tradimenti
Poker

16.03.2025 |
1.090 |
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"Si era fatta l’alba, ma eravamo ancora carichi e continuammo fino al mattino..."
Francesco ci invitò per un weekend con lui nel suo camper per andare al casinò, dove ogni tanto partecipava a un torneo di poker. Io portai con me tre valigie. Arrivati al casinò, ci preparammo: Francesco mise una camicia bianca e pantaloni eleganti, mio marito una camicia nera e pantaloni eleganti. Toccava a me prepararmi, così li feci scendere e indossai un vestitino nero, altezza ginocchio, trasparente, senza mutandine, in modo che si intravedesse tutto. Misi delle scarpe con un tacco alto in metallo e andammo al casinò.Mentre arrivavano persone eleganti, donne affascinanti e auto di lusso, entrammo. L’atmosfera era molto bella. Francesco andò a giocare a poker, io al blackjack e mio marito alle slot. Il casinò era pieno di gente. Al tavolo con me c’era un ragazzo italiano che faceva di tutto per attirare la mia attenzione. Lo lasciai giocare per un po’, ma dopo aver ordinato tre o quattro drink, si presentò e iniziammo a chiacchierare. Aveva la mia stessa età ed era un medico; in realtà, tutta la sua famiglia era composta da medici. Suo padre era, a quanto pare, uno dei ginecologi più famosi d’Italia. Mi chiese se poteva offrirmi un buon champagne, accettai. Persi tutto quello che avevo, ma lui mi disse: “Rimani, fammi compagnia.” Così restai. Gli dissi che ero con mio marito e un suo amico, senza aggiungere altro. Notavo che mi guardava spesso il seno e le gambe.
Dopo un po’ arrivò mio marito, lo presentai a lui e ci alzammo dal tavolo per andare al bar. Mio marito si presentò e, alla fine, scoprimmo che il ragazzo abitava molto vicino a noi. Aveva un attico a Roma ed era lì con un amico, anche lui giocatore di poker al torneo. Dopo un po’ arrivò l’amico di Luca: si presentò, era molto bello, moro, ed era un calciatore di Serie B. Si unì a noi, e poco dopo arrivò anche Francesco. Ci fu subito complicità tra loro quattro. Luca aveva anche un attico a Montecarlo e ci invitò dicendo che aveva una vista spettacolare e tutto il necessario per divertirci.
Mentre andavamo via, camminai davanti a loro e sentivo i loro occhi sulle mie curve. Arrivati al parcheggio, arrivò l’auto di Luca: una Porsche. Era molto stretta dietro, così mi fecero sedere davanti. Essendo l’auto molto bassa, quando mi sedetti, il vestito divenne cortissimo.
Arrivati a casa di Luca, ci sedemmo comodi su un divano e, all’improvviso, Francesco mi baciò, toccandomi e alzandomi un po’ la gonna. Luca e il suo amico rimasero sorpresi, e subito arrivò la domanda: “Credevo che lui fosse tuo marito.” Ormai avevo perso ogni freno e risposi: “Siamo una coppia cuck.” Poi dissi a mio marito: “Racconta cosa ti piace e cosa sei.”
Mentre mio marito raccontava che era un cornuto sottomesso, vidi gli occhi di Luca e del suo amico accendersi di passione. Ma mio marito non fece in tempo a finire di parlare che Francesco mi baciò e mi sollevò il vestito. Luca si chinò e iniziò a leccarmi, mentre il suo amico mi toccava il seno. In un attimo ero nuda, solo con i tacchi. Luca si spogliò completamente e immerse il suo membro in un bicchiere di vino. Mi inginocchiai e iniziai a soddisfarli tutti e tre, mentre mio marito restava fermo sul divano. Iniziammo a fare l’amore in tutti i modi possibili.
Si era fatta l’alba, ma eravamo ancora carichi e continuammo fino al mattino. Che serata ad alto contenuto erotico! Luca mi chiese il numero e glielo diedi. Io e lui ci vediamo ancora, nonostante non frequentiamo più Francesco. Ci scriviamo spesso, anche se riusciamo a incontrarci raramente.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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