Lui & Lei
L'escursione


11.07.2018 |
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"Con lui a bordo, c’era questa bella ragazza italiana, con poco meno di 30 anni,
castana e occhi chiari, fisico asciutto e non ancora abbronzata..."
Durante il suo soggiorno in Grecia, Lisa, decise un giorno di andare a visitare lapiccolo isola di Itaca.
Isola incantata che aveva sentito solamente nominare per l’eroiche gesta di
Ulisse.
Lisa, recuperò il suo zaino da escursione e andò nel piccolo porticciolo
dell’isola che la ospitava, cercando una piccola imbarcazione che potesse
portarla ad Itaca.
Lisa trovò la piccola imbarcazione che cercava, e con essa Alexandre, un greco
di quell’isola, che oltre a guidare la piccola imbarcazione, faceva da guida.
“Oggi è il mio giorno fortunato” pensò Lisa “oltre al mezzo, ho trovato anche la
guida”.
Dopo aver trovato un accordo economico con Alexandre, guida greca, Lisa salì
sulla piccola imbarcazione, che borbottando si mise in moto e iniziò a muoversi
su quello specchio d’acqua verso Itaca.
Alexandre era uomo di poche parole, e anche se conosceva la lingua di Lisa,
non proferiva parola.
Era un uomo di 40 anni circa, fisico tonico e asciutto e segnato dal sole di quel
paradiso e dal profumo di mare.
Lisa lo osservava attentamente. Osservava quell’uomo uscito da quell’isola,
quel bell’uomo tenebroso e taciturno. Aveva una canottiera grigia e un paio di
pantaloncini corti e ai piedi delle semplici infradito. Ma era il suo corpo tonico
ad attirare Lisa, le sue possenti braccia abbronzate, i suoi occhi verdi che
guardavano lontano, verso Itaca, mentre i suoi capelli corvini venivano
scompigliati dalla brezza marina.
Alexandre non stava guardando solamente verso l’isola, ma anche verso Lisa.
Con lui a bordo, c’era questa bella ragazza italiana, con poco meno di 30 anni,
castana e occhi chiari, fisico asciutto e non ancora abbronzata.
La osservava attentamente… lei vestita con una canottiera aderente… un paio
di pantaloncini e ai piedi un paio di scarpe da escursione.
La brezza marina però stava mettendo in risalto anche un altro aspetto di Lisa,
non solo i suoi capelli che danzavano con il vento, ma il fatto che non indossava
il reggiseno.. infatti i suoi capezzoli iniziarono ad indurirsi e a farsi intravvedere
a causa dell’aria frizzantina.
Lisa non se ne accorse subito, ma Alexandre non le toglieva lo sguardo di
dosso.
Poi iniziò a guardare in direzione del suo sguardo e si accorse dell’imprevisto…
Quello che la stupì però, fu il fatto che non le stava dando fastidio il fatto che
Alexandre la stesse guardando, scrutando, spogliando con gli occhi, ma
piuttosto il fatto che questa situazione le stesse dando piacere, quasi
eccitazione.
Stava iniziando a fantasticare su Alexandre, quando la piccola imbarcazione
arrivò ad Itaca.
Alexandre invitò Lisa a scendere mentre lui metteva in sicurezza la barca.
Subito dopo iniziarono la loro escursione in quest’isola incantata… Itaca.
Alexandre conosceva molto bene quell’isola, e infatti stava percorrendo un
percorso non turistico, spiegando la storia di quell’isola in maniera cosi
coinvolgente che Lisa, non si accorse delle ore che passavano sotto il sole
sempre più cocente. Era in balia di quell’isolano greco, del suo aspetto cosi
rude, e della sua voce cosi profonda e calda.
Dopo un bel pò che stavano camminando Lisa iniziò a sentirsi stanca, la testa le
girava… e poco dopo si ritrovò tra le braccia di Alexandre.
Aveva perso conoscenza, e Alexandre, l’aveva presa tra le braccia e portata al
riparo dal sole cocente.
Lisa si scusò per la situazione, era imbarazzata.
Alexandre con il suo accento greco le disse che non doveva preoccuparsi.
A poco a poco Lisa recuperò le forze e si accorse che era stata portato in un
angolo paradisiaco di Itaca.
Una zona avvolta dal verde della vegetazione, in cui al centro c’era un piccolo
laghetto su cui cadeva una piccola cascata d’acqua dolce.
A Lisa sembrava un sogno… si trovava in un luogo paradisiaco con un
affascinante straniero.
“Se vuoi rinfrescarti… l’acqua qui è dolce e fresca” queste parole pronunciate
da Alexandre risvegliarono nuovamente Lisa.
Lisa non se lo fece ripetere, si tolse i scarponcini, i pantaloncini e rimase in
canottiera e con un piccolo costume rosa.
Si immerse in quell’acqua fresca che la accolse ridandole energia e brio…
dandole una scossa d’eros e sensualità.
Attraversò il laghetto fino ad arrivare alla cascata… e si mise sotto di essa…
ritrovandosi completamente immersa.
Lisa si girò mostrandosi con i lunghi capelli bagnati che incorniciavano i tratti
di quel viso angelico… ma con occhi completamente diversi… vogliosi di
carnalità. La sua canottiera bagnata, era ormai trasparente e mostrava il suo
seno sodo … e il suo sguardo era fisso su Alexandre.
Alexandre, guardava quella ragazza italiana, sotto quella cascata in maniera
vogliosa… voleva il suo corpo… voleva sentire il profumo della sua pelle.
Si tolse la sua canottiera e i pantaloncini, rivelando subito il suo grosso cazzo.
Si immerse e andò verso Lisa.
Lisa che stava osservando la scena, si tolse la sua canottiera e si sfilò le
mutandine rosa.
Alexandre arrivò da Lisa… e senza dire una parola, la prese tra le sue braccia,
portandola a sé e il suo grosso cazzo scivolò dentro Lisa… che gemette di
piacere.
Lisa sentiva dentro di sé tutto quel grosso membro di quell’uomo straniero, di
quel greco, di quella guida greca che la stava possedendo sotto una cascata… la
cascata di Itaca.
Iniziò a baciarlo, iniziarono a duellare con le loro lingue mentre Alexandre
aumentava il ritmo della sua scopata, gemendo di piacere insieme a Lisa.
Improvvisamente Alexandre si staccò da Lisa e si sciolse da quell’abbraccio,
dando una sensazione di vuoto all’intimità di Lisa.
La prese per la mano la accompagnò verso la riva del laghetto… la fece sedere,
davanti al suo viso … e la sua bocca affamata iniziò a saziarsi della bella fica di
Lisa. La sua intimità stava ricevendo sapienti leccate che le stavano provocando
scariche di piacere. La bocca di Alexandre si soffermò sul suo clito e due dita
entrarono dentro di lei scopandola.
Lisa non resistette oltre e gemendo di piacere scoppiò in un intenso orgasmo
che Alexandre assaporò intensamente.
Poi prese Lisa e la fece scendere in acqua baciandola intensamente.
Lisa stava assaporando i suoi umori… e la cosa le piaceva.
La sua mano scivolò sott’acqua … prese in mano il grosso cazzo di
Alexandre… e lo guidò dentro la sua fica calda di piacere.
Alexandre iniziò nuovamente a scoparla, in maniera rude e passionale e questo
stava provocando un nuovo orgasmo in Lisa… che poco dopo fece esplodere
avvolgendo la grossa cappella di Alexandre con i suoi umori caldi.
Anche lui stava per avere il suo orgasmo… ma Lisa aveva altri progetti per lui.
Questa volta si tolse lei da sull’abbraccio… e accompagnò Alexandre verso la
riva… si sedette e… Lisa… iniziò a leccare quella grossa asta… partendo dal
buchino salendo fino alla grossa cappella.
Con la mano prese quella grossa verga, di quello straniero… di quel greco che
la stava facendo impazzire, passò il pollice ripetutamente sulla cappella e poi
incominciò a leccarla… dando piacere con la sua bocca e la sua mano che
sapientemente si muoveva in maniera rapide e poi lenta.
Alexandre stava arrivando al vertice del piacere… ansimava sempre di più… e
sempre più rumorosamente… arrivando all’apice del piacere.
Un getto caldo e potente venne accolto dalla bocca di Lisa… che continuava a
leccare quel membro a cui stava dando piacere… a cui aveva dato piacere.
Assaporò quel liquido caldo, quel nettare guardando negli occhi Alexandre,
quel greco tenebroso che ora tremava dal piacere ricevuto.
Lisa non lasciò sfuggire nemmeno una goccia, sempre guardando Alexandre
negli occhi e sentendo il suo cazzo perdere il suo vigore iniziale.
Uscì anche lei dall’acqua, e si accoccolò vicino ad Alexandre, che la accolse tra
le sue possenti braccia, scambiandosi appassionati baci.
Lisa avrebbe voluto rimanere li per sempre, in quell’isola, con il suo Alexandre,
nudi, pronti a sfogare in ogni momenti i loro più nascosti e selvaggi istinti.
Ma purtroppo anche quella giornata doveva finire.
Si rivestirono, tornarono alla piccola barca e lasciarono Itaca.
A man mano che l’isola si allontanava, Lisa e Alexandre non pensarono ad altro
a quei momenti di piacere che quell’isola gli aveva regalato.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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