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L’AVVOCATESSA ED IL BRACCIALE 1
di flavioroma
16.04.2023 |
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"” Il quale mi chiese di non dire nulla a Marisa di questo secondo canale..."
Tempo fa avevo iniziato a chattare con la lei di coppia che per privacy chiameremo MarisaUna libera professionista che col tempo scoprì esercitare la professione di avvocatessa.
Una bellissima donna leggermente sopra i 40, alta slanciata, fisico snello, un lato b da URLO, e due seni da degustare in due coppe di champagne. Cin cin.
Capelli lisci neri, lunghi appena sotto le spalle, mani curatissime, lunghe dita che terminavano con delle unghie curate … Molto molto raffinata.
Ci sentivamo per chat con frequenza regolarmente intorno all’ora di pranzo o il pomeriggio per il nostro tè. Le dicevo sempre “E’ l’ora del tè con la regina”.
Un po’ di confessioni un po’ di pettegolezzi. Lei si lamentava dei singoli, io di alcune coppie e tra una battutina e delle mie avance velate si era creato un bel clima di confessioni e complicità.
Le chiedo se il marito fosse pronto e lei mi rispondeva che il lui pure troppo, era lei che doveva superare il fosso …
La sera sul lettone si riunivano per leggere con il marito, le nostre chat giornaliere per poi fantasticare con il lui. Giancarlo (cosi si chiama il marito, e questo NON è un nome di fantasia) le dava qualche suggerimento di come avrebbe dovuto rispondere ai miei messaggi provocatori. Lui prosegui con l’opera e continuava a farla eccitare prima di spingerla a scrivere il messaggio. Ma di questo ultimo particolare ne venni a conoscenza più avanti.
Lei mi confessò che una volta finito di comporre il messaggio davano sfogo alla loro passione e solo dopo aver consumato e appagato le loro fantasie ed appetiti sessuali cliccavano su invio. Una forma di feticismo o perversione tutta loro. Sicuramente una loro complicità che li rendeva ancora più uniti.
Passammo per conoscerci via messaggistica istantanea, fino a quando nella chat iniziò a scrivere anche il Lui. Si era creato un bel feeling tra noi tre.
Mi intrigava il coraggio sempre più grande della Lei, l’evoluzione nel condividere un desiderio o una emozione sempre più spinta con me.
Vedere l’irreprensibile avvocatessa che si trasformava (davanti al proprio marito) era uno spettacolo raro.
Poi un giorno, da una sola chat di gruppo in cui eravamo tutti e tre, fui contattato singolarmente dal … lui.
“Ciao sono Giancarlo di coppia...xxxx...” Il quale mi chiese di non dire nulla a Marisa di questo secondo canale.
Iniziò ad essere più esplicito di quanto potesse essere lei a cosa ambivano e del suo desiderio di vederla con un altro, fino alle sue fantasie cuck (anche se la definizione non se la sentiva calzare, un iniziale tentennare sul proprio ruolo), ma di fatto di ciò si trattava. Era duro per lui metabolizzarlo come per lei accettare di andare con un altro. Ma questa fantasia lo stava prendendo moltissimo e anche la sua Lei era pienamente coinvolta. Ma in quanto giurista volle mettere in chiaro il proprio ruolo…. Chiamatela deformazione professionale.
Per come Lei fosse fatta caratterialmente, non avrebbe mai accettato un incontro tanto più organizzato. E quindi lui mi chiedeva di utilizzare questo canale per comunicare al fine di trovare un espediente
Decidemmo di incontrarci io e lui. Mi volle conoscere di persona per farsi un’idea.
Lui bell’uomo sotto i 50, scoprì essere anche lui un avvocato. Ma lavorava su un altro studio. Si occupava di pratiche che potevano collegarsi e riportare al mio lavoro.
Da lì decidemmo di escogitare una circostanza simpatica per creare il presupposto. Gli proposi un escamotage.
Gli inviai una foto in cui al polso portavo un bracciale. Mentre tenevo in mano il mio amichetto…
Gli chiesi di commentare il bracciale nella foto quando l’avesse visionata.… e non tanto l’arnese… Un espediente un po’ volgare ma avrebbe fatto al caso nostro…
Inviai questa foto… che inizialmente prese lei in contropiede. Non si aspettava una mia azione del genere. Ovviamente fu inviata durante un momento di eccitazione …
Poi la sera i due si trovarono a vagliare la moviola dell’attività giornaliera. E lui come da accordi inizia a commentare il bracciale sulla chat del gruppo.
La situazione apparve ironica.. perché il bracciale si vedeva in secondo piano, mentre in primo piano a tracciare la diagonale della foto c’era la bestiaccia in tiro …. tanto è che lei scrisse …
“Eh siii Gianci, la mia attenzione è caduta proprio lì … è un bel bracciale, sicuramente è un pensiero … lo terrò presente quando sarà tempo per regali..."
Raccogliendo le risate di tutti via emoticons
Passano i giorni e ancora un altro regalo, foto esplicita da altra angolazione, ma questa volta con il bracciale in primo piano ed in bella vista….
E il buon Gianci, commenta nuovamente…
“E’ proprio bello questo bracciale … Hai proprio ragione amore … Dovresti regalarmelo….”
Passano i giorni, io sono in viaggio per lavoro mi assento per un lungo periodo loro impegnati sotto col lavoro e le pratiche. Arriva il bel tempo…la primavera e scatta la fase due…
Il nostro incontro di lavoro. Programmiamo un caso, in cui lui chiede a lei di reperire alcune info e di fare alcune ricerche in merito ad una tematica giuridica di cui lei si era specializzata perché propedeutiche per il lavoro e la trattativa.
I patti erano che il giorno in cui ci saremmo incontrati, lui avrebbe chiesto a lei di affiancarla durante l'incontro lavorativo.
Avrebbe aspettato che lei arrivasse prima di lui allo studio e poi all’ultimo le avrebbe inviato un messaggio chiedendole di iniziare l’incontro senza di lui per suo un lieve contrattempo, e comunque ci avrebbe raggiunti a riunione avviata.
(Continua)
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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