Prime Esperienze
un sogno realizzato
di dati35
18.12.2023 |
3.491 |
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"Il mio impegno era finalizzato a due mattine ed una cena finale e, così, le ho chiesto di venir con me e di goderci questa quasi inaspettata vacanza..."
Mi chiamo Fabio, ho 43 anni, sono di media statura e, da 16 anni, sto con Carla, che di anni ne ha 40. Lei è una bella donna, con un seno dalle forme morbide, ma non grassa; mi eccita il suo esser una tipica bellezza mediterranea. Mora occhi scuri, con un bel culo che mi fa impazzire. Io lavoro come dirigente di in una azienda e lei è infermiera. Quando ci siamo conosciuti, lei aveva 26 anni, io 29 ed entrambi avevamo fatto le nostre esperienze. Io un po’ più di lei, che invece aveva avuto solo due fidanzati, che l’avevano sverginata, ma con poco piacere da parte sua. In effetti, il sesso vero e proprio ha iniziato a conoscerlo con me, che, come prima cosa le ho insegnato a far pompini con l’ingoio; poi le ho fatto conoscere il piacere di un 69 con me. Con calma e molta pazienza, l’ho anche iniziata al piacere dell’anale, cosa che lei era un po' restìa a provare. Dopo i primi anni di matrimonio, mi sono reso conto che, quando si scopava, a lei non bastava un solo amplesso e, allora, mi son munito di vibratori. All’inizio, li ha categoricamente rifiutati:“Non li voglio questi oggetti di dubbio gusto!”
Io, però, con la solita flemma che mi contraddistingue, le ho fatto notare che erano solo dei piccoli aiuti per rendere il nostro rapporto più completo, intrigante e soddisfacente anche per lei. Così, lentamente li ha accettati. All’inizio li ha presi solo davanti, mentre io la inculavo, in modo da iniziarla al piacere della doppia, che sembra abbia avuto un discreto impatto sulla sua libidine: in pratica ero riuscito a farle provare, contemporaneamente, un fallo nel culo, mentre la chiavavo davanti: lei ne ha goduto molto, mentre io la stuzzicavo nel farle notare quanto se la godeva ad averne due insieme. Questo era, in qualche modo, il mio obbiettivo; sì, da quando avevo preso atto che non bastavo più ad appagare la sua esuberante femminilità, aveva trovato posto, dentro di me, l’idea di farla chiavare da altri maschi; purtroppo ero anche più che consapevole che non lo avrebbe mai fatto. Intanto, però, con questi giochini, siamo andati avanti per un anno e più, a fantasticare e trarre goduria da certe nostre fantasie, perché anche lei, adesso, si sentiva parte ineludibile del gioco che, in qualche modo, la intrigava per davvero. Poi, quasi per caso, una sera ho rotto gli indugi e sono riuscito, in qualche modo, a sbloccare la situazione. Stava godendo percossa dai colpi di un dildo molto realistico ed io le ho evidenziato questo dettaglio.
“Lo vedi che ti piace divertirti con due cazzi? Non sarebbe il caso che ve ne fosse uno vero, al posto di questo?”
È rimasta in silenzio, però godeva molto quando glielo mettevo dietro, con il mio in figa. Le ho ripetuto questa domanda diverse altre volte e sempre quando era al culmine del piacere.
“Lo vedi che non te ne basta uno? Tu hai bisogno di un altro cazzo: per te ce ne vogliono almeno due!"
Lei alla fine lo ha ammesso, seppur con molto imbarazzo.
“Sì, hai ragione, ma ho paura di non esser capace a districarmi tra due, soprattutto in considerazione di dovermi lasciar andare con un altro maschio.”
Mi sono eccitato a sentire le sue parole.
“Lascia fare a me, ci penso io a trovarti uno che ci sappia fare, per iniziarti al gioco.”
Sembrava fatta, invece la cosa si è rivelata più difficile del previsto. Ho visitato alcuni siti di incontri, ma ho trovato solo elementi arroganti, boriosi, che volevano solo chiavarla e far godere come una troia, mentre io desideravo per lei qualcosa un po’ più soft, tanto per iniziare. Quando stavo per arrendermi e lasciar perdere ogni cosa, casualmente siamo capitati, durante un week end, in un albergo in montagna, dove vi era una SPA naturista. All’inizio lei era molto turbata dal fatto che eravamo tutti nudi immersi nelle vasche. Ho fatto in modo di trovarci un angolo un po’ defilato e, d'un tratto, un singolo l'ha toccata.
“Amore, questo tocca!”
Io ero al settimo cielo, l’ho baciata e le ho messo il mio cazzo in mano.
“Amore, lascialo fare, vediamo dove intende arrivare!”
Ho continuato a baciarla e, mentre lo facevamo, lei mi ha sussurrato che le aveva messo due dita nella figa. Ha iniziato a godere ed io la spronavo ad osare di più. Alla fine, son riuscito a farle prendere in mano il cazzo del singolo; lei ci segava entrambi, poi io le ho messo un dito in culo e ci ha fatto venire entrambi. Lei è venuta quattro volte. Il singolo avrebbe voluto scoparla, ma lei non era pronta ed io non ho voluto forzare il gioco. Questa esperienza ci ha talmente elettrizzati che, per quasi un anno, abbiamo fantasticato ogni possibile variante, con il risultato di farci delle scopate incredibili e molto appaganti. Poi, casualmente, sono finito ad essere designato per un importante incarico, che mi ha portato in una piccola città del centro, che non conoscevo. Il mio impegno era finalizzato a due mattine ed una cena finale e, così, le ho chiesto di venir con me e di goderci questa quasi inaspettata vacanza. Nell’albergo a noi riservato, vi era, sul terrazzo, una bellissima piscina e lei, quando io la mattina, dopo aver fatto colazione, ero impegnato nel salone a svolgere la mia funzione, poteva restare in piscina a godersi il primo calore dell’imminente stagione estiva, dal momento che il sole era già molto caldo. Era stupendo far colazione ai bordi della piscina: io in giacca e cravatta e lei in costume. Il secondo giorno ho notato una coppia vicino a noi, con lui che ci osservava e la lei ha sorriso a mia moglie. Ho dato una occhiata alla mia dolce metà, che mi ha informato che già il giorno prima le avevano chiesto delle informazioni su cosa visitare in questa città, ma lei aveva risposto che proprio non aveva alcuna idea, essendo anch'essa nuova del posto. Sembrava una situazione assolutamente normale, invece, quando ci siamo rivisti per il pranzo, fra di loro era nata una certa complicità di cui mia moglie ha voluto mettermi a parte. Tutta la mattinata l'aveva trascorsa a ridere e scherzare. Helen, la signora della coppia, era molto affascinata da mia moglie, che si era sentita conquistata dalla loro affabilità, allegria e, fin da subito, aveva avuto come l’impressione di conoscerli da sempre, da quanto si mostravano disinvolte. La sera, a cena, ci siamo trovati tutti e quattro insieme ed ho fatto anch’io la loro conoscenza. Helen era una bella donna di 44 anni, bionda, tedesca pura, occhi chiari e dalle forme generose, ma non grassa. Lui, Hans, 47 anni, olandese, molto alto, quasi calvo, occhi chiari, sembrava affascinato da mia moglie, che era di continuo oggetto dei suoi complimenti. Dal loro modo di porsi, ho intuito che fossero predisposti al sesso libero e, così, gli ho dato corda. Carla non nascondeva che si sentiva intrigata dai complimenti di Hans e, allo stesso modo, io ero attratto dalle attenzioni che mi riservava Helen, per cui non disdegnavo l’idea di farmi una bella scopata con la tedesca. Dopo cena, ci siamo trasferiti nel locale da ballo, situato nel seminterrato dell’hotel e, fra un brindisi e l’altro, abbiamo ballato scambiandoci le signore. Ho sentito Helen stringersi contro il mio corpo e, di sicuro, deve aver sentito che il mio pacco era diventato duro. Lo stesso ho notato fare a Carla, che non si è sottratta al contatto con Hans. Non so bene come sia successo che siamo finiti in camera con loro. Avevamo bevuto molto e i discorsi si erano fatti alquanto piccanti, quanto intriganti, molto incentrati sul sesso e, ad un certo punto, mi son ritrovato ad abbracciare Carla, l'ho baciarla, mentre la adagiavo sul letto, con loro che facevano lo stesso accanto a noi. Ero eccitatissimo! Carla era un lago. Sentivo le mie dita che, infilate dentro la sua figa, sguazzavano in un brodo di piacere come non l’avevo mai sentita: gemeva e mi segava il cazzo da sopra i pantaloni. La prima a spogliarsi è stata Helen, che, in un attimo, si è mostrata nuda. Vederla così bella, dalle curve morbide e molto eccitata, mi ha fatto desiderare di far sì che anche Carla si mostrasse a loro. L’ho spogliata ed ho visto lo sguardo di Hans che se l'è mangiata con gli occhi. Ci siamo spogliati anche noi; ho notato che Helen ha avuto un gesto compiaciuto, quando ha visto il mio cazzo teso e duro; per vero anche quello di suo marito, non era certo da meno. Abbiamo iniziato un gioco di sguardi e masturbazioni che ci hanno fatto godere molto e, quando poi Carla mi ha trascinato su di sé e mi ha voluto dentro, io non ho esitato e l’ho infilata con un solo affondo. Ha iniziato a godere e Helen, a quel punto, ha fatto mettere Hans disteso supino e ci è salita sopra; si è impalata sulla sua verga e poi, mentre godeva, ha allungato una mano ed ha toccato il seno di mia moglie, che ha accolto il gesto con un sorriso. Il gioco messo in atto fra le donne, ci ha eccitato ancor di più e, dopo un ennesimo orgasmo, le sono venuto addosso. Ho sfilato il cazzo dalla fica di mia moglie e le ho scaricato su seno e corpo, lunghi schizzi di crema, che subito Helen è venuta a leccare, sconvolgendo sia lui che me; mi son trovato ancora il cazzo durissimo. Carla è rimasta passiva alle carezze e baci di Helen, che, dopo aver assaggiato la mia crema e, visto che mia moglie non le corrispondeva gli stessi baci e carezze, ha intuito che Carla era un’etera convinta e cosi, con un sorriso, non privo di una certa delusione, ha chiesto se le sarebbe piaciuto far uno scambio di coppia. Carla mi ha guardato per cercare il mio assenso, io non ho detto nulla, ma mi son alzato e mi son inginocchiato fra le cosce della bella tedesca, che ha gradito alla grande le attenzioni che ho rivolto alla sua micetta fradicia ed ancora dilatata dalla scopata, appena portata a termine con suo marito. Ho affondato la lingua fra le sue pieghe, mentre sentivo Carla gemere di piacere per lo stesso trattamento ricevuto da Hans, che la leccava in modo alquanto rumoroso. Ha goduto e poi lui l’ha posseduta a fondo, mentre io, disteso supino, avevo sua moglie impalata su di me. Vedere finalmente Carla scopare con un altro, mi ha eccitato tantissimo al punto da sfondare Helen con una certa violenza. Abbiamo goduto quasi nello stesso istante, poi Carla mi ha baciato e, molto emozionata, ha solo detto che le era piaciuto molto.
Ci siamo ricomposti alla meno peggio e siamo tornati nella nostra camera, ancora molto eccitati. Lei mi ha voluto ancora dentro di sé e, a cosce aperte, la penetravo con una tale eccitazione che lei ha goduto ancora e, mentre la scopavo le ho detto che era una troia.
«Amore, sei stata una troia stupenda! Mi ha fatto piacere che ti sei lasciata andare, ma ho avuto l’impressione che ci fosse ancora qualcosa che non andava; mi spiegheresti cosa non ha funzionato?»
Lei mi ha sorriso e la sua risposta è stata più esaustiva di quanto mi aspettassi.
«Io ero contenta di scopare con lui, ma, nello stesso istante ero gelosa che tu lo facevi con lei. Non so spiegarti questa sensazione, anche se capisco benissimo che è espressione di egoismo, ma così non ci riesco.»
Ho guardato mia moglie con ammirazione e le ho detto, senza troppi giri di parole, il mio pensiero.
«Ho capito e non mi interessa il discorso sull’egoismo; io voglio che tu, d'ora in poi, scopi con un altro cazzo, voglio che ti inculi e monti come si fa con una troia! Sì, è ora che ci sia un altro cazzo in questo letto a prenderti in ogni buco!»
Lei mi ha guardato un po’ impensierita.
«Sì, hai ragione tu: ne voglio avere un altro qui con noi, ma come facciamo?»
Le ho risposto che non si doveva preoccupare: ci avrei pensato io e così ho fatto.
Ho creato un profilo su di un sito scambista e, dopo una attenta selezione, abbiamo ricevuto un singolo che veniva da un’altra città, distante ben 200 km dalla nostra e, per tutta la sera, l’ha posseduta, sfondata e farcita in ogni buco; poi mi son unito un po' a loro, ma la maggior parte della serata li ho ammirati: il mio sogno più grande si era realizzato e da allora lei ha preso tanti altri cazzi, di qualsiasi tipo e genere, ma sempre sotto il mio sguardo compiaciuto.
ringrazio pennabianca Singolo Perugia che lo ha lo ha realizato per noi e ha saputo racontare bene tutto bene-e una storia vera
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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