gli sputa sulla fica, poi si sputa su una mano e lubrifica il suo cazzo che per la prima volta riesco a vedere copletamente nella sua grandezza: largo, lungo e con una grossa cappella a mò di fungo. Dopo essersi sistemato puntando l'apertura della sua fica affonda in lei che lo accoglie interamente con un gran gemito.
All’inizio affonda in lei con lentezza e passione, poi inizia a sbatterla con più velocità e infine con violenza. Lei geme e apre le gambe per accoglierlo meglio e in profondità.

Non l'ho mai vista così vogliosa e vederla concedersi in quel modo mi eccita tantissimo e le frasi di apprezzamento che pronuncia riguardanti la sua prestazione sono davvero stimolanti, tanto da cominciare a farmi una sega mentre li osservo e mi gusto la scena.

La sbatte con così tanta violenza da farla urlare dal piacere mentre preoccupato mi guardo intorno per assicurarmi che nel parcheggio non ci fossero altre persone presenti che possano sentirla. La violenza dei suoi colpi fa si che le scarpe si sfilino dal piede cadendo sull'asfalto e scoprendo la pianta del piede che in preda al piacere si contorce allargando le dita, chiudendole a pugno o piegandole estremamente verso la posizione opposta. La posizione offerta dalla macchina non è affatto comoda e per facilitare i due la prendo per le caviglie tenendogli le gambe aperte e verso l'alto. Le contrazioni dei piedi e delle dita mi eccitano e inizio a leccargli le piante per poi succhiargli le dita uno ad uno notando che a lei sta piacendo molto.

Una situazione così assurda e incredibile. Da geloso che ero mi ritrovavo a tenere le gambe di lei aperte per facilitare la penetrazione della sua fica ad un estraneo provando anche molto piacere ed eccitamento.

Lui la scava violentemente e in profondità per alcuni minuti. I suoi colpi sono così profondi e violenti che di tanto in tanto sento delle scoregge di aria venire fuori dalla sua vagina o forse dal suo ano sotto la pressione delle spinte del suo "pistone" in lei fino a quando lui dice che sta per venire e gli chiede dove vuole che venga. Non comprendo la risposta di lei ma d’un tratto lui si ritira e una volta in piedi lo prende in mano e inizia a segarsi freneticamente. Lei esce dalla macchina, si inginocchia e con il viso davanti alla sua cappella inizia a essere colpita dai suoi schizzi di sperma che partono violenti colpendo il suo viso mentre lei apre la bocca prendendo e assaporando qualche schizzo che gli finisce dentro per poi alla fine avvolgere la cappella con le labbra e raccogliere nella bocca le ultime colate.
Ad orgasmo completato lui la picchia sul viso con il suo cazzo poi completa la sua prestazione sfregando la cappella sul suo collo come per pulirla su di lei. Completamente soddisfatto si alza i pantaloni abbottonandoli alla meglio, la prende per i capelli sollevandole il viso tutto imbrattato per vedere il capolavoro degli schizzi di sperma ovunque sul suo viso. Completamente soddisfatto e senza guardarmi se ne va vanitoso allontanandosi da noi.

Lei raccoglie con le dita ciò che può e se lo porta alla bocca ingoiandolo. Ho appena scoperto di avere una donna molto più porca di quanto pensassi e capace di tutto, quindi avevo ragione ad essere geloso, ma aver instaurato quell'equilibrio fra noi, ossia di fare queste porcate insieme e non alle mi spalle mi faceva sentire meglio e non tradito. Non resistendo più gli pianto il cazzo in bocca. Pochi succhi e poche sue carezze ai coglioni e gli vengo completamente e violentemente in gola mentre lei ingoia tutto.

Ripartiamo per tornare a casa e lei mi chiede se mi è piaciuto. Con un pizzico di vergogna annuisco. Poi gli chiedo quando sarebbe stato il prossimo incontro e di non cancellare il numero del ragazzo. Lei ride e dice di avere già concordato un appuntamento con lui quando erano nel bar per il sabato successivo e mi chiede se alle 9 di sabato sera sono disponibile ad unirmi a loro. Già eccitato rispondo che va benissimo.

Nei mesi che seguirono lo incontrammo ancora fino a quando una sera venne con un suo amico, ma questa è un’altra storia che vi scriverò a breve.

Mi piacerebbe leggere qualche vostro commento su cosa ne pensate.

Morale della storia: diventare cornuti è qualcosa che prima o poi succede a tutti. Meglio diventare cuckold e non cornuto. Parlate apertamente con la vostra partner e costringetela ad aprirsi a fare le cose insieme dichiarando la vostra disponibilità ad assistere da cuckold, piuttosto che a portare pesanti corna senza neanche mai saperlo.

Buona fortuna e buon divertimento a tutti!
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