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Aperta... Alla ristrutturazione


di CpMorbida
08.04.2022    |    930    |    3 9.3
"Noi restammo ancora a chiacchierare, il tempo li all'aperto passava veloce e non ci accorgemmo che era passata già una mezz'ora abbondante..."
Oramai dopo le sue ultime vicende le si é accesa una voglia irrefrenabile di trasgredire, nei suoi occhi una luce nuova, più "vogliosa" che la rende ai miei occhi, e non solo, ancora più bella e desiderabile.
La nostra nuova avventura di questi giorni é dovuta proprio a questo.

Stiamo ristrutturando casa, e avevamo all'opera due ragazzoni rumeni intenti nel rifacimento dell'impianto di riscaldamento.
Io intanto nella camera affianco stò svolgendo altri lavori.
La mia signora sarebbe rincasata da lì a poco dopo la mattina al lavoro e il pomeriggio a fare compere in vista di un matrimonio a cui dovremmo partecipare tra qualche settimana.

Sentimmo aprire la porta e la vidi arrivare in camera, un bacio, ci invitó a scendere in giardino, dove ci avrete portato un caffè e ci saremo riposati un po' dopo la giornata di fatiche.
Chiamai anche i due operai e ci accomodammo fuori gustandoci in po' di meritato riposo.
La vedemmo uscire con il vassoio e i caffé, a me anche vestita con la divisa da lavoro, I capelli raccolti in una semplice coda, mi piace da morire.
Si sedette accanto a noi e inizió a raccontarci delle sue compere, e chiaccherammo del piu e del meno, poi esclamó:
"ho trovato anche un bellissimo vestito per il matrimonio di Chiara, ora vado a farmi una doccia e poi te lo mostro, però devo farlo sistemare un po', così mi sembra un troppo scoperto, dopo mi dirai...", così si congedo da noi e torno in casa.
Noi restammo ancora a chiacchierare, il tempo li all'aperto passava veloce e non ci accorgemmo che era passata già una mezz'ora abbondante.
Sentimmo aprire il portone che da sul giardino, e voltandoci la vedemmo apparire sulla soglia con un abito nero lungo fino alle caviglie, con un profondo spacco fin sopra la coscia, e una scollatura da panico, che le faceva risaltare due tettone da infarto, e le spalle scoperte.
Lei notó I nostri sguardi fissi su di lei ed esordí rivolta ai ragazzi rumeni:
"oh scusate, credevo che voi foste andati già via, non mi aspettavo di trovarvi qui", asserí con uno sguardo tra il sorpreso e l'eccitato..
"tranquilla signora, comunque sta davvero bene" ribadi il più giovane dei due, dando una gomitata al collega nel tentativo di distogliergli lo sguardo dal decolté di mia Moglie..
"Sei stupenda, ma non mi pare il caso di sistemarlo le ammiccai io, facendole capire che così vestita mi faceva andare il sangue al cervello, e non solo.
" Davvero, allora lo lascerò così, anche se lo devo portare senza reggiseno, sembra mi fasci abbastanza bene"
"si, le sta davvero bene, e al massimo rischia di far venire un infarto a qualcuno così" ridacchió l'altro operaio...

Allora ringraziatoci dei complimenti, rientró in casa, e la seguimmo anche noi, così avremmo potuto sistemare le ultime cose prima di finire la giornata.
Nel salire le scale sentii chiaramente i due operai scambiarsi qualche affermazione un po' spinta:
" oh ma che figa é la ragazza.... Con quelle tettone così esposte sarebbe proprio da scoparsela tutta"
"davvero.. Sai che puttanona deve essere a letto"

Sentire quelle conversazioni fece sì che il mio socio nei boxer cominciasse a svegliarsi..
Rientrato nella camera in cui stavo lavorando, la chiamai, e le chiesi di raggiungermi prima di cambiarsi, la volevo guardare un po' meglio..
Si presentó subito, e dopo aver fatto un giro su stessa, mi si gettò al collo
"Amore mio ma quanto sei gnocca... Anche il mio amichetto approva il nuovo acquisto, e non solo.. Direi che hai fatto colpo non solo su di me.."
"ma smettila, però mi fa piacere che sia di tuo gradimento"
La baciai stringendola me tenendole una mano sul culo, lei prese a leccarmi le labbra:
"amore sai che ho una gran voglia di leccartelo?"
così dicendo inizió ad accarezzarmi il pacco da sopra i pantaloni, poi intrufoló una mano all'interno e lo estrasse già in piena erezione..
Si chinó ed inizio a passare la lingua sulla mia cappella, per poi iniziare un pompino paradisiaco.
Mi guardava intanto che leccava tutta l'asta fino alle palle, per poi farlo sparire con maestria nella sua caldissima bocca.
Io mi stavo godendo quello spettacolo quando con la cosa dell'occhio vidi i due operai sulla soglia della porta che si stavano menando i cazzi già belli tesi.
Soprattutto il più grande dei due aveva una cazzo non esageratamente lungo, ma di una circonferenza esagerata.
Li vide anche lei, e staccatasi dal mio cazzo, ammiccó ai due rumeni..
"pensate di stare lì ancora molto, o volete venire qui a vedere come mi calza il vestito? “
Non finì la frase che i due, entrati in stanza, iniziarono dal fianco a tastare le tette, che tirarono fuori istantaneamente, e presero a leccare i capezzoli.
" signora che tette da sballo che ha, ci starebbero bene un paio di cazzi li in mezzo"
Intanto io da dietro le avevo sollevato il vestito e avevo iniziato a leccare il culo e la fica.
Lei stringeva i cazzi dei rumeni, e la sentivamo gemere ad ogni passaggio della mia lingua sul suo clitoride.
"lo avevo detto al mio collega che eri una gran maiala, mi stai facendo venire una gran voglia di scoparti"
"e allora cosa state aspettando, sono già tutta bagnata, fatemi vedere quanto siete porci tutti e tre"

La presero e se la tirarono a loro, uno si sedette su una poltroncina e la fece mettere a cavalcioni su di lui, penetrandole immediatamente la figa, e prese a scoparsela di gusto, massaggiando le grosse tette, mentre il collega, quello col cazzo più largo, si faceva strada tra le sue labbra.
Faceva una gran fatica, ma riuscì a farselo entrare tutto in bocca, iniziando un pompino da vera porca.
"oh si cazzo, che gran bocchinara che sei, in poche sono riuscite a prenderlo tutto in bocca, ai vede che sei allenata, bravissima, continua così"
"amore ti prego scopami anche tu, voglio godere di più"
Allora mi diressi in bagno a prendere il tubetto di gel per massaggi, pregustandomi il suo lato b, ma venni distratto da un gridolino di dolore misto piacere che proveniva dalla bocca della mia mogliettina.
Quando tornai da loro vidi che avevamo fatto a meno del lubrificante e avevano preso a scoparsela in doppia.
Con quel cazzone larghissimo in culo, ansimava e godeva come una cagna, mentre l'altro continuava a scopare la sua figa provocandole un fragoroso orgasmo. così le offrii il mio pisello da succhiare, tenendola per i capelli e ficcandoglielo in gola fino alle palle.
Quello che ai stava gustando il suo morbido culo la tiró per le spalle, affondando il suo membro sempre più in profondità, e lei urlava dal piacere
"dai scopami più forte, non fermarti cazzo, dimmi che sono la vostra puttana", poi si rinfilava il mio cazzo in bocca per frenare i suoi gemiti.
Continuammo a scoparle tutti i buchi, le sue natiche erano strizzare da quelle mani grandi e rudi, e i suoi capezzoli venivano leccati dal ragazzo che le stava sotto.

La staccarono da quella morsa e la fecero mettere a pecora appoggiata su un bancale di piastrelle, così dopo averle leccato tutti i buchi, presimo a scoparle la figa a rotazione, mentre gli altri si segavano o lo offrivano alle sue labbra.
Era sbattuta con forza, stavamo godendo del suo corpo così oscenamente offerto, si sentiva proprio una gran maiala.
"vi prego.... Ancora dai.... Stringemi e fatemi quello che vi pare. Scopatemi ancora, sono la vostra puttana" ribadì lei in preda a una eccitazione folle...
I nostri compagni nel sentire queste frasi si eccitavano e la scopavano come delle furie.

Sentimmo un grugnito e il più giovane le riversó in faccia un paio di schizzi caldi, lei godeva e si leccava le labbra, "ohhh brava, che porca che sei"
Così l'altro rumeno, prese il gel, e dopo essersi oliato per bene, ricomincio a fotterle il culo con una seria di colpi poderosi, fino a svuotarsi i coglioni nel suo intestino.
Un rigolo di sperma le colava fuori dal buchetto rosso per il trattamento che gli avevamo riservato, e lei inizió a pararsi le dita tra il culo e le sue grandi labbra, contenta per come si era evoluto il suo pomeriggio.

Cosi la afferrai per un braccio, la feci inginocchiare, e piantato il cazzo in mezzo alle sue tette, mi feci fare una gran spagnola fino a schizzarle direttamente sulle tette tutto il mio piacere....

Si lascio scivolare a terra, e guardandoci compiaciuta continuó:
"beh magari domani torno a casa un po' prima se mi aspettate senpre così.."
"non si preoccupi signora, mi sa che ci metteremo in po' a finire questo cantiere".
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