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CAVALCATA SU GRAN CAZZO

19.11.2022 |
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"Gli orgasmi da svenimento ormai non li contavo più..."
Un paio di giorni fa è venuto a trovarmi un amico conosciuto di recente col quale ho avuto un intenso e proficuo rapporto sessuale. Con lui ho percepito, intimamente e profondamente come mai di essere totalmente ed autenticamente femmina con la figa, con la F maiuscola. Si, figa e basta, senza se e senza ma, siiiiiiiiiiiiiiii ancor più sicura, certa di essere figaaaaaaaaaaaaaaaaaa. Recettiva, accogliente, aperta, bagnata, scivolosa proprio come una figa naturale biologica. Favoloso, l'azione di un uomo, di un maschio etero, carico di furore erotico tipicamente mascolino che si scopa una vera figa. Racconto com'è andata: Angelo, così si chiama, come ha varcato la soglia del mio appartamento, mi ha immediatamente mostrato lo splendido esemplare di maschio che è. Mi ha abbracciata e mi ha messo la lingua in bocca esibendosi nella limonata tipica che il maschio virile dimostra alla femmina per farle percepire quanto la lingua sia l'appendice propedeutica del cazzo che, come sa inoltrarsi con vigore nella bocca, allo stesso modo sa insinuarsi nella figa. Mi sono abbandonata a lui all'istante e mi sono sentita femmina e solamente femmina. Ci siamo portati in camera da letto e si è spogliato completamente nudo. Sono rimasta letteralmente abbagliata alla vista di quella possente, splendida stalattite che ha tra le gambe. Un cazzo enorme e lungo dalle dimensioni tali che solo altri due ne ho visti e preso in vita mia durante la quale mi hanno montata più di cento cazzi. (avevo fatto un calcolo approssimativo e ne son risultati 115) Mi sono spogliata pure io dal beby doll da troia e dalle sfiziose mutandine rosa e ci siamo sdraiati sul lettone. Ho iniziato col pompino. Già il cappellone occupava per intero la mia boccuccia. Me lo sono affondato a più non posso in gola profonda ma tutto quanto non ci stava, l'ultimo pezzetto non ci stava tanto era lungo. Dopo il sontuoso bocchino mi ha afferrata, mi ha fatta stendere supina, mi ha allargato le cosce, mi ha trascinato le gambe divaricate verso l'alto lasciandomi in evidenza la figa calda e spalancata. Ha appoggiato la cappella all'orifizio e dolcemente con maestria l'ha introdotta in vagina. Un sussulto di piacere mi ha coinvolta al sentirmi dentro quell'enorme cappella. Con altrettanta grazia e maestria ha spinto dentro ancora un po' l'uccellone iniziando piano, piano a farlo scorrere avanti e indietro. Infine con un colpo da vero toro me lo ha affondato interamente cominciando a montare con vigoria la sua vacca. Ero estasiata, inebriata, godevo come una cagna in calore. Gli orgasmi da svenimento ormai non li contavo più. Dopo alcuni minuti di fantastica scopata in quella posizione, mi ha scaravoltata e messa a pecora. Senza tanti preamboli, me lo ha affondato in figa in una deliziosa trombata con gli stessi risultati di quella precedente. Infine mi ha fatto di nuovo cambiare posizione, in quella che è stata la miglior cavalcata di cazzo che abbia mai fatto in tutta la mia vita. Si è coricato supino, mi ha afferrato le natiche a due mani, mi ha trascinata su di lui ed ha appoggiato il mio orifizio ormai slabbrato sulla punta del suo arnese dicendomi “vai troia, ora lavora tu che ho già visto quanto ci sai fare”. Ho gioito immensamente a quelle parole e gli ho risposto “si, amore mio, me lo prendo tutto”. Con savoir faire mi sono seduta su quella meraviglia della natura e me lo sono introdotto tutto quanto in figa. Me la riempiva interamente, Stringevo le labbra esterne e le pareti interne per avvinghiarlo e tenerlo ben stretto. Quindi ho iniziato a cavalcarlo, prima lentamente poi sempre di più ho aumentato il ritmo. Mi sentivo una walkiria, ero come drogata, l'ho cavalcato, cavalcato e cavalcato senza sosta per non so quanti minuti. Ansimando, urlando e sbavando avevo orgasmi a non finire tanto da non sapere neanche più dove fossi. Ad un certo punto ho avvertito dentro la figa un ingrossamento ed una vibrazione della cappella che è esplosa eruttando con violenza un getto di caldo liquido. Ha sborrato in figa da vero maschio, inondandomela di sperma. Si, caro diario, si è conclusa nel migliore dei modi la più bella cavalcata di cazzo della mia vita. Ci siamo accomiatati con un arrivederci alla prossima e se n'è andato.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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