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La Dea Gibberish...parte 1
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13.01.2025 |
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"Dalla fede al dito dei due mi immaginai che fosse suo marito e quindi in attesa di risposta cercai di non fissarla troppo ma era pressoché impossibile..."
Maialeromantico77....ci ha dedicato questo racconto.Il fiume scorreva lento, ma impetuoso nel tratto dove di solito andavo per rilassarmi il sabato, alla fine di una settimana di duro lavoro.
Mi piace rinfrescarmi d' estate nei letti dei fiumi dopo tanto caldo sofferto e non disdegno neanche di trovare di tanto in tanto qualche bella ragazza che ama prendere il sole in topless, data la naturale tranquillità e riservatezza che di solito c'è in questi bellissimi posti. Mi ero portato un panino e una birra intento a godermi una giornata di tutto relax per cercare di scacciare la smania di correre sempre, figlia di questi tempi e che purtroppo oggigiorno soggioga molti di noi.
C'è un sentiero per scendere al fiume, un po' ripido e impervio specialmente se non si è pratici del luogo, ed è per questo che la mia attenzione fu catturata da delle risate miste a piccole grida e commenti riguardo alla sua percorribilità, ad ogni modo mi girai su un fianco e cercai di riposare un po' visto che il bagno mi aveva stancato abbastanza, ma una richiesta di aiuto mi fece riaprire gli occhi.
Era una voce che mi colpì subito, e allora curioso decisi di risalire per vedere chi fosse.
Arrivato a metà strada, seduta su di un grande masso, è lì che vidi per la prima volta in vita mia, il sorriso più bello del mondo, attaccato a un corpo da Dea che solo i sogni più spinti possono desiderare.
Gli chiesi se avessero bisogno di aiuto, visto che in piedi accanto a lei c era un uomo intento a cercare di convincerla a tornare indietro. Dalla fede al dito dei due mi immaginai che fosse suo marito e quindi in attesa di risposta cercai di non fissarla troppo ma era pressoché impossibile.
"Manca molto al fiume?" mi chiese lei con aria divertita.
"Non molto." risposi, "Se volete vi posso fare strada, sono pratico di qui."
" Benissimo." rispose lui, " Ma prima dobbiamo tornare a prendere le scarpe in auto, perché Giulia, è scesa con i tacchi e non può proseguire, io soffro di mal di schiena e quindi."
"Non preoccuparti." gli dissi con voce rotta dall' emozione e dal desiderio di avvicinarmi a lei, "Se vuoi posso caricarla io sulle spalle e scendiamo giù."
" Benissimo ripeté lui, allora se non ti dispiace ci dai una mano tu, ok?"
Mi avvicinai e già con il cazzo duro, mi inginocchiai davanti a lei per togliergli le scarpe, questo gesto la colse di sorpresa, e mentre ammiravo i suoi piedini di fata appoggiò le mani sulle mie spalle fissandomi negli occhi per poi abbassare lo sguardo verso il terreno, a quel punto mi accorsi che la zoccola non portava le mutande!
Rimasi un secondo come stordito da quella sublime visione, poi mi voltai per farla salire, attaccata alla mia schiena lei mi gettò le braccia al collo. Potevo sentire il suo profumo, il respiro vicino alle orecchie, il suo seno contro di me che mi stava facendo esplodere.
Fine prima parte😜😘
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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Commenti per La Dea Gibberish...parte 1:
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