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casa al mare


di altomare74yahooit
27.09.2020    |    484    |    0 8.7
"Però penso anche al fatto che voglio sentire il suo di piacere venire con il mio e quindi prima di cedere decido che è il momento di assumere un altra posizione..."
Ok iniziamo col dire che il 2020 non è iniziato proprio alla grande e direi che non sembra continuare nel migliore dei modi...settembre è e continua ad essere un mese piuttosto duro lavorativamente parlando e questo mi ha dato pochissime occasioni per incontrarmi con la mia amante. Spesso ho tentato di vederla in orari particolari, ma non sempre anche visti i suoi impegni ci sono riuscito.
Un giovedi sera avevo preso un impegno per una apericena con degli amici di vecchia data vengo a scoprire a ridosso dell'orario in cui ci dovevamo vedere che la maggior parte aveva dato buca quindi era tutto saltato...io già avevo detto a mia moglie che non c'ero per cena e quindi che avrei dovuto fare? beh il primo pensiero va a lei la mia amante visto che non ci vedevamo da diversi giorni approfitto per scriverle e le chiedo se volesse uscire con me vista la situazione che si era creata. Sinceramente davo quasi per scontato un si... Purtroppo credo che in questo periodo sia un po stressata dal lavoro...ma sospetto anche un certo allontanamento da me, non so sinceramente...comunque insisto fino a chiederle almeno 1 ora insieme visto che i tempi e i luoghi per farlo cominciano a scarseggiare. Dopo aver insistito un po' nelle richieste martellanti che le facevo cede e quindi ci diamo appuntamento vicino casa sua così senza prendere due macchine viene direttamente con me. Ovviamente dovevo ancora cenare, ma la mia voglia di lei era più alta della fame. Arriviamo alla casa al mare della famiglia che è composta di 3 villette divise tra mio padre e i suo 2 fratelli, specifico questo per riagganciarmi al dopo.
Erano le 20 di sera entriamo il tempo di accendere le luci in camera e creare un po' l'atmosfera che da in piedi vicino al letto inizio a baciarla, ad abbracciarla stringerla a me, lei poggia la testa sulla mia spalla e io inizio morderle il collo e le spalle farle sentire quanto la desideravo e farle sentire che era mia e io suo. I suoi sospiri mi fecero un po' ricredere sulla freddezza delle sue risposte fredde di prima e quindi iniziai a spogliarla e di li a poco anche io, ma continuai a baciarla e toccarla da in piedi per ancora alcuni minuti. Le tolsi anche gli slip e la feci stendere di traverso sul letto, la abat jour con la luce soffusa aveva creato la giusta atmosfera...e in quel distendersi affondai il mio viso tra le sue gambe e iniziai a leccarla.
Avevo in mente quasi di farla venire, adoro quando mi stringe la testa verso di lei o sentire i suoi mugugni di piacere. Così continuai a passare la mia lingua vorace tra le sue labbra insistendo tra il suo clitoride e il suo buchino passando di tanto in tanto con la punta della lingua sul buchino più dietro, sentivo le sue mani che stringevano le coperte e la mia lingua ancora insaziabile cercava non solo di soddisfarla, ma di farle raggiungere il piacere più alto.
Non è semplice stare li minuti e minuti con la lingua che come un dolce pennello fa su e giù e poi dentro le pareti e anche se il suo succo mi inebria, avevo desiderio che la sua bocca e le sue labbra accogliessero me.
Mi alzai la feci mettere meglio sul letto e mi inginocchiai verso il suo viso per farmi leccare e succhiare...le mi prese con la mano e se lo portò in bocca iniziando ad avvolgermi con labbra e lingua alternando i movimenti con la testa...io non rimango mai senza fare niente in queste situazioni e continuai a toccarla entrando dentro di lei con le dita...uscendo e quindi accarezzandole il buchino dietro...mi venne in mente una cosa che era anche un desiderio di quel momento...presi la mano che me lo teneva e la portai tra le mie chiappe e la invitai, senza proferir parola, ad accarezzare il mio buchino, ma anche ad entrare guidando il suo dito dentro di me. In queste cose lei si eccita, ma devo dire che non è molto sicura di farlo, per cui anche io le violo il suo buchino dietro con il mio dito sperando che segua gli stessi movimenti che le faccio io anche lei dentro di me...
Capisce la mia volontà e si prodiga quindi nel fare quello che le avevo chiesto continuando a leccarmi e stringendomi e nel tempo stesso essendo violata non poteva fare a meno di emettere dei gemiti con la bocca tappata.
Il mio muovermi dentro la sua bocca e dentro di lei con il mio dito e il suo muoversi su di me con la sua bocca e un po' anche dentro di me con il suo dito ci stava facendo sempre più eccitare. Lei sentiva la mia eccitazione e stava anche sentendo che difficilmente riuscivo dal trattenermi dal venire dentro....il desiderio di farlo mi viene ogni volta...però penso anche al fatto che voglio sentire il suo di piacere venire con il mio e quindi prima di cedere decido che è il momento di assumere un altra posizione.
Mi metto sopra di lei e senza farla aspettare ulteriormente le entro dentro, che bella la sensazione quando vado dentro di lei...vedo i suoi occhi che tremano e si rivoltano verso l'alto per poi chiudersi e riaprirsi subito dopo...la sensazione che prova quando lo faccio credo che sia indescrivibile...inizio quindi a muovermi in maniera dolce ma decisa, sento che le sue pareti mi stringono e sinceramente dopo che ha fatto quasi la stessa cosa con la bocca diventa sempre più difficile trattenersi dal venire ...ma non è ancora il momento sebbene sia molto eccitata...riesco a sentire quando è il momento che sta per venire e non lo è ancora...quindi continuo i miei movimenti cercando di renderli ogni volta più definiti così che lei mi senta e si ecciti ancora di più.
Le case al mare sono fatte in maniera tale che 2 sono come una bifamiliare e un'altra è per conto suo, hanno un giardino o meglio un parcheggio che le divide e che crea spesso un amplificatore di suoni che vengono dalla strada, ma anche dai campeggi che si trovano alle nostre spalle. Ad un certo punto un rumore molto vicino di una macchina diesel che faceva delle manovre quindi si ferma e rimane accesa, dopo alcuni minuti lei mi fa "ma questa macchina? il rumore mi sta distraendo"....io le dico che non mi interessa che sto pensando solo a lei...in realtà mi stava dando un po' fastidio, ma anche preoccupazione, ma il mio dire la fecero rilassare e quindi continuammo ancora per alcuni minuti con sempre il rumore di sottofondo del diesel acceso. Da premettere che nella mio nucleo famigliare abbiamo tutti macchine a benzina per cui non riuscivo a immaginare di chi fosse...ma pensavo sinceramente più ad un rumore di qualcuno vicino alla strada o dietro ai campeggi.
I miei movimenti richiedevano ad un certo punto di iniziare a pensare di prendere il preservativo cosi mi alzai lo presi e nell'atto di alzarmi ho visto tra le feritoie delle tapparelle i fari di una macchina che era parcheggiata proprio nel giardino, siccome non c'è illuminazione fissa l'avevano lasciata accesa per farsi luce e scaricare i bagagli. Erano mia zia e mio zio di Roma che assenti da tutta l'estate hanno ben pensato di venire un giovedi sera a prendere posto nella loro villetta. A quel punto quasi panico, ma io ero ancora eccitato e forse anche di più non pensai altro che indossare il preservativo e rientrare dentro di lei che aveva il cuore a mille per la situazione.
Non riesco a ricordare molto di quei momenti si tratta di situazioni di attimi in cui capita poche volte di trovarsi,con il cuore in gola per evitare di essere scoperti chiusi la luce della abat jour, per evitare che una volta spenti l'auto e i fari si potesse vedere tra i fori delle tapparelle anche uno spiraglio di luce quindi saltai di nuovo addosso a lei e le rientrai dentro...
In quel momento credo di parlare anche a nome suo, eravamo impauriti ed eccitati io continuavo a muovermi dentro di lei e lei mi stringeva, affondavo dentro di lei stavolta con meno dolcezza e più vigore volevo sentirla venire e io venire con lei, nel mentre la macchina fu spenta quindi sentivo la voce dei miei zii che stavano entrando dentro la loro casa..e noi in quel momento venimmo insieme trattenendoci dal fare rumori o gemiti.
In quelle condizioni decidemmo di farci luce per muoverci dentro casa con il cellulare tenendo la luce bassa e il tempo di pulirci un attimo nel bagno per poi rivestirci e rimettere a posto il letto. Il dopo non è stato semplice, ma nella sfortuna della situazione la fortuna che i miei zii fossero nell'appartamento separato ci ha dato la possibilità di non essere sentiti, soprattutto nel chiudere l'appartamento. Il problema rimaneva attraversare il giardino senza essere visti. Aspettando circa 10 minuti hanno chiuso la loro abitazione e siamo riusciti ad andare via da quel luogo che fino ad ora era stata la nostra ancora di salvezza.
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