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rossa passione


di altomare74yahooit
07.02.2016    |    344    |    0 6.0
"La situazione a terra in quel momento mi stava dando alla testa, non importava che dopo avrei dovuto ripulire tutto e che avrebbe potuto anche crearmi..."
Un fine settimana da solo per quanto possa essere liberatorio a volte ti fa pensare e nella mente di un uomo spesso i pensieri vanno a finire a pensieri di sesso. Spesso come accade nelle relazioni extraconiugali non ci si piglia coi tempi in cui uno può vedersi penso che in questo avevo fatto bingo, io libero e lei no e per di più doppiamente sia per via dell’appuntamento mensile con il suo corpo che con la presenza del proprio consorte.
Ma la voglia incessante di lei era così forte che già dalle prime ore dell’alba mi teneva sveglio e non potevo fare a meno di avere pensieri così vivi nella mia mente che anche il mio corpo era in fibrillazione.
Era un periodo che spesso ci organizzavamo anche il sabato e la domenica per ritrovarci anche se in veste di sportivi ad andare a camminare insieme, certo sempre con molta attenzione, ma sia l’orario in cui ci vedevamo che il luogo di incontro non ci potevano creare problemi, poi in fin dei conti si camminava e si chiacchierava e basta.
Quella mattina, però io non ero in condizioni, ero però in condizioni di amarla. Prima che fosse troppo tardi le invio un messaggio sapevo che di lì a poco sarebbe uscita e le scrivo “preferisci andare a camminare o del buon sesso?”, stetti li 60 secondi interminabili per aspettare la sua risposta e lei rispose “che domande ovvio che del buon sesso” a quel punto il mio invito fu esplicito, le dissi di venire subito da me che avevo troppa voglia di lei. Incredula si stava finendo di prepararsi in tenuta ginnica e mi disse che sarebbe partita di li a pochi minuti, l’alibi per uscire c’era e l’occasione anche.
Dopo 25 minuti eccola da me, le diedi istruzioni che le avrei lasciato aperto il cancello e la porta di casa così sarebbe potuta entrare senza troppi problemi, mi piace anche l’idea che lei possa avere la possibilità di accedere a casa mia in qualsiasi momento.
Prima di venire mi aveva ribadito del suo stato che insomma aveva il ciclo ed era in una condizione non propriamente favorevole viste le perdite. Sinceramente per me non era mai stato un problema, forse potrò sembrare malato, ma lo trovo un momento di profonda intimità poterlo fare in queste condizioni, poi era già successo.
La vedo entrare, con quella tenuta sportiva che le metteva in risalto le sue belle gambe, le sue curve e le sue bellissime natiche. Iniziai ad abbracciarla e baciarla con passione e sentii che si lasciava andare alle mie lusinghe amorose, non potei visto il suo abbigliamento cominciare a palparla un po’ dappertutto, adoro sentire la sua carne e stringerla tra le mia dita. Lei visto anche il mio abbigliamento cosi accessibile non potè aspettare di intrufolare la sua mano così vogliosa nelle mie parti intime e notare che il mio stato di eccitazione era già in uno buono stato, ed iniziò ad accarezzarmi come se mi volesse far crescere ancora di più. Anche io dovetti osare, in questi momenti non posso fare a meno di toccare la sua intimità e sebbene sapessi che quella era una zona un po’ off limit, mi addentrai con la mia mano ad accarezzare le sue labbra e il suo clitoride. Non potendo vedere molto avevo percepito che il suo stato di eccitazione era abbastanza alto, sentivo che era molta umida sotto, ma mai potevo immaginare che le sue condizioni erano molto esagerate. Ad un certo punto dopo diversi minuti di reciproche masturbazioni avevo voglia di qualcosa di più, volevo che fosse mia, tolsi la mia mano e dovetti constatare che era molto sporca, questo non mi fece senso, ma se dapprima volevo sbatterla sul letto, ripensai che questa situazione era rischiosa, quindi la finii di spogliare completamente, mi spogliai anche io e iniziai a stringerla a me ed iniziare a strusciarmi addosso a lei.
Il mio sesso aveva preso il posto delle mie dita e si strusciava contro il suo avvolto dalle sue dolci labbra arrivando, ma non entrando nel suo buchino che sentivo però ansioso di ricevermi. Così calda la stringevo per le natiche addosso a me e le facevo sentire tutta la mia voglia di possederla e darle piacere. Le alzai la gamba sinistra e sorreggendola in piedi permisi al mio sesso di farsi più strada ed entrare dentro di lei, “mamma mia” un calore inaudito mi avvolse, non l’avevo mai percepita così, era qualcosa di così forte che se non mi fossi fermato più volte mi avrebbe fatto venire in un secondo. Ma non era il mio piacere che volevo in quel momento, era il suo. Quella posizione sebbene fosse così intrigante e mi eccitava a dismisura anche per una certa comodità dovetti abbandonarla, la feci girare e piegare verso lo specchio ed entrai di nuovo dentro di lei. Anche quella posizione era molto bella, in più mi permetteva di stringerle i seni da dietro, cosa che a lei piaceva molto. Adesso avevo la situazione molto più chiara, il suo calore e i miei movimenti avevano creato un lago ai nostri piedi, il mio sesso era sempre più rigido e sentivo che il suo piacere andava di pari passo non potevo non guardare cosa avveniva tra le nostre gambe, ogni mio movimento faceva gocciare a terra i suoi umori misto al sangue del ciclo che quel giorno sembrava interminabile, tutto questo produceva una lubrificazione impressionante, sentivo i suoi gemiti che cercava di controllare e in mezzo al quel silenzio devastante si sentiva il rumore dei nostri sessi che senza un attimo di sosta si sfregavano a vicenda in un turbinio di emozioni. Quella posizione mi permetteva di muovermi molto meglio di controllare il mio corpo e di poterle dare ancora di più, di farle sentire i miei spostamenti dentro di lei assestando bene i dolci colpi che le davo stringendo il suo bacino contro il mio ad ogni avvicinamento. Sentivo il suo piacere che era un crescendo e stavolta volevo che il nostro piacere fosse all’unisono cercando di controllarmi il più possibile e attendere che lei venisse almeno qualche attimo prima di me per esplodere dentro di lei e rendere questo momento ancora più fantastico. In quei momenti che precedevano il nostro orgasmo il fatto di sentire e vedere tutto quel liquido che colava a terra mi stava facendo impazzire. Non pensavo che una tale situazione mi facesse uscire così fuori di testa, l’eccitazione che mi stava provocando non aveva limiti. La situazione a terra in quel momento mi stava dando alla testa, non importava che dopo avrei dovuto ripulire tutto e che avrebbe potuto anche crearmi problemi, se non avessi pulito bene, ora quello che importava era il nostro incommensurabile piacere.
Eravamo vicini alla meta, come si può nonostante ormai si conosca bene una persona dal punto di vista fisico e quindi dare quasi per scontato il fatto di come stia per venire, beh a me quel suo respiro che andava così regolarmente a smorzarsi continuava a darmi delle emozioni fantastiche. Ecco adesso lo interrompe e lo riprende come se volesse prolungare sempre di più il suo piacere, io di contro al sentirla così assestavo ancora meglio i miei colpi come per non darle scampo, volevo farla impazzire, sentire i suoi gemiti contrastare il suo autocontrollo e renderla mia. Di nuovo ultima interruzione adesso era più lunga dovevo agire anche io ero quasi fuori controllo per lo stato di eccitazione che i miei movimenti dentro e contro di lei mi avevano portato. Assesto ancora più forte il mio entrare e uscire da lei e quando sento il suo primo gemito e le sue pareti che si stringono e mi avvolgono ancora di più, in quel momento anche io mi lascio andare in un amplesso incontrollabile e che quasi non mi permette di muovermi, ma non posso deluderla e continuo fino a che non sento il suo piacere prolungare verso la fine. I nostri corpi erano stremati, ma in quella situazione non potevamo purtroppo sdraiarci, Avevamo fatto un bel casino a terra, ma non importa anche con la consapevolezza del poi, l’importante era stato il poter essere stati insieme e aver potuto consumare anche in quella situazione così poco favorevole i nostri piaceri carnali e mentali, in una parola il nostro amore.
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