trans
Prima vacanza da ragazza
di Stefy_Mant
13.10.2024 |
651 |
7
"Poco dopo mi chiese di girarmi, solo per vedermi mentre godevo, entrando subito in me e riprendendo la penetrazione mentre leccava e baciava i miei piedi e..."
Quell'estate fu particolarmente asfissiante, spesso neanche l'aria condizionata sembrava aiutare. Mio padre e Ada, la mia matrigna, sarebbero stati via per diversi giorni e, anche se la solitudine era alettante, quel caldo mi faceva venire voglia di scappare. Una mattina mentre ero a fare alcuni giri vidi un'agenzia di viaggi alla quale non avevo badato più di tanto negli anni. Decisi di entrare e mi trovai accolta dalla proprietaria e forse unica dipendente. Le spiegai un po' la mia voglia di cercare rinfresco altrove per qualche giorno, magari un'isola dell'Egeo. Non nutrivo forti speranze, eravamo ad agosto e non avevo un gran budget. La signora, che forse già sentiva il fiato dei siti internet sul collo, cercò furiosamente soluzioni per non perdermi come cliente; per quasi un quarto d'ora battè sulla tastiera del pc segnando dettagli di viaggio su un foglio.
Una volta finita la ricerca comincio a elencarmi le soluzioni trovate in base alle mie date e budget, una lunga serie di isole che non conoscevo o che avevo giusto sentito nominare, fatta eccezione per Mykonos. Restai perplessa, come poteva una destinazione del genere rientrare nel mio misero budget? Semplice, era per un complesso di appartamenti prenotato da un tour operator che qualche giorno prima si rivelò una truffa facendo saltare tutto. Lo presi subito, sperando non fosse già troppo tardi. Alla fine la signora riuscì a prenotare, a un prezzo leggermente aumentato rispetto alla prima proposta ma sempre nel mio budget.
Finalmente arrivò il giorno della partenza, mi accompagnarono al porto i miei che tanto erano di strada per la loro di destinazione, dopo un'oretta di traghetto ero a Mykonos. Mi sistemai nel monolocale, molto spartano ma in fondo aldilà di dormire e lavarmi non ci dovevo fare molto altro, e poi passai di nuovo dalla reception per le solite domande di rito e qualche dritta sulla zona. Notai dietro la scrivania diversi poster e cartoline a tema lgbt e, nonostante un po' di imbarazzo, spiegai la mia passione al ragazzo che lavorava li e quanto potessi vivermela.
"Sei a Mykonos caro, probabilmente gli unici sguardi che potresti ricevere sarebbero di interesse."
Ringraziai e feci un giro ripensando a quelle parole.
Una volta tornata in camera riposai un po' aspettando la sera e che il vento portasse via un po' del caldo e, una volta scesa la temperatura, mi preparai per andare a cena in un ristorante che aveva attirato il mio interesse durante la mia prima esplorazione.
Decisi di restare sul semplice: un filo di trucco, un abito estivo leggero che mi aveva regalato Ada, dei sandali con un accenno di tacco e una parrucca mora corta che rendeva più sopportabile il clima estivo.
Capii subito cosa intendesse il ragazzo della reception: a quell'ora sembrava che tutta l'isola fosse in strada e chi mi notava sembrava squadrarmi con interesse più che disgusto. Arrivai alla destinazione e ordinai la cena, tutto sereno e con il cameriere gentilissimo a parlarmi come a una donna. Verso la fine mi ordinai un digestivo, più per pensare a cosa fare dopo che altro quando mi si avvicinò un signore.
"Posso?" disse indicando la sedia libera al mio fianco.
Gli feci cenno di accomodarsi, era un po' il mio tipo: sulla 50ina, un po' massiccio, con capelli grigi che facevano un bel contrasto con la pelle olivastra di chi ha passato diverse ore in spiaggia.
Si presentò, era il proprietario di un ristorante a Salonicco che si stava godendo il periodo di chiusura estiva a Mykonos dove era nato e aveva ancora casa. Gli parlai un po' di me e che questa era la prima vacanza che facevo li e come ragazza in generale. Mi fece i complimenti per la naturalezza con cui mi ponevo e per il look, che a sua detta non tradiva minimamente la mia poca esperienza, poi si offrì a farmi da guida della vita notturna. Accettai, oltre a essere un bel tipo era anche simpatico, poi non avevo pianificato molto quindi una guida era decisamente utile.
La serata fu lunga, ma volò: lui simpatico, pieno di aneddoti e consigli ma sempre un signore; mai un tocco inopportuno o commento fuori luogo, anche quando finimmo in una discoteca e complice l'alcool mi strusciai su di lui senza alcun ritegno. Finimmo la notte in un bar, col sole che iniziava a fare capolino, parlando perlopiù di cucina dato che era un interesse che ci accomunava fino a che la stanchezza non ebbe la meglio.
"Direi che ho bisogno di riposare ora" dissi, con un filo di tristezza e ci incamminammo verso il paese. Appena dentro la sua casa era li, ci salutammo e iniziai il percorso verso l'albergo e li fece la sua mossa
"Se sei stanca ho un letto extra, puoi restare qui" ovviamente accettai.
Una volta dentro appena chiuse la porta gettai le braccia intorno al suo collo e lo baciai, sentii subito le sue mani grosse e forti sul mio fondoschiena mentre ricambiava il mio bacio. Tra un colpo di lingua e l'altro mi guidò verso la camera da letto dove iniziammo a spogliarci. Rimasi in perizoma mentre lui si stese a letto con il cazzo già bello duro e grosso. Mi fiondai con la testa tra le sue gambe, assaggiandolo per bene mentre lui gemeva di piacere. Andai avanti per un bel po' con lui che si complimentava costantemente accarezzandomi la testa
"Non vuoi provare il mio culo?" chiesi vedendolo poco intraprendente. Gli si illumino lo sguardo e balzò dietro di me. Prese il tubetto di lubrificante, sposto il mio perizoma e inizio a massaggiarmi. Iniziai a gemere io ora e più mi sentiva, più mi toccava. Sentii poi le sue mani sui fianchi mentre lentamente posizionava la cappella sul mio buchetto. Sentivo che era bello grosso e appena iniziò ad entrare mi venne istintivo tirarmi indietro. Lui mi tenne ferma entrando con dolcezza, fu bravissimo. Dopo un filo di dolore al primo ingresso ero pronta ad accoglierlo e lui se ne rese subito aumentando il ritmo dei suoi colpi mentre godevo fortemente del suo vigore. Poco dopo mi chiese di girarmi, solo per vedermi mentre godevo, entrando subito in me e riprendendo la penetrazione mentre leccava e baciava i miei piedi e le caviglie. Infine si abbasso verso di me, continuando a darci dentro mentre mi baciava appassionatamente. Il suo petto villoso sul mio corpo liscio e la sua lingua che esplorava la mia bocca mi mandarono in estasi, adoravo finire tra le braccia di uomini virili come lui. Lo sentii contrarsi, stava per venire, ma lasciai correre per vedere cosa avrebbe fatto. Neanche il tempo di pensarci e si sfilo, togliendosi il preservativo e schizzando sulla mia pancia una copiosa dose di sperma. Si gettò, sfinito, al mio fianco e mi baciò mentre recuperavo un po' di forze. Una volta riprese le energie andai a farmi una doccia e nel mentre lui preparò una gustosa colazione. Parlammo un po' finendo per darci appuntamento la sera li da lui. Tornai in albergo, era già tarda mattinata e incrociai lo sguardo del ragazzo della reception.
"Sembra che Mykonos ti abbia dato il suo benvenuto" disse ridendo.
Io ricambia il sorriso e si, che bel benvenuto
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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