trio
La baita


01.06.2018 |
6.509 |
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"Subito i ragazzi, diedero vita ad un fuoco scoppiettante che iniziò ad ardere
rendendo mite l’ambiente gelato..."
Era da qualche chilometro che la piccola utilitaria di Linda aveva iniziato a faredegli strani rumori.
Linda non ci fece molto caso, anche perché la neve scendeva fitta, la strada era
poco illuminata e le gomme rumoreggiavano lungo quella strada di montagna
lasciando un piccolo solco che subito veniva ricoperto dai fiocchi di neve,
cancellando ogni traccia del suo passaggio.
Nemmeno la radio voleva saperne di prendere qualche frequenza decente in
mezzo a quelle strade.
Stava maledicendo se stessa per aver accettato quell’invito, passare un weekend
fuori porta in inverno, a casa di una amica.
Peccato che mancavano ancora molti chilometri.
Mentre pensava a tutto ciò, iniziò a lampeggiare una strana spia sul cruscotto della
macchina che fece preoccupare Linda… poi il segnale stradale… 8 km ad una baita utilizzata come rifugio per chi ne avesse bisogno.
Era giusta giusta per lei, pensò Linda.
8 km… 7… 6 … 5 … rumori sempre più preoccupanti provenivano dal proprio mezzo…. 4… 3… 2 km… la macchina improvvisamente si spense.
Con fatica Linda riuscì a parcheggiare la macchina a fianco della strada, lasciando
libero il passaggio.
Iniziò a sorridere tra se, pensando a chi mai sarebbe passato lungo quella strada.
Si stava già armando di pazienza, guanti, sciarpa e un cappotto che la copriva fin
quasi sopra tutto il viso, per avviarsi a piedi verso la baita, quando all’improvviso
alle sue spalle sentii un rumore di clacson e vide delle luci avvicinarsi.
La macchina si fermò a fianco a Linda, il finestrino passeggero si abbassò e due
occhi verdi incontrarono gli occhi azzurri di Linda che spuntavano fuori dalla
sciarpa che la ricopriva totalmente.
“Problemi?”
Una calda voce fece quella semplice domanda che subito scaldò il cuore della
ragazza.
“Effettivamente… sono rimasta a piedi con la macchina”
“Ah, hai capito di chi era la macchina che abbiamo visto prima?”
Disse il ragazzo rivolgendosi ad un altro ragazzo, che fece capolino con la testa,
che era alla guida dell’auto.
“Ma allora cosa aspettiamo. Salta su nostra principessa, non vorrai congelarti li
fuori”
fece subito eco il ragazzo con gli occhi scuri.
“Dai, non sarà il cavallo del principe azzurro, ma fa benissimo il suo ruolo, di tenere
al caldo le persone e di portarle al primo rifugio di strada”.
“Va bene ragazzi, salgo su. Tra poco c’è una baita, mi potete lasciare li se volete”
“Stavamo andando li anche noi”
disse il ragazzo dagli occhi verdi.
Linda a quel punto salì in auto con i due ragazzi, e tutti assieme si avviarono verso
la baita che distava poco meno di 2 km.
Arrivati alla baita, notarono di essere soli. La baita sarebbe stata tutta per loro.
Subito i ragazzi, diedero vita ad un fuoco scoppiettante che iniziò ad ardere
rendendo mite l’ambiente gelato. Il fuoco, iniziò a scaldare anche le emozioni di
Linda che osservava quei due bei ragazzi indaffarati per lei.
I ragazzi, tirarono fuori coperte, sacchi a pelo e tutto ciò che potesse diventare un
giaciglio comodo e caldo.
Terminato tutto ciò, Alessandro, il ragazzo dagli occhi verdi andò fuori a recuperare
dei viveri che erano in macchina. Nel frattempo Linda rimase sola con Simone, il
bel tenebroso, che non le staccava il suo sguardo magnetico di dosso, facendole
arrivare dei piacevoli brividi.
Iniziarono una breve conversazione, interrotta subito dal rientro di Ale, con in mano
una confezione regalo di vino da tre bottiglie e con dei panini e alcuni sacchetti di
salatini.
“Sai, era lo spuntino e… questo un regalo per degli amici che dovevano
ospitarci… meglio usarli noi questa sera”
disse Ale.
Linda sorrise e si avvolse ancor più nel suo maglione, iniziando ad immaginare un
caldo abbraccio da parte di quei due ragazzi.
Aprirono le bottiglie di vino, e seduti a terra, sopra un grosso tappeto, davanti al
fuoco vivo iniziarono a mangiare, bere e… a conoscersi.
Più il vino scorreva, più la conversazione si scioglieva e anche i discorsi
diventarono più caldi… e intraprendenti.
Ad un certo punto Simone, che era il più taciturno disse
“Ma preferisci me… o Ale?”
Linda si stupì della risposta che diede…
“E perché dover scegliere?”
I due ragazzi si guardarono negli occhi e poi guardarono Linda. Tutti e tre
scoppiarono a ridere.
“Scusate ma dopo quello che ho sentito … meglio se vado in bagno”
disse Ale.
“E perché? Non ti avrò mica traumatizzato sciocchino”
e dicendo così Linda si avvicinò verso Ale, e non controllando più le proprie azioni,
appoggiò una mano sul pacco di Ale
“Effettivamente ti faccio un bell’effetto”.
Lindi si alzò, si tolse i pantaloni, rimanendo a gambe nude, coperta dal suo
maglione bianco che copriva a malapena le sue mutandine nere.
“Bè… devo fare tutta da sola?”
A queste parole Ale, scattò in piedi e si avvicinò a Linda e… si scambiarono un
caldo e passionale bacio. Anche Simone nel frattempo si era alzato e iniziò a
baciare il collo di Linda, cingendole le braccia attorno alla vita da dietro… per poi
sfilarle le mutandine.
Linda si staccò dai due ragazzi… si sedette sul tappeto per terra, apri le gambe
davanti ai due ragazzi… e…
“Chi dei due adesso… avrà il piacere di essere il primo… “
e dicendo così la sua mano iniziò ad accarezzare la propria intimità.
I due ragazzi si guardarono, ed erano stupiti dalla franchezza di quella ragazza dai
lineamenti angelici…
che però nascondeva in se un diavoletto tutto da scoprire. Ale iniziò a spogliarsi…
e Simo guardandolo:
“stai perdendo tempo”
e il bel tenebroso si stese subito per terra, iniziando a baciare le dita di Linda, che
nel frattempo continuavano a dare delle calde carezze alla sua intimità. Simone
succhiava quelle dita con avidità, per poi sostituirsi a loro… iniziando a baciare e a
leccare il fiore che Linda aveva schiuso per lui. Ad ogni colpo che la lingua di
Simone le dava corrispondeva ad una scarica di piacere che la faceva inarcare,
agevolando cosi quelle sapienti leccate.
Ale le si era avvicinato, completamente nudo… e Linda notò la sue erezione che
evidenziava un bel membro massiccio… che prese in mano… e guardandolo negli
occhi iniziò a baciarlo… e… lo fece scivolare dentro la sua bocca che iniziò… a
dar piacere ad Ale…
Linda era completamente in balia di quei due ragazzi… e il suo piacere cresceva
attimo dopo attimo… anche perché Simone si era concentrato e leccare e
succhiare il suo piccolo e dolce clitoride… e tre dita la stavano penetrando… due
nel suo fiore schiuso… e uno nel suo buchino posteriore. Linda dimostrava
appieno di gradire quelle attenzioni, perché le dita di Simone erano ormai avvolte
dagli umori di piacere della ragazza che da li a poco sarebbe scoppiata di piacere.
Anche Ale, gradiva le attenzioni che Linda gli stava dando con la sua bocca… lo
stava gradendo troppo, e per non concludere troppo presto quel momento di
piacere, tolse il suo membro dalla bocca di Linda, per poi andarla a baciare
sussurrandole…
“Non ancora… non voglio privarmi così presto di questo piacere”.
Anche Simone si staccò da Linda, lasciandola in un limbo di piacere dato dal non
raggiungimento dell’orgasmo.
Ale, si stese a terra, e Linda capì subito le intenzioni dei due ragazzi. Lei si mise
sopra alla sua bocca… avvicinando la sua intimità… ricca di umori… che subito
Ale iniziò a leccare. Intanto anche Simone si era spogliato… e anche lui era dotato
di un bel membro… che Linda… non fece attendere… prendendolo in mano… e
segandolo piano piano guardando Simone negli occhi …
“Che bei cazzi avete ragazzi”
e dicendo questo continuò a strofinare la sua michetta bagnata sulla bocca di
Ale…
Linda iniziò a leccare con colpi sapienti la rosea cappella del cazzo di Simone.
Quei due ragazzi erano in suo possesso.
Si sentiva ormai padrona della situazione e anche il suo linguaggio iniziò a
modificare, facendosi molto più audace.
“Uhm… siete i miei due schiavetti… vi piace…. Bravo Alessandro… lecca la tua
padrona… Simo… cosa c’è… sei mio”
e dicendo così aumentò il suo strusciarsi sulla bocca di Alessandro che leccava
tutti gli umori di Linda continuando a provocarle piacere… iniziò a montarlo… e
sempre segava lentamente… quasi fosse una tortura il membro di Simone… che
ad un certo punto la guardò con malizia…
La prese e la fece alzare… le tolse con fermezza il maglione e le sbottonò subito il
reggiseno, lasciandola completamente nuda… senza romanticismi.
“E cosi sei la nostra padrona”
e dicendo cosi prese Linda e la baciò con passione e fermezza… e questo
provocò una ulteriore scossa di piacere a Linda.
Poi si staccò da lei… e le disse:
“Ora mettiti sopra ad Ale e scopalo… voglio vedere se sei brava”.
Questo atteggiamento e questa sfida lanciata, fecero uscire la parte più perversa
di Linda… che sorridendogli si mise sopra ad Alessandro… e fece scivolare il suo
cazzo gonfio dentro di lei…
E iniziò una furiosa cavalcata che stava per far godere dopo qualche istante
Alessandro.
“Ehi calma calma… sei brava”
disse Simone che intanto le si era inginocchiato dietro di lei… e fermandola iniziò a
baciarle il collo… e la sua mano si appoggiò sul sedere sodo… e un suo dito sparì
nel suo buchino posteriore che fece sobbalzare di piacere Linda… Aveva il caldo
cazzo di Alessandro dentro di se… mentre Simone le stava masturbando il suo bel
culetto sodo … baciandola sul collo e accarezzando avidamente il suo seno con
l’altra mano libera.
Linda stava finalmente per dar sfogo al suo orgasmo che tanto desiderava quando
Simone si fermò. Aveva altre intenzioni per lei.
La fece chinare leggermente avanti… e piano piano appoggiò il membro sul suo
buchino posteriore e lo fece scivolare dentro… dolcemente.
Si stava realizzando uno dei sogni proibiti di Linda… una doppia penetrazione da
parte di due bei ragazzi. Si sentiva ardere di piacere e completamente riempita da
quei due cazzi che stavano scorrendo dentro di lei, trovando un ritmo che non le
dava il tempo di respirare.
I ragazzi aumentarono il ritmo della penetrazione dando ulteriore piacere a Linda
con baci e carezze che diedero sfogo, finalmente, ad in intenso orgasmo che Linda
fece risuonare per tutta la stanza. I ragazzi a sentire quei suoni di piacere,
raggiunsero il limite, si staccarono da lei e esplosero in un caldo orgasmo
simultaneo che andò a colpire il seno nudo di Linda che accolse tutti quegli umori.
I ragazzi si inginocchiarono scossi, e tremanti accanto a Linda.
Erano sudati, felici e innamorati di quel momento trascorso.
Linda si stava riprendendo da quell’intenso orgasmo e da quella situazione… e
iniziò ad accarezzare i propri seni, spalmando quel caldo nettare che le provocava
un sano piacere, e guardando i ragazzi iniziò a leccarsi le dita:
“Sono stai bravi i miei monelli… ora però meglio se vado a fare un caldo bagno”
e dicendo così baciò in bocca prima Simone e poi Alessandro.
Si alzò e completamente nuda si avviò verso il bagno lasciandosi dietro gli sguardi
di quesi due ragazzi che ancora la ammiravano.
Uscita da bel bagno caldo ristoratore e purificatore, vide ancora quei due ragazzi,
che si erano addormentati nei caldi sacchi a pelo aperti, con il fuoco che proiettava
luci e ombre su quei corpi. Anche lei nuda, si andò a coricare tra i due ragazzi,
coprendosi con della calde coperte che avvolse tutti e tre i ragazzi, che dormirono
beatamente dopo le intense emozioni appena trascorse.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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