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Se si tira troppo la corda si può rompere .2


di dati35
09.11.2024    |    4.359    |    8 9.4
"Entriamo nella stanzetta tutti i quattro, con il cazzo dritto; tutti ce l'hanno più grosso e lungo del mio; lei sale sul letto e si mette a pecorina..."
Al banco del bar, c'è una coppia con cinque singoli intorno, tutti nudi e con il cazzo ben in vista. Ci alziamo e andiamo in giardino; c'è una piscina grande e due coppe vi sguazzano dentro, con intorno otto singoli; ci sono diversi lettini tutt'intorno.
Su uno c'è una coppia che gioca e tre singoli che guardano; sono molto vicini al lettino e, mentre la coppia si sta godendo un 69, i singoli si menano i loro cazzi. D'un tratto uno viene, sborra per terra e se ne va. Gli altri due sono molto vicini e, d'un tratto, uno si avvicina e lei glielo prende in mano; l'atro si fa coraggio e si avvicina anche lui. Lei prende in mano anche l'altro, mentre seguita a pompare il marito; sega i due, poi il marito le viene in bocca; lei ingoia tutto ed i due singoli le sborrano sul viso e tette. Lei si alza e si gira verso il marito, il quale, visto che lei era ricoperta di sperma sulle tette, prende a leccarle, ripulendole in un attimo.
Rientriamo e ci accorgiamo che c'è un scala che porta di sotto; scendiamo ed arriviamo al centro benessere; c'è una sauna, un grande idromassaggio e dei lettini; su uno di essi, c'è una coppia che dorme e, di fianco, un altro vuoto; lo occupiamo, mettendovi sopra i nostri asciugamani e entriamo nell'idromassaggio. Ci andiamo nudi; lei si dirige verso gli scalini ed io dietro che mi godo la vista del suo bel culetto; è un spettacolo: roba da infarto. Entra ed io dietro, l'acqua è abbastanza calda; lei schiaccia un bottone e partono le bollicine; il movimento dell'acqua è molto potente, ci rilassiamo per circa trenta minuti. Poi entra un singolo e, subito dopo, un altro; mentre entrano, vediamo che sono ben messi; uno si mette sulla destra e uno sulla sinistra; ci guardano, ma noi facciamo finta di niente; siamo in un angolo dell'idromassaggio, dove c'è il pulsante per azionare il vortice. In quel momento, lei mi dice: "Baciami!"
Abbandono la seduta e mi metto davanti a lei, ci baciamo; lei apre le cosce ed io mi ci infilo in mezzo. Il cazzo non mi diventa duro, forse perché distratto dai singoli, ma d'un tratto uno si avvicina e si mette di fianco a lei, dopo un po' è la stessa cosa che fa anche l'altro. Tutti e due, ci dicono: "Ciao, è la prima volta che vi vediamo qui". "Noi, sì, è la prima volta" "Noi siamo due fratelli, veniamo spesso qui per rilassarci". Intanto si sono avvicinati alla mia lei e si presentano: uno ha 36 anni e l'altro 40.

Dopo un po' lei mi ripete: "Baciami", lo faccio e intanto lei mi informa: "Entrambi hanno le loro mani sulle mie cosce". Mi diventa duro come il marmo e la penetro. Mentre la bacio, sento che quelli hanno i loro cazzi sulle cosce della mia fidanzata; sento che glieli sbattono su e giù, che sono molto duri e li vedo anche molto lunghi e grossi.
Lei mi sollecita: "Scopami più forte". Io accelero il ritmo e lei mi chiede: "Posso prenderli in mano?" Ed io: "Sì". Lei li sega tutti e due, mentre io la scopo; uno dei due, le poggia delle dita sul clitoride e l'altro un dito in culo; mentre io la scopo, lei viene più volte.
Quello che ha il dito nel culo di Carla, mi tocca le palle; lo lascio fare: è una sensazione nuova e mi eccita molto: sto montando lei ed uno mi tocca? Sborro, le vengo dentro, poi la bacio; lei, intanto, non molla i due cazzi, continua a segarli, poi si gira e li spompina, un po' uno, un po' l'altro; io mi metto di lato ed osservo lei che fa la troia. E' molto scatenata, loro sono molto resistenti, poi uno si alza e vedo bene il suo cazzo: ce l'ha più grosso del mio, si sposta dietro di lei e comincia a toccarle la figa; lei è ancora intenta a pompare, le mette due dita in fica, ma lei non si distoglie da quanto sta facendo. Continua con il pompino, il singolo, da dietro, si alza in piedi, ha il cazzo in tiro e si avvicina a lei, ma io faccio segno di no.
Lui fa finta di non vedere e glielo mette dentro; io insisto nel dirgli di no, ma ormai è dentro e la fa adeguare a quel cazzo che è il doppio del mio; poi aumenta il ritmo. Io sono lì che guardo, poi intervengo, mi alzo e gli dico di togliersi; lui mi squadra indispettito e dice:
"Non vedi che lei si sta divertendo? Non devi esser geloso: questa troia ha bisogno di più cazzo, siediti e fatti spompinare". Mi siedo e lei me lo prende subito in bocca; lui la monta e lei mi dice: "Me la sta dilatando tutta, è durissimo, mi sbatte sull'utero; vengo, vengo, amore; è un cazzo fantastico". Io sto zitto, l'altro che è al mio fianco, si alza e guarda sua fratello che sta montando la mia lei; è la prima volta che chiava con un cazzo diverso dal mio; non so se esser arrabbiato, intanto ho il cazzo duro; lei mi guarda e sorride, poi, d'un tratto, quello accelera ancora il ritmo, la chiava al massimo della sua potenza, lei non riesce più a spompinarmi e segnarmi; finalmente lo tira fuori e viene sulla schiena di lei, che non fa in tempo a spostarsi e l'altro entra a sua volta dentro di lei.

Anche lui la scopa senza pietà, poi, d'un tratto, lo tira fuori e lo appoggia al culo; lei sente la punta del cazzo e si alza di scatto:
"No, questo no, è del mio amore".
Mi viene vicino ed io la bacio. Poi mi dice: "Andiamo fuori: devo andare in bagno". Ci allontaniamo, lei va in bagno ed io faccio un giro per il locale; mi fermo al buffet e, d'un tratto, si avvicinano i due fratelli; il più vecchio mi dice: "Sai, la tua ragazza è molto calda ed era anche molto stretta; ha preso pochissimi cazzi, vero?" "Sì, solo il mio; l'ho sverginata io" "Ecco, perché era così stretta; con il cazzo che ti ritrovi? Ma è vero che è vergine di culo? Se vuoi ti diamo una mano a romperle il culo. Lo prepariamo per bene con la lingua, olio e dita, dopo di che sarai tu a metterglielo dentro per primo. Poi ce la lasci fare anche a noi: glielo allargheremo per bene"; mentre lui parla, mi diventa duro; lui se ne accorge e mi dice: "Vedo che non ti dispiace questa idea?" Io: "Ok, vedremo". Li lascio e torno verso i bagni; lei è uscita e mi viene incontro; ci accomodiamo sui divani ed io le chiedo: "Ti è piaciuto? Cosa hai provato con un altro cazzo, è stato diverso?" "Sì, mi sentivo piena, poi con il primo è stato molto bello; mi ha trattato come una vacca da monta".
"Ok, andiamo un po' in giardino?" Mentre ci spostiamo, ci seguono otto singoli; ci sediamo e li squadriamo tutti; ci sentiamo osservati, fa caldo: "Dai, andiamo in piscina". Lei si toglie l'asciugamani e mostra il suo culetto; lo muove mentre cammina ed io, mentre lo osservo, penso: "Ma tu guarda che troia!" Tutti i singoli ci seguono e, come l'ape con il miele, tutti dentro la piscina; noi in un angolo e loro tutti intorno che osservano; noi ci rifreschiamo e poi lei mi dice: "Su, usciamo, ho sete". Ci rechiamo al bar; ci sono coppie e dei singoli; beviamo e poi le suggerisco: "Andiamo a vedere nelle stanze?"
Lei "No, mi basta per oggi. Andiamocene a casa". Usciamo dal locale e, entrati in macchina, si va verso l'autostrada. Lei non parla, poi, d'un tratto mi mette la mano sul cazzo. Quando me lo tira fuori e lo mena solo un po', diventa duro come la roccia; lei allora lo prende in bocca e mi spompina. Io lascio fare, finché mi dice:
"Sono una porca; mi sono fatta scopare da un altro cazzo; non ti merito". "No, non dire così, lo abbiamo voluto e fatto assieme".

Lei prosegue con il pompino: va su e giù, con la lingua mi lecca le palle, poi la cappella. Sento che sono pronto e glielo dico:
"Sì, mi devi sborrare sul viso, perché sono una troia". "Sì, lo so che sei una troia, succhia cazzi, sì". Non resisto le sborro su viso e bocca, lei ingoia tutto ed io: "Brava la mia troia, grazie; ti è piaciuto?" "Sì, molto. Ma adesso vai, che c'è tanta strada da fare". Due ore dopo, siamo a casa, io vado in bagno e mi faccio una doccia; esco e trovo lei a letto: sta già dormendo; mi stendo accanto a lei e dormo anch'io. La mattina dopo, esco presto per un impegno e lascio lei che dorme ancora.
Ritorno a sera, entro in casa, la cena è pronta; non parliamo del prive', mangiamo, poi ci sediamo sul divano a guardare un film. Ci stingiamo forte, poi lei si addormenta come al solito. Io la sveglio e andiamo a letto. La settimana passa ed arriva venerdì sera; siamo sul divano e lei mi chiede: "Cosa faremo il prossimo sabato e domenica?" Scorgo una strana luce nei suoi occhi e capisco dove vuole andare a parare: "Non so, tu cosa vorresti fare?" "Perché non torniamo lì, nei prive'?" "Vuoi di nuovo far la porcellina, vero?" "Sì" Partiamo, ci vogliono sempre due ore per arrivare al prive'. Una volta lì, parcheggiamo la macchina e noto che ci sono solo sette auto; poche, la volta scorsa erano non meno di una trentina; entriamo e ci accorgiamo subito che ci sono poche persone; al bar, due coppie ed un singolo; andiamo in giardino, c'è un singolo in piscina, vi entriamo e facciamo il bagno; lui ci osserva; a prima vista avrà circa cinquant'anni; noi ci mettiamo difronte a lui, mentre parlo con lei; d'un tratto lui si mette sulla scaletta e mette in mostra il suo cazzo duro; è grosso e lungo, lo ha scappellato e la fava sembra ancor più grossa; io lo fisso e pure lei, fino a che dice: "E' duro, gli tocca la pancia, vedi?" "Sì, lo vedo". Metto la mano fra le sue cosce e comincio a ravanarle la figa, vi entro anche con le dita. Lei si muove, si vede che le piace, così mi dice: "Scopami"!

La prendo a pecorina; il singolo se lo mena, mentre io la scopo. Lei, d'un tratto, mi dice: "Perché non lo inviti ad avvicinarsi?" Gli faccio un cenno e ci si accosta; si siede sulla scaletta e lascia in bella vista il cazzo; continuando a menarselo; sarà ad un metro da noi ed io proseguo nella mia monta
Ci avviciniamo sempre di più e lei, ad ogni spinta, fa un passo verso di lui. In pratica adesso siamo vicini; le metto due dita in bocca e lei le succhia, senza mai distogliere lo sguardo da quel cazzo; d'un tratto, il singolo le prende la testa e se la mette sul cazzo; lei non fa resistenza, apre subito la bocca e pompa su e giù; è scatenata! Si vede che il singolo si sta divertendo; io esco dalla figa e guardo la mia ragazza far la troia. Mi avvicino al suo orecchio e le dico: "Troia succhia cazzi, lurida puttana, magari vuoi farti scopare?" E lei: "Sì, sì, ha un cazzo magnifico, duro e grosso; mi accontento anche della sola pompa". Il singolo non riesce a resistere e le sborra in gola. Lei apre la bocca, si gira e mi fa vedere quant'è piena; poi mi bacia con la lingua, trasmettendomi parte di quella sborra; avverto nella mia bocca il sapore di un altro maschio. Il singolo si alza e se ne va; lei mi dice: "Cazzo, non mi ha scopato? Ho tanta voglia!" Non so se esser contento o meno a queste sue parole, quindi le dico:
"Andiamo a mangiare qualcosa". Entriamo nella struttura, ci sediamo a mangiar e bere; intanto lei mi chiede:
"Vorrei andar giù nella zona idromassaggio".
Scendiamo e vedo che ci sono delle persone nella vasca; vi entriamo e riconosco i due fratelli della volta scorsa, oltre un altro singolo che sta giocando con una coppia. I fratelli ci fanno segno di accostarci a loro. Stiamo per farlo, quando mi accorgo che ho l'orologio al polso, che non può esser immerso in acqua; così avverto lei: "Va tu"; lei non se lo fa ripetere e va. Io, intanto, mi metto comodo, poi esco; vado di sopra, ripongo l'orologio nell'armadietto. Sento qualcuno per le scale ed incrocio la coppia, che poco prima era nell'idromassaggio; lei mi saluta, ma io procedo oltre. Entro e cosa vedo?

Lei in mezzo ai due fratelli e l'altro che guarda; ha già i due cazzi in mano, mi avvicino e noto che le stanno toccando la fica. Il fratello più grande mi avverte:
"Ha voglia di cazzo 'sta troia; perché non la portiamo in una stanza? Così potrai romperle 'sto culetto?" Non so cosa rispondere, ma è lei a farlo: "Sì, andiamo", si alza e loro dietro; io resto imbambolato, ma il terzo singolo mi fa: "Dai, andiamo!" Così mi alzo anch'io e vado con loro.
Entriamo nella stanzetta tutti i quattro, con il cazzo dritto; tutti ce l'hanno più grosso e lungo del mio; lei sale sul letto e si mette a pecorina. Il singolo le si mette davanti e lei lo accoglie subito in bocca; lo sta pompando peggio di un'idrovora: si vede che è fuori di sé. Il fratello più piccolo le tocca la fica; lei muove il culo e lui le mette due dita in figa, poi va su e giù; lei è bagnata e, d'un tratto, squirta, emette tanta crema; era la prima volta che vedevo lei venir così. Il singolo allora esordisce: "Questa ha bisogno di esser montata a dovere, ne ha davvero bisogno". Io resto ammutolito, lui mette la lingua in fica, il fratello un dito in culo e mi dice:
"Te la stiamo preparando, 'sta troia", poi tira fuori una bottiglietta e versa dell'olio sul culo, infila un dito, poi due e infine tre, e va su e giù. Il fratello si alza e le mette il cazzo in fica; lei è scatenata, lui la monta facendo molta fatica a tenerla ferma; lei si sbatte e va avanti così per dieci minuti; vedo le dita che scorrono bene nel culo di lei. D'un tratto il fratello più vecchio dice: "E' pronta, vieni, apri 'sto culo".
Il fratello si sposta ed io mi metto dietro lui, mette un po' d'olio anche sul mio cazzo dritto, mi avvicino e vedo quel culetto tanto desiderato. D'un tratto mi si ammoscia ed io: "Oh, no" sbotto dentro di me. Me lo meno velocemente, ma non si irrigidisce. Il fratello più grande mi dà una spinta: "Va via, frocio" io non reagisco, mi metto in un angolo, mentre lui appoggia il proprio cazzo sul culo e lo penetra. Lei urla:
"E' troppo grosso, mi rompi"; lui non l'ascolta e glielo infila tutto dentro; si ferma un attimo, mentre lei piangeva; lui dice: "Non preoccuparti, vedrai che presto ti abituerai e non sentirai più dolore". Riprende la monta e dice: "Accidenti quanto è stretto, non resisto" e sborra dentro. Poi lo tira fuori, è sporco di sangue: l'ha sfondata. Il fratello più piccolo prende subito il posto lasciato dall'altro e glielo mette anche lui nel culo:

"Sì, è stretto; che bello!" La monta, lei resta immobile, si sta abituando. Lui lo mette dentro, lo tira fuori e lo rimette dentro e dice: "Adesso che te lo abbiamo dilatato, potrai accogliere tutti i cazzi che vorrai".
Lei risponde: "E' vero, mi faceva male, ma ora non più: adesso è bello".
Il singolo che le è davanti, vuole anche lui la sua parte. Fa segno di spostarsi, lo tira fuori e entra subito; la monta con un bel ritmo e costringe lei a strillare: "Vengo" è il suo primo orgasmo anale, il fratello più grande le si stende di fianco e dice: "Impalati, troia" e lei obbedisce; gli si mette sopra e lo accoglie in figa; il singolo glielo mette in culo. E' la sua prima doppia: l'altro fratello glielo mette in bocca ed io non so cosa dire: vedo la mia fidanzata godere da pazzi; la vedo usata come una troia, intanto essi fanno il giro di tutti i suoi buchi. Alla fine viene riempita in ogni suo orifizio: fica, culo e bocca; praticamente ha tutto il corpo pieno di sperma; la salutano e a me dicono: "Ciao, cornuto, riportala a casa; così te la potrai scopare di nuovo". Io sto zitto, essi se ne vanno, lei mi guarda e mi dice:
"Ti sei divertito?" Non rispondo, al che lei: "Sei arrabbiato? No, dai..." Ce ne andiamo in doccia e lei si ripulisce per bene. Dopo di che usciamo dal locale, montiamo in macchina e si torna a casa.
Lei si addormenta, mentre io rivado con la mente a ciò che è successo; forse non era quello che volevo, ma è successo e non è più possibile tornare indietro. La nostra vita cambierà di certo e così è successo; dopo tre mesi, ci siano lasciati; non sopportavo di dividere la mia donna con altri ed a lei, invece non bastava un solo cazzo, soprattutto piccolo come il mio.
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