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A cosa portano i sogni


di CpMorbida
27.01.2022    |    500    |    2 10.0
"Fu lì che inizió a raccontarmi tra un gremito e l'altro del sogno appena fatto: "ho sognato di essere in una stanza da sola, con indosso solo un..."
Saranno state forse le 3 o le 4 di mattina, mi svegliai sentendoti ansimare nel sonno. Stetti diversi minuti ad ascoltarti e a guardare il tuo corpo assecondare il tuo sogno, mi stavi eccitando da morire, guardarti morderti le labbra, mentre con le dita ti accarezzavi il sesso.
Mi avvicinai a te, ed iniziai lentamente a far passare le mani sotto la tua maglia, ad accarezzarti le tette, poi sentendo il tuo respiro aumentare, scesi nelle tue mutandine... Quello che stavo sognando doveva essere davvero eccitante, trovai un lago di umori.
Capii che stavi per svegliarti, così mi spostai rapido e spostate le mutandine, iniziai a passare la lingua sul clitoride, ed a penetrarti con 2 dita. Guardai verso il tuo viso, ora mi fissava con occhi sgranati e vogliosi.
Ansimavi sempre più forte, e tra una leccata e un altra, chiesi cosa ti aveva eccitata cosi, ti vedevo rossa in viso e tardava ad arrivarmi risposta.
Mi alzai, e le sollevai una gamba, passando il cazzo tra le labbra della sua figa, poi entrai ed inizia a scoparla da subito con gran foga.
Fu lì che inizió a raccontarmi tra un gremito e l'altro del sogno appena fatto:

"ho sognato di essere in una stanza da sola, con indosso solo un perizoma e un reggiseno in pizzo.
Sul tavolo una mascherina nera per coprirmi gli occhi e un biglietto, che mi invitava a bendarmi e a stendermi su un letto tondo al centro della stanza.
Mi sono stesa, e dopo essermi bendata mi ritrovo a giocare con un vibratori, poi ho iniziato a sentire due mani che mi accarezzavano le coscie, fino a sentire una lingua che si insinuava tra le mie gambe.. Leccava e mi spingeva il fallo di gomma sempre più in profondità, godevo di brutto e mi sentii presa per i capelli, fino a trovarmi un cazzo che si sfregava sulle labbra. Ho iniziato a leccarlo su e giù, a baciarlo e succhiarlo.
Poi hanno iniziato a scoparmi in due, ero a cavalcioni su uno e l'altro mi spingeva forte il cazzo nel culo, stavo godendo e poi... Mi hai svegliata"

Quel racconto mi fece eccitare come non mai, mi misi in ginocchio davanti a lei, e le versai diversi schizzi in bocca e sul viso.
Ero turbato ed eccitato allo stesso tempo, e dopo un po' di carezze ci riaddormentammo entrambi.

Nei giorni successivi ripensai spesso a quel sogno, e più ci pensavo più sentivo il bisogno di provare, di farti provare e di condividere quelle emozioni.
Parlai con un conoscente che sapevo avvezzo a giochi con coppie e situazioni simili, che dopo averla vista in foto, apprezzandone la sensualità e la carica erotica, decise di aiutarmi a realizzare il mio piano.
Ci accordammo per una sera del fine settimana alle porte, organizza mo nel dettaglio la serata ed eravamo entrambi smaniosi di vedere la tua reazione.
Arrivato a casa quella sera, le comunicai che nel fine settimana avrei voluto passare un po' di tempo per noi, senza bimbi e possibilmente lontani da casa, e che avrei voluto prenotare una stanza nel nostro centro termale e preferito. Accettó con euforia quella proposta e mi disse che non vedeva l'ora, era stanca dei nostri incontri fugaci a casa, con la paura di essere sentiti dai bambini.

Arrivò il sabato pomeriggio e partimmo in direzione dell'albergo, non stavo nella pelle.
Arrivati sistemammo i bagagli in camera, due baci veloci, e scesimo in piscina.
Appena si tolse l'accappatoio, la visione di quelle tette che il costume faceva fatica a contenere, mi faceva venire il sangue al cervello.
Vidi nel lettino accanto a noi, arrivare il mio amico, si sedette e con indifferenza inizio a giocare col cellulare. Vedevo che appena lei si disteva, mi mandava occhiate compiaciute ed eccitate, molto bene pensai, gli piace davvero, chissà se piacerà altrettanto a lei.
Finì il pomeriggio così, e trascorsimo la serata tra un aperitivo e una cena di pesce.
Mi guardava con occhi languidi da tutta la sera, ero eccitatissimo e volevo averla al più presto..
Avvisai il mio complice con un messaggio e presa per mano lei, la trascinai in ascensore.
La strinsi con forza e mente le diedi un bacio passionale, la iniziai a toccare ovunque, accrescendo in lei la voglia di essere scopata.
Entrati in camera, le diedi un pacchetto con un mini abitino sexy che le avevo regalato e le chiesi di indossarlo.
Uscì dal bagno, era spettacolarmente eccitante, tra il vestito, il rossetto e quei capelli rossi, avrebbe fatto tirare il cazzo a chiunque..
La aspettavo seduto sul letto, e mi si gettó addosso, ma doveva attendemi... La feci sedere e le porsi una benda, e il suo giocattolo preferito, e le chiesi di bendarsi ed aspettarmi, che sarei andato a spogliarmi anche io e che sarei tornato con dell'olio da massaggi, che a lei piaciono molto...
Mi obbedì, e mentre uscivo dalla camera la vidi distendersi ed iniziare a passarsi il fallo sulle labbra.
Aprii la porta pian piano facendo entrare la mia sorpresa, che in men che non si dica era già nudo.. Mi avvicinai al letto e le accarezzai le gambe, poi passai alla schiena e intanto le mordevo le orecchie. Ero in ginocchio dietro di lei, le massaggiavo le tette e le baciavo il collo, facendole sentire sul suo fondo schiena tutta la mia eccitazione, poi feci segno al compagno di avvicinarsi...
Spostai una mia mano e subito la sua si impossessò di una tetta, poi mi staccai del tutto in modo che non percepisse ancora più di due mani e lui inizió ad accarezzare contemporaneamente anche la sua figa.
Aveva un cazzo davvero imponente il ragazzo, si alzò allora in piedi e appoggiandoglielo tra le tettone iniziò a stringergliele attorno al suo bastone, e lei prese istantaneamente a passare la sua lingua sulla sua cappella, poi prese a succhiarlo con avidità. Tra la spagnola e il pompino si vede che avrebbe retto ancora poco, allora di staccó da quella posizione e chinatosi tra le sue coscie, prese a leccargli la figa, che era diventata un laghetto.
La sentivamo gemere, e con la testa china all'indietro, mi chiedeva di essere scopata... Fu lì che mi alzai in piedi, e mentre una mano le carezzava il seno, le portai il cazzo vicino alle labbra... ebbe un sussulto, non capiva, ma ci mise poco a riprendersi dalla sorpresa, prese in mano il mio cazzo e se lo portò alla bocca, mentre con l'altra mano cercò di afferrare il braccio di chi la stava leccando. Lo afferró, percorse il braccio e il corpo della sua sorpresa, ed arrivó al suo vero regalo. Inizió una sega al mio amico, e continuava a leccarlo a me, poi si portó entrambi i cazzi alla bocca e continuó con un avido pompino ad entrambi.
Era bellissima così impegnata, ignara di chi fosse quel cazzo che leccava con tanta generosità, ansimando come una delle peggiori troie.
Si scostò da quella posizione e subito venne presa dai fianchi dall'altro, che senza complimenti prese a scoparla alla pecorina, lasciandola senza fiato per un attimo, la baciai è glielo rimisi in bocca, strozzando i suoi urli di piacere.. Ogni tanto si staccava dal suo lecca lecca per incitare chi la stava scopando a fare più forte, voleva sentirsi sbattere senza sosta.
Venne il momento di possederla in due, era lei a chiederlo, intimandoci di scoparla più forte e di farla venire, voleva essere presa e inculata, voleva sentirsi piena. Mi distesi, mi feci passare il tubetto di vasellina, e mentre la guardavo impegnata a farsi scopare la bocca dal suo regalo, le lubrificavo il buchetto, poi la tirai a me, la feci salire a cavalcioni e glielo feci sparire nella figa, la tenevo per le tette e la scopavo... Mi fermai e la feci prendere da dietro dal mio amico, che inizió a pomparla con forza allargandole il culo e squotendole le viscere... Urlava sotto i colpi decisi,
Chiedeva di scoparla e di non fermarci, aveva un cazzo in culo ed uno in figa che stavano per riempirla, ma lei ne voleva ancora... Il nostro amico la tirava per i capelli e le diceva le peggiori porcate che gli passavano di mente, e lei veniva a ripetizione..
La sentivo godere e avrei voluto guardarle gli occhi, ancora celati dietro L benda, ansimava e io nel vedere quelle tettone che mi ballavano davanti al viso scosse dai nostri poderosi colpi, mi stavo per avvicinare al culmine, ma volevo resistere, la volevo ancora, ma fu lei a fare la mossa successiva.
Ci fermó perche aveva voglia di leccare i nostri cazzi.
Prese in bocca il primo che gli capitó a tiro e io allora decisi che era il mio turno per possederla analmente, e presi ad incularla ad un ritmo incalzante...
Vedevo il cazzo del nostro amico sparirle in bocca, entravo ed uscivo dal culo e lo osservavo oscenamente dilatato, afferrai il suo vibratori e presi a strofinarlo sul clitoride, intanto ripresi a chiavarle il culo.
Più lei urlava più gli spingeva il cazzo in gola, fino a farle venire i conati, poi un grugnito, e lui si fermò, faceva fatica ad ingoiare tutto e un rigolo di sperma le colava fuori dalla bocca, cosí non resisterti più, e le riversai nel culo una quantità esagerata di seme caldo.
Lui riprese a menarselo con foga, e guardandomi disse "merda che vacca da monta la tua donna, ho ancora voglia di scoparla" così la giró su un fianco, le sollevó una gamba e riprese a scoparle la figa, le getta a sonori schiaffi sulla nativa, la tirava dai capelli e lei venne per l'ennesima volta, ma ormai anche io ero pronto a continuare, eccitato dalla vista di mia moglie trattata come una puttana. Gli avvicinai il cazzo alla bocca e presi a spingerglielo fino ai coglioni in gola, la presi dai capelli e dettavo il ritmo del pompino in sintonia con i colpi che riceveva nella figa.
Poco dopo la tirò su, e lei si appoggio con le mani alla testiera del letto, così mi tiravi su e presi a scoparla di nuovo, lei inarcava la schiena in modo da sentire la penetrazione più in profondità.
Continuammo a scoparla per diverso tempo, alternandoci tra le sue grazie, finché non raggiungemmo anche noi un nuovo orgasmo. La girammo di scatto iniziammo a far zampillare getti di sperma sul suo viso e sulle sue magnifiche tette.
Lei stremata si accasciò su un fianco, si tolse la benda, e guardandoci con aria soddisfatta, mi disse che era vero che i sogni diventano realtà...
Il nostro amico, si congedó da noi con la promessa di rincontrarci, magari in compagnia anche della sua donna, e perché no, del singolo con qui loro si divertivano.
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