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L'amore e il sesso non sono la stessa cosa


di dati35
07.10.2024    |    7.702    |    14 10.0
"Ho ancora addosso la voglia di ieri, comincio a leccarle la fica, ma lei cerca di svincolarsi..."
TITOLO: Amore e sesso non sono la stessa cosa.
ctg. Tradimenti/cuckold

Sono Fabio. Vivo vicino Treviso, ho 35anni e sono sposato da 5 con Morena. Lei ha trent'anni, siamo una coppia normale e facciamo sesso due volte a settimana. Io lavoro lontano da casa e non ho orari: posso tornare a casa alle 17:00, come anche alle 22:00, in base alla mole di lavoro da completare. Lei, invece, lavora vicino casa e, massimo per le 17:00, è a casa; spesso mi chiama per sapere quando tornerò. Non abbiamo figli. Un giorno, ho finito tardi, erano circa le 21:00, l'avevo avvertita che non ero certo quando sarei tornato a casa; finito il lavoro, mi fermo a bere un paio di birre, poi entro in macchina e mi dirigo verso casa. D'un tratto mi viene da andare in bagno, forse per le birre che avevo bevuto? Mi fermo in un parcheggio, mi accosto ad un albero, tiro fuori il cazzo e faccio pipì. Nel mentre, mi accorgo che c'è un auto nascosta dal cespuglio; mi avvicino, ma non troppo, sento dei rumori e mi riesce chiaro che lì c'è una coppia che sta scopando.
Mi metto a spiare, sistemandomi in modo tale da poter vedere meglio, senza però farmi scorgere. Mi avvicino, vedo lei sopra, che cavalca: ha due belle tette, non mi riesce di vedere il viso, perché lei è scatenata: va su e giù e gode all'impazzata. Mi diventa duro, poi, d'un tratto lui si alza e la bacia; è in quel momento che vedo i visi di entrambi: sono dei ragazzi sui 19anni, massimo venti. Lei apre la porta e scende. Uno spettacolo: è nuda ed offre alla vista un bel culetto! Si accosta ad un albero e fa la pipì, così io, immobile, riesco a vederla a cosce aperte: ha la figa depilata. Non resisto e me lo meno velocemente; lei ha una bottiglietta, versa il contenuto sulla fica, poi si asciuga con un fazzolettino di carta e se ne torna in auto. Apre la portiera e dice al partner: "lecca".
Lui è ancora all'interno dell'abitacolo, lei fuori; si mette con il culo rivolto verso di lui e quello la lecca fino a farla godere. Dopo circa una decina di minuti di quell'operazione, lei rientra in macchina, ma non accanto a lui, bensì dietro e a pecora. Lui subito la monta.
Mi avvicino ancora un po': sono a meno di tre metri da loro e prendo atto che lui la sta inculando e, nel mentre, la apostrofa con parole alquanto volgari, tipo troia, vacca, puttana.
A quella visione, non posso far a meno di riprendere a masturbarmi sempre più. Poi lui dice, ad alta voce:
"Ci vorrebbe un altro cazzo, per te!" Io, a queste parole, vengo, emettendo schizzi che giungono a circa mezzo metro e, senza far rumore, mi allontano, ritorno alla macchina e mi pulisco.
Non ricordavo un'eccitazione così forte da anni e, ripensando alla scena, mi torna duro: vorrei tornare là, ma vedo i fari che si accendono e loro che, messo in moto, vanno via.
E' quel che faccio anch'io.
Arrivo a casa, parcheggio e vedo tutte le luci spente: mi vien da pensare che, forse, mia moglie stia già dormendo; entro, trovo il piatto sul tavolo: è la mia cena; mangio, poi faccio la doccia e, mentre ci sono sotto, mi torna in mente la scena pazzesca cui avevo assistito. Mi ridiventa duro e mi viene di pensare che sono un guardone. Vado a letto con il cazzo duro; lei dorme ed è quanto mi dispongo a fare anch'io. La mattina mi sveglio, lei si è già alzata e mi porta il caffè a letto, chiedendomi:
"A che ora sei tornato?" ed io: "Tardi", poi la bacio e la trascino sotto le coperte, le strappo le mutandine. Ho ancora addosso la voglia di ieri, comincio a leccarle la fica, ma lei cerca di svincolarsi.
"Devo andare a lavorare", ma io: "Sta ferma, troia!"
Al che lei: "Non dirmi così", intanto però si è bagnata; io continuo a leccare e le metto due dita dentro; lei viene e le dico:
"Vedi che sei troia?" mentre lei emetteva monosillabi: "Sì, sì".
Allora mi alzo e le pianto il mio cazzo di 20cm. in fica; la monto pensando alla coppia spiata la sera prima; lei viene, poi le dico:
"Qui ci vorrebbe un altro cazzo..." al che lei si arrabbia e se ne va, apostrofandomi: "Sei un porco".
Non mi resta che continuare a menarmelo; vengo, mi alzo e vado in bagno; poi esco e vado in cucina. Trovo lei con un muso lungo. Allora cerco di consolarla: "Era solo una fantasia, dai!"
Lei non parla, poi se ne va; io mi vesto e parto per il lavoro. Mentre sono in viaggio, penso a lei e quello che ho detto era successo perché avrei voluto imbastire qualcosa con quella coppia o, forse, anche con lei?
La giornata passa veloce, come al solito e, tardi, parto; quando sono vicino al parcheggio, mi fermo: vado a dare un'occhiata, ma non c'è nessuno.
Arrivo a casa, le luci sono acese .Entro, vado in cucina e vedo la cena pronta; ho fame e mangio, poi faccio la solita doccia. Dopo, vado in camera, lei è sveglia, sta leggendo. Io la saluto e mi metto a letto; lei mette giù il libro e mi tocca il cazzo, lo tira fuori, mi diventa duro e lei subito lo prende in bocca. Usa la lingua, lo lecca come un gelato: non lo aveva mai fatto così, doveva esser molto su di giri. Infilo la mano sotto le coperte e trovo che è completamente nuda; vorrei dirle che è troia, ma mi trattengo: non mi va di irritarla. Lei mi dice: "leccami" e partiamo in un 69 da favola; è tutta bagnata, io lecco, mentre lei pompa; poi ha il suo primo orgasmo: è violento e mi bagna tutto il viso, al che le dico: "Adesso ti scopo".
La metto a pecorina, glielo metto in figa e vado su/giù, poi le infilo un dito nel culo: lei viene, ma io non mollo; continuo a montarla e le metto due dita in bocca; vado avanti così.
Lei succhia le dita, poi, d'un tratto, smette e dice:
"Sono una troia? E' vero, lo sono e so di esserlo". Io insisto con le dita e lei le succhia, quasi fossero un cazzo; io le martello la fica, poi lei dice: "Voglio un altro cazzo in bocca". Allora le riempio la bocca di sborra; ci abbracciamo e le dico: "Ti amo... ma, sei convinta di quello che hai detto? E' solo una fantasia, come hai detto ieri o potrebbe diventare realtà?" "Sì, non si sa mai, forse...".
Mi metto a dormire e lo stesso fa lei. La mattina vado al lavoro e così la settimana passa veloce; son passato più volte al parcheggio, ma era sempre vuoto. Venerdì chiamo mia moglie:
"Guarda che torno molto tardi; sto finendo un lavoro alquanto impegnativo. Penso che sarò a casa verso l'una" al che lei mi dice: "Peccato, proprio stasera che avevo voglia di far la troia per te? Ok, ci vediamo domani."
Finisco il lavoro verso le 11:45 e vado verso casa; non vorrei fermarmi, ma ho voglia di vedere se c'è qualcuno: è più forte di me! Mi fermo nel parcheggio a fari spenti, parcheggio e vado nel posto già conosciuto per vedere se c'è qualcuno. Intravedo un'auto, mi avvicino; è la stessa auto dell'altra volta; già mi diventa duro, mi avvicino di più, sono a circa otto metri dall'auto; mi nascondo tra la vegetazione e ascolto; stanno scopando, mi avvicino un po' di più, adesso la visuale è migliore: sono là dietro e lui la sta scopando a pecorina.
Vedo lei che è rivolta verso il finestrino; mi faccio coraggio, mi tolgo i pantaloni, ho il cazzo in tiro, i miei venti cm. si vedono tutti; me lo scappello, così sembra ancor più grosso.
Trovo un passaggio tra la vegetazione, sono molto vicino all'auto e temo di spaventarli; essi non si accorgono di me, li vedo davanti al finestrino; mi porto dove c'è lei e, appena si accorgono di me, si spaventa. Io sto davanti il finestrino e me lo meno; essi mi guardano, poi lui apre il finestrino e mi chiede quali fossero le mie intenzioni.
"Non voglio spaventarvi - rispondo - voglio solo guardare" Lui non risponde, parla con lei, poi apre di nuovo il finestrino e mi dice:
"Va bene! Se vuoi solo guardare, per noi è ok."
Lei ha ancora indosso la maglietta, se la toglie e mette in mostra le sue belle tettine, poi si stende e lui glielo mette tra le tette, mentre con la mano la tocca e lei gode; lui mi fissa e, per vero, non so se fissa me o il mio cazzo. In quel momento mi ritrovo a pensare: non sapevo che mi piacesse fare il guardone.
Essi, intanto, proseguono nel loro gioco: adesso lei lo ha preso in bocca, ma tiene rivolti verso di me i suoi buchi: vedo quello del culo e devo riconoscere che è una favola; poco più in basso vedo la fighetta, piccolina, ma infinitamente invitante. Si vede che è giovane, però pompa alla grande; io ce l'ho duro, ma non lo tocco, altrimenti vengo; mi voglio gustare lo spettacolo. D'un tratto lei si gira verso di me, lui la monta, lei tira fuori la lingua ed io poggio il mio fallo sul vetro: spero che abbassi il finestrino. E' chiaro che lei vorrebbe, perché si mette due dita in bocca; lui la monta con energia poi esce ed emette uno schizzo che la colpisce sulla schiena. Io sono là, immobile, sto per andarmene, quando lui apre il finestrino e mi dice:
"Aspetta", si stanno vestendo. Lui scende dall'auto e mi si avvicina.
"Ciao, sono Franco, lei è la mia ragazza; ha 18 anni ed io 25; è un po' timida, per questo non scende".
Io allora chiedo: "Venite spesso qui?" "Una o due volte a settimana, ma è la prima volta che un estraneo ci guarda."
"Anche per me è la prima volta che guardo."
"A dir la verità, ci è piaciuto tantissimo sapere d'esser guardati e vorremmo rifarlo". "Ok, io sono sempre a disposizione; se volete potremmo conoscerci meglio; magari, una di queste sere, beviamo qualcosa insieme e, se vi sta bene, vi lascio il mio numero. Puoi chiamami o mandarmi un messaggio; io finisco di lavorare sempre sul tardi e mi fermo a bere in un locale a tre chilometri da qui, lo conoscono come il "salotto". Ciao."
Me ne vado, entro in macchina e torno a casa
Con nella mente una voglia immensa, entro in casa, le luci sono spente; mangio, prendo un drink e me ne vado a letto. Apro la porta della camera e trovo mia moglie tutta nuda, con indosso reggicalze nere, mutandine rosse, un collare intorno al collo e, sulle labbra, un rossetto rosso: sembra una puttana da strada.
Lei esordisce: "Vieni avanti: sono 50 per la bocca, 100 per figa e 500 per il culo." In un lampo, sono nudo e le dico: "C'è pure un mio amico, quanto ti dobbiamo in due?" "Il doppio" risponde.
Mi avvicino, lei me lo prende subito in bocca, ed io: "Vedrai che, prima o poi, ti farò provare un altro cazzo, troia", e lei "sì, sì" e mi sale sopra, mi cavalca, io le metto un dito nel culo e poi aggiungo:
"Guarda che il mio amico te lo spacca questo culetto vergine" e lei:
"No, il culo no!" "Invece sì, lo devi dare e fartelo aprire al massimo". Lei cavalca con ancor più vigore ed io non resisto: io e lei veniamo contemporaneamente, con un orgasmo mai provato prima.
Lei afferma: "E' stato bellissimo: non avevo mai provato una cosa cosi forte; forse perché è una fantasia, ma mi piace tantissimo coltivarla; e a te?" "Sì, è vero; cerco di immaginare come potrebbe esser nella realtà".
Ci addormentiamo subito. Domenica la prendo più volte sempre con quella fantasia nella mente, poi lunedì si riparte per il lavoro; il mercoledì non ho sentito ancora la coppia; passo nel parcheggio, vedo un'auto e penso siano loro. Mi avvicino, ma mi accorgo che non sono loro: l'auto è di un altro colore, poi mi accorgo che non sono solo, c'è un altro guardone, che mi fa cenno di star zitto e far piano; mi avvicino e resto sorpreso. Si tratta di un nero, ha già il cazzo di fuori e... accidenti, che cazzo! Lungo e grosso; sto zitto, ma subito mi accorgo che nell'auto c'è una coppia che sta scopando.
Lui si alza, va verso auto, si avvicina al finestrino, quelli lo abbassano e la lei glielo prende in bocca, mentre il marito la scopa. Vanno avanti per circa mezz'ora, poi lui le viene in bocca e sul viso e si ritira soddisfatto. Io, dietro di lui, gli chiedo: "Amico, ti sei divertito?" "Sì, ci vengo tutte le settimane, ma sempre con questi no, anche con altre coppie; le trovo sul sito A69, io vi figuro con il nick "toro".
Al che chiedo: "Ma ti fanno solo un pompino?" "No, anche scopare, ma dipende dalla coppia"-
Lo saluto e torno a casa, entro; tutte le luci sono accese, vado in cucina e vedo lei stesa sul tavolo a cosce aperte; mi dice:
"La cena è qui, pronta!" Io mi ci tuffo sopra e la lecco tutta; mentre lecco, lei viene più volte, poi le metto un dito nel culo e lei non protesta; allora bagno il secondo dito nei suoi umori e gliene metto due di dita: è la prima volta che si fa mettere due dita nel culo.
Lecco e vado su e giù con le dita; lei gode, poi metto il terzo dito e lei: "Fa piano, fa che si abitui all'intrusione!" Si sta allargando, ho il cazzo duro, la tiro giù dal tavolo, la giro e glielo pianto in figa. La monto come un toro e, quando sta per venire, lo tiro fuori e lo appoggio al culo; entro con la punta, mentre lei cerca di divincolarsi: "no, no"; io non sento ragione e le entro del tutto; mi fermo e le metto tre dita in figa; lei "sì, sì", poi pian piano prendo a muovermi nel culo, che mi accoglie sempre più; mi accorgo che le piace e non smetto con le dita; poi le dico:
"Ci vorrebbe un altro cazzo in figa". Lei: "Sì, il tuo amico, vero?" "Però non ti ho detto che è nero" "No, nero no" "Sì, invece, troia; devi prenderne uno nero". Lei gode ed io le riempio il culo di sborra; si gira, mi bacia, va in bagno ed aggiunge: "Poi ne parliamo, ok?"
Torna dal bagno, mi bacia e mi dice:
"Nero, sì, ma mi faresti davvero chiavare da un nero?" Io: "Sì".
E lei insiste: "Ma esiste davvero questo amico?" Io: "Sì" e lei:
"Dicono che hanno dei cazzi grossi e lunghi: lui è così?" "Sì, ti eccita il pensiero che quanto prima di farò chiavare da lui?" Intanto metto la mano sulla sua fica e la trovo tutta bagnata: "Hai ancora voglia?" "Sì". Torno a metterla a pecora e la monto; poi le sussurro all'orecchio: "Ti piacerebbe che ci fosse il nero, ora, dentro di te?"
E lei: "No, non dirmi questo". "Lo sai che te la romperebbe 'sta fica?" Poi glielo sposto nel culo, pian piano vi entro: "Lo senti il nero come scopa le puttane bianche?"
"Sì", le metto due dita in figa e poi aggiungo: "Io potrei mettertelo davanti, mentre lui continua a chiavarti dietro". Lei viene di continuo: "Vedi quanto ti piace?" "Sì, è così". Io le vengo dentro, lei si alza e mi dice:
"Lo sai che mi hai proprio distrutta?"
"Pure tu, mi hai stravolto; ora so che ti piace in culo" "Sì, è vero; non pensavo potesse esser così bello: dai, adesso, dormiamo".
Si fa mattina, lei si gira e mi dice: "Sai, son tutta bagnata a pensare al tuo amico" "Lo so bene, troia; intanto fammi un pompino, come se fosse il suo cazzo nero".
lo prende in bocca e pompa come una troia, dicendo:
"Sì, è bello duro e grosso", poi mi sale sopra e mi cavalca; io le dico: "Ecco, adesso ti mette incinta, così avrai un figlio caffellatte" Lei: "No, non venirmi dentro", ma io la ribalto e la monto; lei fa finta di liberarsi, quasi la stessi violentando. D'un tratto, la riempio poi glielo metto in bocca e dico: "Dai, pulisci, troia". Lei lo fa e poi mi dice:
"E' stato troppo bello: abbiamo scopato più questa settimana, che lungo tutto il mese scorso. Adesso vado al lavoro, ciao, porco, a stasera". A sera vado verso casa, mi fermo a bere una birra e mi perviene un messaggio: "Possiamo vederci al bar?" "Sì, io sono già qui" "Ok, arrivo" è la coppia del parcheggio. Dopo cinque minuti, entra lui, lei non c'è; io: "Ciao, prendi qualcosa?" "Birra" parliamo. Gli chiedo: "Non siete più andati al parcheggio?" "No, forse domani. Lei ora è a casa, sai, è molto timida, ma le piace tantissimo fare sesso. Quella sera che tu ci hai guardato, le è piaciuto molto e vorremmo rifarlo, magari con il finestrino aperto, così potrai vedere meglio; sai, le ho sverginato il culo solo sei mesi fa, perché, a farlo per le vie normali, temeva di restare incinta, poi, finalmente, ha cominciato a prendere la pillola. Alle prime penetrazioni, le faceva male, ma ora non più, anzi, le piace; successivamente l'ho sverginata anche davanti ed ora la riempio sempre; sta diventando brava anche di bocca. Concordiamo l'incontro per domenica sera, lei non sa niente, ma ho visto che quando la scopo e la informo che qualcuno ci guarda, si eccita di più; sì le piace, ci vedremo verso le 22:30.
Torno a casa, entro, ma lei dorme. La mattina riparto, la giornata passa veloce e, a sera, vado verso il parcheggio; intravedo un'auto: sono loro, mi avvicino che ho già il cazzo duro; sento che la sta già scopando, mi avvicino: sono sul retro della vettura, lei è a pecorina, vado verso il finestrino dove c'è lui, che si accorge di me, fa un cenno di saluto con la mano e apre il finestrino.
Guardo dentro il veicolo e vedo una figa molto eccitante, ma lui, d'un tratto, glielo mette in culo senza fatica: si vede che è abituata a prenderlo in quel posto, poi lui dice: "Guarda che c'è il tizio che è affascinato dalla tua figa, troia". Lei si gira e mi guarda. Lui: "Vuoi farti toccare la figa?" Lei: "Non so" lui, allora, apre lo sportello; io mi inchino, tocco la fica e trovo che è ridotta ad un lago; infilo un dito, poi 3; la sento stretta, poi ci infilo la lingua. Vado avanti per un po' e si vede che le piace; poi lui esce ed io lo rimetto in figa, non resisto, lo appoggio sul culo e vi entro; lo sento stretto, anche perché io sono più grosso di lui. Lei si gira e dice: "No, no".
Lui: "Sta zitta, troia; hai bisogno di due cazzi".
Ci diamo dentro, poi lui esce e mi incita: "Scopala in figa!" Glielo metto subito dentro, la monto, sto per venire: no, non mi tiro indietro, la riempio. Lui si alza e glielo mette in bocca, poi mi esorta a fare altrettanto: "Vieni, che pulisce anche te". Lei lo prende in bocca e lo pulisce con la lingua, poi prende in bocca il cazzo di lui e lo fa diventar duro; lui la stende e la monta, mentre dice:
"Troia, ti piace il cazzo nuovo? Due son meglio di uno?" "Sì, molto meglio". Lui viene, mi ringrazia e mi dice: "Alla prossima".
Torno a casa con il pensiero fisso su quanto accaduto; poi penso che sarebbe bello far lo stesso con mia moglie e a quell'idea mi diventa duro, anche perché so bene che la sto conducendo in questa direzione: è quasi pronta per un altro cazzo e, solo al pensiero, mi si fa di nuovo di marmo. Finalmente a casa, entro; lei dorme, io mangio e poi vado a letto; tardo a prender sonno e, nel mentre penso a come posso organizzare quella che per me è diventata una fissa: magari la faccio chiavare dal nero o dal lui di coppia o entrambi insieme? Mi addormento con il cazzo duro e la mattina, che è sabato, ci alziamo, facciamo colazione, poi si va a far spesa, si torna verso 17:00 a casa e le propongo:
"Perché non usciamo questa sera a bere un birra, dove vado di solito?"
La riposta è affermativa. Vado in bagno e provo a contattare i due, ma non ricevo risposta. Usciamo verso le 22:00, andiamo in birreria ed io bevo la solita birra; lei preferisce un mojito e vado ad ordinarlo. Dico al barista di farlo doppio, con tanto alcool; so che lei non lo regge molto l'alcool e, quando ci viene portato, lei afferma:
"Che grande che è?" ed io: "Sì, li fanno così qua". Bevo la birra e lei tutto il mojito; vedo che ha gli occhi lucidi e le dico: "Dai, andiamo". Saliamo in macchina, partiamo; io apro la cerniera e lo tiro fuori; lei non si fa pregare, me lo prende in bocca, ed io le dico:
"Ti va se mi fermo e ti scopo qui, dove c'è un parcheggio nascosto alla vista? Non ci vedrà nessuno!" Arrivo e mi metto dietro la siepe. In un lampo, siamo nudi; lei continua con il pompino, io intanto le tocco la fica: è un lago, poi lei mi dice:
"Mettimelo nel culo" ed io: "Ah, sicché: ti piace, adesso, vero? Ho fatto bene ad aprirtelo?" "Sì, mi piace molto" glielo appoggio ed entro piano; è ancora stretto e vado dentro e fuori, chiedendole:
"Ti piace, troia?"
"Sì, sì" e gode. Il mojito deve aver fatto effetto; lo tiro fuori e lo metto in figa, alterno fica/culo, lei ha orgasmi in continuazione; d'un tratto, al finestrino dalla sua parte, noto che c'è qualcuno. Io me ne accorgo subito, lei no; allora accelero il ritmo della chiavata e le dico:
"Ti piacerebbe un altro cazzo?" Lei: "Sì..." Fuori dalla macchina c'è uno che ti chiaverebbe; lei si spaventa, ma io la rassereno: "Calma, è tutto chiuso, rilassati, troia!" Glielo rimetto in figa e, d'un tratto la persona si avvicina; è nudo ha il cazzo di fuori, è un nero.
Le dico: "Guarda che bel cazzo che ha questo nero". Lei alza il viso verso il finestrino e le sfugge: "Sì, molto bello; quasi come nella nostra fantasia; sì, è vero; è un po' più grosso e lungo, fa quasi impressione sta cappella nera". Intanto il nero se lo mena, lo appoggia al finestrino ed io continuo a montare mia moglie; quando sta per venire, apro il finestrino e lei: "Che fai? No, non aprire!" Ma io: "Dai, che ne hai voglia anche tu" Il nero lo mette subito dentro, lo avvicina alla bocca di lei che, al momento, resta immobile, non fa niente; il nero se lo mena davanti ai suoi occhi ed io le dico:
"Dai, prendiglielo in bocca, succhialo". Lei non parla, io insisto: "Troia, lurida cagna, prendilo in bocca". Lei, niente.
Mi alzo, scendo dall'auto, mi avvicino al finestrino e mi accorgo che è il nero dell'altra volta; lui mi squadra e mi sorride; io apro la portiera e le metto il cazzo in bocca; lei lo prende e mi pompa alla grande. Faccio cenno al nero di metter anche il suo vicino, lo fa, e la troia continua il pompino: io mi chino e le sussurro: "Dai, che hai voglia". Lei si gira e lo prende.in bocca.
La lascio fare e, quando torno a guardarla, lo sta leccando quasi fosse un gelato; mi sposto verso l'altra portiera; ho il cazzo duro poi sento lei che dice: "Come lecchi bene, amore!" Io, allora, guardo bene e vedo che ci sono altri due su quel lato; avevo lasciato la portiera aperta e lei era a pecora, con il culo proteso all'infuori; mi avvicino, uno è nero e l'altro non è altri che il lui di coppia. Il nero la sta leccando, l'ha fatta venire più volte, poi si sposta e l'altro riprende la leccata a fica e culo; poi le infila un dito nel culo, mentre lei, davanti a sé, spompina il nero che le tiene ferma la testa, impedendole di girarsi. D'un tratto, lei sbotta: "Scopami, non ce la faccio più". Faccio cenno al ragazzo di spostarsi e quello glielo mette in figa, poi in culo; lei gode a raffica, poi le chiedo:
"Ti piace il cazzo nero e bianco insieme?" e lei: "Sì". "Ne vorresti un altro nero in figa o li vuoi bianchi?" lei: "Tutti e due". "Sono qua, sei pronta a farti scopare?" "Sì". Mi sposto e il ragazzo glielo mette in fica, la scopa per circa venti minuti, poi si sposta e il nero, con un cazzo grosso ma non lungo, glielo mette in figa e, poi, lo appoggia al culo e glielo mette dentro. Lei urla, le piace molto, il ragazzo va sul davanti e dà il cambio al nero; il nero che la sta montando le viene sulla schiena ed io prendo il suo posto. invito mia moglie a mettersi sopra e glielo infilo in fica; il nero, visto libero l'altro buco, non si fa pregare: glielo mette nel culo. A veder lei presa in doppia, non resisto
E' troppo bella la doppia e vengo. Allora io: "Ti devi abituare ad farti scopare da più maschi" e lei: "Sì, è bello" "Vuoi che ti riempia il culo?" "Sì, anche la figa" e quindi la montiamo con un bel ritmo. Il ragazzo, davanti, le ha sborrato in bocca e lei non ne perde una goccia: manda giù tutto; noi da dietro la riempiamo: io mi alzo, vedo il suo culo da cui fa capolino la sborra del nero e vengo ancora una volta, poi lei si alza, è tutta ricoperta di crema, sul viso, ma anche sulle tette. E' bellissimo. Una volta finito, ci salutiamo; i tre ci lasciano i loro numeri di cellulare e ci promettono di esser sempre pronti per noi.
Partiamo per casa e lungo il tragitto, lei mi dice:
"Sai, è stata un'esperienza che non pensavo potesse far godere così tanto; ma a te? Non ha dato fastidio che altri mi abbiano scopato? Dico questo perché ti voglio bene e voglio che anche tu godi al massimo; questo è sesso puro, mentre, quello che facciamo noi a casa, è amore; non trovi che c'è una gran differenza tra le due cose?" "Sì, concordo con te: sono cose diverse, e TI AMO".
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