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Gay & Bisex

Inaspettata voglia di c.... Storia vera


di Rommat
29.08.2021    |    2.661    |    1 9.5
"Ma fa andare in suo cazzo su e giù dentro la mia mano facendomi sentire tutta l'asta dalla base alla morbida cappella..."
Era un giorno dei tanti, tornavo dal lavoro in metro, che quella sera era piuttosto affollata,. Ma mi guadagnai un posto a sedere al lato della fila da 4 posti. Volevo solo tornare a casa da mia moglie e i miei figli. Ero seduto passivamente con la mente persa nel nulla. Mi reggevo al tubolare di fianco al mio sedile. Sentivo le persone in piedi vicino a me che mi urtavano ogni tanto, nell ondeggiare dei corpi a ritmo di metro che corre. Ma ad un certo punto una pressione decisa sulla mia mano cattura la mia attenzione. Sollevo lo sguardo... Dopo poco ancora sento qualcosa che urta forte sulla mia mano aggrappata al sostegno. Guardo meglio. La persona più vicina è un uomo di mezza età, una cinquantina d'anni credo, ben vestito, un bell'uomo direi. Vabbè non insisto nel fissarlo. La metro riparte, mentre valuto un po' imbarazzato se spostare la mano o meno sento ancora la pressione. Stavolta si attacca, mi schiaccia le dita e ora che ho tutto più chiaro capisco che è proprio la sua patta che è a contatto con me. La durezza che sento è del suo cazzo in tiro che senza timidezza aderisce al dorso della mia mano. Stavolta resta fermo, e anzi approfittando dei movimenti del treno in corsa, si muove facendomi sentire la sue genetose dimensioni. La folla nel treno e il soprabito che indossa rendono il tutto invisibile agli altri. Solo io e lui sappiamo cosa sta succedendo. Una pioggia gelata mi casca addosso. Alzo lo sguardo, lui guarda altrove indifferente. Poi il treno si ferma. Che succede?? Sono un uomo sposato, etero. Non ho mai provato interesse per uomini. Non mi ha mai sfiorato la mente! Che faccio? È un problema suo... Ma perché ancora non ho tolto la mano da lì??? La metro riparte, sono ancora ancorato al mio bastone, con la presa che scivola un po' perché la mano inizia a sudare. Il cuore batte più forte. Che mi succede? Alzati.. Spostati.. Fa qualcosa! Tolgo la mano imbarazzatissimo e la poggio sulle gambe, con naturalezza. Ma quella patta rigonfia è una calamita x il mio sguardo. Lui se ne accorge credo, perché fa scivolare una mano proprio lì e con un lento movimento,assicurandosi di essere visto da me, abbassa completamente la zip. Poi si avvicina lentamente al palo a cui fino a poco prima ero aggrappato. Il mio cuore accelera, la mia mente mi dice scappa, ma la mia mano ragiona x conto suo e torna al suo posto, a 2 cm da quell"oscena tentazione. Lui aderisce al palo sfiorando con il pantalone la mia mano. Il suo soprabito copre la vista della mia mano agli altri passeggeri. Immediatamente metto 2 dita dentro quella patta aperta. Affondo subito nella sua ispida e folta peluria. Oddio non ha le mutande?!? Ormai sono lanciato, gli accarezzo quel morbido tappeto, poi metto anche le altre 2 dita dentro e cerco di afferrargli per bene quel turgido bastone. Ho il pollice aggrappato al palo di ferro e le altre 4 dita saldamente ancorate al palo di pelle, altrettanto doppio e duro! Li stringo insieme in una salda presa. Lui lentamente muove il bacino, il resto del corpo è fermo. È esperto, guarda altrove e accenna anche una chiacchiera con un vicino. Ma fa andare in suo cazzo su e giù dentro la mia mano facendomi sentire tutta l'asta dalla base alla morbida cappella. Facendomi viaggiare con la fantasia nell"immaginarmi la forma e le generose dimensioni di quella mazza che si stava fottendo la mia mano. Ero in estasi.. Mai avrei pensato di fare una cosa del genere! Godere nel toccare il cazzo di un uomo. Fare una sega ad un estraneo. Ma che stava succedendo?? Poi ci fermiamo ad una stazione dove solitamente scende la maggior parte delle persone. Infatti il treno si svuota, lasciando spazio intorno a noi. Sono esposto, ritraggo immediatamente la mano impaurito. Guardo a terra, arrossisco pensando a ciò che ho appena fatto. Porto la faccia tra le mani. E con un bel respiro cerco di sentire l'odore sulla mia mano. Riconosco l'odore del cazzo sull'indirice, che è rimasto più a lungo avvinghiato alla umida cappella. Mi piace. Con indifferenza faccio finta di rosicchiare l'unghia e porto il dito alla bocca. L'avrei voluto succhiarea mi limito a poggiare la punta della lingua. Mi ricordo improvvisamente di lui. Mi giro e vedo che sorride, deve aver visto.. Mi vergogno e arrossisco. Basta mi dico, la prossima fermata è la mia. Mi alzo, scendo. La folla si dirige verso le scale mobili, io e altri 4 verso gli ascensori. Un signore preme il tasto e la porta si apre. Tutti entrano, io seguo ma vengo trattenuto da dietro. Non mi volto nemmeno perché vedo riflesso nello specchio della ascensore la sagoma di quell'uomo. Mi fermo senza opporre resistenza. La porta si chiude e l'ascensore va.
Lui non toglie la mano dalla mia spalla, ma ora invece spinge leggermente. Io assecondo cammino. Mi conduce a fianco degli ascensori, dove c'è una porta di cui non conosco la funzione. La apro, lui spinge ancora e mi ferma appena superata. Guardo e capisco che c'è solo una scala. Servirà per emergenza, quando ascensori o scale mobili non funzionano, penso. C'è silenzio. Nessuno in giro. Trovo il coraggio di girarmi e guardarlo. Non ha mai detto nulla. Nemmeno ora. Mi guarda 1 secondo negli occhi, poi quella mano ancora sulla mia spalla mi spinge energicamente giù.
Sono in ginocchio, occhi negli occhi. Tira fuori il cazzo e il mio sguardo va dritto lì. È grosso, parecchio. Doppio, lungo direi 18/20. Cerco di afferrarlo con la mano ma lui mi blocca prontamente e mi fa poggiare la mano sulla sua gamba.
Non lo devo toccare? Penso..
Alzo lo sguardo x capire.. Lui si passa il pollice sulla lingua, lo inumidisce, poi lo strofina fortemente sul glande, con movimenti circolari, abbassando la pelle che lo ricopriva. Fa molti giri, poi stacca il dito. E me lo ficca in bocca. Ora il sapore è forte. Te lo faccio sentire io il cazzo, mi avrà voluto dire. Mi ha ricordato quando mia moglie mi baciava dopo avermelo succhiato. Io facevo lo schizzinoso, mentre ora succhiavo quel dito con avidità, intriso del cazzo di un altro..
Toglie il dito da bocca, io accenno ad alzarmi. Mi blocca con una mano sulla testa, mi afferra i capelli e li tira un po' indietro. Alzo la testa verso l'alto. Mi poggia il cazzo sulla faccia. Mette le mani ai lati della mia testa e i pollici sul cazzo, schiacciando bene sulla faccia. E inizia a muovere il bacino ritmicamente . Bam Bam Bam.. Sentivo l'asta su tutta la faccia, il cazzo mi schiaccia il naso, la punta mi colpiva gli occhi, le palle mi sbatteva o sul mento. E mi guarda dritto negli occhi. Io gli restituisco lo sguardo, in quella posa oscena. Inginocchiato ai suoi piedi sovrastato dal suo enorme cazzo che sta fottendo la mia faccia. Poi allenta la presa, lo stacca e poggia delicatamente la cappella sulle mie labbra. Io sono immobile, una bambola nelle sue mani. Strofina il glande lungo le mie labbra, come fosse un rossetto. Sento del liquido sulla punta spalmarsi sulla mia bocca. Mi lecco le labbra, sorpreso sento che sa di buono.
Poi mi poggia la cappella sulla bocca, stavolta spinge. Apro la bocca e finalmente accolgo quel bel pezzo di carne dentro di me.
Non so spiegare, me lo ha fatto desiderare. Mi ha fatto arrivare al punto di morire di voglia di succhiargli violentemente quel cazzone imponente. Gli ho stretto la cappella tra lingua e palato, cercando si spremerne il succo, ma ovviamente lui ha ripreso il comando. Mi blocca la testa tra le mani, e mentre con lenti affondi guadagnava strada nella mia bocca. io cercavo di allargare la trachea ed adattare sempre più la mia bocca a quel cazzone invasore, voglioso di ricevere quella nerchia nella mia bocca fino alle palle.
Mentre si scopava allegramente la mia faccia sentiamo un BIP dell'ascensore. Gente dietro la porta. Ci blocchiamo, lui affonda e blocca il cazzo in fondo alla mia gola e aspetta che vadano via.
Poi lo estrae e io penso che la paura di essere scoperti abbia fatto finire i giochi.. Invece mi prende la mano e se la mette sul cazzo, che resta avanti la mia faccia. Lo sego. Lui a gambe aperte mi guarda dall'alto. Io sto in ginocchio e incontro i suoi occhi dal basso, e masturbo energicamente il suo cazzo a 2 cm dal mio naso.
Mi afferra i capelli saldamente, mi fa quasi male ma non molla. Con l'altra mano mi spinge in basso il mento. Vuole che stia a bocca aperta. Muove il cazzo contro la mia mano, per accelerare il movimento. Tutto cresce, non so cosa aspettarmi.. Anzi si.. Mi vorrà sborrare in faccia e bocca, e mi spaventa un po'.
Non ho paura dello sperma, anzi.. Mi spaventa la voglia che ho io si sentire la sua sborra calda addosso.
La mia mano poggiata sulla sua gamba lo sente tremare.. Ansimare... Poi all'improvviso tira forte la mia testa dai capelli verso di se. Il cazzo si fionda nella mia bocca aperta dritto in gola. Mi tira così forte che il naso si schiaccia tra i suoi peli pubici e il mento sbatte contro le sue gonfie palle. Mette i gomiti dietro la testa e mi costringe così, soffocato da quel mostro di cazzo che stava esplodendo. Un fiotto caldo mi arriva direttamente in gola. Mi provoca un conato e un colpo di tosse, ma altri getti caldi si susseguono e l'istinto mi dice solo di ingoiare in fretta per non affogare. Quando finisce di sborrare lentamente lo estrae. Stavo morendo, ho gli occhi rossi e il fiatone. Mi riprendo lentamente. C'è sborra ancora sull'asta. Lo notiamo entrambi. Si avvicina e lascia che la mia lingua pazientemente pulisca ogni residuo di sperma dal suo cazzo, che bevo avidamente. In ultimo con 2 dita spreme il glande e fa uscire ancora un paio di gocce di sborra, che mi spalma direttamente sulla lingua. Poi istintivamente schiaccio le mie labbra sulla sua cappella e gli schiocco un grosso bacio come si darebbe a una fidanzata. Per ringraziare non lui ma quel bastone che mi ha riempito di soddisfazione e di sborra.
Lui si gira, si sistema e se ne va. Io tornando mi guardo allo specchio in ascensore. Stravolto. E con la bocca ancora impastata di quel nettare maschile che mi ha stravolto la vita.
Non ho mai più visto quell'uomo. Anche se l'ho cercato speranzoso. Ma ho continuato ad avere rapporti solo con mia moglie, lasciando in me solo il ricordo di un'avventura in cui mi sono sentito una succhiacazzi navigata...
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