Prime Esperienze
IO, TERESA - Quando misi la testa a posto - Cap. 2
di whynot007
29.05.2022 |
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"Avevo intuito che era un film, infatti, sebbene le immagini ancora non si vedessero, cominciarono a udirsi suoni di sospiri e gridolini, finalmente..."
2La settimana passò tranquilla. Non tornammo mai sull'argomento e sui fatti accaduti il venerdì precedente, ciò mi rese abbastanza triste: avrei voluto sentirmi dire cose belle e affettuose, invece neanche una parola. Il giovedì pomeriggio feci finta di avere un malessere e chiesi di poter uscire prima dal lavoro, tornai con i mezzi pubblici. Invece di dirigermi verso casa mi recai a trovare la mia amica Elvira con la quale condividevamo tutti i nostri segreti fin da quando eravamo bambine. Elvira era poco più grande di me ma, sebbene fossi io la ragazzina considerata inquieta e difficile, in realtà lei lo era molto più di me anche se era tanto brava da non farlo notare. Infatti già da parecchio tempo aveva avuto rapporti sessuali completi e, normalmente, non si negava a nessuno.
Con orgoglio le raccontai, nei minimi dettagli, cosa era accaduto con Carlo e con un pizzico di vergogna le dissi anche che mi sentivo triste per il suo successivo comportamento di indifferenza nei miei confronti. Per risposta ottenni solo un
- «che pretendevi che ti dicesse: quanto ti amo, senza di te non posso vivere? Ricorda Teresa, per gli uomini il sesso è solo un fatto biologico! Raggiunto il loro scopo... arrivederci e grazie!»
Poi cercando di consolarmi un poco, aggiunse:
- «devi essere tu a prenderti il meglio degli uomini lasciando loro l'illusione di essere i direttori dell'orchestra!»
Quest'ultima frase mi si ripresentava continuamente alla mente "prenderti il meglio e lasciarli nella loro illusione". Mi venne spontaneo ripensare ai momenti in cui ero inginocchiata davanti a Carlo ammirando il suo turgido membro e gli istanti che ne seguirono.
- «Cosa intendi con "prendersi il meglio degli uomini"» chiesi.
Elvira mi guardo con aria stupefatta poi, probabilmente riesaminando il racconto che le avevo fatto, con un sorrisetto aggiunse:
- «Si anche in quel senso! Non credere, non è niente male, basta saperselo gustare! - dopo un attimo di indecisione aggiunse - aspetta ti faccio vedere una cosa eccezionale!»
Accese il suo computer e, mentre il sistema operativo portava la macchina ad essere pronta, frugò nel suo raccoglitore di dischi CD. Dopo una piccola ricerca disse:
- «ah! eccolo!»
prese il disco e lo inserì nell'apposito lettore, regolò il volume al minimo possibile e avviò il programma di visualizzazione. Avevo intuito che era un film, infatti, sebbene le immagini ancora non si vedessero, cominciarono a udirsi suoni di sospiri e gridolini, finalmente comparve a grandi caratteri il titolo: GOLA PROFONDA.
"Wahooo!!" esclamai, ricordando di averne sentito parlare moltissimo a scuola. Ci accomodammo sul salotto pronte a gustarci la visione di questo famoso film. Era la prima volta che vedevo un porno.
Arrivati alla famosa scena, rimasi allibita e, con un filo di voce, dissi "ma, ma ... come fa!?" non riuscivo a credere che l'attrice riuscisse ad ingoiare tutto quel grande membro, mi pareva impossibile. Elvira, intuendo la mia perplessità e supponendo che io credessi ci fosse un qualche trucco cinematografico, fermò l'immagine e tornò indietro affinché io potessi rivedere ed analizzare tutta la sequenza. Poi, mentre le immagini scorrevano, disse:
- «eh! È proprio un dono della Natura riuscire a fare quelle cose. Ogni volta ci provo, ma proprio non ci riesco, mi vengono i conati di vomito, peccato, vorrei tanto esserne capace anch'io!»
- «E perché mai? – replicai in tono offensivo - prima hai detto di prenderci il meglio degli uomini e adesso dici che vorresti essere in grado di fare quelle cose, non capisco, mi sembra che il piacere rimanga tutto a loro!»
- «Si è vero, ma immagina quanti ragazzi potresti avere se si spargesse la voce che sei capace di fare cose come quell'attrice! Te ne potresti scegliere uno al giorno, anzi più di uno! Ci sarebbe la fila fuori della porta! Ahhh!! »
Diceva queste parole con occhi di sogno. Mi convinsi che veramente Elvira avrebbe voluto una fila di ragazzi fuori della porta in attesa di mettere il loro membro nella sua bocca ed inondargliela di sperma. "Che porca la mia amica Elvira" pensai. Poi domandai:
- «Dimmi, tu che sei molto più esperta di me, che sapore ha? – subito dopo aggiunsi – Ma non ti fa schifo? »
- «Noooo, cara Teresa, anzi… è una sensazione bellissima sentire le pulsazioni che ti trasmette il cazzo mentre ti senti riempire la bocca, a me piace moltissimo, altro che schifo!
Il sapore? Abbastanza neutro, forse leggermente dolciastro, mi ricorda sempre la chiara dell'uovo. Ti ricordi quando da piccola i genitori ti facevano bere l'uovo appena fatto dalla gallina, ancora caldo? Ecco, è proprio come mandarne giù la chiara»
Continuammo a vedere il film. Ogni tanto commentavamo qualche scena, soprattutto quelle più erotiche che, non avendo mai visto un film porno, in ogni caso per me erano una novità.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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