Prime Esperienze
UNA LEZIONE MANCATA (una storia vera)
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26.05.2022 |
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"Io, che sono stato sempre un amante della leccata di fica non me lo lascia ripetere due volte..."
UNA LEZIONE MANCATA (una storia vera)
...allora, questa è successa molti anni fa, avevo circa 28-30 anni. Io ho cominciato subito dopo laureato a insegnare (come assistente) all'università ed avevo una classe del quarto anno di fisica. Capisci che i miei studenti e STUDENTESSE erano praticamente miei coetanei o poco più giovani.
A quel tempo non cerano i telefonini ne i proiettori per pc, la lezione si faceva con trasparenze proiettate su parete apposita e si svolgeva nell'aula ad anfiteatro con studenti seduti su banchi ad altezza via via crescente.
C'era una studentessa (bellissima ragazza) che si metteva in un particolare posto e sempre con gambe accavallate ma parzialmente aperte (credo tu sappia come dico) e spesso le si vedevano le mutandine (quasi sempre usava le autoreggenti o il reggicalze, mai vista con i collant !). Un giorno che si mostrava in modo particolare e ostentava quel suo tanga che le metteva in mostra quasi tutto, io fissandola le mando un sorriso di approvazione e le faccio capire che avevo scoperto il suo gioco e accettavo la provocazione. Lei rispose con un sorrisino malizioso...
Era un giorno di Aprile di quell'anno in cui il caldo della primavera-estate si era manifestato molto in anticipo. Lei portava un paio di sandali scoperti estivi a tacco alto e smalto rosso che rendevano le sue gambe, già parzialmente abbronzate, ancor più sensuali di quanto già lo fossero.
Ok, la lezione andò avanti per un pò ma ad un certo punto lei si alzò e uscì dall'aula (probabilmente andò in bagno). Dopo circa 5-10 minuti, io ero preso dalla mia lezione ed ero rivolto verso la lavagna, udii il "tic tac" dei suoi tacchi il cui suono risuonò in tutta l'aula. Mi costrinsi a non voltarmi, finii la spiegazione e infine mi girai lentamente cercandola con lo sguardo... era lì nel suo solito posto, con le gambe accavallate e ancor più aperte del solito, era senza mutandine, le si vedevano i biondi peli del pube che lei ostentava alla mia vista e faceva di tutto per farsi notare. Accompagnava ogni suo gesto con timidi sorrisini maliziosi.
Potrai capire che io riuscii a portare a termine la lezione con una certa difficoltà, ma ok... riuscii a finire...
Nell'uscire dall'aula lei si attardo a ricomporre i suoi libri e io anche a ricomporre le mie trasparenze della lezione e quindi, subito, rimanemmo praticamente da soli nella grande aula. Si avvicino a me e chiese se potevo spiegarle quella parte di lezione che lei aveva perso uscendo dall'aula, ovviamente ben felice la invitai a seguirmi nel mio ufficio per la spiegazione...
Arrivati in ufficio, appena entrati sentii il rumore del chiavistello con il quale lei aveva chiuso la porta. Si sedette sull'angolo della scrivania e, tirandosi su il vestito e mostrando la sua bellissima fica parzialmente depilata, disse... "me la lecchi per favore !". Non era una richiesta, era un ordine, sebbene mitigato dal "per favore". Io, che sono stato sempre un amante della leccata di fica non me lo lascia ripetere due volte... liberai rapidamente la scrivania da tutto il lavoro in corso e la feci stendere supina e con le gambe sopra le mie spalle. Cominciai a baciarle l'interno delle cosce e poi mi dedicai a leccarla lungo il solco che divide le gambe dal busto con sapienti e lunghi passaggi di lingua, sia nella parte destra che sinistra e ogni volta che passavo da l'una all'altra parte le sfioravo delicatamente il monte di Venere con quel piccolo ciuffo di peli biondi. Ad ogni passaggio scendevo sempre più in basso, sempre più verso la sua deliziosa fessura, infine mi soffermai proprio li, introdussi la lingua fino a sentire la punta del clitoride. Continuai a leccarla così con leccate lente e lunghe, partendo dall'ano risalendo in su verso il clitoride e poi in senso contrario.
La sentii sussultare, andò in estasi, con le mani sulla bocca tento di limitare il volume dei suoi gridi di piacere. Godeva come una porca !!! nel momento dell'orgasmo sentii invadere la mia bocca di tutto i suoi gustosi umori.
Poi ci scambiammo i ruoli... io sulla sponda della scrivania e lei avanti a me seduta sulla mia poltrona.... un pompino con gola profonda e ingoio che ancora ricordo chiaramente tutti i particolari. Unico disappunto fu il fatto di essere nel mio ufficio la cui porta era lungo un corridoio abbastanza frequentato e quindi non potemmo dare sfogo a tutti i vocalizzi del caso...
Ci furono ulteriori incontri ovviamente, ma questo primo è rimasto scolpito nella mia memoria...
Ovviamente all'esame prese un ottimo voto, soprattutto nella parte ORALE (non è casuale il doppio senso!)
Peccato che il superamento dell'esame comportò il suo allontanamento verso altro corso di laurea e quindi non ci fu occasione di rivederla l'anno successivo.
ok, questa è stata una mia prima reale esperienza intrigante da professore !!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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