Sognando una gang

A chi non è mai capitato di fare sogni erotici?

Forse il tutto e stato indotto da un film porno che avevo guardato la sera prima…

Ero nel sonno più profondo, quando mi sono trovata catapultata in una situazione ad alto tasso erotico per me nuova.

Ero in compagnia di 4 singoli e come sempre da buoni padroni di casa, io e la mia dolce metà, li facciamo accomodare nel nostro salotto intrattenendoli con un fresco drink…molto fresco perché da lì a poco saremmo sprofondati nell’inferno più caldo ed infuocato.

Non so che cosa mi sia capitato ma mi sono sentita avvolta da un turbinio di emozioni che attraversavano la mia zona pubica.

Non ho resistito e mi sono lasciata scivolare sotto il tavolo all’insaputa di tutti i presenti e ho sbottonato i pantaloni dei maschietti e ognuno di loro faceva finta di niente per non essere beccato dagli altri commensali.

Mi sono avvinghiata voracemente ad ogni fallo, succhiando e leccando come se non ci fosse un domani.

Stringevo quelle cappelle facendo su e giù con la mia avida bocca e nel frattempo sentivo il fuoco dentro mentre la mia patata colava e colava da bagnarmi completamente tutta.

Non c’è l’ho fatta e decido di spogliarmi e di rivelarmi ai maschietti, lanciando il mio intimo ormai fradicio dei miei umori sul tavolo dove tutti potessero prendere atto di ciò che stava succedendo.

Ovviamente ero circondata da cazzi duri che imploravano di entrare dentro di me, dentro il mio corpo anch’esso voglioso di essere penetrato. Ed io che non vedevo l’ora di essere posseduta.

Ormai nuda e bagnata invito i maschietti a seguirmi in camera da letto dove finalmente come un amazzone potevo godere e far godere di tutti quei corpi nudi in un trionfo di baci, lingue che si intrecciavano in ogni dove…sentire tutti quei corpi quelle mani su di me hanno acceso un diavolo del sesso e Un cazzo via l’altro che mi dava a turno le dovute attenzioni che sentivo di meritare e dulcis in fundo un bel bukkake di sperma che fuoriusciva da quei cazzi come fuochi d’artificio da inondarmi tutta.

Dopo aver appreso che quella folle notte era un sogno, mi alzo e mi accorgo che nelle mutandine c’era un lago e non potevo non dare al mio corpo ciò che mi chiedeva da ore.

Vado in bagno e il corpo mi supplicava ancora di poter godere e senza esitare mi tocco e mi faccio prima un bel ditalino, infilandomi un dito e subito dopo ho continuato a masturbarmi con un vibratore dando sfogo ad in esplosione di umori.

È stata una nottata fantastica. Ad ora è stato un sogno ma con la consapevolezza che vorrò replicarla dal vivo.