Prime Esperienze
Ho fatto la puttana, a mia insaputa
di Rommat
27.02.2022 |
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"È il suo ginocchio che mi ha colpito..."
Salve a tutti, questa storia è successa davvero, ma ho cambiato dei particolari. La condivido con voi.Ero uscito un po' prima dall'ufficio, e stavo per andare da SaraJ. L'avevo già chiamata la mattina per avvisarla. Ero felice. Era già da un po' che non cambiavo più come al solito. Mi ero legato a quella Escort quasi come ci si lega ad una fidanzata. SaraJ era sudamericana, dalla pelle chiara e profumata. Non aveva quel solito culone grosso delle brasiliane. Era minuta, 1,60 circa, magra ma con belle tette tonde, piedini 36 morbidi e carnosi che me li sognavo la notte. Ben fatta insomma. Finalmente stavo per godermela ancora una volta. Arrivo, parcheggio, mando un w.app ARRIVO.
Portone aperto, entro. Chiamo l ascensore. Mentre aspetto che arrivi, entra un signore nel palazzo e mi raggiunge. Deve salire anche lui. Che ciorta... Vabbè. L'ascensore arriva, entriamo. Lui bussa il 4 piano. Io sto fermo, dato che Sara è al 4. Lui scende, io no. Pigio il 6. Nel tempo di 2 piani lo stronzo se ne andrà a cagare a casa sua, penso. Esco, sento giusto il rumore di una porta che si chiude. Ok, via libera. Scendo i 2 piani a piedi e sono fuori la sua porta. Evviva! Busso, qualche lungo secondo, poi apre e mi appare nella sua bellezza di strafiga, con una blusina trasparente che lascia i seni a vista. Mi vede e... Si mette le mani in testa. NOOO esclama, SONO UN DISASTRO! HO INCASINATO TUTTO!
Non capisco... Cosa dice... Poi apre la porta del tutto, si sposta da un lato e... Lo vedo! È l'uomo della ascensore. È dentro casa sua, già senza soprabito. MI SONO INCASINATA CON GLI ORARI, piagnucola battendo i piedi a terra.
- E vabbè - dico - aspetto giù... Quanto ci vorrà?
Eh.. Non so.. Un'oretta credo.. Poco più - risponde lei.
- Un'ora??
- Eh si, è duraturo - precisa. - E poi dopo ho un altro.. -
- Va bene allora me ne vado.
Lei si avvicina, fa la faccina triste, mi dà un bacino e mi sussurra all'orecchio - mi dispiace - mentre mi accarezza la caviglia con un piedino nudo.
Io resto di sasso. Poi mi dice - però torna presto - e chiude la porta.
Mi giro e chiamo l'ascensore che intanto non è più al piano. Sono desolato, aspetto. Poi all'improvviso sento aprire la porta.
-Hey! Vieni un momento! - mi dice Sara aprendo la porta.
Mi avvicino di nuovo.
-Però entra un attimo, togliti da qui. -
Entro, lui è ancora lì, in piedi, ci guardiamo. Poi lei dice - senti, mi dispiace troppo. Lho detto anche a lui. Sai quanto ci tengo a te. Perché non resti!?
- Io? E lui? -
- Restate entrambi!
- Ahahaha tu sei pazza! Noo dai
-Si si si dai! Mi condividete.. - dice con occhi da cerbiatto - Vi prometto che vi basterà. Vi doddisferò con TUTTA me stessa - dice maliziosamente accarezzandosi il culetto.
- È poi vi faccio pagare meno! Vi dividete la spesa.
Mi vede ancora titubante...
- Dai lui ha già detto si! Un po' di avventura, diamine!
Non voglio deluderla, dico di sì. Che sarà mai?
-Siiiiiiii - esclama lei. - Divertiamoci! Via i vestiti!
Iniziamo a spogliarci nella stanza da letto.
Da buon maschio studio il rivale. Sono soddisfatto xche io fisicamente sto messo meglio. Sono un po' più giovane direi, più asciutto e in forma. Via i pantaloni, via la camicia, via le.... Mutande. Cacchio! È ben messo lì. Decisamente! Io sono un normodotato credo. 15/16 cm, anche se da moscio è un po' piccolino. Ma lui.. Da moscio sembra il mio al top. Bello consistente, pelle tesa... sembra il pene di un ventenne. Distolgo lo sguardo. Ormai è fatta. Mi giro e mi tocco un po' cercando di dare un po' di consistenza anche al mio. X non sfigurare troppo. Poi arrive lei. Meravigliosa! Nuda, con solo dei sandali tacco 12. Si siede sul letto, lui la bacia subito a ventosa, slinguandola di brutto. Decido di avvicinarmi piano, le metto una mano sulla coscia. Lei subito mi allunga un piedino e dice - noti qualcosa? - facendomi notare le unghie laccate di nero. Io le dico con distacco che mi piace. Lei fa la faccina triste... Sa bene quanto mi fanno impazzire quelle piccole dita pittate... Io tolgo la maschera del sostenuto e abbasso il viso verso quel piedino perfetto. Bacio prima sullo smalto nero lucido, e subito insinuo la lingua nelle fessure tra le dita. Lei sorride, con un dito fa scivolare via il sandalo liberando l'oggetto del mio desiderio. Mi spinge in basso, io capisco e mi stendo a terra e lei poggia entrambi i piedi nudi sul mio viso. Una pianta sugli occhi e l'altra sulla bocca. Muove il piedino forzando leggermente le mie labbra, che all'istante si schiudono lasciando entrare 3 dita. Lei guarda lui e ridacchia. Lui ricambia il sorriso, si alza in piedi e poggia la punta del cazzo sulla sua bocca chiusa. Anch'essa si apre, accogliendo quel bastone possente. Io ho il viso coperto da quei piedini profumati. Li avrei tenuti così per ore ma quel che succede più su mi incuriosisce è mi preoccupa allo stesso tempo. Quindi sposto un po' la testa per liberare lo sguardo. Lui affonda in gola, tenendola salda per i capelli, poi dopo un po' lo estrae e glielo sbatte letteralmente in faccia, poi glielo strofina sul naso e sugli occhi. Lei mugola, sembra in estasi. Afferra quell asta e si porta la cappella alle labbra. Se la strofina come un lucidalabbra. La bacia con passione. Percorre tutta la mazza con la lingua ben aperta dalle palle alla punta. Ha gli occhi chiusi. Non esiste lui, non esiste nessuno. Solo quel gran cazzo con cui sta facendo l'amore. Vi attacca le labbra a ventosa e scorre velocemente da su a giù, da su a giù. Lo sega con le labbra. Poi lo fa sparire dentro la bocca, fino in fondo. Strozzandosi quasi per lo sforzo di accogliere quelle generose dimensioni nella sua piccola boccuccia. Io sono sconvolto. Non l'ho mai vista così presa. È in trance. Devo fare qualcosa oltre al leccapiedi. Non sopporto più quella situazione. Do un'ultima leccata a quelle meraviglie che mi tenevano occupato e mi alzo. Ora le metto il mio in bocca e la distraggo. Ma lei è veloce e con una mano mi porta la bocca sui suoi seni. Oddio sa quanto mi piacciono anche le sue tette! Gliene prendo subito quasi una intera in bocca, roteando la lingua attorno al capezzolo. Continuo nel frattempo a fissare quel focoso pompino. Anzi ora ho quel cazzo avanti agli occhi. A questa distanza vedo bene quanto è doppio e quanto lei spalanca la bocca per accoglierlo dentro. E sento forte tutti i rumori. I mugiti sommessi di lui e i gemiti ansimanti di lei. Rivoli di saliva scendono dalla sua bocca. Sollevo la testa e resto un attimo immobile, a pochi centimetri.. Poi, all'improvviso, lei si toglie il cazzo da bocca, si gira e mi bacia in bocca! Si appiccica a me, spingendo con la mano la mia testa verso di lei. Mi affonda tutta la lingua in bocca. Ha tutto il viso bagnato. Mi sta facendo sentire tutto il frutto di quel lungo lavoro fatto a quella nerchia. Voglio sottrarmi. Dire - Ma che schifo hai la bocca ancora piena di succo di cazzo e me lo metti in bocca a me?? - Ma sto zitto e velocemente mi dico di non fare il guastafeste. Stiamo giocando in 3.. Toccherà anche a lui... Lei mi chiede se gliela lecco. Annuisco. Mi fa stendere sul letto e mi monta su. Muove la vagina sulla mia faccia, sempre più velocemente. È molto eccitata, mi scopa la faccia. Fa entrare anche il mio naso dentro di lei a mo di dildo. Io assecondo e lecco più forte che posso. Poi lei si gira, si risiede sulla mia faccia al contrario e finalmente si abbassa con la testa verso il mio cazzo. Finalmente inizia a succhiare... Poi sento un colpetto sulla testa. Ah già! Lui... Me ne ero dimenticato x un attimo. È il suo ginocchio che mi ha colpito. Prende il culetto di lei e lo tira un po' a se. Le infila la vagina da dietro. Inizia gli affondi. Lei accoglie bene, e lentamente abbassa il bacino verso di me per ritrovare il contatto con la mia lingua. Ma con lei si porta dietro quel cazzone che la sta sbattendo. È a pochi centimetri dal mio viso, finché mi si poggiano le palle sugli occhi. Cerco di divincolarmi immediatamente, ma le cosce di lei si irrigidiscono. Lei incalza col pompino infilando il mio cazzo interamente in bocca che a momenti vengo.
Date le mie modeste dimensioni sento il suo naso infilato nelle mie palle e le labbra aderenti al pube. Mi da un colpetto in testa col piedino, per dire - Datti da fare, lecca! -
In realtà sto godendo. E ricomincio a leccare, lei a succhiare, lui a fottere. E le sue palle ricominciano a sbattermi sugli occhi. Lecco quella fica saporita, ma quando lo faccio il mio naso strofina su tutta l'asta di lui che nel movimento me lo muove in su e in giù. In realtà l'unico problema è il mio orgoglio di uomo. A parte quello, lo strofinare del naso sul cazzo non mi fa schifo. Sinceramente non ha nemmeno un cattivo odore, anzi.. Poi succede quello che temevo. Nella foga lei si bagna molto e in un affondo quel bastone scivola fuori e mi finisce sulla lingua che stava stimolando il clitoride. Lui subito rientra e si ricomincia come se nulla fosse. Succede di nuovo, e poi ancora. E ogni volta mi sbatte quel glande sulla lingua. Non so dirvi, ma la scioltezza di loro due, che continuavano come se nulla fosse, mi ha fatto accettare anche quello. Mi sono detto che negli amplessi a 3 probabilmente va così, può succedere. E se poi devo dire che mi faceva schifo direi una bugia. Non so ma quella situazione mi stava prendendo... Era tutto perverso ed eccitante.
Ho continuato a leccare, ma ora ero molto più sciolto. Non stavo più attaccato, attento e impacciato.
Per un po' lui è stato più lento e preciso. Non gli usciva più il cazzo dalla vagina. In verità un po' mi dispiaceva, lo aspettavo.. Allora l'ho cercato io. mentre leccavo mi allungavo un po' prendendo anche l'asta di lui. E Il naso mi finiva quasi sempre tra le palle. A un certo punto lui smette di stantuffare. Ma nella foga io non riesco a fermare in tempo la lingua, che gli percorre tutta la mazza fino allo scroto. Volevo morire, sollevo lo sguardo e vedo che lui mi guarda, con un sorriso compiaciuto. Sto per sollevarmi, ho toccato il fondo, ma lui da uno schiaffo sul culo a Sara e ricomincia a trapanare. Io imbarazzatissimo ritraggo la lingua, penso a cosa fare, ma ci pensa lei a rimettermi in gioco. Si succhia un dito e me lo pianta nel culo e contemporaneamente ingoia il cazzo fino alle tonsille. ESTASI PURA. Lui capisce il momento, estrae il cazzo, fa un passo indietro, mi guarda negli occhi... Mi guarda e sorride beffardo. Mi guarda con sicurezza, tanta sicurezza. Mi mette in soggezione..prima. Poi mi mette il cazzo in faccia! Letteralmente! avanza di nuovo e poggia 2 dita sul cazzo facendo puntare quella poderosa erezione verso il basso. La cappella mi tocca sulla fronte, poi la dirige sugli occhi, poi continua a farla scivolare sulle guance, fino a fermarsi sulle mie labbra chiuse. Fa roteare il glande con delicatezza sulla mia bocca, chiedendone l'apertura. SaraJ non vede, ma sembra sapere cosa succede perché incalza il ritmo. Ora la sua lingua ha preso il posto del dito nel mio ano. Poi torna a succhiare e avendo insalivato bene l orifizio ci infila 2 dita. Sono rapito, confuso, eccitato. Non so cosa fare, è successo tutto così in fretta. Ma poi cedo all istinto, all eccitazione del momento. E apro la bocca. Lascio entrare quel pezzo di carne calda, che subito si fa strada dentro di me. Scivola lentamente, ma deciso. Dentro in fondo, poi fuori ma lasciando la cappella sempre dentro. Mi ha stupito sentire quanto ti riempie un cazzo in bocca. Fatico a non toccarlo con i denti. Perché così penso di dover fare. E mi ha stupito sentire che non ha un cattivo odore né sapore. Perché ho sempre avuto pregiudizi, ma ora in realtà lo trovo 'buono'. Cerco di non mordere, e cerco di far aderire bene le labbra in modo da fargli provare piacere. Ogni tanto affonda e fa una pausa. Lo sento bene in bocca, in tutta la sua grandezza. E allora faccio roteare la lingua attorno alla cappella. Lui grugnisce sommesso, apprezza. Poi ricomincia a a muoversi. E ogni volta lo sento più dentro. Cerca di guadagnare centimetri. E io ogni volta cerco di allargare di più la trachea, per ingoiare più cazzo. Mi avrà scopato così per un bel po', e alla fine riusce a farmi ingoiare un bel po' di quel grande cazzo, a giudicare dal fatto che le sue grosse palle ad ogni pompata mi sbattono con forza in pieno volto. Poi si ferma e si allontana, Saraj si alza da me e si mette in ginocchio sul letto. Io, sconvolto mi sollevo. Lei è raggiante, felice. Mi guarda, mi prende la testa tra le mani e mi bacia con passione. - Sei un grande - mi dice. Continua a baciarmi e con la mano avvinghia il cazzo di lui, sempre in tiro. Lo avvicina, sempre più. Lo porta a contatto con le nostre bocche incollate. Continuando a baciarci con passione, lasciamo entrare quel pene e lo masturbiamo con le nostre bocche sincronizzate. Poi lei passa dietro di me, lasciandomi da solo con quel bastone che insaziabile continua ad abusare della mia bocca. Lei si abbraccia alle mie spalle, il suo corpo aderente alla mia schiena. La bocca è all'orecchio. Mi mordicchia il lobo, mi lecca, sussurra parole oscene. - apri bene.. Prendilo fino in fondo.. Lecca, lecca per bene. - Siamo a terra ora, di fianco al letto. Io in ginocchio, Sara dietro di me, lui di fronte. Mi sta spingendo il cazzo in bocca lateralmente, nella guancia, deformandomi oscenamente la faccia. SaraJ cerca di succhiarlo prendendo la mia guancia in bocca col cazzo dentro. L'immagine oscena riflessa in uno specchio mi eccita molto. Lei se ne accorge e inizia a segarmi. Poi lui alza un piede e lo poggia sul letto. Allarga l'altra gamba. Loro non si sono mai parlati, ma sembrano sincronizzati, perché lei spinge la mia faccia sotto di lui. La mia bocca è sotto lo scroto. Lo lecco. Spinge ancora. Arrivo all'ano. Lei si ferma, sussurra - forza dai! Tira fuori la lingua - Non ho più freni. Sono nelle loro mani, rapito, stregato. Lei infila la lingua nel mio orecchio, continua a masturbarmi, e con l'altra mano riprende a lavorare nel mio culo. Io apro la bocca e mi fiondo su quel perverso sedere di uomo che ho a 2 cm dal mio viso. Mai in vita mia avrei pensato di leccare l'ano di un uomo. Mai! Avrei scommesso qualsiasi cifra. Ma ero lì, e leccavo come un ossesso, come se fosse la cosa più desiderata al mondo. Lui mugula sonoramente. È la prima volta, deve piacergli molto. Allora gli prendo il cazzo in mano e contemporaneamente lo sego. Lui apprezza, sento spasmi nella mano e un forte gemito. Credo stia per capitolare. Si ferma di botto, rimette il piede a terra, si ricompone. Mi guarda dritto negli occhi e annuisce compiaciuto. Poi afferra due ciocche dei miei capelli sopra le orecchie con le mani. Punta la cappella alla bocca. Apro all'istante. Inizia a spingere. Io avvolgo quel cazzo con labbra e lingua. La mia bocca è assuefatta ormai. Credo abbia preso la forma di quella mazza come una guaina per la sua spada. Spinge con costanza. Bam, Bam, Bam... Mi guarda dall'alto senza distogliere lo sguardo. Anch'io lo guardo dritto negli occhi, dal basso. Adeguo il respiro alle sue spinte, succhiando con forza. Mi tira la testa dai capelli verso di se e spinge dentro. Lo sento arrivare alle tonsille. Ed inspiro forte dal naso x evitare i conati. Il ritmo è veloce, mi sono completamente dimenticato di Sara.. Ma poi la sua voce: - Ci siamo ascolta, stammi a sentire. Butta giù subito, ingoia al primo schizzo. Lui è abbondante. Altrimenti rischi di affogare. Non ti lascerà subito, fa come ti dico -
Cerco di elaborare quelle parole arrivate all'orecchio, quando un ultimo forte affondo mi inchioda il cazzo in gola. Un grugnito urlato, i capelli che a momenti si staccano per la forza con cui mi sta tirando. E arriva. Un forte spruzzo caldo. Mi sento la bocca piena. Un secondo. Ho le guance a palloncino. Cerco di liberarmi ma non riesco. La sua presa è più forte. Ha la testa all'indietro, non mi vede che sto in panico. Lei mi urla - butta giù!! - E lo faccio. Come facevo con gli sciroppi amari da bambino. Chiudo gli occhi e ingoio tutto. La sborra continua a uscire, a dosi più piccole. Più tranquillamente mangio anche quella.
Lui allenta la presa. Tolgo il cazzo da bocca e respiro. Ho l'affanno, gli occhi mi lacrimano. Lui mi vede, mi mette una mano in testa e mi accarezza dolcemente. io lo guardo, sorrido. Con un cenno degli occhi mi indica il suo cazzo. Lo guardo. È uscita ancora dello sperma , che sta scivolando giù sulla mazza. Subito caccio fuori la lingua e glielo lecco via. Ingoio anche quello. Poi lui si prende il cazzo in mano, lo spreme come un tubetto di dentifricio. Esce qualche ultima gocciolina che resta sulla capocchia. Me le spalma direttamente sul viso. Resto così, immobile in ginocchio. Loro si alzano e vanno di là, in bagno. Sento il rumore dell'acqua, parlottare incomprensibile, ridacchiare. Lui esce vestito e va subito via, senza salutarmi. Sono ancora stordito, mi rivesto senza lavarmi. Penso che alla fine non sono nemmeno venuto. Dovrei dire a Sara di provvedere, ma desisto. Mi sento esausto, e in qualche modo appagato. Vedo Sara muoversi mettendo un po' in ordine. Va avanti e indietro aspettando che io sia pronto e ha in mano 100 euro. Deduco che ha deciso per farci 100 a testa. Così prendo la mia parte e le vado incontro. Glieli porgo, lei mi guarda e ride. Ma no... Che fai? Prende la mia mano tra le sue e me la chiude a pugno con i soldi dentro. - Non ti preoccupare ha provveduto a tutto lui. Questi li ha lasciati a te. - E mi da anche quelli che aveva lei in mano. -Bravissimo - dice - hai superato le mie aspettative -
Aspettative?? - Ma allora già sapevi... - le dico.
- È vabbè - risponde lei - Potevo mica dirti al telefono, hey ti va di venire da me a fare da puttana a un mio caro cliente e svuotargli il cazzo!? L'avresti fatto? E poi.. A lui piace così. Deve piegare la volontà di un altro uomo, dominarlo e farne la sua puttana. Lo sai il sesso è strano, tutto una questione di mente. E ne hai avuto la prova. Nessuno ti ha costretto o violentato, ma sei entrato pronto a fare la tua parte di bravo uomo e sei finito come la più abile delle spompinatrici, adorando e soddisfando voglioso un altro uomo. Bevendo sborra da quel palo carico di crema. E non mi contraddire perché non ti ho mai sentito così duro tra le gambe. -
Sto zitto, mi avvio alla porta. Lei mi segue e poi urla. - Hey aspetta vieni qui, mi ha mandato un messaggio leggi -
Saltellando eccitata e raggiante mi passa il suo cell. Su WhatsApp c'è scritto: Brava, avevi ragione. Abile succhiacazzi, con indole da gran puttana. Ha del potenziale, andrebbe approfondito. Quando le lavoravi il buchetto andava in estasi la troia. Vorrei rivederla, ma stavolta ben preparata. Vestita e truccata a dovere . A presto. Faccina con bacio e cuoricino.
Resto basito. Mi ha dato del 'Lei'. Ma non in segno di rispetto. Nel senso di femmina, mi ha visto come una sguattera zoccola di cui abusare senza problemi.
- Ti rendi conto?! - mi dice tutta eccitata - Guarda che non ha mai voluto rivedere nessuno. E ti assicuro che ne ha fatta bere di sborra agli uomini, a fiumi! È una persona molto importante ed affermata! Che bello sono fiera di te! Dai ora vai che c'è un cliente giù che deve salire. Sono fiera di te!
Mi spinge fuori e chiude la porta. Io chiamo l'ascensore, mi guardo la mano. La apro e vedo ancora una volta quella banconota da 100... Il ricordo di quella mia esperienza di troia affamata di cazzo..
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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